Invocazione di Arafah dell’Imam Husayn

Invocazione di Arafah dell’Imam Husayn

Questa invocazione è stata trasmessa su autorità dell’Imam Husayn mentre era sulla piana di ‘Arafah. Sayyid Ibn Tawus nell’opera “Iqbal al-A’mal” riporta che l’invocazione sia stata trasmessa poi dall’Imam al-Sadiq. Altre opere che l’hanno riportata sono il “Balad al-Amin” di al-Kaf’ami e il “Mafatih al-Jinan” di Shaykh Abbas al-Qummi.

.

Nel Nome di Iddio, Misericordioso, Misericorde

O Iddio benedici Muhammad e la Progenie di Muhammad

La lode appartiene a Iddio, il Cui decreto non ha chi lo respinga

E la Cui elargizione non ha chi la ostacoli

E alla Cui opera non è simile l’opera di alcun artefice

Ed Egli è il Munifico, il Vasto

Ha creato vari generi di cose

E ha perfezionato con la Sua Saggezza le opere

Non sono a Lui celate le cose per prime create,

E non si deteriora ciò che è presso di Lui custodito

Compensatore di chiunque operi

E Colui Che arricchisce chiunque si accontenti

E Misericorde verso ogni supplicante

E Colui Che fa discendere i benefici

E il Libro Onnicomprensivo per mezzo di Luce rifulgente

Ed è Lui Che ascolta le invocazioni e respinge le afflizioni

Ed innalza i ranghi e soggioga gli oppressori

Quindi non v’è divinità all’infuori di Lui

E nulla Gli è pari, e nulla è simile a Lui

Ed Egli è l’Ascoltatore, il Vedente, Il Preciso, l’Informato

Ed Egli è su tutte le cose Potente

O Iddio, io anelo a Te e testimonio la Tua Signoria

Confessando che Tu sei il mio Signore

E a Te è il mio ritorno

Con la Tua grazia hai dato inizio alla mia esistenza

Prima che fossi cosa degna di menzione e mi creasti dalla terra

Quindi mi hai riposto nei lombi, al sicuro dalle vicende del tempo

E dal volgersi delle epoche e degli anni

Sono sempre stato in peregrinazione da lombo a ventre

Nell’avanzare dei giorni passati e dei secoli trascorsi

Non mi hai fatto uscire, per Tua clemenza verso di me

E Tua grazia nei miei confronti, e Tua benevolenza nei miei riguardi,

Durante il governo delle guide della miscredenza

Che hanno violato il Tuo Patto, e hanno negato i Tuoi inviati

Bensì mi hai fatto uscire in quella condizione che mi ha preceduto della guida

Per la quale mi avevi preparato e in cui mi avevi formato.

E prima di ciò mi hai dimostrato affetto

Per mezzo della beltà dell’opera Tua

E la copiosità dei doni Tuoi

Hai generato la mia creazione da un seme versato

E mi hai riposto in tre tenebre tra carne e sangue e pelle

Non mi hai preso a testimone della mia creazione

E non mi hai delegato alcunché della mia condizione

Quindi mi hai fatto uscire in quella condizione che mi ha preceduto della guida

Al mondo, completo e proporzionato

E Mi preservasti nella culla infante e bambino

E per alimento mi hai sostentato di latte salubre

Hai intenerito i cuori delle balie per me e mi hai affidato a madri affabili

E mi hai salvaguardato dalle influenze malvagie dei jinn

E mi hai preservato da eccessi e difetti

Che Tu sia dunque Esaltato, O Misericorde, Misericordioso

Sicché quando iniziai, pronunciando parole,

Hai completato su di me la copiosità delle Tue grazie

E mi hai cresciuto aumentando ogni anno

Sicché una volta completata la mia formazione

E giunta ad equilibrio la mia forza, Mi hai posto sotto l’obbligo della Tua prova

E cioè, mi hai ispirato alla Tua conoscenza

E mi hai meravigliato con i prodigi della Tua saggezza

E mi hai destato a ciò che creasti nel Tuo Cielo e sulla Tua Terra

Delle ingegnosità della Tua creazione

E mi hai reso consapevole della gratitudine verso di Te e il Tuo ricordo

E mi hai obbligato ad obbedirTi e adorarTi

E mi hai fatto comprendere quanto hanno portato i Tuoi inviati

E mi hai facilitato l’accettar il Tuo compiacimento

E mi hai concesso favore in tutto questo per Tuo ausilio e Tua grazia

Quindi, dopo avermi creato dalla miglior terra,

Non Ti ha soddisfatto nei miei confronti, o mio Dio,

l’avermi dato una grazia senza [che ve ne fosse] un’altra

Quindi, dopo avermi creato dalla miglior terra,

E mi hai sostentato con ogni qualità di mezzi di sussistenza e ogni tipo di benessere

Per Tuo favore grande e immenso verso di me

E Tua antica benevolenza nei miei confronti

Sicché, una volta completate tutte le Tue grazie su di me

E allontanata da me ogni afflizione

Non Ti impedì la mia ignoranza e la mia protervia contro di Te di guidarmi

a ciò che mi avvicina a Te e concedermi successo in ciò che mi approssima a Te

Ché se Ti invoco, mi rispondi, se Ti chiedo, mi doni

Se Ti ubbidisco, mi dimostri gratitudine, e se Ti ringrazio, mi offri di più

Tutto ciò a perfezionare le Tue grazie su di me e la Tua benevolenza verso di me

Per cui Gloria a Te, Gloria a Te,

Quale Iniziatore, Colui Che riporta, Lodevole, Glorioso,

Sono santificati i Tuoi nomi e grandi i Tuoi doni

Quindi quale delle Tue grazie, o mio Dio, posso enumerare e menzionare?

