Le Preghiere congregazionali (Hujjatulislam M.H. Falah-Zadeh)

LE PREGHIERE CONGREGAZIONALI

Hujjatulislam Muhammad Husayn Falah-Zadeh


 

L’unità della Ummah Islamica è una delle questioni a cui l’Islam ha prestato maggiore attenzione. Per raggiungere e preservare questo importante obiettivo, l’Islam ha stabilito differenti mezzi, uno dei quali è la preghiera congregazionale. Nelle preghiere congregazionali, uno dei credenti, che ha delle qualità particolari, si pone di fronte agli altri, mentre i restanti realizzano una linea o più linee dietro seguendolo nella realizzazione della preghiera. Colui che si pone di fronte agli altri per guidarli nella preghiera è chiamato “imam” e chi segue l’imam nel realizzare la preghiera è chiamato “ma’mum”.

 

 

               L’importanza delle preghiere congregazionali

 

Per le grandi ricompense che sono state menzionate in molte tradizioni profetiche riguardo l’offerta delle preghiere congregazionali, sottolineeremo la grande importanza di quest’atto di adorazione attraverso lo studio di alcune norme. Qui faremo riferimento ad alcune di esse:

 

         Le preghiere congregazionali sono raccomandate per tutti, specialmente per chi vive vicino una moschea (“Tawdih al-Massa’il” dell’Imam Khomeyni, norma 1399). 

 

         E’ raccomandato aspettare un po’ di tempo per poter offrire la preghiera in modo congregazionale.

 

         La preghiera congregazionale che non è offerta all’inizio del suo tempo è migliore della preghiera che è offerta all’inizio del suo tempo ma individualmente.

 

         Una preghiera congregazionale realizzata velocemente è migliore di una preghiera lenta offerta individualmente (Tawdih al-Massa’il, norma 1402).

 

         Non è bene astenersi dal partecipare alla preghiera congregazionale senza un motivo.

 

         Non è permissibile non partecipare nelle preghiere congregazionali per indifferenza (Tawdih al-Massa’il, norma 1401).

 

 

               Condizioni della preghiera congregazionale

 

Nel realizzare le preghiere congregazionali devono essere osservate le seguenti condizioni:

 

         Il ma’mum (seguace) non deve essere davanti all’imam. Come precauzione obbligatoria, il ma’mum deve trovarsi leggermente dietro l’imam.

 

         Lo spazio dell’imam non deve esser più alto di quello del ma’mum.

 

         Lo spazio tra l’imam ed i ma’mumin e tra una fila di ma’mumin e un’altra non deve essere molto.

 

         Non deve esserci nulla (come un muro, una tenda o simili) tra l’imam ed i ma’mumin o tra le file di ma’mumin. Porre una tenda tra le file di uomini e quelle delle donne non presenta problemi (Al-Urwatul Wathqa, vol. 1, pag. 7).

 

         L’imam deve essere adulto, giusto e capace di realizzare la preghiera correttamente. (Tawdih al-Massa’il, norma 1453).

 

 

               Unirsi alla preghiera congregazionale

In ogni rak’a, ci si può unire alla preghiera congregazionale solo mentre l’imam recita le due sure o realizza il ruku’. Se uno non può unirsi all’imam in tempo, deve attendere la rak’a successiva. Anche se si può raggiungere solo il ruku’ dell’imam, questo è considerato come una rak’a per lui.

 

 

               Differenti casi di unirsi alla preghiera congregazionale

 

Prima rak’a:

 

Mentre l’imam recita le sure, il ma’mum non deve recitarle, ma deve realizzare le altre parti della preghiera insieme o dopo (ma non prima) l’imam.

 

Mentre l’imam è in ruku’, il ma’mum deve realizzare il ruku’ e gli altri atti della preghiera dopo l’imam (Tawdih al-Massa’il, norma 1427).

