Oggi ho visto Soleimani a Baghdad…
“Oggi ti ho visto a Baghdad nel volto di un milione di iracheni e ho sentito la tua voce uscire dalla gola di migliaia di arabi mentre gridavi “Fuori l’America”.
In queste tre settimane che eravamo confusi dal tuo lutto, tu non ti sei fermato un attimo.
Sei andato di città in città. Hai svegliato [i cuori e le menti].
Hai parlato della resistenza contro l’occupazione e hai portato nel tuo esercito nuovi combattenti freschi.
Tu, il più vivo dei Generali.” (Ali Alizadeh)
Oltre un milione di persone venerdì 24 gennaio scorso sono scese in strada a Baghdad per protestare contro l’occupazione militare dell’Iraq da parte degli Stati Uniti. Alla manifestazione, indetta da Muqtada Sadr, capo del gruppo politico maggioritario (Saairun) in Parlamento, che aveva invitato a “una forte, pacifica, unita dimostrazione di un milione di persone per condannare la presenza americana e le sue violazioni”, hanno aderito tutti i gruppi della Resistenza Islamica irachena raccolti sotto la sigla “Forze di Mobilitazione Popolare” (Hashd al-Shaabi) e numerosi gruppi e movimenti politici e religiosi sunniti.
Il 6 gennaio scorso, all’indomani del vile attacco terroristico americano che a Baghdad ha martirizzato il generale iraniano Hajj Qassem Soleimani, il comandante iracheno Abu Mahdi al-Muhandis e alcuni combattenti che li accompagnavano, il Parlamento iracheno ha approvato una risoluzione che chiede l’espulsione di tutte le truppe straniere dal territorio della nazione araba.
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