Breve storia del Movimento Islamico della Nigeria

Intervento del Prof. Abdullahi Danladi, del Resource Forum del Movimento Islamico della Nigeria (MIN), alla “Conferenza Jaishu Shaheed Ahmad Zakzaky”, tenutasi nella città nigeriana di Abuja l’11 ottobre 2025, in occasione dell’anniversario della nascita di Ahmad Zakzaky – figlio del fondatore e capo del MIN Shaykh Ibrahim Zakzaky – ucciso dalle forze di sicurezza nigeriane nel 2014 durante una pacifica manifestazione per la Giornata mondiale di Quds (Gerusalemme) a Zaria, nel nord del Paese africano. Ricordiamo che ben altri cinque figli dello Shaykh Ibrahim Zakzaky, in due distinti episodi, hanno raggiunto il martirio per mano delle forze di sicurezza nigeriane.
Introduzione
Il Movimento Islamico rappresenta uno dei più significativi risvegli religiosi e intellettuali nella storia contemporanea nigeriana. Nato come dovere divino di tornare agli insegnamenti dell’Islam nella loro totalità, in risposta all’oppressione politica, al decadimento morale e alla stagnazione spirituale, si è evoluto in una vibrante forza socio-religiosa guidata dai principi islamici e da una visione di giustizia, unità e governo divino. Questo articolo ripercorre lo sviluppo storico del Movimento Islamico, ne delinea i fondamenti dottrinari e ne esamina gli obiettivi, in particolare quelli incarnati nella dirigenza e negli insegnamenti dello Shaykh Ibrahim Zakzaky. Il presente articolo sottolinea la missione del Movimento: costruire una società giusta e consapevole di Dio e formare una generazione che incarni i valori del sacrificio, della conoscenza e della resistenza all’oppressione.
Ogni epoca è testimone dell’ascesa di movimenti che sfidano la falsità, risvegliano la coscienza e ripristinano la dignità dell’uomo. Nel panorama nigeriano contemporaneo, il Movimento Islamico è emerso come uno di questi fenomeni di ispirazione divina, un richiamo alla fede, alla conoscenza e alla giustizia.
In un’epoca in cui corruzione, oppressione e declino morale pervadevano la società, questo Movimento è apparso come una rinascita etica e spirituale, radicata nel Corano, nella Sunnah e nell’eredità rivoluzionaria della lotta dell’Islam contro la tirannia. Non è un movimento per il potere o la ricchezza, ma per il ripristino della sovranità di Dio, l’affermazione della Verità (Haqq) e la liberazione degli oppressi.
Contesto storico del Movimento Islamico in Nigeria
Le origini del Movimento Islamico in Nigeria possono essere fatte risalire alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, un periodo caratterizzato da fermento ideologico tra gli studenti universitari nigeriani. Questa fu anche l’era del risveglio islamico globale ispirato dalla vittoria della Rivoluzione Islamica in Iran (1979), un trionfo che dimostrò il potere della fede nel rovesciare la tirannia e ristabilire la sovranità divina negli affari umani.
Tra gli studenti musulmani dell’Università Ahmadu Bello della città nigeriana di Zaria, lo Shaykh Ibrahim Zakzaky emerse come una voce guida che invocava la rinascita dell’Islam come stile di vita completo. Il suo messaggio trovò profonda risonanza tra i giovani disillusi dai fallimenti del secolarismo, del neocolonialismo e del materialismo. Nel 1980, quella che era iniziata come una campagna intellettuale e morale tra studenti e giovani si trasformò in un Movimento Islamico nazionale, unito dall’appello al ripristino dei valori islamici, all’indipendenza e alla resistenza all’oppressione.
Nel corso degli anni ’80 e ’90, il Movimento si diffuse in città e villaggi, fondando circoli di studio, scuole, moschee, progetti comunitari e programmi di assistenza sociale. Incoraggiava i musulmani a studiare l’Islam in modo approfondito, a praticarlo con sincerità e a sfidare i sistemi corrotti che opprimevano i poveri e gli oppressi. Nonostante i ripetuti tentativi dei governi successivi di reprimerlo, inclusi arresti di massa, omicidi e massacri, il Movimento ha resistito, guidato dalla pazienza e dalla saggezza del suo tenace leader, lo Shaykh Zakzaky. Il massacro di Zaria del 2015[1], in cui migliaia di seguaci furono brutalmente uccisi e il venerato leader e sua moglie furono imprigionati, rimane una tragica testimonianza della lunga persecuzione del Movimento. Eppure, come dimostra la storia, ogni goccia del sangue dei martiri non ha fatto che rafforzare la determinazione del Movimento, da qui l’appropriata commemorazione di Jaishu Shahid Ahmad Zakzaky, l’esercito di martiri che hanno sacrificato la propria vita per la verità.
