Cercare rifugio nel Sacro Corano

Cercare rifugio nel Sacro Corano

Arifa Hudda

In un precedente articolo abbiamo discusso l’importanza del costante Ricordo di Dio attraverso la realizzazione continua di alcuni tipi di Dhikr (1). Tenere le nostre menti occupate con il ricordo di Dio non solo comporta grandi ricompense, ma ci aiuta anche nella nostra lotta interiore contro l’io (Jihad al-Akbar). In questo articolo daremo uno sguardo ad un’altra azione che costituisce un importante strumento in questa difficoltosa battaglia che avviene al nostro interno: cercare rifugio nel Nobile Corano. 

Vi è un ben noto hadith del Santo Profeta dell’Islam (S) che afferma che:

إِنِّی تَارِكٌ فِیكُمُ الثَّقَلَیْنِ مَا إِنْ تَمَسَّكْتُمْ بِهِمَا لَنْ تَضِلُّوا- كِتَابَ اللَّهِ وَ عِتْرَتِی أَهْلَ بَیْتِی

In realtà lascio tra di voi due cose preziose. Se vi atterrete ad entrambe, non vi travierete dopo di me: il Libro di Dio e la mia ‘Itrah (famiglia), l’Ahl al-Bayt.”

Sfortunatamente molte persone non comprendono il valore di questo grande Libro – il Corano – né ne usufruiscono nella loro vita quotidiana quale Luce di Vera Guida. L’Hujjatulislam Shaykh Qara’ati, un ben noto commentatore del Corano che da quaranta anni impartisce regolarmente lezioni nella televisione iraniana, nel primo volume della sua esegesi, Tafsir-e Nur, menziona il seguente punto riguardo il Corano e coloro che ad esso fanno riferimento: “Ci sono alcune persone che neanche leggono il Corano, poi ci sono coloro che lo recitano ma non ne comprendono i significati, poi coloro che comprendono i significati ma che non vi riflettono (Tadabbur), poi coloro che riflettono sui significati ma non ne applicano gli insegnamenti nella loro vita e poi coloro che applicano le ingiunzioni del Corano ma non le insegnano agli altri.”

Dio ci dice nella Surah Muhammad del Corano, nel versetto 24, che:

أَفَلَا يَتَدَبَّرُونَ الْقُرْآنَ أَمْ عَلَىٰ قُلُوبٍ أَقْفَالُهَا

Non mediteranno sul Corano? Hanno forse catenacci sui cuori?

In questo versetto Dio ci pone una domanda retorica: “Perché non riflettete sul Corano? Perché non leggete il Corano? Avete un catenaccio di negligenza o miscredenza posto sui vostri cuori?” Fondamentalmente il Corano ci dice che se vogliamo rimuovere gli Shayatin (diavoli) tra i Jinn e gli uomini dal nostro cuore, se vogliamo essere vittoriosi nella lotta interiore e se vogliamo trovarci sempre sotto lo sguardo benevolo e la protezione di Dio – allora dobbiamo leggere ed applicare il Corano nel modo in cui deve essere letto ed applicato.

Tanto l’Ahl al-Bayt (as) quanto il Corano enfatizzano il prendere il Corano come una protezione e il trovare in esso rifugio. Nella Surah al-Isra, versetto 45, viene detto:

وَإِذَا قَرَأْتَ الْقُرْآنَ جَعَلْنَا بَيْنَكَ وَبَيْنَ الَّذِينَ لَا يُؤْمِنُونَ بِالْآخِرَةِ حِجَابًا مَّسْتُورًا

Quando leggi il Corano, mettiamo una spessa cortina tra te e coloro che non credono nell’altra vita.”

Iddio ci dice essenzialmente che se recitiamo il Corano nel modo in cui deve essere recitato, Egli collocherà allora una barriera tra noi e Shaytan (sia dei Jinn che dell’umanità) ed Egli ci allontanerà dai nostri nemici e dalla nostra anima concupiscente (la Nafs Ammarah) e, più importante ancora, Egli ci renderà vittoriosi nella nostra lotta interiore.

