Messaggio di al-Houthi nel primo anniversario del martirio di Soleimani


Messaggio di Abdul Malik Al-Houthi in occasione del primo anniversario del martirio di Haj Qassem Soleimani

In concomitanza con il primo anniversario del martirio del Generale Haj Qassem Soleimani, il defunto comandante della Forza Quds del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, Abdul Malik Badruddin al-Houthi, capo del movimento yemenita Ansarullah, ha descritto le sublimi qualità del Comandante della Resistenza in un messaggio scritto di proprio pugno inviato alla famiglia di Soleimani.

La Fondazione per la conservazione e la pubblicazione delle opere del martire Soleimani “Maktab [Scuola] Haj Qassem” (https://www.soleimany.ir/) ha pubblicato il testo, che traduciamo in italiano di seguito.

 

Col Nome d’Iddio Clemente e Misericordioso

La pace sia sul Profeta Muhammad e sulla sua Pura Famiglia. Dice Dio nel Sacro Corano: “Tra i credenti ci sono uomini che sono stati fedeli al patto che avevano stretto con Allah. Alcuni di loro hanno raggiunto il termine della vita, altri ancora attendono; ma il loro atteggiamento non cambia” (XXXIII, 23)

Dopo aver menzionato questo versetto, ricordo il martire della Ummah islamica e grande Mujahid Haj Qassem Soleimani (che gli venga concesso il Paradiso di Dio Altissimo), che ha ricevuto la grazia divina di essere tra questi uomini fedeli. Uomini credenti la cui caratteristica più importante è quella dell’onestà e della sincerità verso Dio Onnipotente.

Il martire Haj Qassem Soleimani è stato risoluto nella fase di attesa – “altri ancora attendono” – e la sua sincerità con Dio Onnipotente si è manifestata nella sua ferma determinazione, nel suo sforzo instancabile e nel sacrificio di sé sulla Via dell’Altissimo. Era un combattente dell’Islam onnipresente, con i suoi instancabili sforzi e la sua fede, in tutti i fronti e campi del Jihad.

E’ grazie all’attenzione e grazia divina che il percorso della vita del martire Haj Qassem Soleimani, sin dalla giovinezza, è stato quello di un combattente eccezionale – animato da fede, etica ed efficienza – sulla Via di Dio Onnipotente; lotta compiuta senza alcuna sosta all’ombra della Wilayat dell’Imam Khomeyni (Dio abbia misericordia di lui) e poi dell’Imam Khamenei (che Dio lo preservi) e condotta con la massima onestà, lealtà e instancabilità.

Il martire Haj Qassem Soleimani ha percorso in modo instancabile questo sentiero e con il passare del tempo la sua attività e influenza è aumentata, portandolo ad ascendere nei differenti gradi di fede e sacrificio, uno dopo l’altro.

Non è mai cambiato e nessuno avrebbe potuto cambiarlo perché era il portabandiera dell’onestà, e l’Imam Ali (as) ha detto: “La lealtà è gemella dell’onestà”.

Come dice Dio Onnipotente “il loro atteggiamento non cambia” (nei confronti del patto stabilito), indicando la resistenza e la perseveranza lungo il sentiero in ogni situazione. Queste persone non vengono persuase da tentazioni materiali e spirituali, non cambiano colore, né sono influenzate da sfide, problemi e pericoli, né mutano a causa delle sofferenze, degli ostacoli e delle condizioni di lavoro, né vacillano di fronte alle parole di coloro che si limitano a criticare o sono privi di speranza.

Tali persone non dubitano mai delle posizioni e impegni assunti, né del governo della Wilayat [1] e della Wilayat [2] di Muhammad e della sua famiglia. Haj Qassem ha acquisito il coraggio da Ali (as), il sacrificio da Husayn (as) e la volontà e immolazione da Abbas (as) [3]. Questo coraggioso mujahid è stato allevato nella scuola del Principe dei Martiri [l’Imam Husayn] e nel suo esemplare jihad, sacrificio, coraggio e umiltà ha tratto ispirazione dall’Imam Husayn.

