I tre livelli dell’essere umano secondo l’Imam Khomeyni

I tre livelli dell’essere umano secondo l’Imam Khomeyni

Facendo seguito alla panoramica sulle opere spirituali dell’Imam Khomeyni, pubblichiamo un denso brano dei “40 hadith” che definisce i livelli dell’essere umano e i corrispettivi saperi nonché l’ambito veramente universale dell’attività magisteriale dell’Imam. Il testo prescelto funge da commento a un hadith profetico che si conclude con queste parole: “Ci sono soltanto tre saperi: un segno solido, una prescrizione giusta e una pratica stabilita” (ayatun muhkama wa farid atun’ adila wa sunnatun qa ‘ima); tutto il resto è solo un supplemento” (cfr. Tchahl hadith, Teheran 1371/1992, pp.386-389). La versione italiana è fatta sulla traduzione francese dell’originale persiano di C. Bonaud in “Metafisique et Théologie dans les oeuvres philosophiques et spirituelles de l’Imam Khomeyni”, Paris – La Sorbonne 1995, pp. 67-69.

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I tre livelli che competono all’uomo

Sappi che (…) l’uomo abbraccia globalmente tre domini e possiede tre livelli o mondi: in primo luogo, il dominio dell’aldilà, mondo nascosto e livello della realtà spirituale e dell’intelligenza; in secondo luogo, il dominio mediano, mondo intermediario tra il primo e il terzo, e livello dell’immaginale; in terzo luogo, il dominio di questo basso mondo, livello del regno fisico (“molk” e mondo invisibile).

Ai Profeti (as) compete la regolamentazione di queste attività. A ciascuno di essi spetta una perfezione propria, una educazione specifica e una attività adeguata al proprio dominio e livello. La totalità dei saperi utili all’uomo si suddividerà dunque secondo la precedente tripartizione: un sapere che si rapporta alle perfezioni intellettuali e ai doveri spirituali; un sapere che si rapporta alle opere e ai doveri del cuore; un sapere che si rapporta alle opere del corpo e ai doveri del dominio apparente dell’anima.

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Il livello della realtà spirituale e dell’intelligenza immateriale

I saperi che consolidano e educano il mondo della realtà spirituale e della intelligenza puramente immateriale riguardano innanzitutto la Santa Essenza della Realtà e la conoscenza dei Suoi Attributi di Bellezza e di Maestà; seguono poi i mondi nascosti immateriali, cui appartengono gli angeli e le loro categorie, dal grado più alto del “Djabarut” e del “Malakut” superiori (mondo delle pure Intelligenze e dominio dell’Immateriale) fino all’estremità del “Malakut” inferiore (mondo intermediario delle forme prime immaginali) degli angeli terrestri e delle armate della Realtà, “djalla wa’ala”; i Profeti e i Prossimi amici (awliya‘) di Dio, con le loro stazioni e i rispettivi gradi; i Libri rivelati, la modalità della Rivelazione e la discesa degli angeli e dello Spirito; il dominio dell’aldilà, la modalità di ritorno degli esistenti al mondo nascosto, la realtà del mondo intermedio e la Resurrezione, compresi tutti i dettagli; insomma, il sapere concernente il Principio, la realtà e i gradi dell’esistenza, così come il suo dispiegarsi, il suo ripiegarsi, la sua apparizione e il suo ritorno.

Coloro che assicurano questo sapere sono, dopo i Profeti e i Prossimi Amici (as), i filosofi, i grandi saggi e gli adepti della conoscenza e della gnosi.

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Il livello del cuore

I saperi che si rapportano all’educazione, all’ascesi e alle opere del cuore riguardano i caratteri che conducono alla salvezza e alla perdizione, vale a dire: le virtù, come la perseveranza, la riconoscenza, il pudore, la modestia, la soddisfazione, il coraggio, la generosità, la rinuncia, lo scrupolo, la pietà, e così via; i modi d’acquisto di dette virtù, le cause che le fanno giungere all’uomo, le loro radici e condizioni d’essere; i vizi, come la gelosia, l’orgoglio, l’ostentazione, il rancore, la falsità, l’amore del potere e del prestigio, l’amore di questo basso mondo e di se stessi, e così via; le radici dell’esistenza di detti vizi e la maniera di liberarsene. Coloro che assicurano questo tipo di sapere, sempre dopo i Profeti e i loro Sostituti (awsiya‘), sono i maestri d’etica e gli adepti della pratiche ascetiche e delle conoscenze spirituali.

