Lettera di quattro Rabbini di Neturei Karta a Seyyed Nasrallah
19 febbraio del 2008
A Sua Eccellenza Seyyed Hassan Nasrallah
Al nobile popolo del Libano
Assalam Alaykum
Che le benedizioni dell’Altissimo siano su di voi, sulle vostre famiglie e tutti i nostri stimati fratelli in Libano!
Parliamo a voi come voce e messaggeri del vero giudaismo – il popolo giudeo, fedele alla Torah dell’Altissimo, di ogni parte del mondo.
E’ trascorso meno di un mese da quando abbiamo inviato una lettera aperta al Dr. al-Zahar e al popolo di Gaza e del resto della Palestina.
In questa lettera, con l’aiuto dell’Altissimo, esprimevamo il nostro dolore, pena e frustrazione rispetto alle atrocità perpetrate dal totalmente illegittimo (in accordo alle norme della Torah, la Legge giudaica) stato di “Israele”.
In essa ci rivolgevamo personalmente al Dr. al-Zahar per offrirgli le nostre condoglianze e il nostro dolore per la perdita patita (il martirio del figlio, ndt). Affermavamo inoltre che, in verità, avremmo dovuto offrire le nostre condoglianze a ogni famiglia che ha patito una perdita a causa di questa malvagia entità, lo stato Sionista di “Israele”, ma la lista delle vittime è tragicamente lunga. Quello che volevamo affermare è che avremmo dovuto scrivere e visitare personalmente ognuno degli abitanti di Gaza e dell’intera Palestina per esprimergli i sentimenti dei nostri cuori e di tutto il nostro essere, la pena che proviamo per la sofferenza di questa nazione innocente per mano di un’entità che è stata dichiarata, bollata e condannata come assolutamente proibita dalla Santa Torah e dalle nostre autorità rabbiniche.
Inoltre, tutte le genti della Palestina, i loro parenti e i loro discendenti, dispersi in tutto il mondo, devono ascoltare e sentire la nostra empatia, il nostro appoggio, le nostre costanti e intense preghiere che per essi rivolgiamo all’Altissimo. Perché, dopo tutto, sappiamo che ognuna di queste persone è stata profondamente ferita dallo Stato sionista.
Sua Eccellenza Seyyed Nasrallah, i nostri sentimenti per il popolo del Libano sono esattamente gli stessi.
L’abbiamo ascoltata parlare recentemente al funerale dell’assassinato Imad Mughniyah e molte altre volte precedentemente. Per questo sappiamo che voi e la vostra organizzazione siete profondamente coscienti dell’enorme differenza che esiste tra il Sionismo e il Giudaismo, e che un gran numero di giudei, nella Palestina occupata o nel resto del mondo, si oppongono completamente al Sionismo e allo stato di “Israele”.
Inoltre, una delegazione di nostri Rabbini fu invitata quale ospite nel vostro magnifico paese, il Libano, e fu ospitata della vostra organizzazione, Hezbollah. Partecipavamo alla “Conferenza dell’Unione Internazionale dei Parlamentari in Difesa della Causa Palestinese”.
Il rispetto e la graziosità mostrati al nostro gruppo furono più che esemplari. In quell’occasione, grazie all’Altissimo, abbiamo avuto l’opportunità di vedere e sperimentare personalmente il fatto che le genti Arabe e Musulmane, malgrado la loro lunga sofferenza per mano del Sionismo, non sono cadute sotto l’influenza del male.
Ovunque siamo andati abbiamo trovato amore e amicizia. In qualsiasi luogo del Libano abbiamo viaggiato, la nostra comodità è stata la priorità di ogni persona. Solo dopo, una volta che quella buona gente era sicura della nostra comodità, ci ha mostrato la sofferenza subita attraverso l’occupazione Sionista. Con nostra sorpresa e a loro merito, questa ci venne mostrata senza alcuna accusa diretta contro i nostri Rabbini o la nazione Giudaica.
