La popolazione iraniana è stanca della religione e della Rivoluzione?
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“[I nemici] all’inizio della Rivoluzione avevano promesso che la Repubblica Islamica non sarebbe sopravvissuta più di sei mesi e poi sarebbe crollata. Passati quei sei mesi, lo ripeterono, dicendo che sarebbe accaduto sei mesi dopo. Sono trascorsi più di ottanta di questi sei mesi! In quei giorni la Repubblica Islamica era un alberello sottile, ma adesso è diventato un albero robusto e dalle radici profonde che si è rafforzato ogni giorno. I loro calcoli erano sbagliati allora e lo sono anche adesso.
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Un esempio sono i loro calcoli compiuti durante l’era della Guerra Imposta, quando hanno aiutato Saddam pensando che avrebbe distrutto la Repubblica Islamica nel giro di pochi giorni. Poi hanno sostenuto coloro che preparavano dei colpi di Stato sperando che avrebbero compiuto qualcosa. Si trattava di calcoli, tutti errati, fatti dagli americani e dagli occidentali. Anche oggi i loro calcoli di credere di poter contrapporre la popolazione alla Repubblica Islamica sono sbagliati. Pensano di poter porre un elemento sulla strada della Repubblica Islamica, elemento a cui sanno che la Repubblica Islamica tiene molto: il popolo.
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Perché gli americani fanno questo errore? Perché hanno dei consiglieri, dai quali traggono i suggerimenti, che sono degli iraniani traditori. Questi consiglieri traditori ovviamente tradiscono il loro Paese, ma in realtà tradiscono angli americani. Perché? Perché danno loro consigli senza avere informazioni corrette, e quei poveretti agiscono in base a quei consigli, così fallendo.
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Uno dei loro consigli è questo: “Potete contare sul popolo iraniano nell’affrontare l’ordinamento islamico e la Repubblica Islamica. Il popolo iraniano si è stancato della religione, del governo islamico e dei sapienti religiosi. Potete contare su di loro e si contrapporranno all’ordinamento islamico”. Questi consiglieri ignoranti e traditori – che compiono un doppio tradimento – dicono ciò ai loro padroni americani, che li pagano per ricevere in cambio tali analisi che poi ripetono nei loro discorsi, nel loro Senato e in altri luoghi. Anche all’interno del nostro Paese alcuni individui ingenui – certo, fortunatamente in numero esiguo – ci credono.
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A volte, li sento dire online e sui giornali che le persone hanno perso la fede negli ulamà e nella religione. Sentiamo tali punti di vista anche all’interno del nostro Paese. Bene, questo è uno dei loro calcoli completamente errati. Oggi le persone sono sicuramente interessate alla Rivoluzione e alla religione più di quanto non lo fossero nel primo giorno della Rivoluzione. Se qualcuno volesse capire l’orientamento del popolo verso la Rivoluzione, le attività rivoluzionarie e il jihad, dovrebbe dare uno sguardo ai funerali del martire Qassem Soleimani, con milioni di partecipanti. Il corpo smembrato del martire Soleimani è stato salutato da milioni di persone e il popolo ha commemorato e rispettato in quel modo una persona rivoluzionaria e mujahid che aveva dato la vita per la Repubblica Islamica.
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Questo era solo un esempio, ma ne abbiamo di molti altri, come nel caso dei Sapienti religiosi. Il defunto Ayatullah Safi Golpayegani era un marja taqlid (fonte di imitazione religiosa) e giurisperito: guardate che grande partecipazione popolare vi è stata ai suoi funerali. Il defunto Ayatullah Bahjat era un ‘arif (mistico, gnostico) e giurisperito. Al suo funerale la gente di Qom ha colmato quella città con le proprie emozioni, e anche persone provenienti da altre città vi hanno partecipato. Potete dirmi per quale altra persona – tra le personalità politiche, artistiche e sportive di spicco del Paese – la gente mostra tali emozioni? Cosa dimostra ciò? Dimostra forse la perdita di fiducia del popolo negli ulamà? Mostra la perdita di fiducia della gente nella religione, nel jihad e nella resistenza? Le loro analisi sono così…
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Notate la reazione della popolazione di fronte alla canzone [“Salam Farmande”, Salam Comandante, N.d.T.] che è stata pubblicata in questi giorni e che rappresenta un’espressione del proprio amore e una forma di saluto per l’Imam dell’Epoca [l’Imam Mahdi], che Dio affretti la sua parusia e che le nostre anime siano sacrificate per lui. Notate con quanto entusiasmo esprimono il loro amore. Persone – giovani, anziani, adolescenti, bambini, donne e uomini – in tutto il Paese lo fanno. Lo fanno a Teheran, Mashhad, Isfahan, Yazd, ognuno a suo modo. Qual è il motivo? È questo un segno che le persone abbiano voltate le spalle alla religione? O è il contrario?”
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[Estratto dal discorso tenuto dalla Guida della Rivoluzione Islamica, l’Imam Khamenei, il 4 giugno 2022 in occasione del 33° anniversario della scomparsa dell’Imam Khomeyni]
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