I musulmani sciiti preferiscono prosternarsi su piccole tavolette di terra, chiamate turbah, che sono fatte di solito di argilla della terra di Karbala, in Irak.
In accordo al fiqh (giurisprudenza) della Shi’a Ja’farita, che è una delle cinque principali scuole di giurisprudenza nell’Islam, la prosternazione deve realizzarsi su terra pura o su quel che nasce da essa, sempre che non sia commestibile o adatto a farne abiti. Ciò comprende polvere, pietra, sabbia e paglia, mentre sono esclusi i minerali. Prosternarsi sulla carta è permesso, perché questa è fatta a base di un materiale, la cellulosa, che nasce dalla terra. Non ci si può prosternare su abiti o tappeti.
I giureconsulti di tutte le scuole sunnite di giurisprudenza concordano nella validità della prosternazione su terra e su ciò che nasce da essa.
Pregare sulla terra era certamente costume del Profeta (S) e di quelli che erano con lui:
Narrò Abu Sa’id al-Khudri: “Vidi l’Apostolo di Dio prosternarsi su fango ed acqua e vidi l’impronta del fango sulla sua fronte.” [Al-Bukhari, Sahih (traduzione inglese), vol. 1, libro 12, nº 798; vol. 3, libro 33, nº 244]
Narrò Anas ibn Málik: “Eravamo soliti pregare con il Profeta sotto il calore bruciante, e se qualcuno di noi non poteva poggiare il suo volto sulla terra (a causa del calore), allora stendeva i suoi abiti e si prosternava su di essi.” [Al-Bukhari, Sahih (traduzione inglese), vol. 2, libro 22, nº 299]
In accordo con questo hadith, solo in circostanze eccezionali il Profeta (S) e i suoi Compagni si prosternavano su fibre tessili.
Il Profeta (S) usava anche tenere una Khumra sulla quale poggiare la fronte durante la prosternazione.
Narrò Maymuna: “L’Apostolo di Allah usava pregare sopra una Khumra.” [Al-Bukhari, Sahih (traduzione inglese), vol. 1, libro 8, nº 378]
Secondo ash-Shawkani, un famoso giureconsulto sunnita, più di dieci Compagni del Profeta (S) hanno narrato tradizioni che menzionano la sua prosternazione su di una Khumrah. E fornisce una lista di tutte le fonti sunnite che registrano queste tradizioni, includendovi Sahih Muslim, Sahih al-Tirmidhi, Sunan Abu Dawud, Sunan al-Nasa’i e molte altre. [Ash-Shawkani, Nayl al-Awtar, Capitolo della prosternazione sulla khumra, vol. 2, p. 128]
“È una piccola stuoia sufficiente solo per il viso e le mani, da usare nella prosternazione durante la preghiera.” [Al-Bukhari, Sahih (traduzione inglese), vol. 1, libro 8, nº 376 (secondo quanto spiegato tra parentesi dal traduttore)]
Ibn al-‘Athir, altro famoso erudito sunnita, nel suo Jami al-‘Usul scrive: “La Khumra è [come] quella sulla quale gli sciiti del nostro tempo compiono le loro prosternazioni”. [Ibn al-‘Athir, Jami’ al-Usul, Il Cairo, 1969, vol. 5, p. 467]
“La Khumra è una piccola stuoietta fatta di fibre di palma e altro materiale…ed è come quella che gli sciiti usano per la prosternazione”. [Talkhis al-Sihah, p. 81]
Le caratteristiche speciali della terra di Karbala (Irak) erano conosciute ed erano oggetto di una attenzione speciale durante i tempi del Profeta (S) così come in epoche posteriori:
Umm Salama dice: “Vidi Husain (AS) seduto sul lembo della tunica di suo nonno, il Profeta (S), che aveva una manciata di fango rosso in mano. Il Profeta (S) baciava quell’argilla e singhiozzava. Gli chiesi cos’era quel fango. Il Profeta (S) disse: “Gabriele mi ha informato che questo mio figlio, Husayn, sarà assassinato in Irak. Ho preso questo fango per me da quella terra. Sto singhiozzando per il dolore che sopporterà il mio Husayn”. Poi il Profeta (S) diede quell’argilla a Umm Salama e le disse: “Quando vedrai questo fango trasformarsi in sangue, saprai che il mio Husayn è stato assassinato”. Umm Salama conservò l’argilla in una bottiglia e la tenne in vista fino a che vide, nel giorno di ‘Ashura, il 10 di Muharram dell’anno 61 dell’Egira, che si trasformava in sangue. Allora seppe che Husayn ibn ‘Ali (S) era stato martirizzato.
