Allamah Sayyid Muhammad Husayn Tabataba’i
Discutendo di Profezia e Imamato, è stato indicato, come risulta dalla legge guida che governa la creazione tutta, che l’uomo è necessariamente provvisto della facoltà di ricevere la rivelazione attraverso la Profezia, Profezia che lo dirige verso la perfezione dell’ordinamento umano e al benessere della sua specie. Cosa ovvia è che se la perfezione e la felicità fossero precluse all’uomo, la cui vita si esplica in una dimensione sociale, il fatto che egli sia provvisto di questa facoltà sarebbe privo di significato e futile. Ma non v’è futilità nella creazione. In altre parole, da quando ha dimorato in terra, l’uomo ha sempre avuto il desiderio di condurre una vita sociale piena di felicità nel suo senso più vero e si è sforzato nei confronti di questo fine. Se tale desiderio non avesse un’esistenza oggettiva, non sarebbe mai stato impresso nella natura intima dell’uomo, alla stessa maniera che se non ci fosse cibo non esisterebbe fame. O se non ci fosse acqua non ci sarebbe sete, e se non esistesse la capacità di procreare, non esisterebbe attrazione sessuale trai due sessi. Perciò, a motivo di necessità intrinseca e determinazione, il futuro vedrà un giorno in cui la società umana sarà saziata con giustizia, quando tutti vivranno in pace e tranquillità, quando gli esseri umani saranno in pieno possesso di virtù e perfezione. Lo stabilirsi di simili condizioni avrà luogo per mezzo dell’agire umano, ma col Sostegno Divino. E la Guida di una simile società, Guida che sarà il Salvatore degli uomini, è chiamato, col linguaggio degli hadith, il Mahdi. Nelle differenti religioni che governano il mondo, come Induismo, Buddhismo, Giudaismo, Cristianesimo, Zoroastrismo ed Islam, ci sono riferimenti ad una persona che verrà in qualità di salvatore del genere umano. Queste religioni hanno di solito dato liete novelle della sua venuta, sebbene ci siano certe naturali differenze nei dettagli, differenze che si possono comprendere quando questi insegnamenti siano attentamente comparati. Il hadith del Santo Profeta (S) sul quale tutti i musulmani concordano, ”Il Mahdi è della mia progenie”, si riferisce a questa identica verità. Ci sono numerosi hadith, citati sia nelle fonti sunnite che sciite, risalenti al Santo Profeta e agli Imam, che trattano della comparsa del Mahdi, così come del suo essere della progenie del Profeta e del fatto che la sua comparsa renderà la società umana capace di raggiungere la vera perfezione e la piena realizzazione della propria vita spirituale [1].
In aggiunta ci sono anche numerose altre tradizioni riguardanti il fatto che il Mahdi è il figlio dell’undicesimo Imam, Hasan al-‘Askari. Esse sono concordi nell’affermare che dopo essere venuto al mondo ed aver affrontato un lungo periodo di occultazione, il Mahdi apparirà di nuovo, rendendo pieno di giustizia quel mondo già corrotto da ingiustizia ed iniquità. Per esempio, ‘Ali ibn Musa al-Rida (l’ottavo Imam), ha detto, nel corso di un hadith: “L’Imam dopo di me è mio figlio, Muhammad, e dopo di lui suo figlio °Ali, e dopo °Ali suo figlio, Hasan, e dopo Hasan suo figlio Hujjat al-Qa’im, che è atteso durante la sua occultazione, e ubbidito nella sua manifestazione. Se avesse a rimanere nella vita del mondo un giorno solo e più nulla, Iddio prolungherebbe quel giorno sino a che lui si manifestasse. Ed egli riempirà la terra di equità e giustizia, come prima fu piena di oppressione e tirannia. Ma quando? Come per le notizie sull’Ora, in sincerità mio padre mi disse – avendolo udito da suo padre, che lo udì da suo padre, che lo udì dai suoi avi, i quali lo udirono da °Ali – che fu domandato al Santo Profeta: ‘O Profeta di Dio, quando apparirà il Qa’im che proviene dalla tua famiglia?’. Ed egli rispose: ‘Il suo caso è come quello dell’Ora (della Resurrezione). <Lo sa solo il mio Signore, e a suo tempo nessun altro che Lui la manifesterà. Essa pesa opprimente sui cieli e sulla terra, e non vi coglierà che all’improvviso[2]>.”'[3]
Saqr ibn Abi Dulaf ha detto: “Ho udito da Abu Ja’far Muhammad ibn ‘Ali al-Rida (il nono Imam), il quale disse: ‘L’Imam dopo di me è mio figlio °Ali; la sua autorità è la mia autorità; la sua parola è la mia parola; obbeditegli come obbedite a me. L’Imam dopo di lui è suo figlio, Hasan. La sua autorità è l’autorità di suo padre; la sua parola è la parola di suo padre; ubbiditegli come ubbidiste a suo padre.’ Dopo queste parole l’Imam rimase in silenzio. Ed io gli chiesi: ‘O figlio del Profeta, chi sarà Imam dopo Hasan?’. L’Imam pianse di un pianto tremendo, quindi disse: ‘In verità, dopo Hasan suo figlio è l’Imam al-Muntadhar (l’Atteso), che è il Qa’im bi ‘l-Haqq (quei che è sostenuto dalla Verità).”[4]
Musa ibn Ja’far al-Baghdadi disse: “Ho udito dall’Imam Abu Muhammad al-Hasan ibn ‘Ali (l’undicesimo Imam), il quale disse: ‘ Vedo che dopo di me discordie compariranno tra di voi riguardo al mio successore. Ognuno di voi che accetterà gli Imam dopo il Profeta di Dio, ma rinnegherà mio figlio, è come la persona che accetta tutti i profeti, ma rinnega la Profezia di Muhammad, il Profeta di Dio, su di lui pace e benedizione. Ed ognuno di voi che nega Muhammad il Profeta di Dio è come chi ha rinnegato tutti i profeti di Dio, perciò prestate obbedienza all’ultimo di noi (Imam), come al primo; e non rinnegate l’ultimo di noi (Imam), sarebbe come rinnegare il primo. Ma attenzione! In verità per mio figlio è previsto un periodo di occultazione, durante il quale tutta la gente cadrà nel dubbio, eccetto quelli che Iddio protegge.” [5]
Coloro che si oppongono alla Shi’a controbattono che stando alle credenze di questa scuola l’Imam Nascosto dovrebbe ora avere all’incirca dodici secoli, mentre questa è cosa ben impossibile per ogni essere umano.
In risposta deve innanzitutto essere detto che simile protesta si basa solo sulla improbabilità di una simile situazione, e non sulla sua oggettiva impossibilità. Naturalmente una vita così lunga, o una vita di un arco ancor più lungo è inverosimile. Ma coloro che studiano gli hadith del Santo Profeta e degli Imam, noteranno che essi si riferiscono a questa vita, come ad una vita provvista di qualità miracolose. Ed i miracoli di certo non sono impossibili, né possono essere negati attraverso argomentazioni scientifiche.
Non potrà mai essere provato che le cause effettive e gli agenti che sono in funzione nel mondo siano esclusivamente quelli che noi possiamo vedere o comprendere, e che tutte le altre cause che non possiamo comprendere, o i cui effetti ed azioni noi non siamo in grado di vedere, né discernere siano inesistenti. Ed è in tale maniera che diventa possibile che in uno o alcuni membri del genere umano possano essere operanti certe cause effettive ed agenti in grado di conferire loro una vita molto lunga, di mille o migliaia di anni. La medicina non ha ancora perso la speranza di riuscire a scoprire una soluzione tale da raggiungere una durata di vita assai lunga. In ogni caso simili proteste che giungano dalla ”Gente del Libro”, Ebrei e Cristiani, o da Musulmani sono piuttosto strane, visto che essi accettano i miracoli dei profeti di Dio, secondo le rispettive sacre scritture di loro appartenenza.
Coloro che si oppongono alla Shi’a controbattono inoltre che, sebbene la Shi’a consideri l’Imam necessario al fine di esporre i comandamenti e le verità della religione, e necessario in quanto guida delle genti, l’occultazione dell’Imam è la negazione di questo nobile scopo, giacché un Imam in occultazione che non può essere avvicinato dal genere umano non è in grado di essere in alcun modo di beneficio o efficace. Gli oppositori dicono che se Dio volesse far sorgere un Imam per riformare il genere umano, Egli sarebbe in grado di crearlo al momento necessario, senza bisogno di crearlo migliaia di anni prima.
In risposta v’è da dire che simili persone non hanno per niente compreso il significato ed il ruolo dell’Imam, poiché parlando di Imamato deve essere ben chiaro che il compito dell’Imam non si limita solo alla spiegazione formale delle scienze religiose, o di guida essoterica delle genti. All’istesso modo in cui egli ha il compito di esser da guida all’uomo nel lato esteriore, l’Imam porta su di sé anche la funzione della wilayat e di guida esoterica degli uomini. E’ lui che indirizza e dirige la vita spirituale dell’uomo, e ben orienta l’aspetto intimo dell’umano agire. Chiaramente, la sua presenza fisica o la sua assenza non produce effetti in merito. L’Imam osserva e scruta gli uomini nel loro intimo ed è in comunione con l’anima e lo spirito dell’umanità anche se è celato ai loro occhi fisici.
La sua esistenza è sempre necessaria, anche se il Tempo ancora non è giunto per la sua Manifestazione e per la ricostruzione universale che egli opererà.
NOTE
[1] Cfr. Abu Ja’far (il quinto Imam Muhammad al-Baqir n.d.t.) ha detto: “Quando il nostro Qa’im sorgerà, Iddio porrà la sua mano sulla fronte dei Suoi servi. Quindi per mezzo di lui le loro menti si riuniranno, e i loro intelletti saranno resi perfetti.” Da Majlisi, Bihar al-Anwar. E Abu ‘abd Allah (il sesto Imam Ja’far al-Sadiq n.d.t.) ha detto: “La conoscenza si racchiude in ventisette lettere, e tutto quel che è stato portato dal Profeta è racchiuso in due lettere; e l’uomo non ha raggiunto conoscenza di nulla se non di quelle due lettere. Quando il nostro Qa’im uscirà dal suo esser nascosto, egli renderà manifeste le altre venticinque lettere e le propagherà tra la gente. Egli aggiungerà loro le due lettere, di modo che possano essere propagate sotto forma di ventisette lettere.” Da Majlisi, Bihar al-Anwar.
[2] Cfr. Sacro Corano, VII,187.
[3] Cfr. Majlisi, Bihar al-Anwar.
[4] Cfr. Majlisi, Bihar al-Anwar.
[5] Cfr. Majlisi, Bihar al-Anwar.
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