e della cultura islamica
Ayatullah M.T. Mesbah Yazdi
Sia lode a Iddio, il Signore dell’universo. La grazia e la pace siano sul Profeta, l’Eletto, Abi-al-Qāsim Muhammad, e sulla sua pura, casta e infallibile progenie.
O Dio! Sii guardiano, guida, protettore, custode del tuo prescelto, al-Hujjat ibn al-Hassan (l’Imam atteso che è attualmente in stato di occultamento, n.d.t.), che la Tua grazia sia su di lui e sulla sua stirpe, da ora fino alla fine dei giorni affinché Tu lo faccia regnare nella terra per molto tempo.
Saluti ai miei cari fratelli e sorelle dell’Islam in tutto il mondo, e allo spirito del nostro Maestro, l’Imam Khomeini, e dei martiri, che il compiacimento di Dio sia su di loro. Prego Iddio Onnipotente di aiutarci nell’ottenere la Sue benedizioni, aumentare la nostra sapienza ed amore per i Suoi prescelti (awlīya’) ed assisterci nel compiere il nostro dovere in questa era in cui, da un lato, vengono ereditati gli insegnamenti divini dai discendenti del Profeta (che la benedizione di Dio sia su di loro), ma, dall’altro, vengono diffusi dubbi e poste pseudo-domande da parte degli umani e dei jinn demoniaci, che Iddio protegga tutti noi dai loro mali.
Come sappiamo, una delle più grandi benedizioni elargite da Dio sui Suoi servi è che Egli ha selezionato tra le genti i migliori di essi, designandoli come Suoi messaggeri per gli altri, così che potessero ricevere direttamente la Rivelazione da Dio Onnipotente e comunicarla agli altri onde guidarli nel conoscere il fine della loro creazione e riconoscere la retta via per raggiungere la beatitudine nel mondo temporale e nell’al di là.
In questo senso, Iddio Onnipotente ha detto: “Allah non intende informarvi sull’Invisibile, Allah sceglie chi vuole tra i Suoi messaggeri.” (1) Ed Egli dice: “[Egli è] Colui che conosce l’invisibile e non lo mostra a nessuno, se non a un messaggero di cui si compiace, che fa precedere e seguire da una guardia [angelica], per sapere se [i profeti] hanno trasmesso i messaggi del loro Signore. Gli è ben noto tutto ciò che li concerne e tiene il conto di tutte le cose.” (2) E dice ancora: “Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l’equità. Facemmo scendere il ferro, strumento terribile e utile per gli uomini, affinché Allah riconosca chi sostiene Lui e i Suoi messaggeri in ciò che è invisibile. Allah è forte, eccelso.” (3)
Attraverso la Sua completa saggezza si è giunti alla fine della catena degli inviati e dei profeti con l’Hashemita, l’Arabo e illetterato Profeta, Abi-al-Qāsim Muhammad ibn ‘Abdillah (che la pace di Dio sia su di lui e sui suoi discendenti). Per questo l’Onnipotente dice: “Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli è l’Inviato di Allah e il sigillo dei profeti.” (4) Ed Egli ha fatto discendere su di lui il Libro supremo e perfetto come luce che guida gli uomini di tutte le epoche ed in tutto il mondo.
Per questo l’Onnipotente dice: “Benedetto Colui che ha fatto scendere il Discrimine sul Suo servo, affinché potesse essere un ammonitore per tutti i mondi” (5) e ancora: “…ora è giunto a voi il Nostro Messaggero, per spiegarvi molte cose della Scrittura che voi nascondevate e per abrogarne molte altre! Una Luce e un Libro chiaro vi son giunti da Allah. Con essi Allah guida sulla via della salvezza quelli che tendono al Suo compiacimento. Dalle tenebre li trae alla luce, per volontà Sua li guida sulla retta via” (6), e dice: “In verità essi non credono al Monito che giunse loro, eppure questo è davvero un Libro venerato”. (7)
Quindi il Corano è l’ultima rivelazione, la giusta regola, ove vi sono riferimenti agli altri Libri precedentemente rivelati. Iddio Onnipotente dice: “E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione” (8). Così ha completato la Sua religione, nominando infine il guardiano tra coloro che detengono il comando (la wilāyat degli uli-al amr) tra la sua progenie, quindi Egli dice: “Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l’Islàm” (9). Il Profeta di Dio (che la grazia di Dio sia su di lui e la sua famiglia) morì lasciando per la sua Ummah due splendidi lasciti, quando disse: “In verità vi lascio due cose preziose: il Libro di Dio e la mia progenie, la mia famiglia. Non sarete sviati finché vi aggrapperete ad entrambi.”
