Secondo al’Izàr ibn Hadith:
 “Un giorno, allorché ‘Amr ibn al-‘As si  trovava seduto all’ombra della Ka’ba, vedendo arrivare al-Husayn, egli disse:
(Ibn Khatir “Istish-hàd al-Husayn”, op. cit., p.142)
“E’ questa tenerezza come prova del Profeta  riguardo ad al-Husayn  ad aver elevato quest’ultimo al rango di quei personaggi  esemplari di  cui le nazioni ed i popoli ne fanno il simbolo dell’amore e della   fierezza, o del dolore e del sacrificio, e che diventano, per questo, i   beneamati da parte di ognuno, l’oggetto della simpatia e della  tenerezza di tutto  il mondo, come se fossero legati loro da una linea  di amore e di parentela.”
 (Abbas Mahmoud al-‘Aqqàd, op. cit., cap. “Al-Husayn,  padre dei Martiri”, p. 190)
“Non vi è nel genere umano un solo esempio  di coraggio che può  equivalere al coraggio di cuore di cui ha fatto prova  l’Imam al-Husayn a  Karbala”
 (Abbas Mahmoud al-‘Aqqàd, op. cit., p. 195).
“Non vi è nel mondo alcuna famiglia che  generato tanti martiri,  così potenti e ammirati, quanto la famiglia di al-Husayn.  Ricordiamo  semplicemente che al-Husayn è l’unico nella storia di questo mondo  ad  esser stato martire, figlio di martiri, (fratello di martiri, n.d.t.) e   padre di una linea di martiri che si sono succeduti attraverso  centinaia di  anni.”
 (Abbas Mahmoud al-‘Aqqad, op. cit. cap. “Al-Husayn:  padre di Martiri”, p. 280).
“Al-Husayn ha acquisito una fierezza senza  pari nella storia dell’umanità, antica e moderna, araba e non araba.”
 (Abbas Mahmoud al-‘Aqqad, op. cit., p. 280).
“E’ difficile concepire un conflitto in cui  la retta via e la  virtù di uno dei due protagonisti possa essere così evidente  e così  incontestabile quanto lo fu per la retta via e la virtù di al-Husayn   nel conflitto che lo oppose a Yazid.”
 (Abbas Mahmoud al-‘Aqqad, op. cit., p. 181).
“Tutti i musulmani devono sentirsi afflitti  per l’assassinio di  al-Hussayn; poiché egli fu tra i più nobili dei Musulmani e  tra i più  sapienti dei Compagni, ed è il figlio della migliore figlia del   Profeta. Inoltre, è stato un servitore devoto, coraggioso e sublime.” 
 (Ibn Khatir “Istish-hàd al-Husayn”,  op. cit., p. 132).
“Noi non conosciamo un solo Compagno o  Sapiente che ha detto,  durante la vita di al-Husayn o dopo il suo assassinio,  che il  sollevamento di quest’ultimo avesse qualcosa di illegale.” 
 (Al-Mawdoudi “Al-Khilàfa wal-Mulk”,  Kuwait, Dàr al-Qalam, p. 117).
“Allorché dissero all’Imam Ahmad ibn Hanbal  che esisteva gente che  affermava “Noi amiamo Yazid”, egli rispose: “Ma come  possono amare  Yazid coloro che credono in Dio e nel Giorno della Resurrezione?” 
 (citato da Ibn Taymiyyah “Ra’s-ul-Hosseyn”,  Matba’at al-Madani, Il Cairo, p. 179).
“Il primato della politica sulla religione, e l’inosservanza, per ragioni politiche, delle “pene prescritte” – queste pratiche istituite da Mu’àwiya – hanno prodotto i loro frutti più marci nell’epoca del successore, del figlio Yazid che egli stesso aveva scelto. In effetti, in quest’epoca, sono accaduti tre avvenimenti che hanno scosso interamente il mondo islamico:
(Abul A’là al-Mawdoudi “Al-Khilàfa wal-Mulk”, Dàr al-Qalam, Kuwait, 1978, oo. 117-121).
“Pochi sono stati coloro che, tra gli  assassini di al-Husayn, sono  potuti sfuggire ad una funesta sorte: subito sono  stati colti da un  malore o da un’avversità in questo basso mondo e la maggior  parte tra  loro sono stati affetti da follia.” 
 (Ibn Khatir “Istish-hàd al-Husayn,  op. cit., p. 130).