La storia di Abele e Caino nel Corano

Adamo ed Eva, pace su di loro, ebbero due figli che chiamarono rispettivamente Abele e Caino. In alcune tradizioni Sunnite si narra che Abele doveva sposare la sorella di suo fratello Caino, mentre Caino doveva sposare la sorella di Abele poiché a quel tempo non vi era altra scelta plausibile e un atto del genere era considerato lecito durante il primo periodo dell’umanità[1] .

Ivi si narra che la sorella di Abele non fosse molto bella e che Caino volesse quindi sposare la sua stessa sorella nonostante un atto del genere andasse contro la legge divina che vigeva a quel tempo. Per questo motivo Adamo (as) chiese ai suoi due figli di offrire un sacrifico in nome d’Iddio: il sacrificio che sarebbe stato accettato avrebbe indicato chi dovesse sposare la ragazza più bella. Così Iddio accettò il sacrificio di Abele, e Caino, mosso dalla gelosia, uccise suo fratello[2].

La storia de sacrifico di Abele e Caino viene menzionata anche nella Bibbia[3] ma ivi non vi è nessun riferimento al loro matrimonio.

Il Sacro Corano parla del loro sacrificio attraverso le seguenti parole:

“Quando i due offrirono un sacrificio [ciascuno]; da uno venne accettato e dall’altro non venne accettato”[4]

A questo punto Caino si incollerì e minacciò di morte suo fratello. Ma l’attitudine di Abele non si mostrò affatto impetuosa come quella di Caino e disse:

“Iddio accetta solo [le azioni] di chi si preserva dal peccato [muttaqin]. Anche se userai la tua mano per uccidermi, io non userò la mia mano per ucciderti. Invero temo Iddio, il Signore dei mondi. Invero voglio che ti faccia carico del fardello del mio e del tuo peccato, poi sarai con la gente dell’inferno. Questo è il premio dei malfattori”[5]

In accordo alle tradizioni Sciite la presente storia non riguarda il matrimonio di Abele e Caino. L’Imam al-Sadiq (as) ha detto:

“Iddio rivelò ad Adamo che Abele sarebbe stato il suo successore e che [Adamo] avrebbe dovuto insegnargli il Nome Sublime d’Iddio. Quindi Caino agì con arroganza, si incollerì, e disse:- Io sono migliore come successore e sono degno di essere onorato-. Poi [Iddio] ordinò loro [due] di offrire un sacrificio e così fecero. Iddio accettò il sacrificio di Abele, e Caino divenne invidioso”[6]

La ragione che si cela dietro alla gelosia di Caino è dunque relativa alla posizione di “califfo sulla terra” (khalifah fi-l-ardh) che Adamo stava per conferire ad Abele. E’ assai improbabile che venisse offerto un sacrificio per una questione inerente un matrimonio. Quando veniva offerto un sacrificio, l’oggetto del sacrificio doveva bruciare come segno divino senza l’intermediazione dell’uomo. Nel corso della storia i sacrifici sono stati compiuti per scopi assai più elevati che matrimoni. Per questo motivo la versione dell’Imam al-Sadiq (as) pare essere più conforme a come realmente andarono le cose. Essa è inoltre più conforme ai versetti coranici stessi; di seguito ne esamineremo il motivo.

Dopo aver menzionato l’omicidio compiuto da Caino[7], il Corano afferma:

“Poi Iddio mandò un corvo a scavare la terra affinché gli mostrasse come seppellire il corpo di suo fratello. Disse [Caino]:- Povero me! Non sono in grado di essere neanche come questo corvo e seppellire il corpo di mio fratello! E così se ne dispiacque”[8]

Col suo stile rudimentale e primitivo, Caino non era in grado neanche di seppellire il corpo di suo fratello. Allora Iddio mandò un corvo che iniziò a scavare il terreno. Fu così che Caino realizzò cosa dovesse fare con un cadavere ma, cosa ancor più importante, realizzò la sua incapacità di essere umano e si sentì umiliato dopo non aver saputo fare o pensare ciò che gli mostrò un semplice corvo. Non avendo potuto neanche concepire quello che fece un corvo, come avrebbe mai potuto farsi carico della posizione di “califfo sulla terra” e succedere a suo padre?

