Imam Khamenei: “Perché gli Stati Uniti sono il Grande Satana?”
Quello che segue è il testo integrale del discorso tenuto il 9 Settembre 2015 dall’Imam Khamenei, la Guida della Rivoluzione Islamica, in un incontro con persone di differenti ceti sociali.
Col Nome d’Iddio Clemente e Misericordioso
La lode appartiene a Iddio, il Signore dei mondi, e la pace e le benedizioni siano sul nostro Maestro Abal-Qassem al-Mustafa Muhammad, e sulla sua immacolata, pura e prescelta Famiglia, specialmente sul Lascito di Dio sulla terra [l’Imam Mahdi, ndt] (…)
Questi giorni coincidono con i propizi giorni del mese di Dhul-Qada e i memorabili giorni del mese di Shahrivar. Le benedizioni del mese di Dhul-Qada sono molteplici e le memorie del mese di Shahrivar sono significative. (…) Anche il mese di Shahrivar è un mese memorabile. Il 17 di Shahrivar dell’anno 1357 [1978] – pochi mesi prima della vittoria della Rivoluzione Islamica – gli agenti del regime taghuti spararono raffiche di proiettili su persone innocenti senza riparo. Questo episodio è accaduto nella Piazza Shohada di Tehran. In questa piazza venne ucciso un alto numero di persone. Noi ancora non sappiamo esattamente quanti vennero uccisi, ma furono molti. Nel mese di Shahrivar il Presidente [della Repubblica] e il Primo Ministro della nazione – Shahid Rajai e Shahid Bahonar – vennero crudelmente assassinati.
A Shahrivar venne assassinato il Procuratore Generale del Paese, Shahid Ayatullah Qoddusi. A Shahrivar venne assassinato l’Imam della Preghiera del Venerdì di Tabriz, Shahid Sayyid Asadullah Madani. Sempre a Shahrivar – nell’ultimo giorno di questo mese – il regime ba’athista di Saddam attaccò la nostra nazione. Queste sono memorie sorprendenti, simboliche e significative. Il regime americano era dietro tutti questi eventi. Gli agenti americani o aiutarono direttamente, o sostennero questi atti o perlomeno chiusero i loro occhi.
A sinistra il martire Bahonar (Primo Ministro) e a destra il Martire Rajai (Presidente della Repubblica), assassinati in un attentato terroristico il 30 agosto 1981.
I nostri giovani non devono dimenticare questi ricordi. Una delle mie preoccupazioni è che la nostra gioventù – che fortunatamente è saggia, perspicace, motivata, pronta all’azione, rivoluzionaria e militante – gradualmente dimentichi questi importanti eventi e queste istruttive lezioni dell’era contemporanea. Questo a causa della nostra inattività – dell’inattività delle organizzazioni responsabili. Questi eventi non devono diventare antiquati. La memoria storica di un popolo non deve indebolirsi. Se i nostri giovani in tutta la nazione non conoscono questi eventi e non possono analizzarli, sbaglieranno nel conoscere la propria nazione e futuro. I giovani devono comprendere correttamente questi eventi, devono sapere quanto accaduto e chi li ha perpetrati. Devono capire queste cose.
Un altro massacro simile a quello del 17 di Sharivar accadde nella Piazza Enqelab. Questo evento è generalmente ignorato. Durante questo episodio gli agenti taghuti attaccarono la popolazione. Un Generale americano [Robert Huyser] – che negli ultimi giorni del precedente regime era giunto in Iran per salvarlo dalla Rivoluzione – è citato aver detto: “Io raccolsi i generali dello Shah e chiesi loro di abbassare i loro fucili.” In molte occasioni i soldati dello Shah sparavano in aria per impaurire la popolazione, ma questa persona chiese ai generali dello Shah di abbassare i loro fucili e mirare alla gente. Come risultato i soldati eseguirono l’ordine nella Piazza Enqelab abbassando la mira dei loro fucili e colpendo la gente. Martirizzarono un gran numero di persone ma senza effetto, perché la gente non indietreggiò. Essi hanno continuato il loro movimento.
Dopo questo episodio uno dei comandanti dell’esercito dello Shah – Gharabaghi, che a quel era il Comandante in Capo dell’Esercito – andò da Huyser e gli disse: “Il tuo ordine non è stato efficace perché non ha fatto indietreggiare la gente.” Nelle sue memorie Huyser scrive: “Che analisi infantili hanno costoro. Cosa intende?” Egli continua: “Gharabaghi si aspettava che la questione si risolvesse con un tentativo, ma questo deve continuare. Essi devono massacrare la gente ovunque la vedano.”
