Salat al-Jumu’ah: la Preghiera del Venerdì (S.M.Rizvi)

Salat al-Jumu’ah: la Preghiera del Venerdì

Sayyid Muhammad Rizvi

“Credenti, quando viene fatto l’annuncio per l’orazione del Venerdì, accorrete al ricordo di Dio e lasciate ogni traffico.  Ciò è meglio per voi, se lo sapeste.” (Corano, 62: 9)

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  1. Preghiera del Venerdì: wajib ‘ayini o tahkiyri?

La Preghiera del Venerdì è un importante evento settimanale nel calendario islamico e possiede un rilevante aspetto socio-politico nella comunità islamica. Idealmente essa rappresenta la comunicazione/interazione tra il governo islamico e la ummah. L’imam della Preghiera del Venerdì svolge un ruolo particolarmente importante nella comunità e quindi, in una situazione ideale, egli deve essere designato dalla legittima autorità religiosa. La “chiamata” deve provenire dal vero rappresentante di Dio – il Profeta, l’Imam Infallibile o qualcuno designato dall’Imam.

Per tanto l’obbligo di partecipare alla Preghiera del Venerdì dipende dall’imam della Preghiera del Venerdì. Se una persona malvagia come Ziyad bin Abih (che era stato nominato governatore di Kufa da Mu’awiyah) guida la Preghiera del Venerdì e offende apertamente l’Imam ‘Ali (as) nella sua khutba (sermone), allora sicuramente partecipare a simile Preghiera del Venerdì non sarà obbligatorio!

Secondo la giurisprudenza sciita dell’Islam, pertanto, se la Preghiera del Venerdì è guidata dall’Imam Infallibile della Shi’a o da qualcuno appositamente designato da lui – come sarà il caso dopo la ri-apparizione dell’Imam al-Mahdi – allora la Salatu ‘l-jum’a sarà wajib ‘ayni, un dovere individuale/assoluto.

Comunque, secondo l’opinione di molti giurisperiti, durante la ghaybat (occultazione) del presente Imam al-Mahdi (as), la Preghiera del Venerdì è wajib takhiyri.

Cosa significa “wajib takhiyri”? Significa che bisogna scegliere tra due atti doverosi: bisogna realizzare uno di essi e non è possibile omettere entrambi. Nel presente caso, significa che si ha il dovere di compiere la Preghiera del Mezzogiorno (Dhuhr) o la Preghiera del Venerdì (Jum’a).

Ciò nonostante, è preferibile compiere la Preghiera del Venerdì anche durante la ghaybat. E ogni qualvolta viene compiuta la Preghiera del Venerdì, si deve compierla con la niyyat (intenzione) di realizzare un atto wajib (doveroso), e dopo averla realizzata, non ci sarà bisogno di compiere la Preghiera di Dhuhr (mezzogiorno).

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  1. Per chi è Wajib la Preghiera del Venerdì?

La Preghiera del Venerdì, sia nella forma ‘ayni o takhiyri, è wajib per gli uomini che risiedono nella città nella quale si svolge, che godono di buona salute e non sono anziani.

La Preghiera del Venerdì quindi non è wajib per le donne, il viaggiatore, il malato e l’anziano. Questo non significa COMUNQUE che ad essi non sia permesso partecipare alla Preghiera del Venerdì; si intende solamente che sono esentati dall’obbligo del parteciparvi.

Considerando la Preghiera del Venerdì come il più importante evento religioso settimanale anche in un paese non-islamico, è preferibile che le donne, il viaggiatore e l’anziano partecipino alla Preghiera del Venerdì purché essa non causi loro alcun inconveniente.

Nelle parole dell’Ayatullah Sistani: “Per le donne è meglio pregare in un luogo dove esse sono celate al meglio dagli estranei (non-mahram), indipendentemente se questo luogo sia la loro casa, una moschea o altrove.” (Tawzih, mas’ala n. 903).

La niyyat (intenzione) per queste persone esentate rimarrà la niyyat del wajib ogni qualvolta esse parteciperanno alla Preghiera del Venerdì e non dovranno poi recitare la Preghiera di Dhuhr.

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Domanda: “Non ho la possibilità di recarmi ogni settimana alla Preghiera del Venerdì e vi partecipo soltanto occasionalmente. Devo formulare comunque la niyyat del wajib ogni qualvolta partecipo alla Preghiera del Venerdì?”