O quale dei Tuoi doni posso sostener nel ringraziare?

Ché essi sono, o Signore, più di ciò che possano enumerare coloro che contano

O ne possano aver contezza color che memorizzano

Inoltre, ciò che hai allontanato e scacciato da me

O Iddio, di danno e di avversità

È più di quanto si sia manifestato per me di benessere e di gioia

Ed io testimonio, o mio Dio,

la verità della mia fede

E la fermezza delle determinazioni della mia convinzione

E il mio monoteismo sincero e manifesto

e l’intimo ascoso del mio animo

E i legami dei canali di luce della mia vista,

e le rughe della superficie della mia fronte

E le cavità dei meandri del mio respiro,

e le membrane molli del mio setto nasale

E i meandri del meato del mio udito

E quello a cui sono connesse e che celano le mie labbra

E i movimenti vocali della mia lingua

E il punto di attaccatura del palato della mia bocca e della mia mascella

E le matrici dei miei molari e il punto che gusta il mio cibo e la mia bevanda

E i tenenti del cervello della mia testa e la gola collegata alle vene del mio collo

E ciò che contiene il ricettacolo del mio petto e i tenenti della corda della mia aorta

E le arterie della membrana del mio cuore e i lobi degli involucri del mio fegato

E quanto contenuto dalle cartilagini delle mie costole

E le cavità delle mie giunture e la contrazione delle mie membra

E delle estremità dei miei polpastrelli, e la mia carne, il mio sangue

I miei peli, la mia pelle, i miei nervi, le mie tibie

Le mie ossa, il mio cervello, le mie vene e tutti i miei organi

E quanto intessuto su essi dai giorni del mio allattamento

E quanto di me la terra ha portato

E il mio sonno, la mia veglia, la mia quiete

E i movimenti del mio inchinarmi e prostrarmi

[Testimonio] che se decidessi e mi sforzassi per tutte le ere

Ed i tempi, a patto che li viva,

Di render gratitudine per una sola delle Tue grazie,

Non potrei farlo se non per Tuo favore

che mi obbliga a ringraziarTi sempre nuovamente

E ad elogiare d’elogio sempre nuovo sempre pronto.

Senza dubbio, e se bramassimo,

Io e coloro che enumerano tra le Tue creature,

Di calcolare la portata dei Tuoi doni antichi e recenti

Non potremmo contenerla in numero né potremmo contarla nel tempo

Giammai, come potrebbe esser ciò possibile

Quando sei Tu l’Informatore nel Tuo Libro Eloquente e Novella Veritiera:

Seppure contaste la Grazia di Iddio non potreste calcolarla”

Veritieri sono il Tuo libro, o Iddio, e le Tue novelle

I Tuoi profeti e i Tuoi inviati hanno comunicato

Quanto hai fatto scendere su di essi della tua Rivelazione

E la portata della mia ubbidienza e della mia possibilità

E dico con fede e convinzione

E quanto decretato per loro e tramite loro della Tua religione

Solo che io, o mio Dio, testimonio per il mio sforzo e la mia serietà

Lode a Iddio Che non ha preso figlio alcuno sì da essere ereditato

E non ha socio nel Suo Regno sì da opporLo in ciò a cui ha dato inizio

Né alcun patrono nell’umiliazione sì da aiutarLo in ciò che opera

Gloria a Lui, perciò, Gloria a Lui

Se vi fossero stati in essi [nel cielo e in terra] dèi all’infuori di Iddio,

[i cieli e la terra] si sarebbero corrotti e spaccati

Gloria a Iddio l’Unico, l’Uno, l’Autosufficiente, che non genera e non è generato

E Che non ha nessuno come pari.

La lode appartiene a Iddio, lode pari alla lode dei Suoi angeli prossimi

E dei Suoi profeti inviati

E Iddio benedica e saluti il Suo migliore, Muhammad, sigillo dei profeti,

E la sua progenie di probi, puri e resi devoti

O Iddio, fa’ che Ti tema come se Ti vedessi

E rendimi felice del timore reverenziale verso di Te

E non rendermi miserabile per mezzo della ribellione a Te

Scegli il meglio per me in ciò che decreti

e benedicimi nella misura che determini

Cosicché non voglia affrettare ciò che hai ritardato

né ritardare ciò che hai affrettato

O Iddio, poni la mia ricchezza nella mia anima

E la certezza nel mio cuore

E la devozione nel mio agire

E la luce nella mia vista

E la veggenza nella mia religione

E fammi fruire dei miei organi

E rendi il mio udito e la mia vista i miei eredi

E aiutami contro chi mi ha perpetrato ingiustizia

E mostrami in lui la mia vendetta e il mio scopo

E rendimi così felice

O Iddio, distogli la mia angoscia e copri la mia bruttezza

E perdonami il mio peccato

E scaccia il mio satana

E riscatta il mio pegno

E stabilisci per me, o mio Dio, il più alto rango nell’Aldilà e nella prima vita

O Iddio, a Te appartiene la lode giacché mi hai creato

E mi hai reso ascoltatore e vedente

E a Te appartiene la lode giacché mi hai creato,

Per misericordia verso di me, di creazione proporzionata,

Quando invece non avevi bisogno della mia creazione

Mio Signore, giacché mi hai originato e hai proporzionato la mia creazione

Mio Signore, giacché mi hai suscitato e hai reso bella la mia figura

Mio Signore, giacché hai usato benevolenza con me, e mi hai curato nella mia anima

