Interazione rispettosa o riunioni promiscue?
S.M. Rizvi
L’obiettivo di questo articolo è quello di discutere brevemente la questione delle “riunioni miste” e di identificare la loro liceità o meno dal punto di vista islamico.
Cosa intendiamo con l’espressione “riunione promiscua”? Quale è la norma nell’Islam riguardante l’interazione tra uomo e donna? Quando una riunione mista è permessa e quando è proibita?
Cos’è una “riunione promiscua”?
E’ importante identificare cosa si intende per “riunione mista”. Nell’obiettivo di questo articolo, si intende un incontro di uomini e donne musulmane con hijab senza separazione e/o senza un’area designata per ogni sesso.
Questo articolo non prende in esame gli incontri di musulmani dove l’hijab non viene praticato o rispettato. Non vi è bisogno di dire che simili “riunione miste”, dove l’hijab non viene osservato o rispettato, non sono accettabili dal punto di vista islamico. Interazioni libere e senza restrizioni tra coloro che non sono mahram (1) non sono permesse.
Quale è la norma nell’Islam?
Lasciateci quindi sollevare la questione: quando i membri di sessi opposti escono dal loro ‘circolo’ mahram, quale deve essere il loro modo di comportarsi?
“L’Islam dice né imprigionamento né promiscuità ma deve essere osservata la santità [dell’hijab e interazione dignitosa]. Questa è la tradizione dei musulmani sin dai giorni del Messaggero di Allah (S) quando alle donne non veniva impedito di partecipare agli incontri, ovviamente sempre preservando l’atmosfera di santità tra i due sessi.
Le donne non devono mescolarsi con gli uomini nei masãjid (moschee) o negli incontri, o anche nelle strade e vicoli. La promiscuità di donne con uomini in alcuni incontri, come la folla osservata in alcuni dei nostri santi mausolei, è in realtà contro la volontà del Legislatore Divino.” (2)
La norma nelle società musulmane è che, ogni volta che vi è un incontro di musulmani, specialmente di natura religiosa, uomini e donne devono essere divisi da uno spazio specificatamente designato o da una barriera (per esempio una tenda o un muro). Questa norma può essere fatta risalire attraverso i secoli al modo di vita del Profeta dell’Islam e degli Imam dell’Ahl-ul Bayt stessi.
Questi esempi mostrano chiaramente le norme seguite continuamente dal Profeta e dagli Imam dell’Ahlul Bayt – sin da prima del tempo del Profeta all’Occultazione (ghaybat) Minore – che erano quelle della separazione tra i due sessi negli incontri pubblici.
Gli esempi di Fãtima az-Zahrã’ e Hakima Khãtun mostrano che mentre l’Islam non permette la libera promiscuità tra i membri di sessi opposti, permette però l’interazione dignitosa e santificata.
Le donne possono svolgere importanti ruoli nell’arena socio-politico-religiosa dell’Ummah purché l’interazione sia santificata dai valori islamici del decoro e del pudore. (13)
Un esempio dal Corano
La storia del Profeta Mosè e delle figlie del Profeta Shu’ayb è una buona linea guida per noi. Dopo che Mosè lasciò l’Egitto e raggiunse Madyan, il Corano (28: 23-28) dice:
“Quando giunse all’acqua di Madian, vi trovò una moltitudine di uomini che abbeverava e scorse due donne che si tenevano in disparte trattenendo i loro animali.
Si recò dalle due donne e disse: “Cosa vi succede che trattenete il gregge indietro?” Risposero: “Non abbevereremo finché i pastori non saranno partiti con le loro pecore dal pozzo”; poi, come rispondendo ad una domanda non espressa (‘perché state facendo ciò?’), dissero: “nostro padre è molto vecchio e quindi non può farlo lui”.
Realizzando il pudore delle donne che non gradivano mescolarsi con uomini estranei, Mosè si offrì di aiutarle e abbeverò il loro gregge per loro, poi si mise all’ombra per riposare. Poiché era affamato e stanco, disse: “Davvero, Signore, ho molto bisogno di qualsiasi bene che farai scendere su di me”.
Quando le due figlie di Shu’ayb raccontarono a lui l’episodio, egli disse loro di chiamare Mosè in modo da poterlo ringraziare e ricompensarlo per l’aiuto.
Quindi, una delle due donne gli si avvicinò timidamente (a Mosè). Disse: “Mio padre ti invita, per ricompensarti di aver abbeverato per noi”.
Ella fece strada. Mosè le chiese di lasciarlo andare avanti e di guidarlo da dietro: “Perché siamo membri della famiglia dei profeti e non guardiamo le donne da dietro”.
Una volta raggiunta la casa di Shu’ayb, Mosè raccontò come era fuggito da Faraone. Shu’ayb disse: “Non temere, adesso sei al riparo dalla gente ingiusta”.