Quanto è eminente la qualità di questi due lasciti, e quanto immenso è il beneficio di queste due eredità: una è il Nobile Libro di Dio che rimarrà immune da distorsione fino al Giorno del Giudizio con la protezione di Dio, avendo Egli detto: “Noi abbiamo fatto scendere il Monito, e Noi ne siamo i custodi” (10), e l’altro è l’infallibile Imam di cui la terrà non sarà mai sprovvista, sia egli presente e visibile o ‘assente’ e occultato, benedicendo il mondo come il sole che illumina la terra anche da dietro le nuvole. Ringraziamo Iddio che ci ha condotti a questo: non avremmo trovato il sentiero se Egli non ci avesse guidati.
Anche ora che la Ummah, come conseguenza della propria condotta disdicevole verso gli altri Imam, è privata della visione dell’Imam infallibile e orfana della sua guida diretta, beneficia della presenza dei sapienti e dei giuristi qualificati, i quali deducono la sapienza degli Imam, seguono le loro orme e guidano la Ummah in accordo alla loro guida. Essi godono quindi di alcuni aspetti relativi alla successione del Profeta (S), ed alcuni dell’autorità della sua progenie. Ciò è espresso in una tradizione dell’Inviato di Dio (che la grazia di Dio sia su di lui e la sua progenie), riportata da varie catene di narratori, in cui egli disse tre volte: “Allah benedica i miei successori” o “Allah! Benedici i miei successori!” e “Che la grazia di Dio sia sui miei successori!“. E quando gli chiesero chi fossero i suoi successori rispose: “Coloro che verranno dopo di me, riporteranno i miei detti e tradizioni, e le comunicheranno ai posteri” (11). Anche i membri della Famiglia del Profeta (la pace sia su di loro) hanno detto: “La gestione degli affari è nelle mani dei sapienti di Dio, i fiduciari di ciò che è lecito e ciò che è illecito”.
Per questo i sapienti pii ed affidabili che si allontanano dalle lusinghe e dalle deprecabili comodità del mondo, e che si dedicano alla conoscenza del Libro di Dio e della tradizione del Suo inviato e della sua progenie, sono le autorità a cui la gente deve far riferimento per esser guidata verso la retta via ed il vero cammino. E’ quindi dovere dei sapienti religiosi sacrificare tutto ciò che è nelle loro possibilità per scoprire le verità della religione, insegnarle ai credenti comuni e guidarli alla verità chiara. Il dovere della gente, dall’altra parte, è quello di trarre beneficio dalla luce dei sapienti, camminare sotto la loro guida, aiutarli a raggiungere questi santi obiettivi e cooperare con essi nel ravvivare il Libro e la Tradizione Islamica (Sunnah), sradicando innovazioni, corruzione e superstizioni, combattendo i nemici della religione, prendendo parte al jihad contro i miscredenti, i nemici e gli aggressori dei diritti dei Musulmani. E’ inoltre necessario cooperare con essi per diffondere la verità dell’Islam in tutti i luoghi e tra tutti gli abitanti della terra, perché si tratta di un deposito nelle mani dei Musulmani, e deve essere conferito a coloro che ne traggono beneficio: “Allah vi ordina di restituire i depositi ai loro proprietari e di giudicare con giustizia quando giudicate tra gli uomini.” (12)
Per questo è nostro dovere, come Musulmani, prima conoscere le verità dell’Islam e l’eredità dell’esaltato Profeta e degli eminenti Imam (possa il compiacimento di Dio esser su tutti loro); e, naturalmente, i sapienti religiosi che agiscono conformemente all’Islam svolgono il loro ruolo a questo riguardo. In secondo luogo, dobbiamo prenderci cura di tale lascito e proteggerlo dalle falsificazioni sia della lettera che del senso. Terzo, ai Musulmani è richiesto di insegnare le verità dell’Islam ai loro contemporanei che vivono nelle differenti regioni del mondo, così come alle nuove generazioni. Quarto, ci si aspetta da noi di fare il nostro meglio per applicare i precetti dell’Islam nella nostra vita personale ed in quella sociale, e stabilire il Giusto Ordinamento Islamico in tutto il mondo in modo da poter spianare la strada per il ritorno di Baqīyat-Allah al-a’dham (siano le nostre anime consacrate a lui, e che Iddio affretti il suo atteso ritorno).
Questi doveri sono compresi dalla sola ragione, senza ricorrere alle autorità religiose, ed agire in conformità ad essi non è legato ad un tempo o luogo particolare. Ma vi è qualcosa che pone doppia enfasi su questi doveri nel corso di quest’era e specialmente rispetto a noi che traiamo beneficio dalla consapevolezza Islamica e dal soffio Divino, grazie al sacrificio del puro sangue dei martiri, alla generosa devozione di abbondanti sforzi e al perdurare di difficili condizioni che guidarono alla vittoria della Rivoluzione Islamica in Iran e ad successive vittorie in altri paesi, che hanno portato alla fuga delle forze del male attorno al mondo, originando la speranza di altre maggiori importanti vittorie per le forze divine ed il trionfo di Hizbullah e la sconfitta dei tiranni della falsità e dei seguaci di Satana il maledetto.
