Imam Khamenei:
“Traete giovamento dalle benedizioni del mese di Rajab”
“Gli obiettivi dei nemici sono antitetici a quelli del popolo iraniano”
Quella che segue è la traduzione integrale dal persiano del discorso tenuto il 15 Maggio 2013 dall’Imam Khamenei, la Guida della Rivoluzione Islamica, nel corso di un incontro con persone provenienti da diverse regioni dell’Iran.
Associazione Islamica Imam Mahdi (aj)
Col Nome d’Iddio Clemente e Misericordioso
Porgo il benvenuto a tutti i cari fratelli e sorelle, alle persone credenti, ai giovani entusiasti ed agli eminenti sapienti religiosi – in particolare alle nobili famiglie dei martiri – che hanno viaggiato da distanti città e che hanno donato al nostro incontro ed alla nostra Hussainiyyah luce e calore. Chiedo a Iddio Altissimo di elargire la Sua misericordia, bontà, grazia e speciali benedizioni – in questo santo mese, queste benedizioni vengono concesse alle persone credenti ed a coloro i cui cuori sono puri – su tutti voi, cari fratelli e sorelle, su tutte le persone che si sono messe in viaggio dalle altre regioni ed a tutte le genti dell’Iran.
Prima di tutto, ritengo necessario richiamare la vostra attenzione, cari fratelli e sorelle, quella dei giovani in particolare, sull’importanza del mese di Rajab. Non si può rinunciare facilmente alle benedizioni contenute in queste occasioni e dimenticare le caratteristiche di simili mesi. Gli eminenti sapienti e gnostici hanno considerato il mese di Rajab come un’introduzione al mese di Ramadan. Il mese di Rajab ed il mese di Sha’ban costituiscono delle opportunità per la preparazione del mese di Ramadan, che è il mese del banchetto divino. Qual’è la preparazione? Prima di tutto dobbiamo preparare noi stessi, attraverso la riflessione e la presenza del cuore. Dobbiamo comprendere che ci troviamo alla presenza della conoscenza divina, alla presenza di Dio. “Gloria a Colui la cui conoscenza abbraccia ogni cosa” [Misbah al-Mutahajid, volume 1, pag. 305]. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che Dio conosce le nostre sensazioni, i nostri movimenti, le nostre intenzioni e ciò che accade nei nostri cuori. E’ importante questo, prima di tutto.
Se realizziamo ciò, allora presteremo maggiore attenzione alle nostre azioni, alle nostre parole, al nostro silenzio ed alle nostre relazioni sociali. Presteremo attenzione a ciò che diciamo, dove ci rechiamo, a quello che facciamo, contro chi parliamo ed a chi sosteniamo. Comprendendo di trovarci alla presenza di Dio, presteremo maggiore attenzione ai nostri atti ed al nostro comportamento. Gran parte dei nostri problemi sono causati dalla nostra negligenza nell’aver cura del nostro comportamento ed azioni. Quando l’essere umano si sveglia dallo stato di negligenza, quando presta attenzione al fatto che è osservato e giudicato, sarà attento, perché Dio vede tutti i nostri movimenti ed azioni. “Abbiamo tenuto nota di [tutto] ciò che facevate.“ [Sacro Corano, 45: 29]. Dobbiamo iniziare il mese di Ramadan con purezza e lucentezza, prestando attenzione a questi aspetti. Dobbiamo iniziare il mese di Ramadan avendo purificato noi stessi. In simile condizione, la nostra presenza nel banchetto divino avrà maggior beneficio. Dobbiamo adottare simile sguardo verso il mese di Rajab.
Quando vediamo le invocazioni del mese di Rajab, che sono state narrate dagli Imam (as), possiamo notare che la maggior parte di queste suppliche parlano di questioni tawhidi (attinenti l’Unità e Unicità divine), della grandezza e degli attributi divini. In queste invocazioni vediamo noi stessi di fronte a questa grandezza, troviamo il sentiero che conduce a Dio ed aumenta l’attrazione di conoscere questo sentiero. Queste sono alcune delle caratteristiche delle suppliche del mese di Rajab: esse richiamano la nostra attenzione al Tawhid, a Dio, ai Nomi e attributi divini. Il valore di questo mese deve essere apprezzato. I primi giorni di questo mese sono benedetti dall’anniversario della nascita dell’Imam Baqir (as). Gli ultimi giorni di questo mese sono benedetti dal più grande evento della storia – vale a dire la Bit’that [inizio della Missione Profetica] del Santo Profeta (S).