Mio Signore, giacché mi hai salvaguardato e favorito

Mio Signore, giacché mi hai concesso grazie e mi hai guidato,

Mio Signore, giacché mi hai concesso favore e mi hai dato di ogni bene

Mio Signore, giacché mi hai nutrito e mi hai dissetato

Mio Signore, giacché mi hai arricchito e mi hai dato da possedere

Mio Signore, giacché mi hai aiutato e rafforzato,

Mio Signore, giacché mi hai rivestito del tuo abito puro

E mi hai facilitato con la Tua opera bastevole

[Pertanto] benedici Muhammad e la progenie di Muhammad

E aiutami nelle calamità dei tempi e nelle vicissitudini delle notti e dei giorni

E salvami dai terrori del mondo e dalle afflizioni dell’Aldilà.

Siimi sufficiente contro il male di ciò che operano gli ingiusti sulla terra

O Iddio, contro ciò che temo, siimi sufficiente

E contro ciò di cui diffido, proteggimi

E nella mia anima e la mia religione, custodiscimi

E nel mio viaggio, proteggimi

E nella mia famiglia e i miei beni, succedimi [in mia assenza]

E in ciò di cui mi hai sostentato, benedicimi

E nella mia anima, rendimi umile

E agli occhi della gente, rendimi grande

E dal male dei jinn e degli uomini, salvaguardami

E per le mie colpe non svergognarmi

E per i miei pensieri intimi non umiliarmi

E nella mia opera non affliggermi

E delle Tue grazie non privarmi

E ad altri che a Te non affidarmi

Mio Dio, a chi mi affiderai?

Ad un [parente] prossimo che mi taglierà fuori

O ad un [estraneo] lontano che mi guarderà torvo, o a coloro che mi reputano debole

Mentre Tu sei il mio Signore, Sovrano della mia condizione

Lamento a Te la mia alienazione e la lontananza della mia dimora

E la mia bassezza presso colui che hai reso sovrano della mia condizione

Mio Dio, quindi non far cadere su di me la Tua ira

E se non sei adirato con me, non ho allora timore

Gloria a Te, tuttavia il benessere che mi dai è più vasto per me

Ti chiedo, pertanto, o mio Signore, per la luce del Tuo volto

Per cui risplendono la terra e i cieli e per cui le tenebre si scoprono

E attraverso cui è migliorata la condizione dei primi e degli ultimi

Di non farmi morire sotto la Tua ira e di non far scendere su di me la Tua collera

È Tuo diritto chiedere conto, è Tuo diritto chiedere conto

Finché resti soddisfatto prima di ciò

Non v’è divinità oltre a Te, Signore del Paese Inviolabile

E del Santuario Inviolabile, e della Casa Antica

Su cui hai posto la Benedizione e che hai reso per gli uomini sicura

O Colui Che ha perdonato le colpe maggiori per Sua Pazienza

O Colui Che ha elargito copiose le grazie per Suo favore

O Colui Che ha dato in abbondanza per Sua munificenza

O mio Armamento nella mia difficoltà, o mio Compagno nella mia solitudine

O mio Soccorritore nella mia afflizione, O mio Tutore nella mia grazia,

O mio Dio e Dio dei miei padri Abramo ed Ismaele, e Isacco e Giacobbe

E Signore di Gabriele e Michele e Israfele

E Signore di Muhammad Sigillo dei Profeti, e della sua progenie di Eletti

Colui Che ha fatto scendere la Torah e l’Injil [Vangelo]

E il Zabur [Salmi] e il Furqan [il Corano]

E Che ha fatto scendere KaHaYa’AynSad e TaHa e YaSin

E il Corano insegnatore di saggezza

Tu sei la mia Caverna quando mi spossano le vie nella loro vastità

E la terra si fa stretta per me, pur nella sua spaziosità

E se non fosse per la Tua misericordia sarei tra i perduti

E Tu sei Colui Che condona il mio errore

E se non fosse per il Tuo coprirmi sarei certamente tra gli svergognati

E Tu sei il mio Sostenitore a vittoria contro i miei nemici

E se non fosse per il Tuo sostenermi a vittoria, sarei certamente tra gli sconfitti