Il “dispiacere” di Caino che viene citato alla fine del versetto è inerente alla sua impossibilità di diventare califfo e non ad un ipotetico pentimento. Infatti egli fu il primo uomo ad entrare nell’inferno e le sue progenie furono i primi esseri umani a dedicarsi ad attività frivole, all’adorazione del fuoco, a suonare strumenti musicali e a praticare adulterio fino al giorno in cui Iddio li fece scomparire durante i giorni di Noè (as)[9] .

Dalla storia di Abele e Caino se ne deduce che Iddio mandò sin da principio una sorta di “guida” per l’umanità, nonostante questa non fosse inizialmente stata presentata in forma legislativa[10]. Infatti Caino disse a suo fratello: “Ti ucciderò!”[11]. Una minaccia del genere, fornita attraverso un cieco stato di rabbia, è una chiara evidenza dell’intenzione malvagia di Caino, il quale sapeva quindi di voler commettere un male e un torto. Questo tipo di guida è l’intelletto, il quale riesce a distinguere, in termini universali, il bene dal male.

Lo scopo per cui il Corano ricorda gli eventi che si verificarono tra Abele e Caino viene citato alla fine della storia:

“Per questo motivo prescrivemmo ai figli di Israele che chiunque uccide un’anima, senza che ciò avvenga accidentalmente, o sparge la corruzione sulla terra, è come se avesse ucciso l’intera umanità; e chi salva una vita è come se avesse salvato l’intera umanità. I nostri messaggeri sono giunti loro con prove chiare ma molti di loro, nonostante ciò, sorpassano ogni limite sulla terra”[12]

Quando la terra è assai popolata, la natura umana non ripone molta attenzione all’importanza della sacralità della vita. Rammentando l’esempio di Abele e Caino, il Corano ricorda il valore della vita, dicendo che il primo assassinio nella storia umana uccise de facto metà umanità e migliaia di generazioni future che sarebbero discese dalla pura progenie di Abele.

Il riferimento ai figli di Israele è alquanto significativo poiché l’intera storia si basa sull’uccisione del futuro califfo d’Iddio sulla terra. In maniera analoga il Corano accusa i figli di Israele di aver ucciso i profeti:

“Questo perché hanno rinnegato i segni d’Iddio ed hanno ucciso i profeti ingiustamente. Questo perché hanno disobbedito e commesso [ogni sorta di] trasgressione”[13]

In accordo alle tradizioni Sciite, ad Adamo (as) venne concesso un altro figlio chiamato “Hibatullah”, il quale divenne il suo successore. L’Imam al-Baqir (as) riporta che l’Inviato d’Iddio (S) abbia detto:

“Il primo dei successori sulla terra fu Hibatullah figlio di Adamo sebbene questi non fosse stato un profeta.”[14]



(1) “Narratives of the prophets di Khawaja Muhammad Islam, p. 19.
(2) “Narratives of the prophets”, di Khawajah Muhammad Islam, p. 20.
(3) La Bibbia (Genesi: 4).
(4) Il sacro Corano (al-Ma’idah: 27).
(5) Il sacro Corano (al-Ma’idah: 27-29).
(6) “Tafsir al-Safi” di Mullah Faydh al-Kashani, vol. 2, p. 28.
(7) Il sacro Corano (al-Ma’idah: 30).
(8) Il sacro Corano (al-Ma’idah: 31).
(9) “Majma’ al-Bayan” dell’°Allamah al-Tabarsi, vol. 3, p. 320.
(10) A tal riguardo si ricordi che la prima “shari’ah” legislativa venne rivelata al profeta Noè (as).
(11) Il sacro Corano (al-Mai’dah: 27).
(12) Il sacro Corano (al-Ma’idah: 32).
(13) Il sacro Corano (al-Baqarah: 61).
(14) “Usul al-Kafi” dello Shaykh al-Kulayni,  vol. 1, pp. 250-251.

Writer : shervin | Comments Off on La storia di Abele e Caino nel Corano Comments | Category : Sacro Corano

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