Israele uccide a sangue freddo la giornalista palestinese Shirin Abu Aqleh
Stamattina l’esercito di occupazione del regime israeliano ha assassinato a sangue freddo a Jenin la giornalista palestinese cristiana Shirin Abu Aqleh dell’emittente satellitare “Al-Jazeera”.
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Walid al-Omari, direttore dell’ufficio di al-Jazeera in Palestina, ha informato che “la giornalista è stata colpita da un cecchino israeliano mentre indossava il giubbotto con la scritta PRESS a Jenin”.
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Il movimento di Resistenza islamico palestinese Jihad, nel commentare l’uccisione, ha dichiarato: “L’uccisione extragiudiziale della giornalista di Al-Jazeera Shirin Abu Aqleh rappresenta un tentativo israeliano, fallito, di nascondere la verità“.
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Il portavoce del movimento di Resistenza islamico Hamas, Hazem Qasem ha affermato: “L’uccisione della giornalista Shirin Abu Aqleh da parte di un cecchino israeliano a Jenin questa mattina è l’ultimo di una lunga lista di crimini compiuti da Israele contro il giornalismo in Palestina“.
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Con l’arroganza e la perfidia che li ha sempre contraddistinti, dal canto suo, il parlamentare del regime israeliano Itamar Ben-Gvir ha invece così commentato: “Pieno sostegno ai soldati israeliani. I corrispondenti di Al-Jazeera usavano il loro lavoro in modo ostruttivo stando intenzionalmente nel mezzo del campo di battaglia“. Mentre l’ex portavoce dell’esercito di occupazione israeliano, Avi Benayahu, ha dichiarato: “Supponiamo che Shirin Abu Aqleh sia stata uccisa dall’esercito. Non vi è bisogno di scusarsi per questo.”
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shervin |
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