Una di quelle disse: “O padre mio, siccome non abbiamo un giovane in famiglia, assumilo per lavorare al tuo servizio: in realtà la migliore persona che tu possa assoldare è colui che è forte e fidato. Quest’uomo ha entrambe le qualità”.
Shu’ayb chiese alla figlia: “Sai della sua forza perché vi ha aiutato ad abbeverare il gregge, ma come sai della sua affidabilità?” Ed ella raccontò di come Mosè le avesse chiesto di camminare davanti a lei; e questo aveva mostrato il suo pudore.
Allora il Profeta Shu’ayb offrì la mano di una delle sue figlie a Mosè ed essi si sposarono”. (14)
Da questa storia possiamo facilmente dedurre i seguenti principi:
– Non vi può essere libera promiscuità e commistione tra uomini e donne che non sono mahram tra loro. Secondo il grande giurista del secolo scorso, Sayyid Kãzim al-Yazdi: “La mescolanza tra uomini e donne è makruh (riprovevole)” و يكره اختلاط النساء بالرجال (15)
– Le donne possono, laddove necessario, uscire dalle loro case e partecipare nei settori socio-politico-economici della società ma devono farlo osservando il pudore (hayã’).
– Anche nelle relazioni permesse, hayã’ deve essere osservata nel parlare e nell’interagire con una persona non-mahram, come nel controllare gli sguardi verso uomini o donne non mahram (16).
Forme accettabili di riunioni miste
Considerando quanto sopra, quando è permessa una riunione mista? O quando è permesso rimuovere una divisione/barriera?
Se una riunione mista è corretta o meno dipende dallo scopo del raduno:
– Se la riunione è di una natura dove la separazione e/o divisione non annulla l’obiettivo per il quale viene realizzata, una riunione mista non dovrebbe essere allora incoraggiata.
– Se una riunione è di una natura dove la separazione e/o divisione eliminerà il suo obiettivo, allora una riunione mista è permessa a condizione che venga rispettato l’hijab e un comportamento decoroso.
Diamo uno sguardo ad alcuni esempi: majlis/milãd, discorsi; madrasa/lezioni, incontri, conferenze e seminari, cerimonie di matrimonio e ricevimenti.
Majlis e Milãd: Normalmente i majalis (incontri e programmi religiosi) sono di natura monologa, dove l’oratore parla ed i presenti ascoltano. L’obiettivo può essere raggiunto con la separazione e/o divisione tra i due sessi, e quindi non vedo alcun motivo per rimuovere la divisione/barriera nel majlis – ancor di più nei milad (celebrazioni delle nascita degli Awliya di Dio) dove le donne indossano trucco e gioielli. (Non vi è bisogno di ricordare che se una donna ha del trucco visibile sul viso, non può mostrare il suo volto ai non-mahram e dovrà coprire il proprio viso con un velo). In un’area separata, le donne non devono preoccuparsi di indossare l’hijab e possono essere più rilassate e libere nell’incontrarsi.
Discorso: Normalmente, alla fine del discorso, i presenti interagiscono con l’oratore in una sessione di domande e risposte. In questo tipo di programma, entrambi i sessi hanno pari accesso visivo all’oratore nel partecipare alla sessione di domande e risposte. Quando la disposizione dei posti è predisposta in modo appropriato, la divisione tra uomini e donne presenti non eliminerà l’obiettivo e quindi non vedo alcun motivo per rimuovere la divisione tra i sessi tra i presenti.
Madrasa e lezioni: L’insegnamento comporta grande interazione tra l’insegnante e gli studenti e, a volte, anche tra gli studenti stessi; avere una divisione ostacolerà quindi l’obiettivo di un simile programma. L’insegnante deve comunque assicurarsi che i ragazzi siedano separatamente dalle ragazze, e che non vi sia alcuna interazione indecente tra i due sessi, sia in classe che nei corridoi. E’ ovvio che in simili sedute deve essere osservato un hijab completo, e gli insegnanti/organizzatori sono responsabili del mantenimento dell’atmosfera islamica in simili eventi.
E’ degno di menzione che, secondo uno studio presentato recentemente, nella scuola pubblica di Richmond Hill (nell’Ontario, in Canada) è stato sperimentato un progetto-pilota con classi separate fra ragazzi e ragazze.
Dopo tre anni di sperimentazione, gli insegnanti hanno costatato “lezioni più produttive, maggiore partecipazione degli studenti e [il raggiungimento di un] livello superiore per entrambi i sessi.” Invece di seguire ciecamente gli altri in nome del ‘progresso’ e della ‘modernizzazione’, dobbiamo sostenere i nostri valori e lasciare che il resto del mondo ci raggiunga!
Seminari: La natura dei seminari comporta interazione tra il moderatore ed i partecipanti, e tra i partecipanti stessi. In simili incontri, i partecipanti possono interagire tra loro in maniera formale e professionale aderendo a un hijab completo.
Conferenze e riunioni dei comitati: Quanto detto per i seminari si applica anche qui.
