I miracoli
Una delle domande più interessanti relative agli affari teologici riguarda la natura e la portata dei miracoli. I miracoli sono un fenomeno misterioso ma affascinante, al centro dell’attenzione in molte manifestazioni devozionali popolari, discorsi pubblici e dibattiti accademici presenti in tutte le culture e tradizioni.
Un miracolo potrebbe essere definito come un atto straordinario che richiede una sfida che nessuno può superare. Nel contesto islamico, è stato usato come prova per stabilire la veridicità del messaggio del profeta. I profeti sono stati inviati da Dio con un messaggio divino per l’umanità mirante a stabilire e confermare verità, giustizia, saggezza e fede su una scala più ampia tra le sue creature.
L’era dei profeti iniziò con Adamo, la pace sia su di lui, e durò fino all’ultimo profeta e messaggero Muhammad (s). Durante questo periodo, diversi profeti hanno compiuto differenti tipi di miracoli per persuadere il loro popolo a perseguire il sentiero santo verso la pace, l’amore e la felicità. Ogni profeta è stato inviato con lo stesso messaggio, insieme di principi e valori etici per guidare l’umanità verso il suo bene. Di conseguenza, alcuni profeti hanno portato a seguire un nuovo codice di legge, mentre altri lo hanno confermato e li hanno aiutati nella loro missione.
Con l’avvento dell’ultimo Profeta, fu rivelata la Legge divina completa. Se guardiamo alla storia religiosa, è evidente che i miracoli dei profeti differivano l’uno dall’altro sebbene essenzialmente invitassero le persone alla stessa verità e realizzazione: per esempio, i miracoli di Mosè differivano dai miracoli di Gesù, e i miracoli di Gesù differivano dai miracoli di Muhammad, la pace sia su tutti loro. Questo perché stabilire la veridicità di un’affermazione profetica richiede una prova chiara e valida per tutti i destinatari di quella profezia; perciò i miracoli dei profeti devono riflettere la conoscenza del loro popolo.
Quindi Mosè venne a sconfiggere con un miracolo la stregoneria che era diffusa nella cultura egiziana mentre Gesù portò in vita i morti in un ambiente pieno di “astinenti guaritori”, eremiti e maestri ascetici. Il profeta Muhammad fu inviato con il Corano in una società la cui arte principale era retorica ed eloquenza e in cui gli oratori erano rispettati e ammirati. Se prendiamo il Corano come miracolo del profeta Muhammad come esempio, riconosciamo che si tratta un Libro senza rivali nella sua eloquenza, che ha avuto un effetto così drastico sulla società meccana al punto tale che i suoi detrattori, incapaci di rispondere alla sfida, hanno spostato la modalità della loro opposizione ricorrendo alla diffamazione, dicendo che il Profeta era un mago, un bugiardo o un pazzo.
Vale la pena notare che il Corano, essendo il miracolo eccezionale dell’ultimo Profeta, dovrebbe essere un miracolo eterno per l’intera umanità e non solo per le persone di una determinata area o di un determinato periodo di tempo. In altre parole, il suo miracolo dovrebbe essere testimoniato da tutti i destinatari dell’ultima rivelazione, il che significa da tutti coloro che vivono dall’inizio dell’ultima rivelazione fino alla fine dei tempi. È probabilmente per questo motivo che il Profeta è stato definito come una “misericordia per i mondi” (21: 107).
Non è un caso che il Corano sia l’unico Libro delle religioni abramitiche ancora disponibile nella sua lingua originale: è un Corano arabo che ci ha raggiunto nella sua forma inalterata direttamente attraverso la sua lingua sacra. Dio ha scelto la lingua come strumento per il miracolo del Profeta in modo che anche le generazioni future possano avere accesso diretto al suo splendore e alla sua bellezza e che gli esseri umani possano essere attratti dalle parole divine attraverso la recitazione e meditando sui suoi versi. Ciò che viene detto ha una forte influenza su di noi e, allo stesso modo, ciò che diciamo ha un impatto significativo su coloro che ci circondano.
Dal punto di vista religioso, le parole possono determinare la nostra dimora finale nell’aldilà: offendere verbalmente altre persone, usare parole volgari o ridicolizzare personalità sante può un giorno condurre la propria anima a grandi sofferenze, mentre offrire buone parole alle persone e consigliare loro la virtù può portare alla felicità eterna.
Nel Corano Dio comunica con l’uomo attraverso le parole poiché hanno un grande effetto nelle menti, nei cuori e nelle anime delle persone. Più quelle parole vengono lette, più la fede aumenta in noi: “… e quando i Suoi versi sono recitati a loro, li aumenta nella fede” (8: 2). Questa è un’altra caratteristica meravigliosa del miracolo coranico che le persone di fede hanno il potenziale per sperimentare personalmente.
È probabilmente per questo motivo che il Corano non enfatizza la classica parola araba “mu’jizah” per miracolo, che include il senso di sfida, ma piuttosto spesso usa il termine “ayah” che significa “segno”. Chiamandolo un “segno” non c’è alcun senso di “tensione” o “opposizione” e l’anima è chiamata a “librarsi” nei domini della fede con un’attrazione amorevole piuttosto che una “prova secca”. Di conseguenza, un miracolo profetico non è una semplice sfida ma una luce che porta alla verità del messaggio divino.
In altre parole, il Corano è quel miracolo che è in grado di fornire una guida e un collegamento universale “dalla terra al cielo” per le persone del passato e del presente e per le generazioni a venire. Non vi è alcuna contraddizione tra i diversi miracoli compiuti dai profeti. Formano una progressione lineare che porta le persone nel modo più perfetto, dando loro un senso pieno dello scopo per cui sono state create. È corretto affermare che il codice di Mosè era il miglior codice per il suo popolo, e il codice di Gesù era il miglior codice per i suoi seguaci, ma a un certo punto della storia umana, l’invito alla verità attraverso i miracoli doveva dirigersi verso un riconoscimento universale che è stato portato attraverso l’ultimo Profeta.
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