O Colui Che ha riservato a Se Stesso l’eccellenza e l’elevatezza

E i Suoi Devoti trovano gloria per mezzo della Sua gloria

O Colui presso Cui i re pongono il giogo dell’umiliazione sulle loro cervici

Ché della Sua possanza son timorosi

Conosce il tradimento degli occhi e ciò che celano i petti

E l’occulto di ciò che portano i tempi e le ere

O Colui Che nessuno sa come è se non Lui Stesso

O Colui Che nessuno sa cosa è se non Lui Stesso

O Colui Che nessuno Lo conosce se non Lui Stesso

O Colui Che ha pressato la terra sull’acqua e ha chiuso l’aria nel cielo

O Colui Che ha i nomi più nobili

O Possessore di benevolenza che non si interrompe mai

O Colui Che ha destinato la carovana a Giuseppe [per salvarlo] nel paese deserto

E Colui Che l’ha levato dal pozzo e l’ha reso, dopo la schiavitù, re

O Colui Che l’ha restituito a Giacobbe

Dopo che i suoi occhi si erano imbiancati dalla tristezza ed era afflitto

O Colui Che ha rimosso la difficoltà e la calamità da Giobbe

E Che ha trattenuto le mani di Abramo dall’immolare suo figlio

Dopo la vecchiaia e la sua vita volta al termine

O Colui Che ha esaudito Zaccaria e gli ha donato Giovanni

E non lo ha lasciato singolo e solo

O Colui Che ha estratto Giona dal ventre della balena

O Colui Che ha diviso il mare per i Figli di Israele

E li ha salvati e ha reso Faraone e i suoi soldati tra gli annegati

O Colui Che ha inviato i venti latori di buone novelle innanzi alla Sua Misericordia

O Colui Che non si è affrettato contro chi Lo ha disubbidito tra le Sue creature

O Colui Che ha salvato i maghi [del Faraone] dopo lunga rinnegazione [e miscredenza]

E già godevano delle Sue grazie,

Si nutrivano del Suo sostentamento e adoravano altri che Lui,

E si erano contrapposti a Lui, antagonisti a Lui e smentivano i Suoi inviati

O Iddio, O Iddio, O Iniziatore, O Creatore non c’è pari a Te

O Sempiterno non v’è esaurimento per Te

O Vivo quando non c’è vivo, O Colui Che vivifica i morti

O Colui Che è attento verso ogni anima per ciò che ha compiuto

O Colui per Cui il mio ringraziamento è poco, ma non mi ha privato

E per Cui il mio peccato è grande, ma non mi ha svergognato

E Che mi ha visto [intento] nelle disobbedienze, ma non mi ha reso noto [agli altri]

O Colui Che mi ha protetto nella mia fanciullezza

O Colui Che mi ha sostentato nella mia età adulta

O Colui i Cui favori verso di me non si contano e le Cui grazie non si ricompensano

O Colui Che mi è venuto incontro con il bene e la benevolenza

E a Cui sono venuto incontro con la malevolenza e la disobbedienza

O Colui Che mi ha guidato alla fede prima che sapessi come ringraziare il [Suo] favore

O Colui Che ho invocato da malato e mi ha guarito da nudo, e mi ha vestito

Da affamato, e mi ha saziato, da assetato, e mi ha dissetato

Da umiliato, e mi ha dato gloria, da ignorante, e mi ha dato conoscenza

Da solo, e mi ha aumentato di numero, da assente, e mi ha fatto tornare

Da indigente, e mi ha arricchito, da chiedente ausilio, e mi ha assistito

Da ricco, e non mi ha sottratto

E quando mi sono astenuto da tutte queste richieste,

è Lui Che ha preso l’iniziativa con me

A Te, dunque, appartiene la lode e il ringraziamento

O Colui Che ha condonato il mio errore

E ha alleviato la mia afflizione

E ha risposto alla mia invocazione

E ha coperto ciò che non devono vedere gli altri

E ha perdonato le mie colpe

E mi ha fatto raggiungere la mia richiesta

E mi ha assistito contro il mio nemico

E se enumerassi le Tue grazie e i Tuoi favori

E le Tue generose concessioni non potrei contarli

O Mio Signore, Tu sei Colui Che mi ha favorito

Tu sei Colui Che ha usato grazia

Tu sei Colui Che ha usato benevolenza

Tu sei Colui Che ha fatto bellamente

Tu sei Colui Che ha elargito con abbondanza

Tu sei Colui Che ha perfezionato

Tu sei Colui Che ha sostentato

Tu sei Colui Che ha favorito

Tu sei Colui Che ha donato

Tu sei Colui Che ha soddisfatto

Tu sei Colui Che ha arricchito

Tu sei Colui Che ha dato rifugio

Tu sei Colui Che è bastevole

Tu sei Colui Che ha guidato, Tu sei Colui Che ha protetto

Tu sei Colui Che ha coperto, Tu sei Colui Che ha perdonato

Tu sei Colui Che ha condonato, Tu sei Colui Che ha reso capace

Tu sei Colui Che ha dato gloria, Tu sei Colui Che ha aiutato

Tu sei Colui Che ha sorretto, Tu sei Colui Che ha sostenuto

Tu sei Colui Che ha assistito, Tu sei Colui Che ha guarito

Tu sei Colui Che ha dato benessere, Tu sei Colui Che ha onorato

Che Tu sia Benedetto ed Esaltato, Ché a Te è la lode sempre

E a Te il ringraziamento continuo ed eterno

Invece sono io, o mio Dio, che confesso le mie colpe, Perdonamele

Sono io che ho fatto del male, sono io che ho sbagliato

Sono io che mi sono sforzato [nel male]

Sono io che ho ignorato

Sono io che sono stato negligente

Sono io che ho dimenticato

Sono io che mi sono appoggiato [ad altri che Te]

Sono io che ho premeditato [il male]

Sono io che ho promesso

Sono io che ho mancato alla promessa

Sono io che ho violato [il patto]

Sono io che ho confessato

Sono io che ho riconosciuto la Tua grazia su di me e presso di me

E ritorno [a Te] con le mie colpe, perdonamele, quindi

O Colui Che non Lo danneggiano le colpe dei Suoi servi

Ché Egli non ha bisogno della loro obbedienza

E Colui Che favorisce chi opera probamente tra di essi

Con la Sua assistenza e la Sua misericordia

A Te, dunque, la lode mio Dio e mio Signore

Mio Dio, mi hai ordinato e ho disobbedito

Mi hai proibito, e ho commesso quanto da Te proibito

E sono divenuto, ormai, tale da non possedere né mezzo di assoluzione

da potermi scusare,

Né forza presso cui cercare ausilio

Pertanto con cosa Ti verrò incontro, o mio Signore?