I popoli Arabi e Musulmani ricordano ovviamente che tra noi non esiste un conflitto religioso e che abbiamo convissuto armoniosamente per centinaia di anni. Molti comprendono naturalmente la differenza tra Sionismo e Giudaismo.
Vogliamo menzionare soltanto tre commoventi esperienze avute in Libano, che hanno lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori.
Ci recammo nell’ex centro di detenzione di Khiam e lì vedemmo le terribili torture che i libanesi soffrirono per molti anni, e che il mondo ignora. Abbiamo sentito che i Sionisti hanno completamente distrutto questo centro di detenzione nella loro recente incursione in Libano per cancellare ogni ricordo di quelle torture.
Visitammo i tristi confini dei campi profughi di Sabra e Chatila; lì parlammo con i palestinesi e accendemmo candele nella Piazza dei Martiri, dove venne perpetrato l’infame massacro. In questi due luoghi i nostri occhi si riempirono di lacrime per quelle sofferenze inutili e tragiche, che ancora perdurano e sono contrarie a qualsiasi logica e diritti umani (che per noi sono diritti divini).
Abbiamo poi avuto l’opportunità e il privilegio di assistere a una manifestazione contro il Sionismo e lo stato di “Israele”, assolutamente contraria all’occupazione Sionista, nella Porta di Fatima, il luogo che collega il Libano all’occupazione Sionista. Naturalmente, molti dei nostri fratelli che risiedono nel territorio occupato dai Sionisti manifestano incessantemente contro questo stato, e ciò con grandi costi personali. Essi vengono brutalmente picchiati o detenuti, ecc.
Vogliamo inoltre che Lei e i nostri fratelli, le genti del Libano, sappiate che dopo il recente attacco Sionista sul Libano, i giudei in tutto il mondo hanno partecipato a manifestazioni in favore del popolo libanese. In Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti i Rabbini della nostra comunità religiosa giudaica hanno parlato in quasi tutti i principali cortei per esprimere la nostra veemente condanna e opposizione al crudele ed omicida attacco al Libano. Questo in aggiunta alle manifestazioni organizzate esclusivamente dalle nostre comunità religiose giudaiche in tutto il mondo.
Ci rivolgiamo ora a Sua Eccellenza, Seyyed Nasrallah, sempre così umile, e vi chiediamo di accettare le nostre parole e di trasmetterle ai cittadini del Libano e alle genti palestinesi che vivono nei campi profughi del vostro paese, con il seguente messaggio.
Ripetiamo che ci rivolgiamo a Voi in veste di voce e messaggeri del vero Giudaismo – il popolo giudeo, fedele alla Torah dell’Altissimo, in tutto il mondo.
Malgrado le barriere linguistiche limitino l’espressione dei nostri sentimenti più veri e profondi, il popolo giudeo offre umilmente a voi e a tutto il Libano, a Gaza e alla totalità della Palestina, poche parole, cercando di trasmettere il nostro appoggio, la nostra più profonda pena e la simpatia che il nostro cuore sente per tutti voi in questo tempo tragico e traumatico.
Una volta ancora affermiamo che sarebbe più corretto e appropriato scrivere e rivolgerci personalmente a ognuno di coloro che è stato vittima dello stato Sionista di “Israele”. Disgraziatamente e tragicamente, la lista delle vittime è impressionante.
Possano queste nostre brevi e umili parole essere un messaggio di consolazione, amicizia, lealtà e appoggio a voi, al popolo del Libano, ed al popolo di Gaza e di tutta la Palestina.
I veri giudei di tutto il mondo, inclusa naturalmente l’intera Palestina, mai hanno accettato, e con l’aiuto dell’Altissimo mai accetteranno, l’ideologia del Sionismo, e mai riconosceranno la realizzazione del suo eretico piano, lo stato di “Israele”.
Il nostro unico legame è con l’Altissimo e la Sua Torah. I nostri sapienti affermano che dobbiamo imitare l’Altissimo: “Così come l’Altissimo è Compassionevole, anche noi dobbiamo esserlo”.
