L’Ahl-al-Bayt e le Isra’ilyiat (R. Jafarian)

L’Ahl-al-Bayt (A) e le Isra’ilyiat

Hujjatulislam Rasul Ja’fariyan

Tra i pericolosi gruppi che vissero durante il tempo degli Imam Infallibili (A) nella società islamica ed ebbero una notevole influenza sulla cultura islamica vi erano gli ebrei. Alcuni rabbini che si erano convertiti all’Islam e altri che erano rimasti nella loro fede ebraica erano presenti lungo l’intera nazione islamica, ed erano diventati il riferimento ideologico di alcuni musulmani ignoranti. Gli effetti degli ebrei sulla cultura islamica si manifestarono sotto forma di narrazioni fabbricate conosciute come “Isra’ilyiat”. La maggioranza di queste narrazioni fabbricate riguardavano la vita e le caratteristiche dei Profeti precedenti. Uno degli eruditi musulmani che utilizzò queste narrazioni fabbricate nelle sue opere fu Tabari, il celebre esegeta [del Sacro Corano]. Molte delle narrazioni che egli utilizzò nell’interpretare il Sacro Corano provengono da fonti ebraiche, direttamente o indirettamente (1).

Il movimento ideologico degli ebrei – all’interno della nazione islamica e specialmente tra i sapienti – non era limitato all’interpretazione del Sacro Corano, ma ebbe effetti deleteri anche sulla credenza e la giurisprudenza islamica. Questo fatto è così chiaro nella storia che non vi è assolutamente alcun dubbio al riguardo (2).

Contrastare gli ebrei e la loro pericolosa influenza sulla cultura islamica era tra le priorità degli Imam Infallibili (A). La negazione delle narrazioni fabbricate dagli ebrei sui Profeti precedenti, che sminuivano le sacre qualità dei Messaggeri divini, è chiaramente osservabile nelle azioni degli Imam Infallibili (A). Essi si sforzarono di troncare questo indesiderabile effetto culturale ebraico che cercava di deviare l’originale e pura cultura islamica, facendo dichiarazioni come: “Non imitate gli ebrei (3).

I narratori delle altre scuole islamiche hanno accolto queste narrazioni fabbricate, riportandole nei loro libri e contaminando la loro cultura con esse. Comunque, attraverso gli insegnamenti dell’Ahl al-Bayt (A), i seguaci della Famiglia del Profeta rimasero vigili contro queste idee devianti e protetti dai loro terribili effetti.

Tra gli Imam Infallibili (A), l’Imam Baqir (A) svolse un ruolo importante nell’opporsi alle Isra’iliyiat e alle narrazioni fabbricate. Per esempio, gli ebrei che vivevano durante il periodo dell’Imam Baqir (A) – inclusi coloro che apparentemente si erano convertiti all’Islam e coloro che invece erano rimasti nella loro religione – cercavano di convincere i musulmani della superiorità di Baytul Muqaddas (Gerusalemme, che era il luogo santo degli ebrei) – sulla Ka’aba. Per questo fabbricavano narrazioni al riguardo e le diffondevano ampiamente nella nazione islamica.

Zurarah narra: “Ero seduto con l’Imam Baqir (A), ed egli era di fronte la Ka’aba e disse: “Guardare la Ka’aba è un atto di adorazione”.

In questo momento un uomo dalla tribù dei Bajilah, conosciuto come Aa’sim bin Umar giunse dall’Imam e gli disse: “Ka’ab al-Ahbar (4) dice: ‘La Ka’aba ogni mattina si prosterna verso Beytul Muqaddas”. L’Imam Baqir (A) disse all’uomo: “Cosa pensi di questa affermazione di Ka’ab al-Ahbar?” L’uomo rispose: “Egli ha ragione.” L’Imam Baqir (A): “Mentite entrambi”. Poi, estremamente arrabbiato, continuo: “Allah (SWT) non ha creato sulla terra un luogo più amato della Ka’aba (5).

Gli sforzi infaticabili degli Imam Infallibili (A), specialmente dell’Imam Baqir (A), fecero si che l’eredità del Profeta Muhammad (S) pervenisse agli Sciiti solamente attraverso l’Ahl al-Bayt (A), senza alcuna interferenza ebraica. Quando all’Imam Baqir (A) venne chiesto sulla fonte degli Hadith che egli narrava dal Messaggero di Allah (S) senza menzionare la catena di narrazione, egli replicò dicendo: “Ogni volta che narro un Hadith senza menzionare la catena dei narratori, il mio riferimento [per l’Hadith] è mio padre Zayn al-Abidin (A), da suo padre Husayn (A), da suo padre Ali ibn Abi Talib (A), dal Messaggero di Allah (S), da Gabriele, da Allah (SWT)”(6).

Questa grande eredità è quella che ha salvato gli sciiti dalle alterazioni e fabbricazioni che si erano diffuse enormemente tra le altre scuole islamiche a causa dell’influenza degli ebrei e dall’abbandono della trascrizione degli Hadith durante il tempo dei Califfi.

(tratto da “La vita politica e intellettuale degli Imam degli Sciiti”, in persiano. L’autore è esperto di storia islamica e iraniana e Direttore della Libreria Islamica e di Storia Iraniana di Qom)

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Note

  1. Esempi di Isra’ilyiat narrate nel Tafsir(interpretazione del Corano) di Tabari che negano l’infallibilità dei Profeti possono trovarsi nelle spiegazioni dei seguenti versetti: Capitolo 33, versetto 37 (Tafsir Tabari, vol. 22, pp. 10-11); Capitolo 38, versetti 21-25 (Tafsir Tabari, vol. 23, pp. 93-96 e 174-179); Capitolo 12, versetti 24 (Tafsir Tabari, vol. 12, pp. 108-110 e 239-250).
  2. Buhuth Ma’a Ahl Sunnah wa al-Salafyiah, di Sayyid Mahdi Rouhani, pp. 50-51.
  3. al-Kafi, vol. 6, p. 531
  4. Abu Ishaaq, Ka’ab ibn Mata’ al-Himyari, conosciuto come “Ka’ab al-Ahbar”, era un ebreo convertitosi all’Islam durante il governo del secondo califfo, Umar ibn al-Khattab, e che ha narrato molti Hadith, la maggioranza dei quali annoverati come Isra’ilyiat.
  5. Kaafi, vol. 4, p. 240
  6. Ilaam al-Wara, p. 270

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : La scuola dell’Ahlul-Bayt , Tradizioni

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