Inoltre, da diversi anni i nostri giovani hanno promosso nel paese la buona tradizione (sunnah hasana) dell’I’tikaf (isolamento spirituale) – nella quale le persone rimangono in moschea, digiunando –, durante la metà del mese di Rajab. Come è bella e profumata la scena nella quale vediamo un gran numero di nostri giovani – diversamente dagli altri giovani nel mondo che annegano nella lussuria e nei desideri carnali – digiunare alcuni giorni e notti, andare in moschea e realizzare i’tikaf. Essi trascorrono giorno e notte nel dhikr (Ricordo di Dio), nella contemplazione (fikhr), ascoltando gli insegnamenti divini, le norme islamiche e le discussioni sulla vera conoscenza, la conoscenza del Tawhid. E’ un aspetto molto importante. Queste sono le benedizioni della Rivoluzione.
Prima della Rivoluzione, noi non vedevamo molte persone, o ne vedevamo davvero poche, andare in moschea e realizzare l’i’tikaf nella metà del mese di Rajab. Tutti noi eravamo piuttosto negligenti nel prestare attenzione a questa benedizione divina. Io stesso non avevo visto alcuna persona realizzare i’tikaf a Mashad. E a Qom, solo poche persone – alcuni studenti religiosi – si recavano nella Moschea Imam e realizzavano l’i’tikaf nella metà di Rajab. Oggi, voi potete vedere che non solo nelle grandi moschee e nelle moschee jameh (dove ha luogo la Preghiera del Venerdì, n.d.t.), non solo in qualche città, ma nell’intero paese, in tutte le città ed in tutte le moschee, i nostri giovani, i nostri uomini, donne, figlie e figli sono in fila e scrivono i loro nomi per poter avere l’opportunità di digiunare e realizzare l’itikaf in differenti moschee per tre giorni.
Questo è di grande valore per una nazione. E’ molto importante. Queste cose esistono. Questo è il mese di Rajab. Voi dovete trarre giovamento da queste opportunità. Cari giovani, voi dovete trarre maggiori benefici da queste cose. I vostri cuori ed anime pure, calde e illuminate sono pronte a beneficiare della luce della misericordia e delle benedizioni divine. Dovete riconoscerne il valore.
Quello che un popolo ottiene da questo ed altri sentieri spirituali simili diventerà una fonte di sostegno e una risorsa di valore. Anche nell’affrontare i problemi, ciò permetterà di procedere con ferma determinazione in tutti i campi della vita. Permetterà di risolvere ogni problema e realizzare grandi cose. Simile spiritualità è la fonte di tutte queste cose. Qualcuno come il nostro grande Imam [Khomeyni] (ra) – che da solo è entrato nell’arena, ha unito tutto il popolo e dato vita a questo grande movimento con la sua ferma determinazione, fede e affidamento in Dio – si è appoggiato, più di ogni altra cosa, sul frutto del cuore, della spiritualità, dello spirito, dell’adorazione, dell’affidamento (tawakkul) [a Dio] e della Conoscenza (marifat). Fino alla fine della sua vita, questa grande persona era solita svegliarsi nel mezzo della notte e versare lacrime durante le preghiere, nonostante l’età avanzata e la debolezza fisica. Noi sappiamo ciò perché lo abbiamo ascoltato dai suoi parenti più stretti – che conoscevano nei dettagli la sua condotta di vita -, che egli era solito svegliarsi nel mezzo della notte e chiedere sostegno a Dio. Era solito trascorrere la notte in veglia. Di notte era così, e durante il giorno era solito entrare nell’arena come un leone ruggente, sconfiggere le potenze globali e risolvere i problemi della gente. Ha rafforzato e messo in moto la determinazione dell’intero popolo grazie a questi sostegni spirituali.
Ognuno tra il nostro popolo – in particolare i nostri giovani, specialmente la nostra gioventù – può stabilire una relazione intima con questa grande fonte e miniera di potere [spirituale] facendo affidamento a Dio. Potete beneficiare di ciò, illuminare voi stessi e svolgere il vostro ruolo. Quando l’Islam ci dice di rimanere in veglia di notte ed esercitare l’ascetismo, questo ascetismo è differente da quello praticato dai cristiani. “il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi” [Sacro Corano, 57: 27]. L’ascetismo che veniva esercitato dai cristiani e da altre forme religiose significa isolamento e separazione dal mondo. L’ascetismo islamico significa essere presenti in tutti i campi della vita. “La mia Ummah viaggia attraverso il mondo per compiere il Jihad sulla Via di Dio” [Mostadrak al-Wasail, volume 11, pag. 14].