Ovviamente questo non significa che dobbiamo lasciare tutti gli altri atti e doveri e limitarci soltanto a leggere il Corano! Iddio Stesso spiega nella Ayah 20 della Surah al-Muzzammil che Egli conosce il momento in cui noi possiamo essere occupati, malati, in viaggio o trovarci in uno stato non adatto per leggere il Corano, o che possiamo essere impegnati negli affari di questo mondo, e quindi ci dice:

إِنَّ رَبَّكَ يَعْلَمُ أَنَّكَ تَقُومُ أَدْنَىٰ مِن ثُلُثَيِ اللَّيْلِ وَنِصْفَهُ وَثُلُثَهُ وَطَائِفَةٌ مِّنَ الَّذِينَ مَعَكَ ۚ وَاللَّهُ يُقَدِّرُ اللَّيْلَ وَالنَّهَارَ ۚ عَلِمَ أَن لَّن تُحْصُوهُ فَتَابَ عَلَيْكُمْ ۖ فَاقْرَءُوا مَا تَيَسَّرَ مِنَ الْقُرْآنِ ۚ عَلِمَ أَن سَيَكُونُ مِنكُم مَّرْضَىٰ ۙ وَآخَرُونَ يَضْرِبُونَ فِي الْأَرْضِ يَبْتَغُونَ مِن فَضْلِ اللَّهِ ۙ وَآخَرُونَ يُقَاتِلُونَ فِي سَبِيلِ اللَّهِ ۖ فَاقْرَءُوا مَا تَيَسَّرَ مِنْهُ

In verità il tuo Signore sa che stai ritto [in Preghiera] per quasi due terzi della notte, o la metà, o un terzo e che lo stesso [fanno] una parte di coloro che sono con te. Iddio ha stabilito la notte e il giorno. Egli già sapeva che non avreste potuto passare tutta la notte in Preghiera ed è stato indulgente verso di voi. Recitate dunque, del Corano, quello che vi sarà agevole. Egli già sapeva che ci sarebbero stati tra voi i malati ed altri che avrebbero viaggiato sulla terra in cerca della grazia di Dio ed altri ancora che avrebbero lottato per la Sua causa. Recitatene dunque quello che vi sarà agevole.

Quindi non bisogna mai trascurare il Corano o prenderlo alla leggera – dobbiamo piuttosto usare questo Libro Celeste al meglio delle nostre capacità, poiché non vogliamo essere tra coloro rispetto ai quali il Nobile Profeta (S) si lamenterà nel Giorno del Giudizio:

وَقالَ الرَّسُولُ يا رَبِّ إِنَّ قَوْمِي اتَّخَذُوا هذَا الْقُرْآنَ مَهْجُوراً

Il Messaggero dice: “Signore, il mio popolo ha in avversione questo Corano!”. (25:30)

Proseguendo, vediamo che Dio impartisce alcune indicazioni direttamente al Santo Profeta (S), come è riportato nella Surah al-Muzzammil; si tratta comunque di una guida anche per noi. Dal primo al quarto versetto, Egli sostanzialmente dice: ‘Muzzammil (un nome affettuoso con il quale Dio chiama il Suo Profeta), Noi sappiamo che hai la responsabilità particolarmente difficile della Profezia da portare sulle tue spalle, al pari dei Musulmani che devono affrontare una sfida nel Jihad al-Akbar; se tutti voi volete essere vittoriosi nelle vostre prove personali, dovete allora rimanere in veglia una parte della notte, realizzare la Salat al-Lail (la Preghiera meritoria della notte) e recitare il Nobile Corano contono basso e misurato.’ 

Dio in questa Surah continua dicendo che colui che ha una connessione intima con questo Libro Sacro svilupperà una salda intenzione e una forte volontà.