Con il mio orecchio, forse, o con il mio occhio?

O con la mia lingua o con la mia mano o col mio piede?

Non sono tutte queste Tue grazie presso di me

E con tutte queste ti ho disobbedito? O mio Signore

Perciò, Tua è la prova e l’argomento contro di me

O Colui Che mi ha coperto dai padri e dalle madri sicché non mi scacciassero via

E dai parenti e dai fratelli perché non mi biasimassero

E dai potenti, perché non mi punissero

Ché se avessero saputo, o mio Signore

Quel che Tu sapevi di me

Allora, non mi avrebbero fatto attendere

E mi avrebbero bandito e tagliato fuori

Perciò eccomi qui, o mio Dio, Tra le Tue mani (di fronte a Te), o mio Signore

Sottomesso, umile, languente, misero

Senza più mezzo di assoluzione da potermi scusare,

Senza più forza presso cui cercare ausilio

E non c’è argomento con cui difendermi né dico di non aver commesso e agito male

Cosa può giovarmi negare, o mio Signore, se volessi negare?

Come e da dove è possibile ciò

Quando tutti i miei organi testimoniano contro di me di ciò che ho fatto

E sapevo con certezza senza alcun dubbio

Che Tu mi avresti chiesto [conto] delle questioni più grandi

E che Tu sei l’Arbitro Giusto Che non usa ingiustizia

E la Tua giustizia mi annienta [giudica perciò con la Tua misericordia]

E da tutta la Tua giustizia è la mia fuga

Ché se mi punisci, o mio Dio, è per le mie colpe, dopo la Tua prova su di me

E se mi grazi, è per la Tua pazienza, magnanimità e generosità

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra gli ingiusti

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra coloro che chiedono perdono

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra i monoteisti

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra i timorosi

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra gli apprensivi

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra gli speranzosi

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra i desiderosi

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra coloro che giubilano “non v’è dio se non Iddio”

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra i chiedenti

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra i glorificanti

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Invero io sono tra chi acclama “Iddio è il Più Grande”

Non v’è dio se non Te, Gloria a Te

Mio Signore e Signore dei miei avi, O Iddio, questo è il mio elogio a Te glorificando

E la mia sincera devozione al ricordo di Te professando la Tua Unicità

E il mio riconoscimento dei Tuoi favori, enumerandoli,

Anche se riconosco di non poterli contare per la loro moltitudine e copiosità

E il loro manifestarsi e susseguirsi a vicenda,

Fino a quando Tu mi tutelerai insieme a loro

Sin da quando mi creasti e mi originasti, dall’inizio della mia vita.

Arricchendomi dalla povertà e rimuovendo da me il nocumento

E concedendomi mezzi di agiatezza, e respingendo le difficoltà

E alleviando le afflizioni, e donandomi benessere nel corpo

E salvezza nella religione

E se mi assistessero nel poter menzionare la Tua grazia tutti gli abitanti degli universi

Tra i primi e tra gli ultimi, non potrei io, né potrebbero loro fare ciò

Che Tu sia glorificato ed esaltato

Essendo il Signore Nobile Magnificente Misericorde

I Tuoi favori non si contano

Il Tuo elogio non si raggiunge

La Tua grazia non si ricompensa

Benedici Muhammad e la progenie di Muhammad

E completa su di noi le Tue grazie

E rendici felici per mezzo dell’obbedienza a Te

Gloria a Te non v’è dio se non Te

O Iddio Tu invero rispondi al languente

E distogli il male

E assisti l’afflitto

E guarisci il malato

E soddisfi il povero

E ripari l’affranto

E usi misericordia con il bambino

E aiuti l’anziano

E non v’è altri che Te fiancheggiatore

Né sopra di Te potente

Ché Tu sei l’Elevato il Grande

O Colui Che rilascia l’incatenato prigioniero

O Sostentatore del bimbo piccolo

O Rifugio del timoroso che chiede rifugio

O Colui Che non ha socio né ministro

Benedici Muhammad e la progenie di Muhammad

E dammi in questo vespro quanto di meglio hai dato e concesso

A chiunque dei Tuoi servi, di grazia che conferisci

O favori che rinnovi

O disgrazie che respingi

O afflizione che rimuovi

O invocazione che esaudisci

O buona azione che accetti

O male azioni che copri

Invero Tu sei Arguto in ciò che vuoi, Informato di ciò che vuoi

E su tutte le cose Potente

O Iddio, invero Tu sei il Più vicino tra gli invocati

E il Più celere tra chi esaudisce, e il Più generoso tra chi grazia

E il Più largo tra chi dona, e il Miglior ascoltatore tra coloro cui viene chiesto

O Misericordioso di questo mondo e dell’Aldilà, e di entrambi Misericorde

Non v’è niente cui venga richiesto come a Te.

