L’Imam Khamenei sulla terminologia politica del nemico

L’IMAM KHAMENEI SULLA TERMINOLOGIA POLITICA DEL NEMICO

Estratto da un discorso tenuto dalla Guida della Rivoluzione Islamica Imam Khamenei il 24 febbraio 2016.

Vorrei sottolineare il seguente aspetto, specialmente per i nostri cari amici e fratelli che occupano varie posizioni politiche, governative e non-governative. Sottolineo in modo risoluto questo aspetto: non usate la terminologia politica del nemico!

Sin dal primo giorno i nemici della Rivoluzione hanno utilizzato e ripetuto i termini “estremista” e “moderato”. Tale persona e corrente è “estremista” e quell’altra persona e corrente è “moderata”. Secondo il loro punto di vista, all’epoca, il più estremista di tutti era il grande Imam Khomeyni, e oggi, sempre secondo la loro opinione, il più estremista di tutti è il sottoscritto.

“Moderazione” è un bel termine, ma l’Islam non parla in questa maniera. Dovremmo almeno comprendere la letteratura islamica. L’Islam difende l’equilibrio, la via di mezzo e wasat: “E così facemmo di voi una Comunità (Ummah) equilibrata (wasata)” (Sacro Corano, 2: 143) 

Cosa significa wasat nell’Islam? Wasat è l’opposto di estremismo? No! Wasat è all’opposto della deviazione: “Quelli di destra e di sinistra sono sentieri sviati. Solo la via di mezzo costituisce il retto sentiero” (Nahjul Balagha, sermone 16). Queste sono le parole del Nahjul Balagha.

La via di mezzo è la retta via, il giusto sentiero. Se voi deviate da questo retto sentiero – che sia da questa o da quella parte – non sarete più nella via di mezzo. Pertanto non è l’estremismo ad opporsi alla via di mezzo, ma la deviazione. Una persona che devia dal retto sentiero non è una persona che percorre la via di mezzo. Comunque, lungo la strada, alcune persone camminano più velocemente ed altre più lentamente. Camminare velocemente sul “retto sentiero” (siratul mustaqim) non è una cosa negativa! “Affrettatevi al perdono del vostro Signore” (Sacro Corano, 57:21) Affrettatevi!

Coloro che utilizzano il termine “estremista” al di fuori dei confini della nostra nazione hanno i loro motivi e obiettivi precisi. I nostri amici e fratelli all’interno della nazione devono prestare attenzione nel non ripetere ciò che conduce ai loro obiettivi.

Quando parlano di “estremista” si rivolgono a coloro che sono fermi e inflessibili sul sentiero della Rivoluzione. Per esempio definiscono “estremisti” gli Hezbollahi.

Il termine “moderato” viene invece utilizzato verso coloro che sono arrendevoli nei loro [dei nemici] confronti. Nella terminologia politica degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e simili, questo è il significato dato ai termini “estremista” e “moderato”.

“Estremista” è colui che aderisce alla Rivoluzione e “moderato” colui che è arrendevole verso la loro [dei nemici] volontà.

Ora, chi è arrendevole nei loro confronti? Grazie a Dio loro stessi riconoscono che non abbiamo “moderati” in Iran e che tutti sono “estremisti”. Questa è una definizione totalmente corretta. Tra la gente dell’Iran nessuno sostiene il dover dipendere da loro. A volte ci sono alcune negligenze ed errori e delle persone commettono sbagli, ma la maggioranza della popolazione iraniana sostiene e segue la Rivoluzione e persiste nel farlo. Essi definiscono ciò come “estremismo”. Perché quindi dovremmo ripetere le loro parole? Definiscono estremista anche DAESH (ISIS). DAESH è estremista? No, DAESH è deviato. Hanno deviato dall’Islam, dal Sacro Corano e dalla Retta Via. Non abbiamo estremisti in questo senso. Pertanto bisogna prestare attenzione nel non utilizzare la terminologia usata dal nemico.

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Ayatullah Khamenei , Islam

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