L’IMAM KHOMEYNI SU FATIMA ZAHRA (AS)
“Non mi considero adeguato per il compito di parlare sulla nobile Fatima – la pace discenda su di lei -, quindi ritengo sufficiente citare una tradizione che si trova in Usul al-Kafi. Questa tradizione cita il nobile Sadiq – la pace discenda su di lui – che dice:
“Dopo la morte di suo padre, Fatima (as), visse in questo mondo per [altri] settantacinque giorni ed era sormontata dalla tristezza. Gabriele, lo Spirito Fedele (Ruh al-Amin), discese a lei regolarmente per consolarla e parlarle degli eventi futuri.”
Quindi, in accordo alla forma apparente di questa tradizione, in questi settantacinque giorni ella fu in contatto con Gabriele; egli discese molte volte (presso di lei). Non penso che ciò sia accaduto per nessun altro, ad eccezione dei grandi profeti di rango elevato, che in settantacinque giorni Gabriele, lo Spirito Fedele, sia disceso frequentemente (presso una persona) parlandole degli eventi che avrebbero avuto luogo in futuro e delle cose che sarebbero accadute alla sua progenie.
Il nobile Amir [l’Imam ‘Ali] riportò per iscritto quanto trasmesso da Gabriele: egli fu lo scriba di queste rivelazioni divine [wahi] allo stesso modo in cui aveva riportato per iscritto le rivelazioni ricevute dal Nobile Messaggero – ovviamente le rivelazioni che includevano le norme divine si erano concluse con la morte del Nobile Messaggero. Egli [l’Imam ‘Ali] fu lo scriba delle rivelazioni che vennero fatte alla nobile Fatima durante questi settantacinque giorni.
Il fatto che Gabriele appaia a qualcuno non può essere ritenuta una questione banale. Non bisogna immaginare che Gabriele si manifesti a chiunque o ci sia la possibilità che possa manifestarsi a chicchessia. Deve esserci necessariamente una corrispondenza tra lo spirito di questa persona alla quale si manifesta Gabriele e la stazione di Gabriele come Ruh Azam (Spirito Supremo). Che si ritenga sia la grandezza dello spirito del wali o del profeta a far discendere Gabriele in questo basso mondo, o che sia Dio a inviarlo per simili rivelazioni, sia che si condividano le posizioni di alcuni esperti, sia che si condividano quelle dei letteralisti, rimane il fatto che senza la necessaria corrispondenza tra Gabriele – lo Spirito Supremo – e lo spirito di questa persona a cui egli si manifesta, sarebbe impossibile che tale cosa possa accadere.
Questa relazione esisteva tra Gabriele – lo Spirito Supremo – e i profeti di più alto rango, come il Messaggero di Dio [Muhammad], Mosè, Gesù e Abramo. Questa relazione non esiste con chiunque e, successivamente a questi profeti, non è esistita con nessun altro. Non ho mai sentito, per esempio, che Gabriele sia disceso agli Imam come fece con i profeti. Per quanto ne sappia fu solo presso la nobile Fatima Zahra (as) che Gabriele discese ripetutamente durante questo periodo di settantacinque giorni, rivelandole gli eventi futuri attinenti la sua progenie, e che poi il nobile Amir [l’Imam Ali] riportò per iscritto. Forse egli le parlò riguardo l’epoca del nobile Sahib [l’Imam Mahdi], nel qual caso potrebbe aver menzionato anche gli eventi dell’Iran; non lo sappiamo, è possibile.
Sia come sia, considero il fatto che Gabriele le si manifestò – quando egli non si è manifestato se non ai profeti, e neanche a tutti i profeti, ma soltanto a quelli di rango elevato e ad alcuni awliya dello stesso livello – per dimostrare la sua nobiltà ed elevatezza spirituale come migliori di ogni altra virtù che le possa essere attribuita, sebbene anche tali virtù siano importanti. Il fatto che ella fu in comunicazione con Gabriele in questi settantacinque giorni, e che egli non si fosse manifestato a nessun altro prima di allora, dimostra una nobile caratteristica tra le [molteplici] qualità della nobile Fatima (la pace discenda su di lei).”
[Da un discorso dell’Imam Khomeyni del 2 Marzo 1986 (11 Isfand 1364 dell’egira solare) durante un incontro nel giorno dell’anniversario della nascita di Fatima Zahra (as)]
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