Siamo sempre rimasti, e con l’aiuto dell’Altissimo sempre lo rimarremo, svincolati ed estranei a questa aberrazione e volontà di Satana, il Sionismo e lo stato di “Israele”.
Permetteteci di ricordarvi che, dalla la distruzione del Tempio, attorno a duemila anni fa, l’Altissimo ci ordinò chiaramente ed esplicitamente di esser umili e leali cittadini in ogni paese in cui risiediamo. Non dobbiamo inoltre ribellarci contro le nazioni, né cercare di metter fine al nostro esilio. Ci è proibito creare il nostro proprio stato o entità [politica].
Dobbiamo pregare, anelare e attendere pazientemente il giorno in cui l’Altissimo rivelerà la Sua gloria in tutto il mondo.
In quel momento tutta l’umanità si recherà nella Terra Santa, in armonia e fratellanza, per servire l’Altissimo in gioia e pace.
All’incirca un centinaio di anni fa i Sionisti iniziarono a giungere in Palestina per realizzare il loro sogno: la trasformazione del Giudaismo da religione in nazionalismo. E così iniziò la triste e amara storia della ribellione, l’ammutinamento contro l’Altissimo, che più tardi diede luogo all’illegittimo stato di “Israele”.
Dalla creazione dello stato di “Israele”, il popolo palestinese e più tardi il popolo libanese, hanno continuamente sofferto in maniera indescrivibile. Sono stati oppressi, aggrediti, assassinati, umiliati, deportati ed espulsi.
Malgrado questa lettera e il presente momento non rappresentino né il luogo né il momento appropriato per approfondire la questione della nostra sofferenza personale per mano del regime Sionista, riteniamo comunque necessario richiamare l’attenzione del popolo Arabo su questi fatti. I nostri sapienti dicono che sapere che molte persone condividono una stessa sofferenza, in qualche modo la allevia. Questo dimostra inoltre a tutti la sincerità nella nostra opposizione a questo tumore proliferante nella nazione giudea – il cosiddetto stato di “Israele”.
Per tanto, permetteteci di dire che da quando questi peccatori e atei, Theodore Herzl e le sue schiere di seguaci, levarono le loro ripugnanti voci per promulgare la loro ideologia del diavolo – l’eresia del Sionismo – anche il popolo giudeo ha sofferto indescrivibilmente, tanto fisicamente quanto spiritualmente, per mano loro.
I nostri fratelli timorosi di Dio in tutta la Palestina sono stati e continuano a esser continuamente aggrediti, assassinati, incarcerati e oppressi, dall’inizio del Sionismo fino ad oggi. Essi sono, e sempre lo furono, vittime di questi stessi perpetratori del male che stanno opprimendo le genti Palestinesi e Libanesi.
Sappiate che le nostre vere guide, i Rabbini e Saggi in Palestina, nel Medio Oriente, in Europa e in tutto il mondo, hanno gridato con tutte le loro forze la loro opposizione totale al Sionismo e allo stato di “Israele”, sin dalla sua creazione. Hanno riprovato, denigrato e condannato tutti i mali che andò causando, l’oppressione del popolo palestinese e, in tempi più recenti, del popolo libanese. Hanno condannato l’oppressione dei giudei religiosi e i costanti tentativi dello stato di “Israele” di sradicare e distruggere ogni cosa divina e religiosa. Hanno mostrato infaticabilmente, valorosamente e pubblicamente, con enorme sacrificio personale, la propria opposizione a questa ribellione contro l’Altissimo.
Le nostre sante guide hanno emesso innumerevoli editti che obbligano i giudei, fedeli all’Altissimo e alla Sua Torah, a distanziarsi e a separarsi da questo peccaminoso e illegittimo stato di “Israele” e da tutti i mali che da esso provengono.
