L’opera ‘irfanica dell’Imam Khomeyni
S.H.Nasr*
Uno degli studenti più importanti di Aqa Muhammad Rida fu Mirza Hashim Ashkiwari Rashti (m. 1332/1914), commentatore del Misbah al-uns, che assunse la guida del circolo di insegnamento dell’‘irfan a Teheran dopo Aqa Muhammad Rida.
Egli fu a sua volta insegnamento di famosi hakim e ‘arif del secolo passato come Mirza Mahdi Ashtiyani (m. 1362/1953), Mirza Ahmad Ashtiyani (m. 1359/1940), Sayyid Muhammad Kazim ‘Assar (m. 1396/1975) e Muhammad ‘Ali Shahabadi (m. 1369/1951). Quest’ultimo è particolarmente importante non solo per i suoi scritti sulla gnosi, tra i quali Rashahat al-bihar, ma per essere il maestro dell’Ayatullah Khomeini in ‘irfan-i nazari (gnosi speculativa, ndt), la persona con cui studiò il Fusus (di Ibn Arabi, ndt) senza la presenza di alcun altro studente. Molte delle idee dell’Ayatullah Khomeini nel suo Ta’liqat, Sharh du’a- sahar e Misbah al-hidayah il’l-khilafa wa’l-walayah/wilayah riflettono le interpretazioni di Shahabadi, il quale venerava profondamente.
L’estesa fama politica e influenza dell’Ayatullah Ruh’Allah Khumayni (Khomeini) (m. 1409/1989) ha impedito a molte persone in Occidente e anche all’interno del mondo islamico di prestare una seria attenzione ai suoi lavori gnostici, ed alla sua posizione nella lunga storia della gnosi teoretica (…). Non vi è dubbio che egli venne attratto allo studio dell’‘irfan in giovane età e negli anni successivi, mentre studiava hikmat, per non parlare delle scienze trasmesse, il suo grande amore rimase l’‘irfan, sebbene egli fosse anche un maestro riconosciuto della Scuola di Mulla Sadra. Nei suoi scritti egli combinò la tradizione dell’‘irfan sciita e quella di Ibn ‘Arabi. Per esempio il suo Sharh du’a sahar appartiene al mondo della gnosi sciita; il Ta’liqat ‘ala shahr fusus il-hikam wa misbah il-uns appartiene alla tradizione della gnosi di Ibn ‘Arabi come interpretata nei secoli dagli gnostici sciiti, con molte nuove penetrazioni intuitive nella comprensione di questi testi classici; e Misbah al-hidayah ila ‘l-khilafah wa’l-walayah/wilayah rappresenta una sintesi delle due scuole della gnosi. Anche altre opere mistiche dell’Ayatullah Khomeyni quali Chihil Hadith, Sirr al-Salah (disponibile in italiano con il titolo “Il Segreto della Preghiera”, n.d.t.), Adab al-Salah e Sharh hadith-l junud ‘alq wa jahl sono lavori di qualità gnostica ed esoterica che ricordano Fayd Kashani o Qadi Sa’id Qummi e risalendo anche prima, opere classiche sufi su questi argomenti, ma non rientrano pienamente sotto la categoria di ‘irfan nazari (gnosi speculativa) come lo abbiamo definito in questo saggio. L’Ayatullah Khomeyni ha inoltre composto poemi di natura mistica e gnostica.
Per molti è interessante notare e forse appare anche come sorprendente che sebbene successivamente egli entrò pienamente nell’arena della politica, precedentemente nella sua vita l’Ayatullah Khomeyni era molto interessato non soltanto alla gnosi teoretica ma anche al sufismo operativo con le sue dimensioni ascetiche e l’enfasi sul distacco dal mondo. La chiave di questo rompicapo può forse essere rintracciata prima di tutto nelle fasi del viaggio dell’uomo (asfar) verso Dio menzionate da Mulla Sadra all’inizio degli Asfar, fasi che includono sia il viaggio dalla creazione (al-khalq) a Dio (Al-Haqq) e il ritorno alla creazione con Dio e poi nella comprensione dell’Ayatullah Khomeyni delle fasi di questo viaggio come applicate alla sua persona e a quella che egli considerava essere la propria missione nella vita. In ogni caso, sebbene la parte posteriore della sua vita differisca esteriormente da quale di Aqa Muhammad Rida, la sua vita iniziale fu molto simile a quella della figura che egli chiamava “il maestro dei nostri maestri”. Come Aqa Muhammad Rida, l’Ayatullah Khomeyni era anche poeticamente dotato e profondamente immerso nella tradizione della poesia persiana sufi.
In futuro vi è bisogno di studiare più attentamente la relazione tra le dimensioni contemplativa ed attiva della vita nel caso dell’Ayatullah Khomeyni in relazione agli insegnamenti di ‘irfan, e più generalmente la vita di diverse altri grandi figure politiche musulmane del 14/20 secolo quali Hassan al-Banna, il fondatore di Ikhwan al-Muslimin, e Mawlana Mawdudi, il fondatore di Jama’ati Islami del Pakistan, entrambi profondamente immersi nella politica mentre nella vita erano inizialmente devoti in un modo o in un altro al sufismo. In nessun caso nelle grandi figure politiche musulmane del 14/20 secolo, comunque, vi è simile stretta relazione con il sufismo e l’‘irfan come esistente nel caso dell’Ayatullah Khomeyni. Simili materie sollevano questioni di importanza centrale per la comprensione della relazione tra sufismo e ‘irfan da una parte e azione politica esterna dall’altro. Questi argomenti non sono comunque qui di nostra pertinenza.