L’Ayatullah Mazaheri nella sua opera “La lotta dentro sé stessi” (Jihad ba Nafs), trattando l’esegesi di questa Surah dice che il tempo migliore per recitare il Corano è durante la notte, specialmente tra il Fajr e l’alba, poiché ciò rafforza la mente, consente l’ascesa spirituale ai più alti livelli, permette di combattere i differenti Shayatin (tra gli uomini e Jinn) e di fortificare la nostra pazienza di fronte ai nemici. Alla fine, inoltre, egli sarà benedetto col dominio e la vittoria su tutti i suoi nemici.

In molti passi il Corano afferma che questo Libro è anche una cura per molte cose: sia le malattie del cuore che quelle fisiche. Le malattie del cuore quali tristezza, preoccupazione, depressione, orgoglio, gelosia, arroganza, ecc., vengono rimosse dalla costante recitazione di questo Nobile Libro. Nella Surah al-Isra, versetto 82, viene enfatizzato questo aspetto:

وَنُنَزِّلُ مِنَ الْقُرْآنِ مَا هُوَ شِفَاءٌ وَرَحْمَةٌ لِّلْمُؤْمِنِينَ ۙ وَلَا يَزِيدُ الظَّالِمِينَ إِلَّا خَسَارًا

Facciamo scendere nel Corano ciò che è guarigione e misericordia per i credenti, e ciò che accresce la sconfitta degli oppressori.

L’Ahl al-Bayt (as) ha inoltre dichiarato che il Corano non è soltanto una cura per il cuore e l’anima interiore, ma contiene anche cure per le malattie fisiche ed esteriori. Per esempio ci sono differenti ayat da leggere per aumentare la vista, il sostentamento, la memoria, ecc.

Shaykh Muhammad ibn Ya’qub al-Kulayni, il compilatore di “Al-Kafi” narra il seguente hadith:

خُذ مِنَ أالقُرآنِ ما شاءَ ما شاءَ

​“Prendi dal Corano qualsiasi cosa, qualsiasi cosa

Questo hadith ci dice che se abbiamo un importante desiderio o volontà che vogliamo si realizzi, o se abbiamo una malattia incurabile o ogni altra difficoltà, allora dobbiamo cercare rifugio nel Corano.

In un bellissimo hadith il Messaggero di Allah (S) dice:

من جعله أمامه قاده إلى الجنة، ومن جعله خلفه ساقه إلى النار

Colui che è in costante contatto con il Corano e lo prende come esempio (nella sua vita) entrerà in Paradiso, e colui che è contro di esso o lo trascurerà andrà all’Inferno.” (Safinatul Bihar, vol. 2, pag. 413)

L’Imam Ja’far ibn Muhammad as-Sadiq (as) ha detto che la casa nella quale il Corano è recitato illumina gli Angeli nei Cieli al pari di quanto fanno le stelle luminose per gli abitanti della terra. Tutte le calamità saranno inoltre rimosse, gli Angeli discenderanno in questa casa e gli Shayatin vi verranno allontanati. Comunque, se una persona non possiede amore per il Corano nel proprio cuore, allora gli Angeli abbandoneranno questa persona e non le forniranno alcuna guida spirituale, ma verrà ‘guidata’ invece da Shaytan.

Nella Surah al-An’am, versetto 121, Allah dice:

وَإِنَّ الشَّيَاطِينَ لَيُوحُونَ إِلَىٰ أَوْلِيَائِهِمْ لِيُجَادِلُوكُمْ ۖ وَإِنْ أَطَعْتُمُوهُمْ إِنَّكُمْ لَمُشْرِكُونَ

I diavoli ispirano ai loro amici la polemica con voi. Se li seguiste sareste associatori.

Un’altra calamità che potrebbe colpire coloro che non rispettano il Corano in base al rango che gli appartiene è che nel Giorno del Giudizio saranno condotti nella Valle del Giudizio (Mash’ar) ciechi. A questo punto chiederanno ad Allah: “Nel dunya (mondo terreno) potevo vedere, perché ora sono cieco?” La risposta sarà come questa: “Anche nel dunya eri cieco – non avendo onorato il Corano, affetto da cecità spirituale – e poiché Ci hai dimenticato nel dunya, Noi ti abbiamo dimenticato in questo mondo.”