Risposta: Si, devi formulare la niyyat del wajib ogni qualvolta partecipi alla Preghiera del Venerdì.

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  1. La Preghiera del Venerdì guidata da un imam sunnita

Se non vi è un centro o una moschea sciita nelle vicinanze della vostra casa o del vostro luogo di lavoro, allora è possibile partecipare alla Preghiera del Venerdì guidata da un imam sunnita. COMUNQUE, in questo caso, si dovrà recitare anche la Preghiera di Dhuhr dopo di essa. Non vi sono invece problemi nel realizzare le cinque Preghiere quotidiane in jama’at (in forma comunitaria) dietro a un imam sunnita con l’intenzione di diffondere l’unità tra credenti nella comunità islamica.

  1. Cosa fare se non sono presente durante le Khutba prima della Preghiera del Venerdì?

Le due khutba (sermoni) tenute dall’imam del jum’a sono parti essenziali della cerimonia della Preghiera del Venerdì. Ai partecipanti è richiesto di ascoltare la khutba e di non compiere nessun’altra attività, neanche la recitazione delle preghiere nafila/sunnat.

Comunque, se una persona non è presente durante le khutba, può unirsi alla Preghiera del Venerdì e ciò sarà considerato sufficiente.

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  1. Disciplina e ordine nel Jum’a

Durante la Preghiera del Venerdì bisogna ascoltare attentamente la khutba dell’imam. Dopo la khutba, bisogna: allineare le file della jama’at e stare vicini gli uni agli altri; affrettarsi a riempire i vuoti quando viene recitato l’iqamah; rimanere in silenzio quando l’imam recita le surah; e nella fase del dhikr, coloro che sono nelle prime file non devono recitare il dhikr con voce così alta da essere uditi dall’imam. Inoltre non si deve realizzare il ruku (inchino) o sujud (prosternazione) prima dell’imam.

L’Imam as-Sadiq (as) dice: “Il miglior momento in cui l’invocazione (du’a) è accettata (da Dio) nel giorno di Venerdì è quello in cui l’imam completa le sue khutba, prima di chiedere alle persone di allineare le loro file…”

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  1. Raccomandazioni per la notte tra il Giovedì e il Venerdì

Nell’Islam il giorno inizia al tramonto e dura fino al tramonto successivo – quindi le raccomandazioni del Venerdì iniziano dal tramonto del Giovedì al tramonto del Venerdì:

 

Giovedì notte

– Recitare alcune surah del Corano: Ya Sin (36), Waqi’a (56), Jum’a (62), Shu’ara (26), Qisas (28), Ahqaf (46) e Dukhan (44)

– Recitare quanto possibile le salawat

– Pregare per il perdono delle anime dei credenti deceduti; e anche per l’esaudimento delle richieste dei credenti che sono vivi

– Recitare la famosa Du’a Kumayl. Vi raccomando fortemente di leggere la sua traduzione nella vostra stessa lingua almeno una volta al mese o almeno ogni tre mesi, finché acquisite familiarità con i suoi vari aspetti. In seguito, anche quando lo reciterete in arabo – pur non conoscendo la lingua araba – sarete capaci di cogliere lo spirito di questa du’a.

– Recitare altre du’a raccomandati, menzionate nel Mafatih al-Jinan.

Ricordatevi che se non potete realizzare tutte questi atti raccomandati – e non tutti noi possiamo realizzarli – dovete cercate di realizzarne almeno alcuni. La notte di giovedì giunge con le sue speciali benedizioni, cogliete il momento quanto potete. Quando i figli del Profeta Ya’qub chiesero a loro padre di pregare per essi, egli disse: “Chiederò presto il vostro perdono al mio Signore” – ed egli aspettò fino al giovedì notte e poi pregò per essi.

 

Venerdì

– Compiere il ghusl (purificazione rituale maggiore) del Venerdì prima della Preghiera del Venerdì.

– Tagliarsi le unghie.

– Accorciarsi i baffi.

– Profumarsi

– Indossare gli abiti migliori.

– Pettinarsi i capelli e la barba.

– Donare la carità.

– Recitare salawat mille volte.

– Recitare la ziyarat dell’Imam al-Mahdi (as).

– Recitare la Du’a Nudba, nella quale si anela la parusia del presente Imam.

 

Traduzione di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Giurisprudenza , La scuola dell’Ahlul-Bayt

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