PAKISTAN: SCIITI E SUNNITI CONTRARI ALLA COALIZIONE MILITARE A GUIDA SAUDITA
Diversi movimenti e organizzazioni politiche pakistane hanno espresso la propria preoccupazione per la designazione del Generale e capo dell’esercito pakistano (in pensione) Rahil Sharif come comandante della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita.
I responsabili del “Majlis Wahdat-eMuslimin Pakistan” (MWM) e del Consiglio Ittihad sunnita, in una conferenza stampa, hanno chiesto a Rahil Sharif di rinunciare all’incarico, perché potrebbe comportare gravi implicazioni per il Pakistan.
Il Segretario Generale del “Majlis Wahdat-e-Muslimin Pakistan”, Allamah Raja Nasir Abbas Jafri, ha definito come “non saggia” la scelta del Generale in pensione, aggiungendo che la maggioranza della popolazione del Pakistan è contraria alla decisione.
La guida religiosa ha ricordato come nei due passati anni l’Arabia Saudita ha commesso crimini di guerra nello Yemen e che questa coalizione militare è stata costituita proprio per raggiungere gli obiettivi sauditi nello Yemen.
“Perché non hanno creato una coalizione militare contro il regime sionista per liberare la terra della Palestina?” si è chiesto Allamah Abbas Jafri.
Il Segretario Generale del MWM ha inoltre sottolineato come le nazioni che stanno combattendo realmente e concretamente l’ISIS e sconfiggendo il gruppo terroristico non sono stata incluse nella coalizione militare poiché si tratta in realtà di “un’alleanza militare sotto la supervisione degli Stati Uniti”.
Il portavoce del Consiglio sunnita Ittehad, Sahibzada Hamid Raza, ha denunciato: “Ci opponiamo fortemente alla scelta di Rahil Sharif e gli chiediamo di riconsiderare la sua decisione”. Il portavoce dell’organizzazione sunnita ha inoltre dichiarato che unendosi alla coalizione a guida saudita, il Generale perderà il prestigio e la credibilità che si era guadagnato nel guidare le operazioni militari contro i terroristi takfiri in Pakistan.
Sahibzada Hamid Raza ha inoltre detto una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita non è nell’interesse degli arabi o dei musulmani, ma piuttosto mira a destabilizzare le loro nazioni.
Nell’aprile del 2015, dopo un dibattito straordinario durato una settimana, il Parlamento pakistano varò una risoluzione nella quale all’unanimità chiedeva al governo di rimanere neutrale di fronte alle richieste di Riyadh di unirsi alla sua aggressione militare contro lo Yemen.