Hadith sul credente

Hadith sul Credente

Gli attributi del credente

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, io sono stato inviato per perfezionare le nobili virtù {umane}» {Mustadraku-l-wasa’il, 11: 187}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Volete che vi faccia conoscere il credente? Il credente è colui del quale i credenti si fidano al punto da essere pronti a mettere nelle sue mani {persino} le proprie vite e i propri beni. Volete che vi faccia conoscere il Musulmano? Il Musulmano è colui che non reca danno, né con le azioni né con le parole, agli altri Musulmani…Il credente non deve fare ingiustizia al credente, non deve emarginarlo, sparlargli alle spalle e respingerlo» {Al-Kàfi, 2: 235}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «La nobiltà del credente consiste nel vegliare di notte in preghiera e la sua dignità nel non avere bisogno della gente» {Bihàr ul-Anwàr, 77: 20}

– L’Imam °Ali (as) disse: «Un uomo venne dal Profeta (S) e disse: “Indicami un’azione per la quale sia amato da Dio e dalle {Sue} creature, un’azione che faccia in modo che Dio aumenti i miei beni, renda sano il mio corpo, allunghi la mia vita e mi faccia stare con te nel Giorno del Giudizio”. Il Profeta (S) disse: “Ciò che mi hai chiesto consiste in sette cose che necessitano d’altre sette: se vuoi che Dio ti ami, temiLo, guardati dal disubbidire ai Suoi precetti; se vuoi che le creature {di Dio} ti amino, fai loro del bene e rinuncia a ciò che essi possiedono; se vuoi che Dio aumenti i tuoi beni, paga la zakàh {decima islamica}; se vuoi che Dio renda sano il tuo corpo, fai molta elemosina; se vuoi che Dio allunghi la tua vita, intrattieni buoni rapporti con i tuoi parenti; se vuoi che Dio ti risusciti con me, esegui lunghi sujùd dinanzi ad Allah, l’Unico, il Soggiogatore» {Safinatu-l-bihar, 1: 599}

– L’Imam °Ali (as) disse: «Nel dissenso sii come il cammello giovane, {che non ha} né dorso su cui salire né mammella da mungere» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 1}

– L’Imam Hasan (as) racconta che sua madre, la nobile Fatima (as), pregava sempre prima per i vicini. Un giorno il nobile Imam (as) le chiese: «Cara madre, perché non preghi per te stessa?». La nobile Fatima (as) disse: «Bisogna pensare prima ai vicini e poi a se stessi» {Kashfu-l-gummah, 2: 25; Bihàr ul-Anwàr, 77: 20}

– Il quarto Imam (as) disse: «…Dio Eccelso vuole da me l’adempimento dei {miei} doveri religiosi, il Profeta (S) il rispetto della {sua} tradizione, la famiglia la prestazione degli alimenti e il mio io la soddisfazione dei sensi. Satana mi chiede invece di disubbidire {a Dio}, gli Hàfizan {i due Angeli che proteggono l’uomo dal male} mi chiedono di comportarmi bene, l’Angelo della morte mi chiede l’anima e la tomba il corpo…» {Bihàr ul-Anwàr, 76: 15}

 – L’Imam as-Sadiq (as) disse: «In verità, il credente è colui che viene temuto da ogni cosa (e ciò a causa del fatto che egli è invincibile nella Religione di Dio) e che non teme nulla {all’infuori di Dio}. Questi sono gli elementi distintivi d’ogni credente» {Bihàr ul-Anwàr, 67: 305}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Il credente non deve trattenersi in una riunione ove si disubbidisce a Dio, quando non è in grado di impedire che si faccia ciò» {Al-Kàfi, 2: 374}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Nel Giorno del Giudizio, un gruppo di persone s’alzeranno e verranno a battere la porta del Paradiso. Sarà dunque chiesto loro: “Chi siete voi?”. Essi risponderanno: “Noi siamo i pazienti”. Verrà detto loro: “Di fronte a quali difficoltà avete pazientato”, ed essi risponderanno: “Di fronte a quelle inerenti al rispetto dei comandamenti divini”. Dio (sia glorificato e magnificato) dirà dunque: “Hanno detto la verità! Conduceteli dunque in Paradiso”. In effetti, Dio (sia glorificato e magnificato) dice: “In verità, i pazienti saranno ricompensati senza misura”» {Al-Kàfi, 2: 75}

– Al-Hàrith Ibni-d-Dilhàth dice: «Sentii Abu-l-Hasan (as) {l’ottavo Imam} dire: “Il credente non è {vero} credente fino a che non rispetta tre tradizioni: una del suo Signore, una del suo Profeta (S) {il santo Muhammad} e una del suo Imam {il nobile ‘Ali}. La tradizione del suo Signore che è tenuto a rispettare è celare ciò che Egli ha mantenuto nascosto. Dio, sia glorificato e magnificato, dice: ‘{Allah (SwT)} è Colui che conosce l’arcano; non svela dunque ad alcuno il Suo arcano, se non ai Suoi messaggeri prescelti’ {Santo Corano, 72: 26 e 27}.