Dal punto di vista islamico, tutti i movimenti che i musulmani compiono devono essere sulla Via di Dio. La loro pace, i loro movimenti, il loro silenzio, le loro azioni ed ogni cosa che essi compiono devono essere sulla Via di Dio. “Chiunque è con Dio, Dio è con lui” [Bihar al-Anwar, volume 79, pag. 197]. “Se farete trionfare [la causa di] Dio, Egli vi soccorrerà“ [Sacro Corano, 47: 7]. Altrove nel Sacro Corano, Iddio Altissimo dice: “Iddio verrà in aiuto di coloro che sostengono [la Sua religione].” [Sacro Corano, 22: 40]. Se voi percorrete il sentiero di Dio, allora la benedizione ed il sostegno divini saranno con voi.
Miei cari, questo è il segreto dell’avanzamento della nazione iraniana. E’ grazie al sostegno divino e a queste caratteristiche – quali l’avere una salda determinazione, un movimento dinamico, continuo e combattivo (jihadi) – che la nostra nazione è riuscita a far arretrare il nemico nonostante tutte le mosse maligne ed ostili che esso ha condotto a differenti livelli, in diversi campi e da tutti i lati. E ciò continuerà. Attraverso la Grazia divina, la nazione iraniana continuerà questo sentiero.
Alcune persone hanno sperato di separare i nostri giovani dalla religione. Bramavano di coinvolgere i nostri giovani in una vita lussuriosa, nelle questioni materialistiche e altre cose simili. Sbagliavano. Oggi, in termini di qualità e quantità, il numero dei nostri giovani [credenti e religiosi] non è minore – se non maggiore – di coloro che sono più anziani. Oggi, i nostri giovani religiosi e coloro che sono devoti alla Rivoluzione – persone che non hanno visto l’Imam [Khomeyni] (ra), non sono stati testimoni della vittoria della Rivoluzione e dell’era della Difesa Sacra [nella guerra di otto anni contro l’Iraq di Saddam, n.d.t.] – non sono meno motivati, se non sono più motivati, dei giovani durante l’epoca della Difesa Sacra. Quello che vi sto dicendo è basato su fatti e informazioni accurate. Non si tratta di un’interpretazione o supposizione. Oggi, le grandi cose che la nostra gioventù sta compiendo nella nazione, nelle differenti aree, implicano maggiore difficoltà, pressione e perfino pericolo delle cose che i giovani durante l’era della Difesa Sacra hanno fatto o dovevano fare. Questo spirito deve essere preservato.
Oggi, le elezioni sono la questione politica più importante del paese. Le elezioni sono un evento di un giorno. Avvengono in un giorno, ma si tratta di uno degli eventi che ha effetti a lungo termine. Vi basta un giorno per partecipare alle elezioni presidenziali, ma state affidando ad una persona o a un gruppo di persone il destino del paese e le maggiori questioni che lo riguardano per quattro anni. Inoltre, gli effetti della vostra scelta non saranno confinati a quattro anni. Alcune volte, i governi realizzano delle cose – che siano buone o, Dio non voglia, deleterie – i cui effetti durano per anni. Gli effetti di ciò che essi compiono non saranno limitati a quattro anni. Continueranno come un ruscello che scorre. Quindi, in un giorno specifico, voi farete una certa mossa, realizzerete una certa scelta e intraprenderete una certa azione i cui effetti a breve termine dureranno per quattro anni e quelli a lungo termine dureranno a volte per quaranta anni. Le elezioni sono così importanti.