Questa è l’America. L’America governò completamente sulla nostra nazione per venticinque anni. Questi erano gli ordini che erano soliti impartire ai generali dello Shah. In Iran gli americani avevano l’ultima parola nelle questioni economiche, politiche, di sicurezza e di politica estera. C’era un controllo assoluto da parte degli Stati Uniti nel periodo del regime taghuti. Simile regime governava la nostra nazione che persino i suoi generali seguivano gli ordini degli Stati Uniti. I suoi funzionari, i suoi Ministri delle Finanze, i suoi Ministri della Difesa, i suoi Primi Ministri e perfino lo stesso Shah obbedivano agli Stati Uniti senza se e senza ma! Simile regime governava la nostra nazione!
Gli Stati Uniti governarono sulla nostra nazione come il Faraone: “Davvero Faraone era altero sulla terra; divise in fazioni i suoi abitanti, per approfittare della debolezza di una parte: sgozzava i loro figli maschi e lasciava vivere le femmine.” (Sacro Corano, 28: 4) Essi agivano in questo modo con la gente, ma apparve il Mosè del tempo e rovesciò questo Faraone e i suoi seguaci. Questa è la Rivoluzione! Un anno e due mesi dopo l’evento di Shahrivar – vale a dire durante il mese di Aban dell’anno 1358 (Novembre 1979)– i giovani che seguivano la Linea dell’Imam [Khomeyni] conquistarono il Covo di Spie americano. Essi imprigionarono gli americani legandogli le mani e bendandogli gli occhi. Questa volta Mosè sconfisse Faraone in questo modo.
Adesso alcune persone chiedono: “Perché gli americani sono ostili all’Iran?” Bene, questo è il motivo. L’Iran era completamente in pugno agli USA. L’intero paese si muoveva con la volontà degli americani, ma l’Imam [Khomeyni] venne e con l’aiuto del popolo gettò fuori gli Stati Uniti. E’ naturale che essi siano nostri nemici e mostrino simile ostilità. Anche adesso mostrano inimicizia.
Il nostro grande Imam [Khomeyni] disse: “Gli Stati Uniti sono il Grande Satana”. Questa frase è piena di significato. Il capo di tutti i diavoli nel mondo è Iblis, ma in accordo al Sacro Corano l’unica cosa che Iblis può fare è tentare gli esseri umani e null’altro. Egli tenta e inganna la gente, ma gli Stati Uniti, oltre a tentare e ingannare, uccidono, impongono sanzioni e si comportano ipocritamente. Essi sollevano la bandiera dei diritti umani e affermano di sostenerli, ma quasi ogni giorno una persona innocente e disarmata rotola nel sangue e viene uccisa dalla polizia americana, oltre a tutti gli altri crimini e disastri che commettono.
E questo era il loro comportamento in Iran durante l’epoca del regime taghuti: scatenavano guerre e creavano gruppi guerrafondai come quelli che adesso commettono crimini in Iraq e Siria. Queste sono le cose che fanno gli Stati Uniti! Alcune persone ora insistono nell’abbellire questo Grande Satana – che possiede caratteristiche peggiori di Iblis – e a dipingerlo come un angelo. Perché fanno questo? Mettiamo da parte la religione e lo spirito rivoluzionario: dov’è la lealtà agli interessi della nazione? Dov’è la ragione? Quale logica e quale coscienza permettono a una persona di scegliere una potenza come gli Stati Uniti come un amico fidato e un angelo liberatore? Essi sono così. Questa è la verità della faccenda.
Essi si vestono elegantemente, indossano una cravatta, usano un profumo e appaiono eleganti per ingannare le persone ingenue. Questa è la verità che si cela dietro il regime degli Stati Uniti. Si comportano in questo modo con noi e agiscono nello stesso modo con le altre nazioni. Il grande popolo dell’Iran ha gettato fuori dalla propria nazione questo Grande Satana e pertanto non dobbiamo permettergli di ritornare. Lo abbiamo gettato fuori dalla porta non dobbiamo permettergli di rientrare dalla finestra. Non dobbiamo permettergli di entrare; la sua inimicizia non finirà.
Dopo il JCPOA [Joint Comprehensive Plan of Action] e l’accordo il cui destino non è ancora chiaro, essi erano impegnati a complottare all’interno Congresso americano. Le notizie che abbiamo ricevuto mostrano che alcuni individui nel Congresso americano erano impegnati a far passare un disegno di legge per infastidire e creare ostacoli alla Repubblica Islamica. Questa è la loro inimicizia; essa non giungerà ad una fine.