E non v’è niente sperato oltre Te

Ti ho invocato e mi hai risposto, Ti ho chiesto, e mi hai dato

Ho anelato a Te, e hai avuto misericordia di me

E ho avuto fiducia di Te, e mi hai salvato

Sono accorso a Te, e mi sei stato sufficiente

O Iddio, benedici dunque Muhammad, Tuo servo e Tuo inviato e Tuo Profeta

E la sua progenie di immacolati e puri tutti

E completa per noi le Tue grazie

E rendici piacevole il Tuo donare

E scrivici tra coloro a Te grati

E dei Tuoi favori memori

Amen Amen Signore degli abitanti dei Mondi

O Iddio, o Colui Che regna e ha potere, ha potere e domina

Gli si è disobbedito e ha coperto, Gli si è chiesto perdono, e ha perdonato

O meta dei richiedenti desiderosi

Ultimo Fine della speme degli speranzosi

O Colui Che abbraccia ogni cosa con la Sua scienza

E avvolge i penitenti per Sua clemenza, misericordia e pazienza

O Iddio, invero noi ci rivolgiamo a Te in questo vespro che hai onorato e magnificato

Attraverso Muhammad Tuo profeta e Tuo inviato e Tuo eletto tra la Tua creazione

E Tuo affidatario della Tua Rivelazione

Il messaggero di buona novella, l’ammonitore, la lanterna illuminante

Attraverso cui hai donato grazia ai musulmani

E che hai reso misericordia per gli abitanti degli universi

O Iddio, benedici, dunque, Muhammad e la progenie di Muhammad

Così come Muhammad è degno di ciò presso di Te, o Magnifico

Benedici, dunque, lui e la sua progenie

Di scelti, immacolati e puri tutti

E ricoprici della Tua assoluzione verso di noi

Ché a Te acclamano le voci nelle varietà di lingue

Rendici, dunque, o Iddio, in questo vespro

Parte di ogni bene che dividi tra i Tuoi servi

E di luce con cui guidi

E misericordia che spargi

E benedizione che fai scendere

E benessere con cui ricopri

E sostentamento che spandi

O il più Misericorde tra i misericordi

Iddio volgici in questa ora

Prosperi e salvati, accettati, fruenti

E non pórci tra i disperati

E non privarci della Tua misericordia

E non privarci di quanto speriamo della Tua grazia

E non renderci della Tua misericordia privati

Né disperati della grazia che speriamo nel Tuo donare

E non farci tornare falliti

Né dalla Tua porta scacciati

O il più Magnanimo tra i più magnanimi e più Generoso tra i più generosi

A Te avanziamo convinti

E alla Tua Casa Inviolabile dirigendoci come meta

Aiutaci, dunque, nei nostri riti [dell’hajj]

E perfeziona per noi il nostro pellegrinaggio

E graziaci, e dacci buona salute

Ché abbiamo steso a Te le nostre mani

Ed esse sono segnate con l’umiliazione della confessione

O Iddio donaci, dunque, in questo vespro ciò che Ti abbiamo chiesto

E sii per noi bastevole, per ciò per cui Ti chiediamo di esserci bastevole

Ché non v’è bastevole a noi che Te, né signore per noi altri che Te

Il Tuo giudizio su di noi si applica

La Tua scienza ci abbraccia

Il Tuo decreto è giusto su di noi

Decreta per noi il bene e ponici tra la gente del bene

O Iddio, obbliga per noi, con la Tua magnanimità, immane ricompensa

E provvista generosa e perpetua agiatezza

E perdonaci le nostre colpe tutte

E non ci far perdere insieme con i persi

E non scansare da noi la Tua clemenza e la Tua misericordia

O il più Misericordioso dei misericordiosi

O Iddio, rendici in questo momento tra coloro che Ti hanno chiesto e cui hai donato

Tra chi Ti ha ringraziato e gli hai aumentato

Chi è tornato a Te, e lo hai accolto

Si è svincolato da tutte le sue colpe verso Te e gliele hai perdonate

O Possessore di magnificenza e magnanimità

O Iddio, purificaci e rafforzaci [nella religione] e accogli la nostra implorazione

O il Migliore a Cui chiedere

O il Più Misericordioso Cui chiedere misericordia

O Colui Cui non è nascosto il chiudersi delle palpebre

Né gli sguardi degli occhi

Né ciò che si ripone nell’ascoso

Né ciò che l’interno dei cuori avvolge

Sì, tutto questo la Tua scienza lo enumera e la Tua pazienza lo contiene

Gloria a Te e che Tu sia esaltato da quanto dicono gli ingiusti

Di esaltazione grande

Ti glorificano i sette cieli

E le terre e ciò che è in essi

E non v’è nulla che non glorifichi la Tua lode

Ché a Te è la lode e la magnanimità e l’alto rango

O Possessore di magnificenza e di magnanimità

Di bontà e di grazia, di favori enormi

Tu sei il Generoso il Magnanimo, Il Clemente, il Misericorde

O Iddio, espandi su di me del Tuo sostentamento lecito

E dammi benessere nel mio corpo e nella mia religione

E rassicura la mia paura, e riscatta la mia cervice dal Fuoco

O Iddio, fa’ sì che il Tuo stratagemma non si rivolti contro di me

E non portarmi lentamente alla dannazione [in seguito alla mia negligenza]

E non ingannarmi [a causa del mio tentare di ingannarTi]

