“Gli omicidi eseguiti da bande criminali in nome della religione costituiscono una delle grandi disgrazie che ha colpito la nostra Ummah. Questi crimini sono pianificati dalle grandi potenze e dalle forze regionali che sostengono a livello politico, finanziario e mediatico i terroristi. Il loro obiettivo è quello di frazionare le nostre società e seminare divisione e discordia tra i figli della nazione che coesistevano per decenni attraverso la condivisione della ricchezza del loro paese e il comune contributo alla sua costruzione e difesa”, ha affermato ieri in un comunicato Hezbollah.

“Colpire dei fedeli all’interno di Chiese in un giorno di festa mostra la barbarie totale e la mancanza di umanità di questi gruppi terroristici. Questi attacchi sono stati progettati per spaventare i cristiani del Sinai e di altre regioni in Egitto, Siria, Iraq e Libano. Essi aprono la strada alla discordia e divisione etnica e religiosa a favore del nemico sionista.”

Hezbollah si dice “al fianco dell’Egitto e del suo popolo in questi momenti dolorosi”, terminando il comunicato chiedendo “vigilanza contro il grande complotto rivolto contro la nostra Ummah e di unirsi in una vera e unica alleanza contro i terroristi e i loro sponsor regionali e internazionali.”

Più di 44 egiziani sono stati uccisi e decine feriti ieri in due attentati terroristici contro altrettante chiese a Tanta e Alessandria.