Questa inimicizia continuerà, ma fino a quando? Fin quando voi diventerete forti, finché il popolo dell’Iran diventerà così potente che il nemico diventerà scoraggiato nelle sue aggressioni politiche, militari, economiche e di sicurezza, con le sanzioni e simili. Dobbiamo diventare forti. Dobbiamo rafforzarci all’interno della nazione. Ho parlato frequentemente su come dobbiamo ottenere la forza necessaria per la nazione. Primo, questo deve essere raggiunto attraverso una forte economia. Uno dei modi è lavorare sull’economia di Resistenza, le cui politiche sono già state annunciate. Essa dovrebbe essere attuata nella pratica e con un piano concreto, e dovrebbe essere perseguita il più possibile e senza perdere tempo. I nostri amici nel governo, grazie a Dio, stanno facendo qualcosa. Uno dei modi è quindi quello di rafforzare l’economia del paese. I giovani del paese non dovrebbero essere senza lavoro e il loro talento non deve rimanere inutilizzato.
Un altro modo è lo sviluppo della scienza. La carovana della scienza non deve perdere la sua velocità. Dobbiamo muoverci nel campo della scienza perché ogni cosa dipende da essa. Quindi questo è un altro modo per rafforzare la nazione.
Uno dei più importanti modi per rafforzare la nazione dall’interno è quello di preservare lo spirito rivoluzionario nella popolazione e nei giovani in particolare. I nemici cercano di rendere i nostri giovani decadenti e indifferenti verso la Rivoluzione e di uccidere in essi lo spirito dei valori e dell’essere rivoluzionari. Bisogna resistere. I giovani devono preservare il loro spirito rivoluzionario e i funzionari della nazione devono onorare i giovani rivoluzionari. Alcuni oratori e scrittori non devono costantemente bollare i giovani hezbollahi e rivoluzionari come estremisti o con etichette simili. I giovani rivoluzionari devono essere onorati e incoraggiati a preservare il loro spirito rivoluzionario, perché è questo spirito che preserva e difende la nazione e che la salva di fronte ai differenti pericoli.
Questi sono i tre principali fattori dietro il potere nazionale: avere una forte e resistente economia, godere di una scienza avanzata e sviluppata quotidianamente e preservare lo spirito rivoluzionario in tutta la popolazione, soprattutto nei giovani. Queste sono le cose che possono proteggere la nazione. Se questi obiettivi verranno raggiunti, il nemico rimarrà deluso.
Gli Stati Uniti non nascondono la loro inimicizia, ma si dividono piuttosto le responsabilità. Uno di loro sorride e un altro prepara una legge contro la Repubblica Islamica. Questo è un tipo di divisione delle responsabilità. Essi perseguono qualcosa chiamato “negoziati”, ma i negoziati sono solo una scusa e uno strumento per l’ingerenza, sono uno strumento per imporre le loro richieste. Noi siamo d’accordo a negoziare con gli americani solo sulla questione nucleare per alcuni motivi che abbiamo già detto. I nostri funzionari hanno fatto così. Grazie a Dio i nostri negoziatori si sono presentati bene in questo campo, ma noi non gli abbiamo permesso di negoziare con gli Stati Uniti su altre questioni.
Siamo pronti a dialogare con il mondo intero ma non con gli Stati Uniti. Siamo persone del dialogo e della comprensione a livello governativo, pubblico – con i popoli delle altre nazioni – e a livello religioso. Siamo uomini di dialogo e discuteremo con chiunque, ad eccezione degli Stati Uniti. Ovviamente non bisogna dimenticare il regime sionista, perché l’esistenza stessa del regime sionista è illegittima e artificiale.
Vorrei dire qualcosa a proposito del regime sionista. Dopo la conclusione dei negoziati nucleari abbiamo sentito che i sionisti nella Palestina occupata hanno detto: “Per ora, con questi negoziati, non avremo più alcuna preoccupazione verso l’Iran per i prossimi venticinque anni. E dopo questo periodo ci penseremo”. Voglio rispondere che innanzitutto voi non vedrete i prossimi venticinque anni! A Iddio piacendo non vi sarà nulla chiamato “regime sionista” fra venticinque anni. Secondo, anche durante questo periodo, lo spirito rivoluzionario, epico, combattente e jihadi non lascerà tranquilli i sionisti neanche un momento!
Essi devono saperlo. Le nazioni sono sveglie. Sanno chi è il nemico. Ovviamente alcuni governi e la propaganda nemica vogliono sostituire gli amici con i nemici, ma non giungeranno a nulla. Le nazioni – quelle musulmane e della regione in particolare – sono vigili e consapevoli. Questa è la condizione del regime sionista e degli Stati Uniti.