E scaccia da me il male dei dissoluti tra i jinn e tra gli uomini

O Colui Che più ascolta tra gli ascoltatori

O Colui Che più vede tra i vedenti

O Colui Che è più veloce tra coloro che compiono il resoconto

O Più Misericordioso tra i misericordi

Benedici Muhammad e la progenie di Muhammad, i signori fausti

E a Te chiedo, o Iddio, la mia richiesta

Che se mi darai, nulla che mi vieterai potrà, poi, più farmi danno

E che se mi negherai, nulla che mi darai potrà, poi, più darmi beneficio

Ti chiedo di liberare la mia cervice dal Fuoco

Non v’è dio se non Te, solo Te, non v’è socio a Te

Tuo è il regno, a Te la lode

E Tu su tutte le cose sei Potente

O Signore O Signore O Signore

Mio Dio, io sono il povero nella mia ricchezza

Come posso, dunque, non essere povero nella mia povertà?

Mio Dio, io sono l’ignorante nella mia scienza

Come posso, dunque, non essere ignorante nella mia ignoranza?

Mio Dio, invero il variare della Tua disposizione

E la velocità nel volgersi delle Tue predisposizioni

Hanno impedito ai Tuoi servi conoscitori di Te

Di acquietarsi al [Tuo] dare e di disperare di Te nella disgrazia

Mio Dio, da me esce quel che si confà alla mia viltà

E da Te quel che si confà alla Tua nobiltà

Mio Dio, hai descritto Te Stesso con il favore e la clemenza verso di me

Prima dell’esistenza della mia debolezza

Mi negherai entrambe, dunque, in seguito all’esistenza della mia debolezza?

Mio Dio, se buone azioni appaiono da me

È per Tua bontà, e favore ne hai su di me

E se azioni malvagie appaiono da me

È per Tua giustizia, e prova ne hai su di me

Mio Dio, come puoi affidarmi [ad altri], mentre Ti sei fatto carico di me?

E come posso essere oppresso, mentre Tu mi assisti?

O come posso esser deluso, mentre Tu sei benevolo con me?

Eccomi mi affido a Te per mezzo della mia povertà [bisogno] verso di Te

E come posso affidarmi a Te per mezzo di qualcosa che è impossibile che arrivi a Te?

O come posso lamentare a Te il mio stato se esso non Ti è nascosto?

O come posso interpretare col mio dire [il mio stato]

Se esso si manifesta da Te verso di Te?

O come si possono deludere le mie speranze mentre esse già procedono a Te?

O come non miglioreresti le mie condizioni quando da Te dipendono

Mio Dio, come hai favore verso di me nonostante la mia immane ignoranza

E come sei Misericordioso con me nonostante il mio orrendo operare

Mio Dio, quanto vicino sei Tu a me e quanto lontano son io da Te

E quanto clemente sei con me

Cosa, dunque, mi vela da Te?

Mio Dio, ho saputo, col variare delle tracce e il cambiare delle fasi

Che quel che vuoi da me è farTi conoscere a me in ogni cosa

Affinché non Ti ignori più in nulla

Mio Dio, ogni volta che la mia viltà mi ammutolisce mi fa parlare la Tua nobiltà

E ogni volta che le mie qualità mi portano alla disperazione

I Tuoi favori mi fanno bramare

Mio Dio, colui le cui buone azioni son cattive

Come possono le sue azioni cattive non essere cattive?

E colui le cui verità sono illazioni

Come possono le sue illazioni non essere illazioni?

Mio Dio, il Tuo giudizio efficace e la Tua volontà soverchiante

Non hanno lasciato a chi ha parola parola né a chi ha condizione condizione

Mio Dio, quanta obbedienza ho costruito e condizione ho innalzato

[Tuttavia] la Tua giustizia ha distrutto la mia fiducia su di esse

Anzi, la Tua bontà me l’ha fatta abbandonare

Mio Dio, invero Tu sai

Che se anche la mia obbedienza non dura in azione decisiva

Dura però in amore e determinazione

Mio Dio, come posso decidere, se Tu sei il Soggiogatore?

E come posso non decidere, se Tu sei l’Ordinante?

Mio Dio, il mio cercare nelle [Tue] tracce comporta la lontananza dell’incontro [con Te]

Riuniscimi, quindi, a Te con un servizio che mi faccia pervenire a Te

Come si può argomentare riguardo a Te per mezzo di ciò

La cui esistenza ha bisogno di Te?

Può altri che Te avere manifestazione che non sia Tua [manifestazione]

Così da essere esso stesso ciò che Ti manifesta?

Quando mai sei stato assente, sì da necessitare di un indizio che indichi verso Te?

E quando mai sei stato lontano, sì che fossero le tracce a far giungere a Te?