Ciò è stato menzionato nella Surah Taha, versetto 124-126 come segue:

وَمَنْ أَعْرَضَ عَنْ ذِكْرِي فَإِنَّ لَهُ مَعِيشَةً ضَنْكًا وَنَحْشُرُهُ يَوْمَ الْقِيَامَةِ أَعْمَىٰ. قَالَ رَبِّ لِمَ حَشَرْتَنِي أَعْمَىٰ وَقَدْ كُنتُ بَصِيرً . قَالَ كَذَٰلِكَ أَتَتْكَ آيَاتُنَا فَنَسِيتَهَا ۖ وَكَذَٰلِكَ الْيَوْمَ تُنسَىٰ

Chi si sottrae al Mio Monito, avrà davvero vita miserabile e sarà resuscitato cieco nel Giorno della Resurrezione. Dirà: “Signore! Perché mi hai resuscitato cieco quando prima ero vedente?”.[Allah] Risponderà: “Ecco, ti giunsero i Nostri segni e li dimenticasti; alla stessa maniera oggi sei dimenticato”.

D’altra parte a colui che terrà il Corano nel massimo rispetto e attenzione e lo prenderà come modello nella propria vita quotidiana, il Corano nel Giorno del Giudizio renderà testimonianza a favore di questa persona, chiederà ad Allah di renderlo felice e di donargli una stazione tale che la persona, il Corano ed Allah saranno tutti compiaciuti di questa ricompensa.

In quel giorno, l’ayat coranica sarà come un scala e alla persona verrà detto di ascendere di una stazione per ogni ayah che avrà recitato. Ovviamente dobbiamo ricordare che queste differenti stazioni celesti sono di natura spirituale, come in una classe dove tutti i bambini siedono sullo stesso tipo di sedie ma ognuno avrà un differente livello a seconda del proprio intelletto e conoscenza.

L’Ayatullah Mazaheri, proseguendo, spiega che ci sono tre fasi per avere un contatto o una relazione intima con il Corano. La prima fase è semplicemente quella di recitare il Corano, anche se non se ne comprende o conosce il significato. Questo livello ha degli effetti positivi sul cuore della persona e i benefici verranno visti anche in questo mondo terreno. Egli non verrà così condotto cieco nel Giorno del Giudizio. Il Corano è un Nur (Luce Divina) che illumina il cuore anche se uno non ne comprende i significati, rimuove la tristezza e le preoccupazioni e dona forza per combattere contro i nemici. Nella Surah al-Maidah, versetto 15, esso afferma:

قَدْ جَاءَكُمْ مِنَ اللَّهِ نُورٌ وَكِتَابٌ مُبِينٌ

Una Luce e un Libro chiaro vi son giunti da Allah.

Nel Corano, in due altri versetti – nella Surah al-Isra versetto 45 e nella Surah al-Muzammil versetto 20 – ci viene detto semplicemente:

وَإِذَا قَرَأْتَ الْقُرْآنَ و فَاقْرَءُوا مَا تَيَسَّرَ مِنَ الْقُرْآنِ

Quando leggi il Corano, mettiamo una spessa cortina tra te e coloro che non credono nell’altra vita.

In questi due versetti ci viene semplicemente detto di “Leggere il Corano”, affermando fondamentalmente che anche se non comprendiamo i significati dobbiamo comunque leggere il Libro Sacro. La ragione di ciò può essere spiegata con la seguente analogia: quando una persona mangia una mela può non conoscere il nome delle vitamine e minerali che può assumere da questo frutto, ma ciò non significa che soltanto a causa della sua ignoranza egli non debba mangiare la mela, perché ovviamente beneficerà da quanto essa contiene. Similmente, anche soltanto recitando il Corano una persona avrà benefici in questo mondo e ricompense nell’altro.

