Ex capo Mossad: USA, Arabia Saudita e Israele possono aiutare a rovesciare la Repubblica Islamica dell’Iran
L’ex direttore dei servizi segreti israeliani Haim Tomer, in un’intervista rilasciata al “The Jerusalem Post”, ha dichiarato che Stati Uniti, Arabia Saudita e Israele potrebbero realizzare un colpo di Stato in Iran: “Israele potrebbe aiutare a facilitare un ‘regime change’, i Sauditi potrebbero finanziarlo e gli USA sostenerlo su vari fronti, se tutti insieme lavorano congiuntamente come parte di una strategia coesa.”
Ammettendo la potenza dei Pasdaran e dei Basij, Tomer ha poi tranquillamente fatto riferimento al fatto che una guerra civile in Iran rientri totalmente nell’interesse di Israele: “Non sto dicendo che sarà un gioco da ragazzi. Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane e le milizie Basiji sono molto forti. Ma … anche se il cambio di regime non avrà successo … è meglio che gli iraniani si combattano tra loro “.
L’ex direttore del Mossad ha anche fatto riferimento al pericolo che il regime occupante israeliano corre di fronte alla potenza militare della Repubblica Islamica e dei suoi alleati: “L’Iran potrebbe lanciare un gran numero di missili su Tel Aviv e Haifa e permettere a Hezbollah di sparare 300-400 missili al giorno o anche di più per un periodo prolungato…l’Iran ha il potenziale per aprire un fronte molto duro contro Israele.”
Di fronte a tale scenario, secondo Tomer, il sistema di difesa missilistico israeliano “risponderebbe” ma non sarebbe una “difesa ermetica”, specialmente “contro centinaia di migliaia di razzi sparati contemporaneamente da Hezbollah, iraniani, siriani e Gaza…”