Articolo tratto da “Mahjubah” vol.20, n.11 (204), Novembre 2001- Sha’ban 1422
Chiunque cerchi informazioni su concepimento e gravidanza viene bombardato da consigli come per esempio “devi iniziare a prendere acido folico il prima possibile” oppure “fai il test per la rosolia” o ancora “cerca di seguire una dieta bilanciata” e così via; sebbene tutti questi consigli siano molto utili e importanti, essi riguardano soltanto l’aspetto fisico dello sviluppo del feto.
Quello che nessuno ci dice è come preparare lo sviluppo e il benessere spirituale, emozionale ed intellettuale del nostro bambino e quanto sia importante e vitale il ruolo della madre durante la gravidanza nel costruire la personalità dei figli. Negli ultimi decenni sono state condotte moltissime ricerche sulla vita in utero del feto, ed è stato innegabilmente provato che lo stile di vita della madre ha pesanti effetti sul futuro nato.
Una delle cose più importanti che influenzeranno la vita di una persona sono i sentimenti e le emozioni che la madre prova durante la gravidanza. Emozioni come collera, paura, depressione ed ansietà provocano mutamenti chimici nell’organismo tramite il rilascio di determinati ormoni nel sangue. Questi raggiungono anche il feto e quando la madre prova le suddette emozioni la reazione ad esse è il battito cardiaco accelerato e così reagisce quello del feto. Se la madre passa attraverso questi stati emotivi per molto tempo, queste emozioni verranno trasmesse automaticamente al feto ed esse diverranno parte del percorso emotivo del futuro nato.
Molti studi hanno rivelato che i bambini tendono ad essere depressi se le loro madri durante la gravidanza soffrivano di depressione, e allegri se le loro madri durante la gravidanza erano allegre, di buon umore. Uno studio ha misurato le reazioni di un feto nel caso in cui la madre vedeva un film che le causava tristezza, e gli scienziati hanno scoperto che anche quest’ultimo dava segni di tristezza. Il dott. Monike Lukesh, una psicologa della Costantine University in Germania, ha concluso dai suoi studi che l’atteggiamento della madre ha un effetto rilevante sul carattere del nascituro.
I figli delle madri che accettavano la gravidanza, che volevano effettivamente formare una famiglia, erano più sani sia fisicamente che psicologicamente, sia al momento della nascita che durante la crescita e si rivelarono individui ben inseriti, con capacità e risorse maggiori rispetto ai figli di madri che inconsciamente o no avevano rifiutato la loro gravidanza. E’ stato inoltre provato che una persona impara la propria lingua mentre è ancora nell’utero. Feti che erano monitorati con ecografo hanno mostrato reazioni ai suoni a 16 settimane di gestazione, cioè ancor prima del completamento dell’apparato uditivo del feto.
Ora sappiamo che il feto può sentire la voce della madre distintamente e può sentire altri suoni provenienti dall’esterno; il feto sembra però preferire la voce umana. Per questo motivo gli studiosi musulmani hanno raccomandato alle madri di recitare molto spesso il Corano perché il feto lo inizierà ad imparare e svilupperà un notevole attaccamento alla Parola di Dio.
Riguardo allo sviluppo spirituale del feto, c’è una serie di cose che la madre può fare per costruire delle buone fondamenta e far si che il figlio diventi un buon musulmano. Ci sono numerosi Ahadith dei Santi Imam (pace su di Loro) che ci dicono che una donna gravida dovrebbe sempre rimanere in stato di purità (wudhu). Questo perché Dio preferisce chi mantiene il wudhu e gli angeli gli sono più vicini.
Oltre a questo, la madre dovrebbe evitare di commettere qualsiasi peccato, perché ciò si rifletterebbe direttamente sul feto e sulla sua personalità. Gli effetti di ciò si potrebbero paragonare agli effetti del fumo sul nascituro. A questo bambino, senza nessuna colpa diretta, verrebbe dato un pessimo inizio di vita in quanto sarà svantaggiato sia fisicamente che psicologicamente dalla nascita e soffrirà degli effetti negativi (del peccato) in termini di handicap per tutta la vita.
Il cervello e la spina dorsale di un feto sono già sviluppati all’ottava settimana di gestazione. Molte donne potrebbero non essere nemmeno consapevoli della loro gravidanza a questo stadio e/o potrebbero non prestare molta attenzione al benessere del futuro nato. Questo cervello è poi quello che una persona avrà per tutto il resto della vita, guidandolo nelle decisioni da prendere, guidandolo perfino nella scelta di seguire il Sentiero di Allah oppure quello di Satana; per questo motivo una madre dovrebbe sempre avere il timore di Allah innanzitutto nella sua mente, in modo che questo si imprima anche nella mente e nell’anima del nascituro.
Numerosi scienziati hanno condotto un gran numero di ricerche su come si struttura il cervello del feto ed essi hanno scoperto che le basi per avere un figlio intelligente devono essere poste quando esso è ancora nell’utero della madre. Thomas R. Verny, nel suo libro “La vita segreta del bambino ancora non nato” scrive: “La qualità delle cure e delle stimolazioni nelle prime settimane e nei primi anni di vita contribuiscono direttamente al futuro benessere del bambino, alla sua felicità e abilità a sviluppare pienamente il suo potenziale”.
Si è persino tentato di sfruttare questo assunto sul mercato, creando prodotti per la stimolazione prenatale. Prodotti per la stimolazione sonica insegnano alla madre a leggere dei brani mentre strofina la mano sulla pancia. Studi hanno dimostrato, infatti, che parlare col feto lo aiuta a sviluppare maggiori capacità intellettive e rafforza il legame tra madre e figlio. Si è dedotto anche che i bimbi hanno memoria della loro vita intra-uterina perché dimostrano di riconoscere canzoni, musiche e storie che venivano frequentemente sentite prima della nascita.
Noi, come devote musulmane, dovremmo fare tesoro di queste informazioni insegnando ai nostri figli Supplichee Sure del Santo Corano, perché il nostro utero è la prima importante scuola dei nostri figli. Queste cure e attenzioni durante i nove mesi di gravidanza saranno il miglior regalo che potremo fare ai nostri figli perché contribuirà a costruire la loro intera vita e a determinare il loro “Akhirah” (Aldilà).