La Lanterna della Via: il testamento dell’Ayatullah Mesbah Yazdi

La Lanterna della Via: il testamento dell’Ayatullah Mesbah Yazdi

L’Ayatullah Mohammad Taqi Mesbah Yazdi nacque nel 1935 nella città iraniana di Yazd. Completata la sua formazione primaria nel seminario (Hawzah) di Yazd, dove agli studi tradizionali affiancò quelli di scienze moderne quali la chimica e la fisica, proseguì gli studi di livello avanzato delle scienze islamiche nella città santa di Najaf, in Iraq. A causa dei numerosi problemi finanziari, dopo un anno fu costretto a tornare in Iran, ove continuò la propria formazione nella città santa di Qom. Dal 1955 al 1963 partecipò alle lezioni dell’Imam Khomeyni e, contemporaneamente, per gli insegnamenti di esegesi coranica, delle opere di Ibn Sina (Avicenna) e di Mulla Sadra, beneficiò delle lezioni di Allamah Tabatabai.

Dopo aver partecipato ai corsi tenuti dall’Ayatullah Burujerdi, per circa quindici anni seguì le lezioni di giurisprudenza dell’Ayatullah Bahjat. Quando i suoi studi con l’Imam Khomeyni vennero interrotti a causa dell’esilio forzato della futura Guida della Rivoluzione da parte del regime Pahlavi, l’Ayatullah Mesbah Yazdi si dedicò ad approfondire le sue ricerche nelle questioni sociali dell’Islam, quali il jihad e il governo islamico. Insieme al Martire Beheshti, al Martire Bahonar, ad Hashemi Rafsanjani e all’Ayatullah Khamenei ha partecipato attivamente alla lotta contro il regime Pahlavi, e insieme ai martiri Beheshti, Quddusi e all’Ayatullah Jannati fu tra i principali insegnanti dell’importante Istituto Haqqani, ove per circa dieci anni insegnò filosofia ed esegesi coranica.

Prima e dopo la Rivoluzione, con il sostegno e su incoraggiamento dell’Imam Khomeyni, ha costituito diverse università, scuole e istituti, i più importanti dei quali sono “Rah-e Haqq”, l’Ufficio per la collaborazione tra la Hawzah e le Università e la Fondazione Culturale Baqer al-Ulum. Su designazione dell’attuale Guida della Rivoluzione Imam Khamenei è stato poi nominato direttore dell’”Istituto educativo e di ricerca Imam Khomeyni” di Qom.

E’ stato inoltre autore di importanti e numerose opere nel campo della teologia, della filosofia, dell’etica, dell’esegesi coranica, della giurisprudenza e del pensiero politico islamico, diverse delle quali tradotte anche in lingue europee. In italiano sono disponibili “Conoscere Iddio” (Il Cerchio) e “L’Islam e la libertà” (Irfan), che è possibile ordinare presso la nostra Associazione.

In una recente intervista televisiva con il figlio dell’Ayatullah, che speriamo di poter presto tradurre, Seyyed Hassan Nasrallah ha definito Hezbollah come “il simbolo oggettivo del pensiero dell’Ayatullah Mesbah a livello regionale.”

Membro del Consiglio degli Esperti, l’Ayatullah Mesbah Yazdi il 3 gennaio 2021, dopo un periodo di malattia, all’età di 86 anni è tornato al suo Signore. Di seguito presentiamo la traduzione integrale del suo testamento.

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Nel Nome di Dio Clemente e Misericordioso

Testimonio che non vi è divinità all’infuori d’Iddio, Unico e senza soci, e che Muhammad è il Suo servo e Messaggero, che Egli “ha inviato con la Guida e la Religione della Verità, onde farla prevalere su tutte le altre, anche se ciò dispiace agli associatori” (Sacro Corano, 9: 33). E testimonio che sua figlia Fatimah [1] è la Regina delle donne dei mondi; e che Ali ibn Abi Talib [2] è il Comandante dei credenti e la Guida dei timorati di Dio. E che Hasan, Husayn, Ali ibn al-Husayn, Muhammad ibn Ali, Ja’far ibn Muhammad, Musa ibn Jafar, Ali ibn Musa, Muhammad ibn Ali, Ali ibn Muhammad, Hasan ibn Ali e Hujjat ibn al-Hasan (le benedizioni di Dio siano su tutti loro) sono i miei Imam, maestri e guide [3]. Li ho presi come amici e mi sono allontanato dai loro nemici. O Dio! Annoverami tra i loro amanti, seguaci e fedeli e permettimi di resuscitare in loro compagnia!

E testimonio che la morte è verità, che l’Ora giungerà senza dubbio alcuno e che Dio resusciterà coloro che sono nelle tombe; e testimonio che tutto ciò che il Profeta (S) ha portato è vero, e che il Corano e la Gente della Casa del Profeta sono le due “Cose Preziose” [4]: chi le seguirà sarà salvato e chi loro disobbedirà sarà sviato. Cerchiamo rifugio in Dio Onnipotente.