La seconda fase, che è più elevata della prima, è quella di riflettere sul Corano (Tadabbur fil Qur’an). Se una persona si concentra sui significati delle ayat mentre legge il Libro Celeste è come se Allah parlasse direttamente a questa persona. Per esempio, quando leggiamo la frase:

يا أَيُّهَا الَّذينَ آمَنُوا

“O voi che avete fede!”

Allora dobbiamo dire Labbayk (Presente!) come se stiamo rispondendo alla chiamata che Allah rivolge ai credenti.

Se leggiamo un ayah sulla punizione nell’inferno, dobbiamo diventare pieni di paura e cercare perdono in Allah per i nostri peccati; e quando giungiamo ad una ayah sul regno celeste o sulle sue bontà dobbiamo pregare di diventarne degni e ricevere le benedizioni del Paradiso. Ovviamente ognuno comprenderà e capirà il Corano in differenti livelli, a seconda della propria capacità e conoscenza.

La terza fase del Corano, che è la più alta, è quella nella quale la persona agisce in base a quanto vi è nel Nobile Corano e questo Libro Divino diventa allora una guida per la persona.

Nel Corano Allah afferma:

إِنَّ هَٰذَا الْقُرْآنَ يَهْدِي لِلَّتِي هِيَ أَقْوَمُ وَيُبَشِّرُ الْمُؤْمِنِينَ الَّذِينَ يَعْمَلُونَ الصَّالِحَاتِ أَنَّ لَهُمْ أَجْرًا كَبِيرًا

In verità questo Corano conduce a ciò che è più giusto e annuncia la lieta novella ai credenti, a coloro che compiono il bene: in verità avranno una grande ricompensa.” (Sura al-Isrà’, 9)

Nella Surah al-Maidah, versetto 16, esso dice:

يَهْدِي بِهِ اللَّهُ مَنِ اتَّبَعَ رِضْوَانَهُ سُبُلَ السَّلَامِ وَيُخْرِجُهُم مِّنَ الظُّلُمَاتِ إِلَى النُّورِ بِإِذْنِهِ وَيَهْدِيهِمْ إِلَىٰ صِرَاطٍ مُّسْتَقِيمٍ

Con essi [la Luce e il Libro] Allah guida sulla via della salvezza quelli che tendono al Suo compiacimento. Dalle tenebre li trae alla luce, per volontà Sua li guida sulla retta via.

Colui che recita, riflette e agisce in base al Corano riceverà da Allah (Glorificato ed Esaltato) molteplici benedizioni, quali l’Ilham (ispirazione spirituale) che lo guiderà. La Luce di Allah verrà inoltre irradiata nel suo cuore ed egli sarà in grado di combattere tutti i nemici interni ed esterni. Ogni oscurità sarà rimossa dalla sua vita ed egli non svierà mai dalla Religione. Non vi sarà nulla nel suo cuore ad eccezione di Allah:

لا مؤثر في الوجود إلا الله

Non vi è nulla (nell’universo) che abbia alcun effetto sull’esistente ad eccezione di Allah.”

Quindi, in conclusione, dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per elevare il Corano nella nostra vita al livello che gli appartiene. Se desideriamo qualsiasi cosa in questo basso mondo, se aspiriamo all’altro mondo, se vogliamo che vengano da noi rimosse tristezza e difficoltà, se cerchiamo di dominare i nostri bassi desideri (Naf al-Ammarah), se vogliamo rimuovere inostri tratti caratteriali negativi o se bramiamo che il nostro rango spirituale venga elevato, allora la risposta a tutto ciò è “aggrapparsi saldamente” al Sacro Corano.

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NOTE

1) Cfr. l’articolo pubblicato sul nostro sito Dhikr: il costante Ricordo di Dio” http://islamshia.org/dhikr-il-costante-ricordo-di-dio/

 

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Sacro Corano

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