Cieco è l’occhio che non Ti vede sorvegliare su di esso

E in perdita è l’affare del servo che non hai messo a parte del Tuo amore

Mio Dio, hai ordinato di far riferimento alle [Tue] tracce

Fammi, perciò, tornare a Te col manto di luci e con la guida della perspicacia

Sì da tornare a Te da esse così come sono entrato da Te con esse

Mentre è immune il mio intimo dal guardarle

E ho levato l’impegno dall’affidarmi ad esse

Invero Tu sei su tutte le cose Potente

Mio Dio, questa mia viltà è palese di fronte a Te [tra le Tue mani]

E questa mia condizione non è nascosta a Te

A Te chiedo di giungere a Te

E attraverso di Te argomento su di Te

Guidami, pertanto, attraverso la Tua luce verso di Te

E fammi restare in sincera servitù tra le Tue mani [di fronte a Te]

Mio Dio, insegnami della Tua scienza riservata e preservami col Tuo velo immune

Mio Dio, realizza in me le realtà riservate alla gente a Te più vicina

E portami per i percorsi della gente [a Te] attratta

Mio Dio, soddisfa il mio bisogno disponendo per me sì da far a meno del mio disporre

E scegliendo così da far a meno della mia scelta e rendimi noti i punti della mia miseria

Mio Dio, liberami dalla viltà di me stesso

E mondami dal mio dubbio e dalla mia idolatria

Prima di occupare il mio sepolcro

A Te chiedo ausilio, assistimi dunque e a Te mi affido, perciò non affidarmi ad altri

E a Te chiedo, non mi deludere dunque, e la Tua bontà desidero, perciò non mi privare

E a Te mi lego, non mi allontanare dunque

E alla Tua porta sono in piede stante, per cui non mi cacciare

Mio Dio, immune è la Tua soddisfazione dal possedere una causa da parte Tua

Come posso, dunque, esserne io la causa?

Mio Dio, Tu non necessiti della Tua Stessa Essenza,

sì che Ti giunga alcun beneficio da Te Stesso

Come potresti, dunque, necessitare di me?

Mio Dio, la predestinazione e il decreto mi fanno sperare

Ma la concupiscenza per i lacci della lussuria mi ha avvinto

Sii, dunque, Tu il mio Aiutante, sì da assistermi a vincere, e a darmi perspicacia

E soddisfa la mia necessità con la Tua bontà

Così che attraverso di Te non necessiti più di fare richieste

Tu sei Colui Che ha fatto risplendere le luci nei cuori dei Tuoi Devoti

Così che ti conobbero e proclamarono la Tua Unicità

E Tu sei Colui Che ha rimosso tutti gli altri dai cuori dei Tuoi amici

Così che non amassero che Te e non si rifugiassero in altri che Te

Tu sei loro compagno dove gli universi li sgomentano

E Tu sei Colui Che li hai guidati dove i segni si sono palesati per loro

Cosa ha trovato chi ha perso Te?

E cosa ha perso chi trova Te?

In verità resta privo chi è soddisfatto da altri che Te come sostituto

E sicuramente ha subìto danno chi brama altri diverso da Te

Come si può sperare altri che Te mentre tu non hai interrotto la Tua benevolenza?

E come si può chiedere ad altri che Te

Mentre Tu non hai mutato il Tuo consueto donare?

O Colui Che ha fatto gustare ai Suoi amici la dolcezza della Sua compagnia

Ed essi si sono alzati di fronte a Lui in adulazione

O Colui che ha rivestito i Suoi devoti con le vesti della Sua reverenza

Ed essi si sono alzati di fronte a Lui chiedendo perdono

Tu sei Colui Che rievoca prima di coloro che rievocano

E Tu sei l’Iniziatore di benevolenza prima che si rivolgano [a Te] gli adoratori

E Tu sei il Magnanimo nel donare prima che richiedano [a Te] i richiedenti

E Tu sei l’assai Donante, quindi prendi in prestito quel che ci hai donato

Mio Dio, reclamami con la Tua misericordia così che giunga a Te

E attirami con la Tua elargizione così da avanzare a Te

Mio Dio, invero la mia speranza non si spezza da Te, seppur Ti disobbedisca

Così come il mio timore non mi abbandona, seppur Ti obbedisca

Ché gli abitanti dei mondi mi hanno spinto a Te

E la mia conoscenza, [ottenuta] per mezzo della Tua generosità, mi ha portato a Te

Mio Dio, come resterò deluso se Tu sei la Mia speme?

O come potrò essere umiliato, se in Te io mi affido?

Mio Dio, come posso reclamare gloria se nell’umiliazione mi hai posto?

O come posso non reclamare gloria, se a Te mi hai attribuito?

Mio Dio, come posso non essere povero

se Tu sei Colui Che tra i poveri mi ha collocato?

O come posso esser povero se Tu sei Colui Che con la Sua magnanimità

ha soddisfatto il mio bisogno?

E Tu Che non v’è altro dio che Te

Ti sei fatto conoscere ad ogni cosa e nulla Ti ignora

E Tu Che Ti sei fatto conoscere a me in ogni cosa

Sicché Ti ho visto Manifesto in ogni cosa

E tu sei il Manifesto ad ogni cosa

O Colui Che abbraccia [ogni cosa] con la Sua Essenza Misericordiosa

Ed il Trono divenne occulto nella Sua Essenza

Hai eraso le tracce con le tracce

E hai cancellato tutti gli altri con i contorni delle orbite delle luci

O Colui Che Si è velato nelle cortine del Suo Trono

Affinché gli sguardi non possano percepirLo

O Colui Che Si è manifestato nella perfezione del Suo splendore

E si è realizzata, così, la Sua magnificenza dalla saldezza

Come puoi esser nascosto se Tu sei il Manifesto?

O come puoi essere assente, se Tu sei il Sorvegliante il Presente?

Invero Tu sei su tutte le cose Potente

E la lode appartiene a Iddio solo.

.

Tratto da “Invocazione Scelte”, a cura di Shaykh Abbas Di Palma, Irfan edizioni.

.

A cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Atti devozionali , Novità

Comments are closed.