Vorrei dire alcune cose circa le prossime elezioni. Quella delle elezioni è una delle questioni attuali e urgenti che abbiamo oggi. Un anno e mezzo o due anni fa alcune persone hanno sfortunatamente sollevato la questione delle elezioni. A nostro parere questo non è nell’interesse della nazione. Non dovremmo toccare questo argomento troppo presto. Un anno e mezzo fa – vale a dire, due anni prima delle prossime elezioni – alcune persone hanno cominciato a parlarne sulla stampa e nei loro discorsi. Quando l’ambiente del paese diventa elettorale molte questioni fondamentali della società vengono messe da parte e dimenticate perché l’ambiente delle elezioni è un ambiente competitivo e teso. Quindi perché dovremmo creare questo ambiente uno o due anni prima del tempo necessario? A nostro avviso l’inizio prematuro di queste discussioni non è nell’interesse della nazione, ma ora è il momento giusto. Adesso che rimangono tre o quattro mesi dall’inizio delle elezioni è necessario parlarne. Oggi lo farò toccando alcuni punti in questo senso e anche in futuro, se sarò vivo, parlerò maggiormente su questo problema.
La questione delle elezioni è molto importante per la nazione. Le elezioni sono la manifestazione completa della presenza e decisione del popolo. Con la sua presenza nella scena delle elezioni – quelle presidenziali, parlamentari e dell’Assemblea degli Esperti – la gente forma il vero governo popolare [mardomsalari] nella nazione. Questo è molto importante. Non abbiamo permesso di fermare questo processo o di posticiparlo nel corso dei trentasei-trentasette anni trascorsi dalla Rivoluzione.
Quando scoppia una guerra o avviene un altro incidente nelle diverse nazioni le elezioni vengono posticipate, ma in Iran le elezioni non sono state ritardate neanche di un solo giorno. Questo non è accaduto in nessuna epoca. Teheran, Khuzestan, Ilam, Kermanshah e altre città erano solitamente bombardate ma le elezioni si tenevano nella data prevista. La stessa cosa è accaduta ovunque nella nazione, anche nei villaggi e perfino in quei luoghi difficili da raggiungere. Le elezioni non sono state mai cancellate in questa nazione. Alcune persone volevano farlo. Ad un certo momento alcuni individui demagoghi e occidentalizzati cercarono di cancellarle o ritardarle, ma grazie a Dio essi vennero fermati e le elezioni si tennero nei giorni previsti. Questo è l’importanza delle elezioni. E’ per questo che le nostre elezioni fortunatamente sono la manifestazione del governo popolare.
La Repubblica Islamica è un governo popolare nel vero senso della parola. Ovviamente il nemico parla costantemente contro le nostre elezioni. Gli americani e i loro agenti si scagliano continuamente contro le nostre elezioni in differenti modi. Al tempo del regime taghuti, per venticinque anni gli americani erano presenti in Iran, ma non criticavano assolutamente i parlamenti puramente nominali e ridicoli di quei giorni. Se date uno sguardo alla storia e leggete gli eventi riguardanti le elezioni al tempo di Mohammad Reza Shah – e ancor peggio durante il tempo di Reza Shah – vedrete che prima gli inglesi e poi gli americani dominavano la nostra nazione, ma non si opposero a queste elezioni nominali, teatrali e ridicole neanche una volta!
Anche oggi non dicono neanche una parola contro i regimi dittatoriali, tirannici ed ereditari che esistono nella regione, ma biasimano costantemente e muovono false critiche contro l’Iran, dove si tengono elezioni una dopo l’altra. Questo mentre in Iran tutte le basi dell’ordinamento – che vanno dalla Guida al Presidente, dai membri del Majlis (Parlamento) a quelli dell’Assemblea degli Esperti fino ai consigli comunali e di villaggio – vengono elette dal popolo.
Grazie a Dio le nostre elezioni sono state fino ad oggi sane. Il punto che voglio sollevare è che in accordo ai criteri internazionali le nostre elezioni sono tra le migliori e più sane, e vedono un’alta partecipazione. Sfortunatamente una cattiva abitudine che hanno alcune persone nel paese è quella di mettere costantemente in dubbio, ad ogni tornata, la salute delle elezioni e parlano costantemente di brogli, di cosiddette preoccupazioni e queste cose. Si tratta di un errore. Durante gli scorsi trentasette anni il popolo ha partecipato nelle elezioni in modo entusiasta perché ha fiducia nella Repubblica Islamica. Perché alcune persone vogliono minare questa fiducia? La gente ha fiducia nella Repubblica Islamica. Quando vi sono delle elezioni il popolo entra nell’arena e vota. Perché dobbiamo allora minare questa fiducia con preoccupazioni false e artificiali?