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Il livello dell’apparenza materiale

I saperi che si rapportano all’educazione e all’ascesi dell’aspetto apparente sono la scienza della Legge (fiqh) e quella delle regole del buon comportamento in società (adab-e mo’asherat), quella dell’organizzazione familiare (tadbir-e manzel) e quella che regola la condotta della città (siyasat-e modon) cioè la politica. Si noti la posizione assai subordinata che essa occupa nel pensiero dell’Imam.

Dopo i Profeti e i loro Sostituti (as) questi saperi vengono garantiti dagli esperti nella spiegazione letterale dei Testi e dai dottori della Legge.

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Interdipendenza dei tre suddetti livelli

Occorre sapere che i tre succitati livelli dell’essere umano sono interdipendenti, donde gli effetti dell’uno si estendono all’altro, sia nel senso della perfezione che dell’imperfezione. Per esempio, se uno compie gli obblighi del servizio divino e i riti exoterici come si deve e in conformità alle prescrizioni dei Profeti (as), gli effetti dell’esecuzione degli obblighi dei doveri inerenti al servizio divino si ripercuotono nel suo cuore e nel suo spirito, nella direzione di un miglioramento del suo carattere e d’un perfezionamento dei suoi atti di fede. Ugualmente, se qualcuno s’applica alla purificazione dei propri costumi e al miglioramento della sua interiorità, ciò influenza gli altri due livelli, così come avviene per il perfezionamento della fede e degli atti ad essa inerenti. Ciò è dovuto alla intensa interdipendenza tra questi tre livelli, a tal punto che usiamo il termine “interdipendenza” solo per penuria lessicale: bisognerebbe piuttosto parlare d’una realtà avente tre luoghi d’apparizione e di manifestazione…Chi cerca il sentiero dell’aldilà sulla retta via propria dell’uomo deve migliorare se stesso e sottoporre a una ascesi ciascuno di questi tre livelli, in uno assiduo sforzo di attenzione e di controllo, senza trascurare alcuna perfezione riguardante il sapere e la pratica. Non pensi che gli basti purificare i propri costumi, consolidare gli atti di fede o conformarsi alla lettera della Legge, come pur credono – a seconda dei casi – alcuni adepti dei tre suddetti saperi.

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Critica della parziale considerazione dei livelli

Per esempio, il Maestro dell'”illuminativismo” (Sohrawardi) stabilisce all’inizio della “Saggezza dell’Illuminazione” delle distinzioni tra chi è perfetto riguardo al sapere e alla pratica, chi è perfetto riguardo alla pratica e chi lo è riguardo al sapere: donde è possibile concludere che è realizzabile la perfezione del sapere congiunta a imperfezione nella pratica, e viceversa; egli ha poi collocato coloro che avrebbero la perfezione del sapere nel novero dei beati e di coloro che sono stati salvati avendo accesso al mondo nascosto e immateriale, immaginando che il loro destino fosse quello di essere assimilati ai sublimi esseri spirituali.

Certi esperti d’etica e di purificazione interiore ritengono che il principio di tutte le perfezioni consista nella rettificazione del carattere, nella purificazione del cuore e nelle opere che a questo competono, mentre le realtà intellettuali e le prescrizioni legali non valgono un soldo, essendo addirittura le spine della via del pellegrinaggio spirituale.

Alcuni esperti della “lettera” immaginano infine che le scienze intellettuali ed esoteriche e le conoscenze metafisiche appartengano alla miscredenza e all’eresia (zandaqa), mostrandosi così ostili ai maestri e agli studenti di queste discipline.

Tutti questi tre gruppi dalle credenze erronee, sono come avvolti da un velo ai livelli dello spirito e dei domini della realtà umana, non avendo correttamente meditato la scienza dei Profeti e dei Prossimi Amici. Così tra essi ci fu sempre dell’avversione, in quanto ciascuno biasimava l’altro considerandolo in errore, mentre l’errore consiste nell’unilaterale limitazione dei livelli. In un certo senso, ognuno è nel giusto quando smentisce l’altro, non perché il sapere e la pratica contestati siano assolutamente erronei, ma perché è contrario alla realtà il loro restringere i livelli della realtà umana – con i rispettivi saperi e perfezioni – entro i limiti dell’ambito di loro competenza.

Il Nobile Muhammad, pace su di Lui e sulla Sua Famiglia, tripartisce in questo nobile hadith i tre saperi, e indubbiamente i tre saperi sono in rapporto con i tre suddetti livelli: ciò è attestato dai saperi sparsi nei Libri divini, dalle pratiche dei Profeti e dalle tradizioni degli Infallibili Imam (as), dove questi saperi si ripartiscono secondo le già nominate suddivisioni.

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Writer : shervin | Comments Off on I tre livelli dell’essere umano secondo l’Imam Khomeyni Comments | Category : Imam Khomeyni (ra) , Via Spirituale

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