Imam Musa Sadr: “Monsignor Capucci impugna la spada di ‘Ali e Muhammad”

Imam Musa Sadr: “Monsignor Capucci impugna la spada di ‘Ali e Muhammad”

In occasione della scomparsa dell’Arcivescovo di Gerusalemme Monsignor Capucci avvenuta a Roma il 1 gennaio scorso, l’Associazione Islamica Imam Mahdi (AJ) presenta degli estratti di un discorso tenuto in suo onore nel 1976 dalla maggiore autorità religiosa sciita libanese dell’epoca, l’Imam Musa Sadr.

Prima di essere esiliato in Italia dagli occupanti sionisti, dal 1974 al 1978 Monsignor Capucci venne detenuto nelle carceri israeliane per il suo sostegno alla nobile causa palestinese.

Nel 1976 il “Consiglio delle Religioni del Libano” realizzò un convegno nella sala dell’UNESCO di Beirut in solidarietà con l’Arcivescovo di Gerusalemme incarcerato dai sionisti. In questa occasione intervenne come relatore l’Imam Musa Sadr, che disse:

Monsignor Capucci dice rivolgendosi ai libanesi: “Fratelli, dove siete? Cosa fate? Chi combattete e perché lo fate? Il vostro nemico sta saccheggiando i templi di Baytul-Muqaddas (Gerusalemme) e deturpa il volto della città della Pace (Salam), alterandone la storia. Il vostro nemico, sentendo le notizie della vostra guerra civile in Libano, balla per la gioia e conta i corpi dei vostri morti, urlando come un ubriaco e continuando la sua aggressione e ribellione. Ci mette le catene e ci processa. Distrugge case e città e poi versa lacrime di coccodrillo per i cristiani libanesi, mentre loro stessi [gli israeliani, ndr] vogliono sradicare il cristianesimo e spegnere la sua voce e smentire la missione di Gesù Cristo.”

In un altro passo del discorso, citando sempre Monsignor Capucci, disse:

Adesso un urlo forte come un tuono vi dice: “Smettetela! Basta!” e poi si spegne, piange dal dolore ed entra in sciopero…Non si tratta di altri che di Monsignor Capucci, in onore del quale ci siamo riuniti. Per onorarlo non basta questa conferenza: lo si fa cessando di spargere il sangue e ritrovando la grandezza di una volta. Non è giunto forse il momento di riflettere e di rivedere ciò che abbiamo fatto? Siamo consapevoli forse che il nostro comportamento ha fatto sì che il nemico con il suo vittimismo si ponga in posizione di difesa? Noi non abbiamo altra via che difendere la nostra patria e la nostra unità.”

Nel concludere poi il suo discorso l’Imam Musa Sadr disse:

Monsignor Capucci è il simbolo di una religione che esce dagli angoli dei eremi e della solitudine ed entra nel campo dell’azione. E’ il simbolo di una fede in Dio al servizio dell’umanità. Egli è un cristiano al servizio dei musulmani e dei cristiani, è un’arma uscita dal cuore del nemico [Palestina], quindi difendiamoci insieme e vendichiamoci del nemico, un nemico che usava le nostre file come un’arma a suo favore. Monsignor Capucci è una persona pacifica che adesso impugna un’arma che è la stessa spada di ‘Ali (zulfiqar); la spada di Muhammad in mano ad un cristiano. Questa spada ha due lame. Una lama è quella della Resistenza palestinese in tutte le sue dimensioni arabe e mondiali, e l’altra lama è quella della saggezza generale dei libanesi in tutte le sue dimensioni e forme.”

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Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

 

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Attualità, politica e società

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