Questa è l’ultima volontà di un servo peccatore che confida nel perdono e nella misericordia – che supera la Sua ira [5] – del proprio Signore, e che spera nell’intercessione delle Sue Guide infallibili (la misericordia di Dio sia su tutti loro).

Da Mohammad Taqi Yazdi al mio amato figlio Ali:

Gli consiglio ciò che Dio, i Suoi Messaggeri e i Suoi intimi amici consigliavano alle persone: avere consapevolezza di Dio (taqwa) e fare affidamento in Lui. Bisogna avere certezza che la salvezza si ottiene solo attraverso l’adorazione e l’obbedienza di Dio. Non è possibile raggiungere la felicità se non affidandosi a Lui e ricorrendo ai Suoi intimi amici. Una delle questioni più virtuose che Dio ci ha ordinato è la ricerca della conoscenza, l’agire in base ad essa e il trasmetterla agli altri.

Voglio che sappiate che in un momento come il nostro cercare la conoscenza di Dio e di ciò che ha rivelato è simile al jihad sulla Sua Via. Rappresenta anzi la forma più virtuosa di jihad. Per l’Islam e per i musulmani la minaccia dell’ignoranza è infatti maggiore della minaccia costituita dai nemici. Difendere l’Islam e dissipare dubbi sui suoi principi e norme costituiscono tra le azioni più virtuose, che compiacciono Dio Onnipotente. Prego Dio che lui (Ali) e suo fratello abbiano successo in questo campo, attraverso le Sue benedizioni e la Sua grazia.

Gli consiglio di essere sincero nell’azione, di impegnarsi in essa e di abbandonare la pigrizia. E gli consiglio di eseguire il tahajjud (la preghiera meritoria notturna) [6], la recitazione del Corano e cercare l’intercessione dei nobili amici intimi di Dio, in particolare quella dell‘Imam Husayn (as) [7] e dell’Imam Mahdi [8] (che Dio ne affretti la parusia). Gli consiglio di fare del bene a sua madre, perché il Paradiso è sotto i piedi delle madri. [9]

Gli consiglio di fare del bene verso suo fratello, il mio amato Mojtaba, e anche verso sua sorella. Gli consiglio inoltre di fare del bene verso i suoi fratelli nell’Islam, i parenti, i vicini e soprattutto i suoi insegnanti, in particolar modo di coloro dai quali ha acquisito la conoscenza del Tawhid (Unità Divina) e delle virtù etiche. Gli consiglio di chiedere perdono per me, sperando che questo si riveli benefico anche per lui. Chiedo a Dio Onnipotente di concedergli l’assistenza e l’aiuto divini, perché Egli è il Signore della grazia potente e dell’immensa generosità, e il più Misericordioso dei misericordiosi. E gli consiglio il ricordo continuo di Dio, la contemplazione e la riconoscenza [nei Suoi confronti]. Lo esorto a lottare contro l’io e le passioni, e il distacco nei confronti del mondo terreno, della vita materiale, della posizione e degli incarichi.

E gli consiglio la contentezza e l’abbandono della cupidigia verso ciò che è nelle mani degli uomini, affidandosi a Dio senza riporre speranza in altro che Lui. Non bisogna temere nulla tranne la disobbedienza di Dio, e nel percorrere il Suo sentiero non avere timore del biasimo della gente. Deve avere certezza che ciò che gli è giunto gli era destinato, mentre ciò di cui è stato privato non rientrava nel decreto divino.

E gli consiglio di essere paziente e soddisfatto di quanto gli è stato decretato da Dio, perché è una tra le cose più importanti. E gli consiglio di esercitare il suo sforzo per un’unica causa, quella del compiacimento di Dio Onnipotente, con la consapevolezza che il servo ripone la sua fiducia in Dio, Colui è più grande dell’abbandonarlo a se stesso o agli altri Suoi servi.

Gli consiglio quindi di non riporre speranza e fiducia in altri che Dio e di non chiedere aiuto se non a Lui. Lo avviso di staccarsi da tutti per volgersi unicamente all’Altissimo, di sperare in Lui e per Lui purificare il proprio amore, e di dirigere il suo cuore al ricordo (dhikr) [10] e ai colloqui intimi (munajat) con Dio. Chiedo all’Altissimo di concedergli successo in queste cose, per l’amore di Muhammad e della sua Pura Famiglia, e di fare in modo che anche la luce dei miei occhi, Mojtaba, abbia successo in tutti questi affari.

Quanto a mia moglie, ai figli, ai fratelli, ai colleghi e a tutti coloro verso i quali sono debitore, chiedo loro di perdonarmi e di pregare il Signore Compassionevole di accordarmi il Suo perdono. Vorrei che mia moglie vivesse nella nostra attuale casa per il resto della sua vita, a meno che lei stessa non preferisca diversamente. Le trasferisco tutti i mobili della casa e i miei effetti personali.