Quello che è importante notare è che, al di là delle sue visioni e azioni politiche, e della sua particolare interpretazione della walayah/wilayah, l’Ayatullah Khomeyni rimane un’importante figura nella lunga storia della gnosi teoretica nel mondo islamico.
La tradizione dell’‘irfan nazari continua in questi giorni in Persia. Dopo la generazione di figure come l’Ayatullah Khomeyni, ‘Allamah Tabataba’i (m.1404/1983) – che era uno dei maggiori gnostici senza aver scritto alcun commento su Ibn ‘Arabi ed anche uno degli importanti maestri di ‘irfan – e Seyyed Muhammad Kazim ‘Assar, notevoli figure sono apparse sulla scena come Seyyed Jalal al-Din Ashtiyani (1), Hassanzadeh Amoli (2) e Jawad Amoli (3), gli ultimi due dei quali continuano a insegnare a Qom. Il commento di Ashtiyani all’introduzione di Qayssari al Fusus [di Ibn Arabi, ndt] menzionato in precedenza, al pari di suoi altri commentari come quello sul Tamhid alqawa’id e Naqd al-nusus, costituiscono grandi opere contemporanee di gnosi teoretica, mentre il recente commento di Hassanzadeh Amoli sul Fusus intitolato Mumidd al-himam dar sharh fusus al-hikam rivela la natura vivente di questa Scuola in Persia, come la recensione di Jawad Amoli del Tamhid al-qawa’id.
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In una nota nello stesso articolo S.H. Nasr scrive poi:
“Un giorno nel 1960 mentre discutevamo le idee filosofiche dell’Ayatullah Khomeyni con il nostro eminente insegnante, ‘Allamah Tabataba’i, che era suo amico, chiedemmo ad Allamah quali scuole filosofiche attraessero maggiormente l’Ayatullah Khomeyni. Egli rispose che l’Ayatullah Khomeyni aveva poca pazienza (hawsilah) per gli argomenti logici della filosofia peripatetica ma fosse più interessato a Mulla Sadra e Ibn ‘Arabi. Lo stesso punto di vista è confermato da Mirza Mahdi Ha’iri che studiò con l’Ayatullah Khomeyni e che dice: “Egli [Imam Khomeyni] non aveva molto interesse nella filosofia peripatetica e logica. Il suo insegnamento dell’Asfar aveva un’attrazione più gnostica. Egli aveva ben studiato ‘irfan con Aqa-ye Shahabadi ed era occupato tutto il tempo nella lettura delle opere di Ibn ‘Arabi. Egli guardava quindi Asfar dal punto di vista di Ibn ‘Arabi e non dalla prospettiva di Ibn Sina e Farabi. Quando egli arrivava ai mondi di Ibn Sina e Farabi si trovava completamente a disagio e fuggiva dalle limitazioni filosofiche attraverso il ricco potere dell’‘irfan”. (Khirad-nama-ye hamshahri, 1 Giugno 2005, p. 17).
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NOTE
1) Studente dell’Imam Khomeyni, che considerava “il sigillo dei filosofi e degli gnostici della nostra epoca” (Sharh-e moqaddame-ye Qaysari, p. 33), Seyyed Ashtiyani collaborò con H. Corbin all’imponente opera Anthologie des philosophes iraniens depuis le XVII siècle jusqu’a nos journs. Egli aveva in programma di dedicare gran parte del sesto volume di questa opera unica proprio alle opere all’Imam Khomeyni. L’alta stima che Corbin nutriva per Seyyed Ashtiyani portò l’orientalista francese a definire il filosofo iraniano come “Molla Sadra redivivus” [Storia della filosofia islamica, Adelphi, Milano, 1991, p. 367]. (n.d.t.)
2) L’Ayatullah Hassanzadeh Amoli, considerato uno dei massimi ‘arif contemporanei, oltre che esperto delle scienze islamiche ordinarie, è un autorevole sapiente in molte altre scienze quali matematica, geometria, astrologia, scienza delle lettere, numerologia, medicina tradizionale e metafisica. E’ autore di più di cento opere, la maggior parte delle quali in persiano ed alcune in arabo. (n.d.t.)
3) L’Ayatullah Jawad Amoli è stato, tra l’altro, il capo della delegazione che consegnò la storica lettera dell’Imam Khomeyni a Gorbaciov. Autorevole insegnante di filosofia e gnosi nella Hawzah di Qom, è autore tra l’altro di un importante e altamente apprezzato tafsir (esegesi) del Sacro Corano, del quale sono finora stati dati alle stampe soltanto alcuni volumi; le sue lezioni di esegesi coranica vengono trasmesse quotidianamente dalla televisione di Stato iraniana. (n.d.t.)
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*Estratto da Seyyed Hosseyn Nasr, Theoretical Gnosis and Doctrinal Sufism and Their Significance Today, in “Transcendent Philosophy” 1, 1-36, London Academy of Iranian Studies
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