L’Imamato
Ayatullah Ibrahim Amini*
Abbiamo in precedenza affermato che Dio, al fine di guidare la gente sul Retto Sentiero, ha inviato i profeti, mettendo a loro disposizione le leggi e le norme religiose. Ora sosteniamo che, siccome il Profeta (S) non vive in eterno e con la sua morte è possibile che le norme divine siano dimenticate e annientate, è necessario che dopo di lui vi sia una persona che, senza alterarle, le preservi, le diffonda tra la gente, faccia sì che vengano eseguite e curi e salvaguardi i diritti e gli interessi della gente. La persona avente tali caratteristiche viene chiamata da noi sciiti “Imam”.
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Gli attributi di un Imam
Un Imam deve possedere i seguenti attributi:
1) Immunità dal peccato e dall’errore. L’Imam deve, nell’apprendimento, nella trasmissione e nell’esecuzione delle norme divine, essere al sicuro dall’errore: solo in questo modo potrà trasmettere alla gente le norme di Dio, come Lui le ha inviate al Suo Profeta (S) (senza la minima alterazione), e guidare la società verso il bene e la beatitudine. L’Imam deve inoltre essere immune dal peccato, rispettare i precetti al cui rispetto invita gli uomini, affinché le sue parole non perdano il loro valore e la loro credibilità. Se l’Imam dovesse peccare, la gente prenderebbe esempio da lui e, di conseguenza, si travierebbe.
2) Sapienza. L’Imam deve conoscere tutte le norme e le leggi della religione, deve avere cognizione di tutto ciò che è necessario allo svolgimento della sua funzione di guida.
3) Virtù e perfezione. L’Imam dev’essere il più perfetto, il più virtuoso degli esseri umani.
4) Potere d’eseguire miracoli. Anche l’Imam, al pari del profeta, dev’essere in grado di compiere miracoli e deve eseguirli quando le circostanze lo rendono necessario, ad esempio quando la dimostrazione del suo Imamato o della sua immunità dal peccato e dall’errore è vincolata al compimento di un miracolo.
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Metodi per riconoscere un Imam
Esistono due metodi per riconoscere un Imam:
1) un profeta o un Imam lo presenti in qualità d’Imam e lo nomini suo successore e guida degli uomini;
2) dimostri il suo Imamato facendo un miracolo.
Differenze esistenti tra un Imam e un Profeta
Le differenze esistenti tra un Imam e un profeta sono:
1) il profeta è il fondatore della religione, il portatore delle norme della legislazione di questa religione, mentre l’Imam ha solo il compito di proteggere, conservare ed eseguire tali norme;
2) il profeta riceve le norme e le leggi della legislazione tramite ispirazione divina, l’Imam invece le riceve dal profeta.
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Dimostrazione dell’Imamato e numero degli Imam nell’Islam
Chiunque abbia l’incarico di dirigere un determinato complesso, se decidesse temporaneamente di assentarsi dal proprio posto di lavoro, senza dubbio, designerebbe un sostituto, incaricandolo della direzione di tale complesso.
Anche il Profeta dell’Islam (S) era perfettamente conscio di tale questione e dedicava molta attenzione ad essa: per ogni villaggio, per ogni città che veniva conquistata dai musulmani designava immediatamente un governatore; quando mandava un’armata in guerra nominava a capo d’essa un comandante e a volte anche dei comandanti di riserva; ogni volta che andava in viaggio oppure partecipava a una guerra, designava un sostituto e lo incaricava della direzione della società di Medina.
Insomma, il Profeta Muĥammad (S) non ignorava che, dopo la sua morte, la società islamica avrebbe avuto bisogno d’essere diretta da una guida infallibile, che, grazie all’esecuzione delle norme divine, la guidasse sul retto sentiero.
L’Inviato di Dio (S) sapeva benissimo che i Musulmani, senza una guida infallibile, non sarebbero più stati un popolo unito e potente. Sono questi i motivi in base ai quali si può decisamente affermare che è impossibile che l’Inviato di Dio abbia trascurato di designare il suo successore, è impossibile che abbia abbandonato la giovane società islamica senza una guida.
Concludiamo quindi, con assoluta certezza, che il nobile Profeta Muĥammad (S), prima di morire, ha designato il suo immediato successore.
In molti Aĥādīth del Profeta (S) il numero degli Imam ammonta a dodici. Egli dice infatti: «Dopo di me ci saranno dodici califfi, tutti appartenenti ai Quraysh: il primo di loro sarà °Alī (as) e l’ultimo sarà il Mahdī Promesso».
In altri Aĥādīth sono infine citati, uno ad uno, i nomi di queste dodici persone.
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*Tratto da: “L’ABC dell’Islam”. E’ possibile ordinare il testo in forma cartacea presso l’Associazione Islamica Imam Mahdi, scrivendo a imam_mahdi59@yahoo.it o contattando il 3394968095 (anche tramite Whatsapp)
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