E quando risponderò alla chiamata del mio Signore Benedetto ed Eccelso vorrei che sulla mia tomba venisse recitata la benedetta Sura “Tabarak” (conosciuta anche come “Al-Mulk”, ndt) per quaranta notti.

E sebbene io stesso non possa tenere raduni di tawassul (richiesta d’intercessione dei quattordici Infallibili) nella mia abitazione, vorrei se possibile che ogni tanto si tenesse un incontro di tawassul in modo che i nomi benedetti del Principe dei Martiri [l’Imam Husayn] e dell’Imam dell’Epoca [l’Imam Mahdi] (che Dio affretti la sua parusia) siano tenuti in vita nella casa.

Desidero inoltre che parte di un terzo del mio patrimonio venga speso per sfamare i poveri, per offrire del cibo ai vicini e mantenere i legami con i parenti. Ricordatevi di fare la carità ai poveri, soprattutto durante la sepoltura.

Apparteniamo a Dio e a Lui è il nostro ritorno. O mio Maestro e mio Signore! Perdonami, perdonami, perdonami.

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Mohammad Taqi Mesbah Yazdi

Shawwal al-Mukarram 1420 AH

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NOTE

1] Sulla figura di Fatima, l’amata figlia del Profeta dell’Islam, cfr. l’articolo “La figura di Fatima Zahra”: https://islamshia.org/la-figura-di-fatima-zahra-as/ e “Fatima Zahra: il segreto della purezza”: https://islamshia.org/fatima-zahra-il-segreto-della-purezza-s-m-h-fadlallah/ 

2] Sull’Imam Ali, cfr. “Quattro capitoli dall’oceano della vita dell’Imam Ali”: https://islamshia.org/quattro-capitoli-dalloceano-della-vita-dellimam-ali-imam-khamenei/; “Le fonti dell’eredità intellettuale dell’Imam Ali”: https://islamshia.org/le-fonti-delleredita-intellettuale-dellimam-ali-r-shah-kazemi/

3] Si tratta dei dodici Imam, considerati i dodici successori legittimi del Profeta (S) dall’Islam Sciita. Per approfondimenti, cfr. l’articolo “Chi sono i dodici Successori del Profeta?”: https://islamshia.org/chi-sono-i-dodici-successori-del-profeta-s-3/ e “Il rango spirituale degli Imam”: https://islamshia.org/il-rango-spirituale-degli-imam/

4] Riferimento al celebre hadith del Profeta (S) noto come Thaqalayn (le due cose preziose), presente tanto nelle celebre raccolte di narrazioni sunnite quanto sciite. Per approfondimenti, cfr. l’articolo “Hadith Thaqalayn: mia famiglia o mia tradizione?”: https://islamshia.org/hadith-thaqalayn-mia-famiglia-o-mia-tradizione-shr-nasab/

5] Riferimento a un celebre hadith qudsi (quelli nei quali Dio parla in prima persona), riportato tanto da fonti sciite quanto sunnite, che afferma: “La Mia misericordia prevale sulla Mia ira“.

6] Cfr. l’articolo “La Preghiera della Notte (Salat al-Layl)”: https://islamshia.org/la-preghiera-della-notte-salat-al-layl/

7] Sulla figura e l’importanza dell’Imam Husayn, cfr. “Selezione di detti e lettere dell’Imam Husayn”: https://islamshia.org/detti-e-lettere-selezionati-dellimam-husayn/; “Dalla gnosi al martirio”: https://islamshia.org/dalla-gnosi-al-martirio-3/; “Ashura: la luce eterna”: https://islamshia.org/ashura-la-luce-eterna/; “Karbala”: https://islamshia.org/karbala-2/.

8] Sulla figura e la funzione dell’Imam Mahdi, cfr. “L’Imam Mahdi: il Salvatore dell’umanità”: https://islamshia.org/limam-mahdi-aj-il-salvatore-dellumanita/; “L’Imam Mahdi nel Sacro Corano”: https://islamshia.org/limam-mahdi-a-nel-sacro-corano/; “L’apparire del Mahdi”: https://islamshia.org/lapparire-del-mahdiallamah-smh-tabatabai/; “L’Imam Mahdi e l’escatologia sciita”: https://islamshia.org/limam-mahdi-aj-e-lescatologia-shiita-2/; “Dall’Attesa alla Luce”: https://islamshia.org/dallattesa-alla-luce/.

9] Riferimento a un altro celebre hadith del Profeta (S), anch’esso presente tanto nelle raccolte sunnite quanto sciite, che afferma: “Il Paradiso è sotto i piedi delle madri“.

10] Sul Dhikr, cfr. l’articolo “Dhikr: il costante ricordo di Dio”: https://islamshia.org/dhikr-il-costante-ricordo-di-dio/ 

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Traduzione a cura di Islamshia.org © È autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Il pensiero islamico , Novità

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