[al-Hakim, al-Mustadrak, vol. 4, p. 398]
[al-Dhahabi, Siyar a`lam al-nubala‘, vol. 3, p. 194]
[Ibn Kathir, al-Bidayah wa’l-nihayah, vol. 6, p. 230]
[al-Suyuti, Khasa’is al-kubra, vol. 2, p. 450; Jam` al-Jawami, vol. 1, p. 26]
[Ibn Hajar al-Asqalani, Tahdhib al-tahdhib, vol. 2, p. 346]
Ali ibn Abi Talib (AS) passò per Karbala dopo la battaglia di Siffin. Raccolse un pugno di terra e esclamò: ‘Ahi, ahi, in questo luogo degli uomini saranno assassinati ed entreranno nel Paradiso senza dover render conto!’ [Ibn Hajar al-Asqalani, Tahdhib al-tahdhib, vol. 2, p. 348]
No, non lo è! Ma la Shi’a preferisce prosternarsi su terra di Karbala a motivo dell’importanza che le diede il Profeta (S) e gli Imam della sua Famiglia (Ahl al-Bayt). Dopo il martirio dell’Imam Husayn (AS), suo figlio, l’Imam Zayn al-‘Abidin (AS) raccolse un po’ di terra di Karbala, dichiarò che era sacra e la conservò in una borsa. Gli Imam (AS) usavano genuflettersi su di essa, recitarvi il tasbih e celebrarvi le lodi a Dio (SWT).
[Ibn Shahrashub, al–Manaqib, vol. 2, p. 251]
Esortavano poi gli sciiti a prosternarsi su di essa, sapendo bene che non era obbligatorio, ma con il proposito di ottenere una maggior ricompensa. Gli Imam (AS) insistevano solo sul fatto che la prosternazione davanti a Iddio deve compiersi su terra pura e che era preferibile farla su terra di Karbala.
[al-Tusi, Misbah al-Mutahajjad, p. 511]
[al-Saduq, Man la yahduruhu’l faqih, vol. 1, p. 174]
Gli sciiti, per lungo tempo, usarono conservare questa speciale terra. Poi, temendo che potesse essere profanata, presero ad impastarla in piccole tavolette, quelle che oggi son chiamate mohr o turbah. Durante le preghiere ci prosterniamo su di esse, non come atto obbligatorio, bensì tenendo in conto la loro speciale natura. D’altronde, quando non disponiamo di esse, ci prosterniamo su terra pulita o su ciò che ha origine da essa.
E’ una maliziosa insinuazione che alcuni insistano a dire che noi sciiti adoriamo una pietra o che adoriamo l’Imam Husayn (AS). La verità è che ci prosterniamo sulla turbah solo per adorare Iddio, non certo la turbah. E mai sia che adoriamo l’Imam Husayn (AS), l’Imam Ali (AS) o il Profeta Muhammad (S). Adoriamo soltanto Iddio, ed è in accordo con i Suoi ordini che facciamo la prosternazione solo su terra pura.
E’ questa la ragione per la quale noi musulmani sciiti usiamo queste piccole tavolette, spesso fatte con terra di Karbala, che ci permette di compiere le nostre prosternazioni su questi oggetti altamente raccomandati, e seguire la Sunnah del Profeta (S).
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