Imam Khamenei: “Traete giovamento dalle benedizioni del mese di Rajab”

 

Imam Khamenei: “Traete giovamento dalle benedizioni del mese di Rajab”

Prima di tutto, ritengo necessario richiamare la vostra attenzione, cari fratelli e sorelle, quella dei giovani in particolare, sull’importanza del mese di Rajab. Non si può rinunciare facilmente alle benedizioni contenute in queste occasioni e dimenticare le caratteristiche di simili mesi. Gli eminenti sapienti e gnostici hanno considerato il mese di Rajab come un’introduzione al mese di Ramadan. Il mese di Rajab ed il mese di Sha’ban costituiscono delle opportunità per la preparazione del mese di Ramadan, che è il mese del banchetto divino. Qual è la preparazione? Prima di tutto dobbiamo preparare noi stessi, attraverso la riflessione e la presenza del cuore. Dobbiamo comprendere che ci troviamo alla presenza della conoscenza divina, alla presenza di Dio. “Gloria a Colui la cui conoscenza abbraccia ogni cosa” [Misbah al-Mutahajid, volume 1, pag. 305]. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che Dio conosce le nostre sensazioni, i nostri movimenti, le nostre intenzioni e ciò che accade nei nostri cuori. E’ importante questo, prima di tutto.

Se realizziamo ciò, allora presteremo maggiore attenzione alle nostre azioni, alle nostre parole, al nostro silenzio ed alle nostre relazioni sociali. Presteremo attenzione a ciò che diciamo, dove ci rechiamo, a quello che facciamo, contro chi parliamo ed a chi sosteniamo. Comprendendo di trovarci alla presenza di Dio, presteremo maggiore attenzione ai nostri atti ed al nostro comportamento. Gran parte dei nostri problemi sono causati dalla nostra negligenza nell’aver cura del nostro comportamento ed azioni. Quando l’essere umano si sveglia dallo stato di negligenza, quando presta attenzione al fatto che è osservato e giudicato, sarà attento, perché Dio vede tutti i nostri movimenti ed azioni. “Abbiamo tenuto nota di [tutto] ciò che facevate.“ [Sacro Corano, 45: 29]. Dobbiamo iniziare il mese di Ramadan con purezza e lucentezza, prestando attenzione a questi aspetti. Dobbiamo iniziare il mese di Ramadan avendo purificato noi stessi. In simile condizione, la nostra presenza nel banchetto divino avrà maggior beneficio. Dobbiamo adottare simile sguardo verso il mese di Rajab.

Quando vediamo le invocazioni del mese di Rajab, che sono state narrate dagli Imam (as), possiamo notare che la maggior parte di queste suppliche parlano di questioni tawhidi (attinenti l’Unità e Unicità divine), della grandezza e degli attributi divini. In queste invocazioni ci troviamo di fronte a questa grandezza, troviamo il sentiero che conduce a Dio ed aumenta l’attrazione di conoscere questo sentiero. Queste sono alcune delle caratteristiche delle suppliche del mese di Rajab: esse richiamano la nostra attenzione al Tawhid, a Dio, ai Nomi e Attributi divini. Il valore di questo mese deve essere apprezzato. I primi giorni di questo mese sono benedetti dall’anniversario della nascita dell’Imam Baqir (as). Gli ultimi giorni di questo mese sono benedetti dal più grande evento della storia – vale a dire la Bit’that [inizio della missione profetica] del Santo Profeta (S).

Inoltre, da diversi anni i nostri giovani hanno promosso nel paese la buona tradizione (sunnah hasana) dell’I’tikaf (ritiro spirituale) – nella quale le persone rimangono in moschea, digiunando –, durante la metà del mese di Rajab. Come è bella e profumata la scena nella quale vediamo un gran numero di nostri giovani – diversamente dagli altri giovani nel mondo che annegano nella lussuria e nei desideri carnali – digiunare alcuni giorni e notti, andare in moschea e realizzare I’tikaf. Essi trascorrono giorno e notte nel dhikr (Ricordo di Dio), nella contemplazione (fikhr), ascoltando gli insegnamenti divini, le norme islamiche e le discussioni sulla vera conoscenza, la conoscenza del Tawhid. E’ un aspetto molto importante. Queste sono le benedizioni della Rivoluzione.