La tradizione del Messaggero di Allah (S) che deve rispettare è essere gentile con la gente, poiché Dio (sia glorificato e magnificato) ha ordinato al Suo Messaggero d’essere gentile con la gente: ‘Sii clemente, invita {la gente} al bene e tieniti lontano dagli ignoranti {non combatterli}’ {Santo Corano, 7: 199}.

La tradizione del suo Imam {il santo ‘Ali} che deve rispettare è pazientare nelle avversità e nelle ristrettezze poiché Dio, sia glorificato e magnificato, dice: ‘…la virtù è piuttosto {quella}…{di} chi è paziente nelle avversità e nelle ristrettezze…’ {Santo Corano, 2: 177}’”» {´Uyunu Akhbàri-r-ridà, 1: 256}

– L’Imam Jawàd (as) disse: «Il credente deve avere tre qualità: deve essere degno del favore divino, avere dentro di sé una voce che lo esorta al bene e accettare le parole di chi l’ammonisce» {Muntaha-l’àmal, 2: 554}

 

L’onore del credente

– L’Imam °Ali (as) disse: «Ammonire una persona davanti alla gente, significa disonorarla» {Guraru-l-hikam: 322}

– L’Imam °Ali (as) disse: «Accetta le scuse del tuo fratello di fede, e se non ha alcuna scusa, trovagliene una tu» {Bihàr ul-Anwàr, 74: 165}

– L’Imam °Ali (as) disse: «La peggiore forma di tradimento è svelare i segreti {del proprio fratello di fede}» {Mustadraku-l-wasa’il, 12: 305, n. 14155}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Il credente ha il dovere di celare i peccati del proprio fratello di fede, persino nel caso in cui egli commetta settanta peccati maggiori» {Bihàr ul-Anwàr, 74: 301}

 

I diritti del fratello di fede

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi affligge un credente e poi {per rimediare} gli dona l’intero mondo, non ha invero espiato la propria colpa e non merita alcuna ricompensa per tale dono» {Bihàr ul-Anwàr, 75: 150}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi molesta un credente, molesta me» {Bihàr ul-Anwàr, 67: 72}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Dio si disinteressa, non accetta, non prende in considerazione le rette azioni di colui che usurpa i beni di un credente, finché non si pente e non restituisce ciò che ha usurpato al suo legittimo proprietario» {Mustadraku-l-wasa’il, 17: 89}

– L’Imam °Ali (as) disse: «In verità, la massa dei Musulmani è il pilastro della Religione e la loro unione è un efficace strumento di difesa contro i nemici. Seguila dunque e sostienila» {Nahj ul-Balaghah: lettera 53}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Quattro delle virtù dei Profeti (su di loro la pace) erano: la rettitudine, la generosità, la pazienza di fronte alle sventure e la difesa dei diritti del credente» {Tuhafu-l´uqul: 277}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Per adorare Dio, non esiste cosa migliore del rispetto dei diritti del credente» {Al-Kàfi, 2: 170}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Fare felice un credente, sfamarlo, alleviargli una pena o pagargli un debito sono tra gli atti più amati da Dio» {Al-Kàfi 2: 192}

– L’Imam Musa Al-Kadhim (as) {il settimo Imam} disse: «Tra i principali diritti del tuo fratello di fede, v’è il non nascondergli nulla di ciò che gli è utile in questo mondo e nell’Aldilà» {Bihàr ul-Anwàr, 2: 75}

– L’Imam Musa Al-Kadhim (as) disse: «Chi fa felice un credente, ha fatto felice prima Dio, poi il Profeta (S) e poi noi {la Famiglia del Profeta}» {Bihàr ul-Anwàr, 74: 314}

 

Tratto da: “La Retta Via”, raccolta di 500 hadith del Profeta e della sua Ahlalbayt

 

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Writer : shervin | 0 Comments | Category : Novità , Tradizioni

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