Fondamenta dottrinarie
La dottrina del Movimento Islamico è profondamente radicata nel Tawhid (l’Unità e Unicità divina), che stabilisce che ogni sovranità appartiene solo a Dio. Da ciò deriva il rifiuto del Movimento dell’oppressione, della corruzione e dei sistemi secolari che alienano l’uomo dalla giustizia divina.
Esso promuove l’unità dei Musulmani, l’istituzione di una società governata dall’etica islamica e la difesa degli oppressi, ovunque si trovino. Lo Shaykh Zakzaky ha costantemente sottolineato che l’Islam non è una religione limitata ai rituali, ma un sistema di vita completo che include governo, economia, istruzione ed etica, tutti guidati dalla legge divina.
Obiettivi del Movimento Islamico
Gli obiettivi del Movimento Islamico sono ampi, ma interconnessi. Possono essere suddivisi in dimensioni spirituali, educative, sociali e politiche.
(a) Riforma spirituale ed etica: il Movimento si propone di riformare l’anima umana, coltivando la Taqwa (consapevolezza di Dio) e la disciplina etica.
(b) Conoscenza e illuminazione: il Movimento investe nell’istruzione a tutti i livelli, incoraggiando la ricerca intellettuale, lo studio del Corano, la Sunnah del Profeta e la consapevolezza delle sfide contemporanee.
(c) Unità della Ummah: uno degli obiettivi principali del Movimento è trascendere le divisioni settarie e promuovere l’Unità Islamica come elemento essenziale per la forza e la dignità.
(d) Giustizia e Resistenza all’oppressione: il Movimento si batte per gli oppressi, traendo ispirazione dal Corano (ad esempio 4:75) e sostenendo la resistenza modellata sull’esempio dell’Imam Husayn (as).
(e) Istituzione di un Ordine Islamico: Il Movimento immagina un ordine sociale giusto basato sulla guida divina in tutti gli aspetti della vita.
(f) Servire l’umanità: estende la sua missione al servizio dell’umanità indipendentemente dalla religione, promuovendo la beneficenza, i servizi sanitari e lo sviluppo della comunità.
Il ruolo dei Martiri (Shuhada)
La storia del Movimento è inseparabile dai sacrifici dei suoi martiri: uomini, donne e bambini che hanno dato la vita per la causa di Dio. Il loro sangue è l’inchiostro con cui è scritta la storia del Movimento. La Conferenza Jaishu Shaheed Ahmad Zakzaky serve a ricordare che il martirio non è morte, ma vita eterna al servizio della verità. Il Corano dichiara: “E non dite che sono morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Allah, ché invece sono vivi e non ve ne accorgete” (Corano, 2:154). Il loro coraggio ispira i vivi a continuare la lotta con fede, conoscenza e pazienza.
Sfide e perseveranza
Nonostante decenni di persecuzioni, il silenzio mediatico e isolamento sociale, il Movimento Islamico non solo è sopravvissuto, ma si è anche rafforzato. La sua perseveranza risiede in tre pilastri fondamentali: la fede nella promessa di Dio, un leader incrollabile e una schiera di seguaci disciplinati e istruiti. La sfida che ci attende è consolidare questi traguardi espandendo il lavoro intellettuale, rafforzando la partecipazione dei giovani e delle donne e interagendo in modo costruttivo con la società in generale per dimostrare la bellezza e la giustizia dell’Islam.
Conclusione
Il Movimento Islamico si pone oggi come uno dei movimenti più disciplinati, dottrinalmente radicati e spiritualmente vivaci in Africa. La sua storia è quella della fede sotto attacco, ma con la testimonianza che la Verità non può essere messa a tacere. I suoi obiettivi: purificazione spirituale, conoscenza, unità, giustizia e servizio, riflettono l’essenza atemporale dell’Islam stesso. La resistenza del Movimento in mezzo all’oppressione è la prova che la guida divina e la sincerità trionfano sempre sulla tirannia. Onorando la memoria di Jaishu Shaheed Ahmad Zakzaky nel giorno del suo compleanno, rinnoviamo il nostro impegno a continuare la lotta per la giustizia, la conoscenza e l’ordine divino finché la falsità non perirà e la verità prevarrà, come Dio ha promesso: “E di’: «È giunta la verità, la falsità è svanita». Invero la falsità è destinata a svanire” (Corano, 17:81).
[1] Nel massacro di Zaria del dicembre 2015, l’esercito nigeriano uccise almeno mille musulmani sciiti, tra cui donne e bambini, membri del Movimento Islamico della Nigeria. Shaykh Zakzaky e sua moglie rimasero gravemente feriti e tre dei figli furono uccisi. I corpi dei martiri furono sepolti segretamente in fosse comuni.
Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte