Messaggio dell’Imam Khamenei sulla strage di Qana (02/08/2006)

Messaggio dell’Imam Khamenei sulla strage di Qana

Col Nome di Dio Clemente e Misericordioso

La terribile tragedia di Qana ha colmato i nostri cuori di dolore ed angoscia, rendendo in lutto e riempiendo di rabbia tanto noi quanto le altre nazioni islamiche e tutte gli spiriti liberi del mondo.

Questi bambini innocenti, questi corpi deboli e sofferenti, questi cuori terrorizzati e piccoli, per quale colpa sono stati uccisi? Perché il focoso cuore dei loro genitori doveva esser bruciato dai sanguinari sionisti e dai loro manutengoli ebbri ed orgogliosi statunitensi? Venti giorni di bombardamenti sul Libano, venti giorni di crimini su vasta scala, la distruzione di un paese, la strage di civili e la tragedia di Qana: con quale logica e quale ragionamento il mondo che si pretende civile, l’ONU, i governi e le istituzioni pretesi difensori dei diritti umani possono rimanere così indifferenti e con sangue freddo? Fino a quando il mondo islamico dovrà sopportare l’esistenza colma di sedizione e malvagità del regime sionista? Fino a quando i governi islamici lasceranno le mani libere agli USA guerrafondai ed arroganti in questa sensibile regione?

Quanto accaduto in Libano ha dimostrato a tutti il significato statunitense dei diritti umani e mostrato quale è il Medio Oriente che essi desiderano.

Oggi è a tutti chiaro che l’aggressione al Libano è un piano premeditato e un’azione americano-sionista, considerata come un passo fondamentale per esercitare l’egemonia sul Medio Oriente e il mondo islamico.

Bush ed i suoi collaboratori statunitensi sono tanto colpevoli nelle tragedie del Libano quanto gli indecenti e malvagi dirigenti del regime sionista, ed il silenzio dell’ONU e della maggioranza dei governi occidentali, così come l’appoggio di alcuni governi con un passato malvagio e una cattiva reputazione come quello britannico, li rende responsabili e partecipi di questi delitti in maggior o minor grado, delitti per i quali saranno giudicati oggi e domani dall’umanità e saranno oggetto del grande castigo divino.

I popoli musulmani detestano oggi più che mai gli Stati Uniti e sono adirati con essi. 

I loro governi, compresi quelli limitati dagli interessi politici, detestano e protestano davanti a questa aggressione impudica e arrogante. Con il suo appoggio ai crimini ed ai criminali sionisti e con la sua palese aggressione ai diritti dei popoli musulmani, il regime degli Stati Uniti deve aspettarsi da essi un grande schiaffo ed un forte pugno.

La tenacia del popolo libanese e l’eroica lotta di Hezbollah, il potere emanato dalla fede, la pazienza e il tawakkul (affidamento a Dio) sono un altro simbolo del risveglio del mondo islamico e della sua ferma determinazione davanti alle ostilità ed alle insidie. 

Il pugno di ferro della gioventù credente, coraggiosa ed oppressa libanese ha colpito ora il brutto volto degli aggressori ed ha rotto il cristallo del loro ebbro orgoglio.

La politica strategica degli USA consiste nel creare insicurezza, crisi e guerre nella zona, ma devono sapere che quanto più fomenteranno l’insicurezza, tanto più aumenteranno la collera dei popoli e più insicuro diventerà il mondo per essi stessi.

Il comportamento e l’idiosincrasia aggressiva degli USA e di Israele ravviveranno sempre di più lo spirito di resistenza del mondo islamico e renderanno più evidente il valore del jihad.

Il mondo islamico ed i giovani musulmani di tutti i paesi islamici devono sapere che la maniera di affrontare il lupo selvaggio del sionismo e l’aggressività del Grande Satana non è che quella del sacrificio per la resistenza. Sottomettersi ai governanti avventurosi e corruttori statunitensi non fa altro che aumentare la loro arroganza e avidità, rendendo difficile la situazione per i popoli. Se il Libano si fosse arreso all’aggressione di Israele ed USA e se i giovani mujahidin di Hezbollah ed il popolo oppresso del sud non avessero abbracciato questa difesa sacra a prezzo delle loro vite, una grande calamità e un’umiliazione ogni giorno maggiore avrebbe allora minacciato tutto il popolo libanese e tutti questi attacchi avrebbero colpito l’intera zona. Oggi Hezbollah è la prima linea di difesa delle nazioni islamiche e di tutti i popoli della regione.

Il nemico sionista non distingue tra religione e dottrina, moschea e chiesa, Shia e Sunna. E’ un regime razzista, aggressore e sanguinario, che – se non gli venisse impedito – non esiterebbe a commettere qualsiasi crimine contro qualunque gruppo o nazione. I popoli della zona e le scuole islamiche così come tutti i seguaci delle differenti religioni del Libano e di tutti i paesi islamici devono unire le proprie mani e non permettere che una loro divisione rafforzi il nemico. 

L’Iran Islamico considera come un proprio dovere resistere davanti all’arroganza ed all’aggressione degli Stati Uniti ed alla malvagità del regime sionista, e rimarrà unito a tutte le nazioni oppresse, soprattutto al caro popolo libanese ed alla nazione combattente palestinese.

Con il suo appoggio esplicito alle stragi di civili libanesi ed un’altrettanta chiara esplicita opposizione ad un cessate il fuoco in Libano, con l’aiuto militare, finanziario e politico agli aggressori sionisti, gli Stati Uniti sono nella pratica colpevoli nello scenario di questa grande tragedia e cercano ora di imporre le loro condizioni al popolo ed al Governo libanese, commettendo così una doppia ingiustizia.

Senza dubbio, questa nazione resistente e questi combattenti coraggiosi non accetteranno simile oppressione e non adotteranno nessuna decisione che danneggi i loro interessi.

Porgo le mie condoglianze ed esprimo la solidarietà del grande popolo iraniano al caro popolo libanese, agli instancabili mujahidin libanesi ed ai capi e responsabili politici del paese per tutte le disgrazie subite, in particolar modo per la grande tragedia di Qana.

Salam al popolo libanese, Salam al vittorioso Hezbollah ed alla coraggiosa e credente guida araba, Seyyed Hassan Nasrallah.

Dice Iddio Altissimo: “Sopporta dunque con pazienza. La promessa di Allah è veritiera e non ti rendano leggero coloro che non hanno certezza.” (Sacro Corano, Sura ar-Rum, versetto 60)

Seyyed Ali Khamenei, 2 agosto 2006 

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Ayatullah Khamenei

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