Ortodossia e ortoprassi riassunti nel seguente hadith riportato da Abdul-Azim al-Hasani (رضي الله عنه)
Si narra che °Abdul-°Azīm al-Ĥasanī abbia riportato quanto segue:
Feci visita al mio maestro °Alī ibn Muĥammad ibn °Alī ibn Mūsă ibn Ja°far al-Ŝādiq, che la pace sia su di loro. Non appena mi vide, mi disse: “O Abū al-Qāsim! Tu sei il benvenuto e certamente sei nostro intimo”. [Allora] dissi: «O figlio dell’Inviato d’Iddio! Vorrei presentarti il mio credo affinché, nel caso fosse corretto, lo mantenga fino al mio incontro con Iddio Onnipotente e Illustre».
[L’Imam] rispose: «O Abū al-Qāsim! Parla…».
Quindi dissi: «Invero Iddio, Benedetto Lui l’Altissimo, è Uno, niente è simile a Lui. Egli non viene definito attraverso somiglianze o antropomorfismi, né attraverso forme, accidenti o essenze. Egli, illustre sia il Suo ricordo, è l’iniziatore dei corpi, il plasmatore delle forme, il creatore degli accidenti e delle essenze, e il Signore di ogni cosa nonché il loro Padrone, Inventore e Originatore. Egli è Saggio, non commette atto improprio e non viola quanto viene necessitato. E [testimonio che] Muĥammad, che la benedizione d’Iddio sia su di lui e sulla sua famiglia, è il Suo servo, il Suo Inviato e il sigillo dei profeti, e non vi sarà [più] nessun profeta fino al Giorno della Resurrezione. E [testimonio che] la sua legge è il sigillo delle Leggi [precedenti], e non vi sarà [più] nessuna legge fino al Giorno della Resurrezione. E [testimonio che] l’Imam, il califfo e il detentore del comando dopo di lui è Amīr al-Mū’minīn °Alī ibn Abī Ţālib, che la pace sia su di lui, poi al-Ĥasan, poi al-Ĥusayn, poi °Alī ibn al-Ĥusayn, poi Muĥammad Ibn °Alī, poi Ja°far ibn Muĥammad, poi Mūsă ibn Ja°far, poi °Alī ibn Mūsă, poi Muĥammad ibn °Alī, e poi voi… o mio signore!».
[L’Imam], che la pace sia su di lui, disse: «E dopo di me vi sarà mio figlio al-Ĥasan. E cosa faranno le genti dopo di lui?».
Io dissi: «O mio signore! Di cosa state parlando?».
[L’Imam], che la pace sia su di lui, rispose: «Nessuna persona lo vedrà e menzionare il suo nome sarà proibito finché non si manifesterà per colmare la terra di equità e giustizia nella stessa misura in cui prima era colma di oppressione e tirannia».
Io dissi: «Accetto [tutto questo]. Invero il vostro walī è il walī d’Iddio, e i vostri nemici sono i nemici d’Iddio, e l’obbedienza riposta nei vostri confronti è obbedienza riposta nei confronti d’Iddio, e la disobbedienza nei vostri confronti è disobbedienza riposta nei confronti d’Iddio».
Poi aggiunsi: «[Inoltre testimonio che] l’Ascensione [profetica] è reale, l’interrogazione nella Tomba è reale, il Paradiso è reale, l’Inferno è reale, il Ponte è reale. La Bilancia è reale, e non vi è dubbio [alcuno] riguardo all’Ora che si avvicina. Invero Iddio resusciterà [gli uomini] dalle loro Tombe».
Poi aggiunsi: «[E testimonio che] i riti obbligatori sono dei doveri [ai quali non ci si può sottrarre] dopo [aver accettato] la wilāyah: la Preghiera, la zakāh, il digiuno, lo ĥajj, il jiĥād, l’ingiunzione a fare il bene e l’interdizione a fare il male e rispettare i diritti dei genitori. Questa è la mia religione, la mia scuola [di pensiero], la mia dottrina e la mia certezza».
°Alī ibn Muĥammad, che la pace sia su di lui, disse: «O Abū al-Qāsim! Giuro su Iddio che questa è la religione d’Iddio attraverso la quale Egli è soddisfatto dei [Suoi] servi quindi preservala. Che Iddio ti dia forza con la parola in questo mondo e in quello futuro».
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