E’ chiaro che simili cose [i brogli] non saranno permesse perché vi è una severa supervisione. Una delle grandi benedizioni dell’esistenza del Consiglio dei Guardiani è che i suoi sembri sono vigili riguardo gli errori e non permettono che nulla di illegale venga commesso al riguardo. Lo stesso è vero per le altre organizzazioni responsabili. Negli anni recenti alcune volte abbiamo ricevuto dei rapporti secondo cui vi erano stati certi problemi nelle elezioni, ma ogni volta che abbiamo impartito un ordine di indagine è risultato chiaro che non era così. Ovviamente è possibile che alcune volte vengano commesse delle irregolarità in un angolo della nazione, ma questo non influenza in alcun modo i risultati delle elezioni. Simili piccole irregolarità non sono importanti e le elezioni sono state regolari in tutte le tornate elettorali.
Il voto della popolazione è haqq ul-nas (un diritto della persona, stabilito dalla giurisprudenza islamica, ndt) nel vero senso della parola. E’ uno dei suoi diritti. Quando i nostri fratelli e sorelle iraniani partecipano nelle elezioni e depositano un voto nell’urna elettorale, proteggere questo diritto è un obbligo islamico e religioso. La loro fiducia non deve essere tradita perché è realmente haqq ul-nas. E qualunque sia il risultato dei loro voti, dobbiamo rispettarlo, perché è uno dei diritti del popolo.
Quando nell’anno 1388 (2009) ci siamo sollevati contro quelle persone che insistevano che il risulto delle elezioni dovesse essere definito come “invalido”, la ragione era che volevamo proteggere haqq ul-nas. Quaranta milioni di persone – la più alta affluenza fino ad oggi – avevano partecipato alle elezioni nel 1388. Vi fu un particolare risultato. Chiunque avesse vinto le elezioni, lo avremmo difeso allo stesso modo. Io ho difeso haq ul-nas. Anche in futuro, ogni qualvolta il popolo voterà chi desidererà, continuerò a proteggere i suoi diritti e a sostenerli. I voti del popolo sono uno dei loro diritti. Noi non dobbiamo pertanto distruggere la fiducia che le persone hanno nell’ordinamento senza motivo e con affermazioni irrazionali. Alcune volte criticano il Ministero dell’Interno ed altre volte il Consiglio dei Guardiani….
Il Consiglio dei Guardiani è l’occhio veggente della Repubblica Islamica nelle elezioni. Simile organizzazione esiste ovunque nel mondo ma con nomi differenti e nella nostra nazione viene chiamata Consiglio dei Guardiani. I suoi membri prestano accurata attenzione per vedere se le persone che entrano nell’arena delle elezioni e che si candidano sia competenti o no, e se essi vedono che vi sono alcune negligenze e che una persona incompetente si candida, la fermano. Questo è il loro diritto legale ed è basato sulla ragione. Alcune persone criticano ciò senza alcun motivo. Una parte di haqq ul-Nas è questo diritto del Consiglio dei Guardiani e questa supervisione efficace da parte di questo Consiglio Questo è uno dei diritti della gente e quindi deve essere osservato e protetto. Le elezioni sono importanti. Questo è quello che volevo dire riguardo le elezioni.
Io credo nella presenza entusiasmante della popolazione e credo che questo proteggerà la nazione. In futuro, se sarò vivo, mi soffermerò maggiormente su questo argomento.
Quello che voglio dirvi, cari fratelli e sorelle – e vorrei sottolineare questo punto – è che voi dovete sapere che con questo popolo, con questa logica e con questa Costituzione la Repubblica Islamica raggiungerà la vittoria su tutti i suoi nemici. La condizione è quella di affidarci a Dio Altissimo e stringere la mano della fratellanza e dell’unità in maniera ferma. Dobbiamo inoltre evitare di creare divisione e indebolirci reciprocamente. Se osserviamo questi punti, Iddio Altissimo ci presterà attenzione. Iddio Altissimo aiuterà chiunque aiuterà l’Islam.
O Dio, annovera l’immacolata anima del nostro grande Imam [Khomeyni] e dei nostri martiri con quelle dei Tuoi Awliya [Amici, Intimi]. O Dio, elargisci ogni giorno di più le Tue benedizioni e la Tua grazia sul nostro popolo credente e retto.
La pace, le benedizioni e la misericordia di Dio siano su di voi.
Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte