Messaggio dell’Ayatullah Sistani in condanna del crimine di Samarrà (2006)
Nel Nome di Allah, il Misericordioso, il Benevolo
“Vogliono spegnere la luce d’Iddio con le loro bocche, ma Iddio è Quegli Che porta a compimento la Sua luce, anche se i miscredenti [l’]hanno in odio” (Sacro Corano LXI:8)
Mani sataniche hanno perpetrato un orrendo crimine contro i sacri mausolei dei santi Imam Hadi e Askari (che Dio li benedica entrambi). L’esplosione ha distrutto una grossa parte della cupola del mausoleo causando un danno considerevole in tutta l’area circostante.
Le parole non riescono a condannare in maniera adeguata questo crimine orrendo il cui scopo è quello di portare la discordia tra il popolo iracheno, affinché le sataniche mani degli oppressori che hanno deviato del sentiero dell’Islam possano raggiungere i loro obiettivi malefici.
Il governo Iracheno è chiamato oggi, ancora più di prima, ad accettare le sue responsabilità e a fermare la serie di atti criminali contro i luoghi sacri. Se le forze di sicurezza del governo non sono in grado di fornire la protezione adeguata, allora i credenti potranno farlo con l’aiuto di Dio, l’Onnipotente.
Facendo le nostre condoglianze, in occasione di questo doloroso evento, al nostro XII° Imam (che Dio affretti la sua manifestazione), dichiariamo una settima di lutto nazionale.
Invitiamo i credenti a protestare e a condannare la profanazione dei loro luoghi sacri attraverso mezzi pacifici. Sottolineiamo inoltre che questo atroce crimine non deve permettere ai nemici di raggiungere i loro empi scopi, e cioè creare dissenso e divisione. In realtà i nemici stanno cercando di distruggere l’Iraq.
Non v’è forza né potenza se non in Dio, e presto coloro che hanno agito ingiustamente conosceranno in quale dimora abiteranno in eterno.
Ufficio dell’Ayatullah Sistani – Najaf – 23 Muharram 1427
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