Quanto al livello successivo a quello dell’attesa (“altri ancora attendono”), nel momento di raggiungere la stazione del martirio sul sentiero d’Iddio Altissimo – “Alcuni di loro hanno raggiunto il termine della vita” – devo dire che Haj Qassem (che Dio Altissimo gli doni il Suo paradiso) ha ottenuto un martirio speciale, perché l’ordine di assassinarlo è stato emesso dallo Yazid del nostro tempo, cioè Trump e gli Stati Uniti, e gli autori di questo crimine erano i suoi soldati criminali come Shimr [l’assassino dell’Imam Husayn, ndt].  

Haj Qassem ha dedicato la sua anima a Dio Onnipotente e il suo corpo è stato lacerato come quello di Ali Akbar (as), quando la nostra cara sorella Zaynab ha detto: “O Dio, accetta questo sacrificio da parte nostra”.

Haj Qassem (che Dio gli doni il Suo paradiso) è diventato immortale nella storia. Insieme al Santo Profeta Muhammad (S) e agli altri profeti e persone sincere, martiri e giusti, gode dell’eterna misericordia e gloria di Dio. E’ così diventato eterno nei cuori degli uomini liberi e di tutte le generazioni future, e lo vediamo ancora presente tra noi con le sue azioni e il suo ruolo in ogni campo e fronte.

La grazia di Dio l’ha reso un combattente d’Iddio Onnipotente. Possedeva il più alto livello di lungimiranza, vigilanza, sincerità, sacrificio e umiltà. Ha avuto un ruolo importante in tutti i fronti e in ogni campo di battaglia, e per questo gli è stato riservato un martirio speciale. Un martirio che ha mostrato l’influenza di Haj Qassem e quanto fossero infuriati con lui i taghut [4]. Dio Onnipotente gli ha concesso l’onore del jihad per innalzare nobilmente la stendardo dell’Islam come Suo combattente e come degno amante dell’Imam Husayn (as). “Il martirio sulla via di Dio è per noi un onore” [hadith].

O Dio, accetta dinnanzi a Te il servo giusto e mujahid Haj Qassem Soleimani, annoveralo tra i martiri del più alto rango e concedici l’onore di seguire la sua strada. 

E la pace sia sul Suo Servo e Messaggero Muhammad e sulla sua Pura Famiglia.


Abdul Malik Badruddin Al-Houthi 

11 Jamadi al-Awwal – 2 gennaio 2021

 

NOTE

1] Sulla Wilayat del governo consigliamo la lettura dei seguenti articoli: “La Wilayat al-Faqih“: http://islamshia.org/la-wilayat-al-faqih/; “Che cosa è la Wilayat al-Faqih“: http://islamshia.org/il-pensiero-politico-sciita-seconda-parte-shaykh-a-vaezi/; “Perché la Wilayat al-Faqih“: http://islamshia.org/il-pensiero-politico-sciita-perche-la-wilayat-al-faqih-terza-parte-a-vaezi/

2) Sulla Wilayat del Profeta e della sua Pura Famiglia consigliamo il seguente articolo: “La Wilayat e le sue dimensioni”: http://islamshia.org/la-wilayat-e-le-sue-dimensioni/

3] Sulla figura e importanza del Nobile Abbas nell’Islam e in particolare dalla prospettiva sciita, cfr. S.M. Rizvi “Fratellanza, coraggio e lealtà in Abbas ibn ‘Alì”: http://islamshia.org/fratellanza-coraggio-e-lealta-in-abbas-bin-ali/

4] “Taghut” significa letteralmente “colui che ha oltrepassato il limite” e denota un’entità o un comportamento che si ribella all’ordine divinamente stabilito. Indica altresì un essere che si ribella a Dio e pretende dagli altri lealtà e obbedienza. Il taghut non solo disobbedisce a Dio ma impone la sua presunta autorità sugli altri e contro la volontà dell’Altissimo. In generale, con questo termine si intende colui che svia le genti inducendole a servire lui anziché Dio.

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Traduzione a cura di Islamshia.org © È autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Attualità, politica e società , Novità

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