Cerimonie di matrimonio e ricevimenti: Nelle cerimonie di matrimonio e nei ricevimenti, la gente si reca vestita per l’occasione, specialmente le donne che usano cosmetici e gioielli, e quindi ogni tipo di promiscuità e mescolanza tra membri di sesso opposto non è affatto appropriata. Chiedere a uomini e donne non-mahram di sedere allo stesso tavolo in un ricevimento di matrimonio porterà sicuramente ad una situazione di sguardi proibiti e le occasioni di promiscuità impropria aumenteranno. Tenendo a mente i valori islamici, l’unica soluzione decente, nei ricevimenti di matrimonio, sarà quella che uomini e donne siedano in aree divise. Bisogna osservare che anche quando la lettera d’invito per una festa di matrimonio mista reciti ‘E’ obbligatorio rispettare l’abbigliamento islamico’, non vi è garanzia che assicuri che vi sia un hijab appropriato. In simili incontri, il problema non è soltanto quello del bi-hijabi (senza hijab), ma anche del bad-hijabi (hijab inadeguato).
NOTE
1) Mahram: parenti stretti il cui grado di parentela non permette la stipulazione di un matrimonio tra essi. Si può essere mahram per motivi consanguinei, come nel caso di zii o cugini, per via coniugale come nel caso di marito e moglie e quel che ne deriva come suoceri, cognati e nuore, o per allattamento come nel caso in cui un neonato allattato da una balia.
2) Murtaza Mutahhari, Mas’alatu ’l-Hijab, traduzione araba di al-Khalili (Teheran: al-Bi‘tha, 1407) p. 243. L’affermazione “la folla osservata in alcuni dei nostri santi mausolei” si riferisce all’era pre-rivoluzionaria dell’Iran, quando le aree attorno ai mausolei non era separate, mentre adesso vi sono degli spazi che dividono gli uomini dalle donne.
3) Sahih al-Bukhari, vol. 1, p. 457-459.
4) Sunan Abu Da’ud, vol. 1, p. 113.
5) Sunan Abu Da’ud, vol. 2, p. 533.
6) Sahih al-Bukhari, vol. 1, p. 78. Dopo aver tenuto il suo sermone, il Profeta si recò verso le donne pensando che esse non avessero ascoltato il suo sermone, e quindi lo ripetette.
7) Sahih al-Bukhari, vol. 1, p. 80.
8) Ibn Abil Hadid al-Mu‘tazili, Sharh Nahju ’l-Balagha, vol. 16, p. 211.
9) Al-Khazzãz al-Qummi, Kifayatu ’l-Athar (Qum: Bidar, 1401AH) p. 248-249.
10) Ja‘far b. Muhammad b. Qulawayh Qummi, Kãmilu ’z-Ziyãrãt (Qum: Nashr al-Faqahat, 1417 AH) p. 209-210.
11) Shaykh at-Tusi, Ikhtiyãr Ma‘rifati ’r-Rijãl, vol. 2 (Qum: Ali ’l-Bayt, 1404 AH) p. 570.
12) M. B. Majlisi, Bihãru ’l-Anwãr, vol. 45, p. 257.
13) As-Saduq, Kamãlu ’d-Din, p. 418.
14) Ibid, p. 507.
15) Sayyid M. Rizvi, An Explanatory Translation of the Qur’an, vol. 4. Le parti in corsivo sono delle osservazioni esplicative, spiegazione aggiuntiva del contesto dei versetti.
16) S. Kãzim al-Yazdi, al-‘Urwatu ’l-Wuthqa, vol. 2 (Beirut: Mu’assasa al-A‘lami, 1988/1409) p. 805 con annotazioni di tutti i mujtahidin contemporanei e nessuno di loro ha scritto alcun commento discorde su questo punto di vista. La fatwa di Sayyid al-Yazdi è basata sull’affidabile hadith narrato da Ghiyãth bin Ibrãhim dall’Imam as-Sãdiq (as) che dice: “Amiru ’l-Mu’minin (as) disse: ‘O gente dell’Iraq! Sono stato informato che le vostre donne camminano fianco a fianco con gli uomini nelle strade: non vi vergognate?’ “یا أهل العراق، نبئت أن نساءکم یدافعن الرجال في الطریق، أما تستحون؟” (al-Hurr al-‘Ãmili, Wasã’ilu ’sh-Shi‘ah, vol. 14, p. 174.) Cfr. Anche la trascrizione delle lezioni di Sayyid al-Khu’i da parte di Muhammad Taqi al-Khu’i, Mabãni ’l-‘Urwati ’l-Wuthqa, vol. 1, p. 115; cfr. anche Sayyid Muhsin al-Hakim, Mustamsaku ’l-‘Urwah, vol. 14 (Qum: Makbatu ’l-Mar‘ashi, 1404) p. 54-55.
17) Cfr. Anche il Corano, 24:30-31.
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