 

Seconda rak’a:

 

Mentre l’imam recita le sure, il ma’mum non deve recitarle, ma deve realizzare il qunut, ruku’ e sujud dopo l’imam. Quando l’imam recita il tashahhud, come precauzione obbligatoria, il ma’mum deve essere in posizione tra l’alzato ed il seduto. Se si tratta di una preghiera di due rak’a, il ma’mum deve alzarsi e realizzare una rak’a da solo. Se è una preghiera di tre o quattro rak’a, quando l’imam è nella terza rak’a, il ma’mum deve recitare le due sure (anche se l’imam recita i quattro tasbihat). Quando l’imam completa la terza rak’a e si alza per la quarta rak’a, il ma’mum deve recitare il tashahhud e poi alzarsi per realizzare la terza rak’a. Nell’ultima rak’a, quando l’imam recitare il tashahhud e il taslim per completare la preghiera, il ma’mum deve alzarsi e realizzare la sua ultima rak’a (Tawdih al-Massa’il, norme 1439-1440).

 

Mentre l’imam è in ruku’, il ma’mum deve realizzare il ruku’ con l’imam e continuare la preghiera come menzionato sopra.

                    

Terza rak’a:

 

Se il ma’mum sa che vi è abbastanza tempo per recitare sura al-Hamd e l’altra sura o vi è tempo per sura al-Hamd solamente, egli può unirsi all’imam e deve recitare le due sure o solamente sura al-Hamd. Se il ma’mum sa che non vi è abbastanza tempo per recitare neanche una sura, come precauzione obbligatoria, egli deve aspettare finché l’imam assume la posizione di ruku’ e poi unirsi a lui.

 

Quando il ma’mum si unisce all’imam mentre l’imam è in ruku’, il ma’mum deve realizzare il ruku’ con l’imam e le due sure non sono richieste per lui, ma egli deve continuare la preghiera come menzionato sopra (Tawdih al-Massa’il, norme 1442-1443, Tahriral-Wasila, vol. 1, p. 271-272, norme 5-6, 8.)

 

Quarta rak’a:

 

Possiede le stesse norme della terza rak’a. Quando l’imam è seduto per recitare il tashahhud ed il taslim dell’ultima rak’a, il ma’mum può alzarsi e completare la sua preghiera da solo o stare in posizione tra il seduto e l’alzato finché l’imam completa il tashahhud ed il taslim e poi alzarsi e completare la preghiera.

 

Il ma’mum deve realizzare il ruku’ e sujud con l’imam (benché l’ultima rak’a dell’imam è la prima rak’a del ma’mum) e realizzare il resto della preghiera nello stesso modo menzionato sopra (Tawdih al-Massa’il, norme 1442-1443, Tahriral-Wasila, vol. 1, p. 271-272, norme 5-6, 8).

 

 

                   Norme della preghiera congregazionale

 

Il ma’mum può realizzare ogni preghiera quotidiana dietro l’imam che realizza anch’egli una delle preghiere quotidiane. Per esempio, se l’imam realizza la preghiera del mezzogiorno, il ma’mum può realizzare la preghiera del pomeriggio (come congregazionale) dietro di lui. Inoltre, se il ma’mum ha realizzato la preghiera del mezzogiorno prima dell’inizio della preghiera congregazionale, egli può realizzare la preghiera del pomeriggio (come congregazionale) dietro l’imam che realizza la preghiera del mezzogiorno (Tawdih al-Massa’il, norma 1408).

 

Una preghiera congregazionale può esser realizzata con il minimo di due persone; una è l’imam e l’altra sarà il ma’mum. Questo non è però vero per la Preghiera del Venerdì, la Preghiera di Eid al-Fitr e quella di Eid al-Adha (Al-Urwatul Wuthqa, p. 766, norma 8).

 

Le preghiere raccomandate non possono essere recitate congregazionalmente, eccetto la preghiera di richiesta (ad Allah) per la pioggia (Tawdih al-Massa’il, norma 1467).

 

 

                   Il dovere del ma’mum nella preghiera congregazionale

 

Il ma’mum non deve recitare il takbirat ul-ihram prima dell’imam. E’ precauzione obbligatoria che il ma’mum non reciti il takbirat ul-ihram prima l’imam abbia finito di recitarlo (Tawdih al-Massa’il, norma 1467).