Questo fattore è la coalizione delle forze della miscredenza e dell’ipocrisia, i servi del dollaro e dell’euro, dell’oro e dell’argento, gli influenti oppressori e traditori che vogliono sradicare l’Islam, combattere i Musulmani, dominare i loro paesi, ricchezze e risorse, negare le loro glorie e nobiltà, distruggere i loro fondamenti, eliminare la loro cultura, alterare la loro identità, gettarli in condizioni miserabili in questo mondo e nella punizione di Dio nell’altro. Essi sono diventati così impudenti da dichiarare un rinnovo delle crociate contro i Musulmani. Sicuramente vi è una differenza adesso: durante le crociate, i nemici dell’Islam soffrivano debolezza, ignoranza ed incompetenza, mentre oggi le loro nazioni si sono unite, la loro determinazione è inflessibile, e possiedono abbondanti ricchezze, forze raccolte ed orribili industrie.
Ciò che è di grande importanza e richiama la nostra attenzione è il fatto che questa neo-crociata non è confinata alle operazioni militari; comprende piuttosto tutti gli aspetti di vita. Sul fronte economico si manifesta con sanzioni e sforzi internazionali contro il progresso dei paesi Islamici. E’ cristallizzato nell’arena politica sotto la provocazione di agitazioni alle frontiere Islamiche da parte di mercenari e collaboratori. E la più importante e pericolosa di tutte, è la guerra culturale che è stata combattuta sin dai tempi antichi, con diverse modalità e stratagemmi, dai colonialisti e delle forze arroganti. Sfortunatamente, possiamo constatare il disegno della loro vittoria nei nostri territori ed anche nelle nostre case. Si è giunti al punto che le potenze arroganti sono diventate così sfacciate da ordinare ad alcuni funzionari dei paesi Islamici di cambiare i propri curriculum religiosi e sradicare dai libri scolastici quelle ayat del Corano riguardanti il jihad!
Alla luce di queste realtà deplorevoli, è nostro incombente dovere prepararci – uomini e donne – ad una lotta a tutto campo contro questa guerra totale sferrata dai miscredenti e dalle forze dell’arroganza. E se alcuni aspetti del jihad sono ristretti agli uomini, il jihad culturale è aperto a tutti i sessi, razze, nazioni e comunità. E questa guerra necessita di armi culturali, mappe appropriate e piani di azione, sforzi collettivi ed incessanti, insieme ad intenzione sincera, determinazione inflessibile, vaste informazioni e moderni mezzi di comunicazione. Ma una tale impresa richiede soprattutto guide competenti che si impegnino a fondo sacrificando il proprio benessere, il proprio stile di vita e addirittura le proprie vite e anime per il sacro e puro obiettivo di attuare la volontà di Dio.
Pertanto tutti noi dobbiamo fare del nostro meglio per approfondire le nostre conoscenze religiose e nella ricerca di strategie per la difesa del nostro credo e dei nostri valori, come il miglioramento dei nostri sistemi di studio e istruzione, l’istituzione di centri per la discussione e dialogo, mettendo in pratica tutti i mezzi possibili per la comunicazione e l’educazione.
Dobbiamo infine sottolineare che se la purezza delle intenzioni e la fede in Dio Onnipotente dà forza alle azioni e permette a chi svolge il proprio dovere di dare tutto sé stesso, costoro ripareranno alle debolezze ed ai difetti di tutti gli altri. I musulmani hanno osservato ciò più volte nella loro storia, dagli albori dell’Islam fino al giorno d’oggi: “Quante volte, con il permesso di Allah, un piccolo gruppo ha battuto un grande esercito! Allah è con coloro che perseverano” (13).
Che Allah ci conceda pazienza e pietà, costanza nell’azione e purezza d’intenzione, fede in Lui e sottomettere tutte le cose a Lui; sicuramente Egli ci è sufficiente, ed Egli è il miglior patrono, il miglior Signore ed il miglior difensore.
NOTE
1. Sūrah ali-‘Imrān: 179.
2. Sūrah al-Jinn: 26-28.
3. Sūrah al-Hadīd: 25.
4. Sūrah al-Aˆzāb: 40.
5. Sūrah al-Furqān: 1.
6. Sūrah al-Mā’idah: 15-16.
7. Sūrah Fussilat: 41.
8. Sūrah al-Mā’idah: 48.
9. Sūrah al-Mā’idah: 3.
10. Sūrah al-Hijr: 9.
11.Bihār al-Anwār, vol. 2; Ghavāli al-La’āli, vol.4, Man lā lā Yaˆ´ruh-u al-Faqīh, vol.4, Wasā’il al-Shi’ah, vol.27; and Mustadrak al-Wasā’il, vol.17.
12. Sūrah al-Nisā’: 58.
13. Sūrah al-Baqarah: 250.