Messaggio dell’Imam Khomeyni dopo l’attentato che causò il martirio di 73 membri del Partito della Repubblica Islamica
Il 28 giugno del 1981 il gruppo terroristico “Mojahedin-e Khalq”, meglio conosciuto in Iran con l’appellativo coranico di Munafiqin (ipocriti), compiva un attentato nella sede del Partito della Repubblica Islamica a Teheran. Tra le 73 vittime il Capo della Giustizia Ayatullah Beheshti e numerosi ministri, vice-ministri e parlamentari della neonata Repubblica Islamica. I dirigenti e membri di questo gruppo terroristico da più di quaranta anni vengono ospitati e continuano ad operare liberamente in Europa e negli Stati Uniti. Quella che segue è la traduzione integrale del messaggio che l’Imam Khomeyni inviò dopo quel doloroso evento.
Col Nome di Dio Clemente e Misericordioso
“Apparteniamo a Iddio e a Lui ritorneremo”
Una nazione che si è sollevata per ristabilire e riaffermare la giustizia islamica, per adempiere ai precetti del Santo Corano, per scacciare le superpotenze criminali, per poter vivere indipendente e liberarsi, è anche preparata ad affrontare il martirio e a donare la vita dei suoi figli e non sarà intimorita alla vista della realizzazione dei piani delle superpotenze attuati da un pugno di criminali professionisti per sterminare il meglio dei suoi nobili figli.
Non è forse vero che la nostra nazione ha ereditato il martirio dai nostri Imam (as), che hanno sempre considerato la vita come la manifestazione della “fede e del jihad”, che salvaguardarono e diedero dignità alla Scuola Islamica con il loro sangue e con quello dei loro giovani? La dignità, l’onore e i valori umani non sono forse virtù incalcolabili per la cui difesa e salvaguardia i nostri avi e i loro compagni sacrificarono la loro intera vita? Non siamo forse i seguaci di Awliya (Amici intimi di Dio) che persero la loro vita lungo il sentiero che conduceva alla Meta, che i nostri cuori possono vacillare di fronte al martirio dei nostri cari? Sono forse i nostri nemici capaci di spogliare i nostri amati martiri delle loro virtù e dei loro valori umani per mezzo di queste azioni criminali? Possono forse i nemici della virtù spogliare i credenti in Dio e gli amanti della Verità di qualcosa di altro se non del loro abito terreno? Lasciate queste creature bestiali, che pensano solo al loro “Io” e al loro “Noi”, liberare coloro che amano la via del Signore dai limiti della natura e fare in modo così che essi raggiungano l’eternità e possano fondersi con l’Amato.
Vergognatevi, prodotti di Satana, e siate maledetti, voi servi dei criminali del mondo che vi siete rintanati nei vostri buchi e state attuando stupide azioni di sabotaggio contro una nazione che si è sollevata contro le superpotenze! Il vostro problema, e quello dei vostri padroni, è che non vi siete resi conto di che cosa sia l’Islam, il potere spirituale e la Nazione Islamica, o di quali siano le motivazioni che si celano dietro al sacrificio di se stessi. Voi non avete conosciuto la nazione che ha sacrificato la vita dei propri giovani onde rovesciare la sporca dinastia dei Pahlavi e il suo regime e per liberarsi dal giogo del Grande Satana, e che si erge fermamente con un coraggio senza precedenti e senza alcun rimpianto. Voi non avete conosciuto la nazione le cui persone sospirano il martirio nei letti di ospedale e che al martirio invitano i propri compagni. Voi, persone dalla mentalità ristretta, nonostante abbiate visto come martirizzando le personalità di rilievo, i ranghi di quelli che sono pronti diventino sempre più compatti e la loro determinazione aumenti, avete attaccato e combattuto quanto avete potuto devoti musulmani quali il martire Beheshti e i nostri amati martiri del Parlamento e membri di Gabinetto, dilaniandoli e infamandoli come se ciò potesse isolarli dal resto della nazione.
Dopo che avete trovato inutili queste armi, vi siete nascosti nei vostri buchi e avete compiuto uno stupido crimine per incutere paura. Sembra proprio che voi non sappiate che la parola “paura” non esista nella cultura del martirio. Oggi l’Islam si onora di questi martiri e di questi procreatori di martiri e con onore ci rivolgiamo a questa nazione e alla sua perseveranza. Noi non vediamo l’ora di poter vedere un giorno il Suo Volto e di poterGli restituire la vita che Gli appartiene. In questa grande catastrofe nazione iraniana ha perso 73 figli, esattamente tanti quanti furono i martiri a Karbala. La nazione iraniana è orgogliosa, e si pregia di aver dedicato alla società persone devote al servizio dell’Islam e dei Musulmani. I nemici del genere umano hanno martirizzato un gruppo che si era riunito per discutere problemi concernenti gli interessi del Paese.
Amata nazione! Questi individui dal cuore di pietra che proclamano di lottare per il popolo, hanno ucciso un gruppo di persone che includeva alcuni tra i più onesti servitori del popolo. Poniamo il caso che voi foste acerrimi nemici del martire Behehsti, che umilmente visse e umilmente morì, e che era una spina nell’occhio dei nemici dell’Islam, che inimicizia potevate avere contro più di settante altre persone innocenti, la maggior parte dei quali erano tra i migliori servitori della società e tra i più chiari oppositori dei nemici della nazione? Sotto il nome di “sostenitori delle masse” voi siete in realtà i nemici delle masse e servite come bulldozers per i predatori occidentali e orientali. Sebbene abbiamo perduto molti dei nostri amici e dei nostri cari, ognuno dei quali era una solida colonna ed un valido sostegno per la nazione, sebbene abbiamo perduto molti fratelli devoti che erano inflessibili con i miscredenti e gentili con i credenti e che erano i solidi pilastri e i frutti promettenti della nazione, il boato del flusso delle masse e le potenti ondate di questo popolo sono destinati a ricompensare qualsiasi perdita con la loro unità e con la loro fede in Dio.
Credendo nell’eterno potere del Supremo Signore, la nazione iraniana marcerà sempre in avanti come un mare che si solleva e continuerà ad ergersi fermamente in ranghi compatti come mai prima contro le superpotenze e i loro agenti: essa manderà al diavolo tutti voi che vi siete rintanati nei vostri buchi e state emanando il vostro ultimo respiro. Il Supremo Signore è con questa nazione e la proteggerà. Ancora una volta esprimo le mie congratulazioni e le mie condoglianze all’Imam az-Zaman (l’Imam Atteso, l’Imam Mahdi, n.d.t.), possano le nostre anime essere sacrificate per lui, e alle nazioni oppresse del mondo così duramente colpite, e prego Iddio Onnipotente di concedere la Sua Grazia a questo popolo oppresso e pazienza alle famiglie di questi martiri.
Possano la benedizione di Dio e le lodi della nostra gente scendere su tutti i martiri, dal 5 giugno 1963 a questo 28 giugno, e auguri alle masse oppresse del mondo e a quelle dell’Iran nel corso di tutta la sua storia.
Possano la pace e la grazia di Dio essere con voi.
30 giugno 1981 – Ruhollah al-Musawi al-Khomeyni
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