 

Il ma’mum deve recitare ogni cosa nella preghiera eccetto la sura al-Hamd e l’altra sura che segue, ma se la prima o la seconda rak’a del ma’mum è la terza o la quarta rak’a dell’imam, in questo caso il ma’mum deve recitare la sura al-Hamd e l’altra sura dopo questa (Tawdih al-Massa’il, norma 1461).

 

 

                   Come il ma’mum segue l’imam

 

Non vi è problema se il ma’mum recita le sure, il dhikr e il tashahhud prima o dopo l’imam, eccetto il takbirat ul-ihram che non deve esser recitato prima dell’imam.

 

Non è permissibile per il ma’mum realizzare gli atti della preghiera, come il ruku’, alzarsi dal ruku’ o sujud, prima dell’imam. Il ma’mum non può realizzare il ruku’ o alzare la sua testa dal ruku’ o sujud prima dell’imam. Non vi è problema nel realizzare gli atti della preghiera dopo l’imam, non comportando un problema se questo non avviene con eccessivo ritardo (Tawdih al-Massa’il, norme 1467-1469, 1470, al-Urwatul Wuthqa, vol. 1 pag. 785).

 

 

                   Alcune norme

 

Se una persona si unisce alla preghiera congregazionale mentre l’imam è in ruku’, è possibile uno dei seguenti casi:

 

– quando uno si unisce alla preghiera congregazionale nel ruku’ prima che l’imam finisca di recitare il dhikr di ruku’, la sua preghiera congregazionale sarà corretta.

 

– quando uno si unisce alla preghiera congregazionale al ruku’ e l’imam ha finito di recitare il dhikr di ruku’ ma è ancora nella posizione di ruku’, la sua preghiera congregazionale sarà corretta.

 

– quando uno va in posizione di ruku’ ma non può raggiungere il ruku’ dell’imam, la sua preghiera sarà corretta come individuale (non congregazionale) ed egli deve completare questo tipo di preghiera.

 

Se il ma’mum inavvertitamente (fa quanto segue) prima dell’imam:

 

         realizza il ruku’ (prima dell’imam), è obbligatorio rialzarsi e fare il ruku’ con l’imam.

 

         Alzarsi dal ruku’, egli deve tornare in ruku’ e attendere con l’imam. In questo caso, il ruku’ aggiuntivo, che è un rukn, non invalida la preghiera.

 

         Realizzare sujud, è obbligatorio per lui alzare la testa dal sujud e andare in sujud di nuovo con l’imam.

 

         Sedersi dal sujud, egli deve tornare in sujud (Al-Urwatul Wathqa, vol. 1, pag. 786, norma 12; Tawdih al-Massa’il, norma 1428) (per due volte non ci sono problemi, ma se lo ripete per la terza volta la sua preghiera sarà invalida).

 

         Non vi è problema se il luogo del ma’mum è più alto di quello dell’imam, come quando l’imam è in uno spazio sotterraneo della moschea e il ma’mum al piano rialzato. Comunque è problematico offrire le preghiere congregazionali nelle costruzioni di oggi che hanno più piani (Tawdih al-Massa’il, 1416).

 

                   Alcuni atti raccomandati e sconsigliati nella preghiera congregazionale

 

E’ raccomandato che l’imam sia davanti, nel mezzo della fila, ed i sapienti e le persone pie siano nella prima fila.

 

E’ raccomandato che la fila dei ma’mumin sia organizzata senza lasciare spazio tra loro.

 

Se vi è un posto nelle file della preghiera congregazionale, è makruh rimanere soli in una fila.

 

E’ makruh per il ma’mum recitare il dhikr con voce così alta che l’imam possa ascoltarlo (Tawdih al-Massa’il, pag. 197-198).

 

* Tratto da “Una guida alle norme religiose” in accordo ai verdetti dell’Imam Khomeyni, con i verdetti dell’Ayatullah Seyyed Ali Khamenei dell’Hujjatulislam Muhammad Husayn Falah-Zadeh

 

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Writer : shervin | Comments Off on Le Preghiere congregazionali (Hujjatulislam M.H. Falah-Zadeh) Comments | Category : Giurisprudenza

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