Prima della Rivoluzione, noi non vedevamo molte persone, o ne vedevamo davvero poche, andare in moschea e realizzare l’i’tikaf nella metà del mese di Rajab. Tutti noi eravamo piuttosto negligenti nel prestare attenzione a questa benedizione divina. Io stesso non avevo visto alcuna persona realizzare i’tikaf a Mashad. E a Qom, solo poche persone – alcuni studenti religiosi – si recavano nella Moschea Imam e realizzavano l’i’tikaf nella metà di Rajab. Oggi, voi potete vedere che non solo nelle grandi moschee e nelle moschee jameh (dove ha luogo la Preghiera del Venerdì, n.d.t.), non solo in qualche città, ma nell’intero paese, in tutte le città ed in tutte le moschee, i nostri giovani, i nostri uomini, donne, figlie e figli sono in fila e scrivono i loro nomi per poter avere l’opportunità di digiunare e realizzare l’itikaf in differenti moschee per tre giorni.

Questo è di grande valore per una nazione. E’ molto importante. Queste cose esistono. Questo è il mese di Rajab. Voi dovete trarre giovamento da queste opportunità. Cari giovani, voi dovete trarre maggiori benefici da queste cose. I vostri cuori ed anime pure, calde e illuminate sono pronte a beneficiare della luce della misericordia e delle benedizioni divine. Dovete riconoscerne il valore.

Quello che un popolo ottiene da questo ed altri sentieri spirituali simili diventerà una fonte di sostegno e una risorsa di valore. Anche nell’affrontare i problemi, ciò permetterà di procedere con ferma determinazione in tutti i campi della vita. Permetterà di risolvere ogni problema e realizzare grandi cose. Simile spiritualità è la fonte di tutte queste cose. Qualcuno come il nostro grande Imam [Khomeyni] (ra) – che da solo è sceso in campo, ha unito tutto il popolo e dato vita a questo grande movimento con la sua ferma determinazione, fede e affidamento in Dio – si è appoggiato, più di ogni altra cosa, sul frutto del cuore, della spiritualità, dello spirito, dell’adorazione, dell’affidamento (tawakkul) [a Dio] e della Conoscenza (marifat). Fino alla fine della sua vita, questa grande persona era solita svegliarsi nel mezzo della notte e versare lacrime durante le preghiere, nonostante l’età avanzata e la debolezza fisica. Noi sappiamo ciò perché lo abbiamo ascoltato dai suoi parenti più stretti – che conoscevano nei dettagli la sua condotta di vita -, che egli era solito svegliarsi nel mezzo della notte e chiedere sostegno a Dio. Era solito trascorrere la notte in veglia. Di notte era così, e durante il giorno era solito scendere in campo come un leone ruggente, sconfiggere le potenze globali e risolvere i problemi della gente. Ha rafforzato e messo in moto la determinazione dell’intero popolo grazie a questi sostegni spirituali.

Ognuno tra il nostro popolo – in particolare i nostri giovani, specialmente la nostra gioventù – può stabilire una relazione intima con questa grande fonte e miniera di potere [spirituale] facendo affidamento a Dio. Potete beneficiare di ciò, illuminare voi stessi e svolgere il vostro ruolo. Quando l’Islam ci dice di rimanere in veglia di notte ed esercitare l’ascetismo, questo ascetismo è differente da quello praticato dai cristiani. “il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi” [Sacro Corano, 57: 27]. L’ascetismo che veniva esercitato dai cristiani e da altre forme religiose significa isolamento e separazione dal mondo. L’ascetismo islamico significa essere presenti in tutti i campi della vita. “La mia Ummah viaggia attraverso il mondo per compiere il Jihad sulla Via di Dio” [Mostadrak al-Wasail, volume 11, pag. 14].

Dal punto di vista islamico, tutti i movimenti che i musulmani compiono devono essere sulla Via di Dio. La loro pace, i loro movimenti, il loro silenzio, le loro azioni ed ogni cosa che essi compiono devono essere sulla Via di Dio. “Chiunque è con Dio, Dio è con lui” [Bihar al-Anwar, volume 79, pag. 197]. “Se farete trionfare [la causa di] Dio, Egli vi soccorrerà“ [Sacro Corano, 47: 7]. Altrove nel Sacro Corano, Iddio Altissimo dice: “Iddio verrà in aiuto di coloro che sostengono [la Sua religione].” [Sacro Corano, 22: 40]. Se voi percorrete il sentiero di Dio, allora la benedizione ed il sostegno divini saranno con voi.

 

(Estratto da un discorso dell’Imam Khamenei del 15 maggio 2013)

 

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

 

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Ayatullah Khamenei , Novità

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