Grazie all’Altissimo il loro messaggio è stato ascoltato nel mondo da molti Giudei timorosi di Dio, a cui hanno obbedito. Ancora di più, migliaia di essi sono stati sostenuti dai loro Rabbini e molte migliaia manifestano costantemente senza paura, anche oggi, nella Palestina occupata e nel resto del mondo, contro lo stato di “Israele”.
Tutto questo è perfettamente documentato, ma soffocato dal potere del controllo dei media Sionista e dall’intimidazione di tutti coloro che osano opporsi o rivelare la verità.
E’ importante menzionare un’altra questione, a parte i moltissimi comandamenti contenuti nella Torah di compiere il bene e la richiesta di imitare l’Altissimo – “Così come Egli è Compassionevole, noi dobbiamo esserlo”, lasciando da parte le chiare proibizioni contro il Sionismo. Noi siamo particolarmente sensibili alla condizione dei popoli palestinese e libanese perché, fino a poco tempo fa, noi giudei abbiamo sperimentato una discriminazione estrema e tutte le più tragiche sofferenze nei campi di concentramento di Europa. I nostri parenti stretti hanno sofferto indescrivibilmente e lì sono morti. Conosciamo inoltre, e lo abbiamo sperimentato, ciò che rappresenta essere deportati, perché ci cacciarono dalle nostre case e dimore in tutta Europa. Questi fatti, naturalmente, moltiplicano la nostra comprensione e i nostri sentimenti di fronte alla sofferenza dei palestinesi e dei libanesi.
Alla nostra umana e limitata comprensione sembra oggi che questa malvagia entità – lo stato di “Israele” – Dio non voglia, mai cesserà di esistere e continuerà a trasudare le sue malvagità sulle genti innocenti e timorose di Dio che sono sotto il suo controllo.
Ricordate comunque, e confortate voi stessi, nostri fratelli in Palestina e Libano, che vi è un grande ed esaltato, benevolo Signore dell’Universo, che realmente controlla il mondo. Egli può, e metterà fine, a questa sofferenza!
Nella Torah è scritto che chi pecca contro l’Altissimo non trionferà. Questo stato di “Israele”, in accordo alla Torah dell’Altissimo, deve finire e finirà.
Lasciateci pregare e chiederGli di realizzare il totale, pacifico e rapido smantellamento di questo illegittimo stato nei nostri giorni. Con la benevolenza dell’Altissimo, possa Egli realizzare ciò senza alcuna sofferenza o pena aggiuntiva. Amen.
Voglia trasmettere gentilmente questo messaggio a tutti i suoi fratelli che soffrono sotto l’oppressione del “Sionismo-Israele”. Di particolare importanza, trasmetta cortesemente questo messaggio ai familiari afflitti delle vittime cadute, dei feriti e dei mutilati, e ancor più a coloro che languiscono nelle prigioni israeliane e a coloro che giacciono pieni di dolore in un letto di ospedale.
Trasmettete loro la nostra solidarietà e le nostre parole di consolazione e appoggio. Ci vergogniamo per gli atti che vengono commessi in nostro nome, e i nostri cuori sono lacerati da ciò che accade loro.
Vi imploriamo di trasmettete ai popoli del Libano e della Palestina il messaggio che vi sono molte migliaia di giudei nel mondo e in Palestina che stanno dalla loro parte, che si oppongono completamente al Sionismo e allo stato di “Israele” e che rifiutano qualsiasi responsabilità per gli atti dei Sionisti. Istruite il vostro popolo di non considerare i giudei, quando li incontrate, come vostri nemici. Noi tutti serviamo un unico Dio.
Speriamo di avere il merito di vedere presto, durante i nostri giorni, il totale, rapido e pacifico smantellamento dello stato di “Israele”.
Possa l’Altissimo portare su di noi le parole delle Sue profezie quando tutte le persone Lo serviranno in armonia, pace e gioia. Amen.
Assalam alaykum
Sinceramente suoi,
Rabbino Moshe Dov Beck e Rabbino Yisroel Dovid Weiss (USA, Canada)
Rabbino Meir Hirsh (Palestina)
Rabbino Ahron Cohen (Regno Unito)
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