Imam Khamenei: “Considerando uomini e donne uguali, l’Occidente vuole dare alla donna un’identità mascolina”
“La prospettiva occidentale sulla questione delle donne possiede diverse dimensioni, ma due sono quelle principali. Una è quella di voler dare alle donne un’identità maschile. Vale a dire, vogliono far sì che le donne si comportino come uomini. Questa è una dimensione importante di questa prospettiva. Un’altra è il voler fare in modo che le donne preparino il terreno affinché gli uomini si abbandonino al piacere, sia che si tratti del piacere di guardare le donne o altri tipi di piacere che vanno al di là di questo. Questa è un’altra dimensione della prospettiva occidentale nei confronti delle donne. La questione del femminismo e altre cose simili – che sono diventate popolari nel mondo di oggi – sono, di fatto, i prodotti del discorso occidentale. Si tratta delle conseguenze del discorso occidentale.
Volevano dare alle donne un’identità maschile. Cercavano cioè di far fare alle donne lavori che erano più compatibili con le caratteristiche fisiche e mentali degli uomini. Lo considerano una fonte d’onore e vorrebbero descriverlo come un vantaggio e una fonte d’orgoglio per le donne. Noi abbiamo adottato una prospettiva passiva di fronte a questo aspetto. Siamo stati ingannati e lo abbiamo accettato involontariamente e inconsapevolmente. Come vedete, oggi siamo orgogliosi di avere un tale numero di donne in determinate posizioni dirigenziali. Quello che sto dicendo non dovrebbe essere frainteso. Non ho alcun problema con l’idea di dare alle donne posizioni dirigenziali. Non proibisco cioè alle donne di farlo e non nego questo diritto. Non penso che sia sbagliato. Il nostro Ministro della Salute e vicepresidenti erano donne e altre donne possiedono importanti posizioni in diversi settori. Secondo me non c’è nulla di sbagliato in questo. Ciò che è sbagliato è essere orgogliosi di questo, vantarsene nel mondo e dire: “Vedete, abbiamo un tale numero di donne in posizioni dirigenziali”. Questo è come essere ingannati e passivi. Questa non è una fonte d’onore.
Prendete il caso di una signora che ha determinate qualifiche, che ha sviluppato le sue capacità e che è adatta per una posizione specifica. Può essere autorizzata a mantenere questa posizione perché non è illegale, ma se siamo orgogliosi di avere un tale numero di funzionari donne incaricati degli affari esecutivi, questo è sbagliato. Se ci sentiamo orgogliosi di avere un gran numero di donne intellettuali e istruite, questo è positivo e va bene. Se diciamo che abbiamo un gran numero di donne attive nei settori culturali e politici, anche questo è positivo. Se diciamo che abbiamo un gran numero di donne mujahid in diverse aree, che sono pronte al martirio, tutto ciò è positivo. Se diciamo che abbiamo un gran numero di donne attive nelle arene politiche e rivoluzionarie e che scrivono e pronunciano discorsi, questo è positivo.
Essere orgogliosi di queste cose è positivo, ma essere orgogliosi di avere un tale numero di ministri, parlamentari, deputati e dirigenti nelle organizzazioni finanziarie è sbagliato. Ciò significa adottare una prospettiva passiva nei confronti dei nemici. Dovremmo affidare alle donne occupazioni maschili? No! Il rango, l’identità e le caratteristiche delle donne sono molto nobili e rispettabili. Questa identità è, in un certo modo, superiore all’identità degli uomini. Se adottiamo una prospettiva globale, vediamo che uomini e donne non hanno differenze. Alcuni privilegi sono stati concessi alle donne e certi altri privilegi sono stati concessi agli uomini, e ciò è basato sulle loro caratteristiche naturali che Dio l’Eccelso ha concesso loro. Iddio Eccelso ha dato ad ogni genere determinate caratteristiche. Ogni genere trae beneficio da certe qualità eccezionali. Pertanto, non si tratta di differenze in termini di qualità umane. Non hanno differenze in termini di privilegi che Iddio Eccelso ha conferito all’umanità come diritti umani, diritti sociali, valori spirituali e perfezione spirituale. Vale a dire che un uomo può diventare Ali ibn Abi Talib (as) e una donna può diventare Fatima Zahra (as). Un uomo può diventare Gesù (as) e una donna può diventare Maria (as). Non sono diversi l’uno dall’altro.
Pertanto la prospettiva giusta per conoscere le donne – come sono, vere donne e vere femmine – è prendere in considerazione la loro natura e vedere quali valori possono aiutare una donna o la comunità femminile a raggiungere progresso e trascendenza. Questa prospettiva è la prospettiva giusta. Non avremmo dovuto adottare una posizione passiva di fronte alle prospettive occidentali ma, sfortunatamente, l’abbiamo fatto.”
Imam Seyyed Ali Khamenei, 11 maggio 2013