Le elezioni di questo anno hanno un significato ancora maggiore. Voglio dirvi, cari fratelli, cari sorelle e caro popolo dell’Iran, che le vostre elezioni – che avranno luogo fra circa un mese – sono diventate un’importante questione internazionale. Dovete sapere questo. I loro apparati – come essi dicono, i loro “think tanks” – si siedono ed osservano le fasi introduttive di queste elezioni e di questo grande evento. Stanno osservando queste elezioni e possiedono piani e obiettivi. L’obiettivo dei vostri nemici è esattamente antitetico al vostro. Voi che partecipate nelle elezioni siete alla ricerca di una persona qualificata che possa aiutare il vostro paese ad avanzare – sia nel campo materiale che spirituale – alla stessa velocità o ad una velocità ancora maggiore di quella attuale. Voi volete le elezioni in modo che le persone, l’amministrazione ed il presidente che occuperanno la posizione esecutiva possano aumentare la vostra dignità, incrementare la vostra indipendenza, aiutarvi ad avere una vita migliore e più prosperosa, risolvere i problemi e creare speranza ed entusiasmo nel paese.
Al contrario, adesso che è sicuro che le elezioni avranno luogo, il vostro nemico desidera un tipo di elezione che non porti queste cose positive al futuro del paese. Egli desidera un tipo di elezione che spinga il paese verso la dipendenza, la debolezza e l’arretratezza in differenti campi. Egli vuole che il nostro paese retroceda. Questo è il suo obiettivo. Ovviamente, se egli potesse realizzare qualcosa che impedisca lo svolgersi delle elezioni, lo farebbe. Ma adesso che egli non ha opzioni e le elezioni si terranno, è questo l’obiettivo che persegue. Quindi, ci sono due obiettivi, uno antitetico all’altro: l’obiettivo del popolo iraniano e quello del fronte dei nemici.
Come può esser raggiunto l’obiettivo della nazione iraniana? Attraverso due fattori. Il primo è che le elezioni devono essere calde ed entusiasmanti. La gente deve partecipare alle elezioni e recarsi alle urne con gioia ed entusiasmo. Il secondo è che queste votazioni devono condurre all’elezione di una persona qualificata, che possieda una determinazione religiosa, rivoluzionaria e combattiva (jihadi). Attraverso questi due fattori l’obiettivo della nazione iraniana sarà raggiunto.
Il nemico come può raggiungere il suo obiettivo? In primo luogo, se le elezioni avranno luogo senza entusiasmo, se la gente non sarà interessata, se un piccolo numero di persone parteciperà e un gran numero di persone dirà: “Perché dobbiamo partecipare alle elezioni? Quale è in ogni caso la loro utilità? Noi non vogliamo partecipare.” Queste cose renderanno felice il nemico. In secondo luogo, il suo obiettivo sarà raggiunto se il risultato delle votazioni porterà il governo e – seguendo il governo, il popolo – a muoversi verso l’essere maggiormente dipendenti e sottomessi e percorrere un sentiero di politiche sviluppate dai nemici.
La situazione è quindi chiara. E’ chiaro ciò che volete voi e ciò che vuole il nemico. Per quanto attiene il secondo fattore – che ci dice come possiamo trovare il candidato più qualificato e quali caratteristiche deve possedere una persona che è più qualificata delle altre – ci sono alcuni punti che, se Iddio vuole, discuteremo in futuro, prima che le elezioni avranno luogo, se sarò ancora vivo.
Quello che voglio dire oggi è che il primo fattore – vale a dire l’entusiasmo e la gioia nelle elezioni – è la prima grande cosa che la nostra nazione può fare. Il nemico vuole che questo non avvenga. Cosa fa per allontanare questo entusiasmo, energia e gioia dalla gente? Egli cerca di scoraggiare la gente dal prender parte alle elezioni. Egli vuole che la gente dica: “Quale è l’utilità del partecipare nelle elezioni? Per quale motivo noi dobbiamo andare a votare?” Vogliono instillare simile sentimento nella gente. E’ per questo che se voi ascoltate oggi le radio estere e leggete le agenzie di informazione sioniste – oggi, vi è una grande rete sionista che, come essi dicono, controlla tutte le notizie nel mondo e trasmette solo quel tipo di notizie che essa gradisce – vedrete che i loro sforzi sono incentrati nel descrivere le condizioni del paese come critiche. Bene, vi sono problemi nel paese. In quale paese non esistono problemi? Vi è il problema dei prezzi alti e della disoccupazione. Oggi, in quale paese questi problemi non esistono? Oggi, anche quei paesi che dirigono la propaganda contro la Repubblica Islamica stanno annegando nei problemi. Quasi quotidianamente le persone, in uno di questi paesi o contemporaneamente in diversi paesi, scendono in piazza, gridano la propria disperazione e vengono attaccati dalle forze di sicurezza. Naturalmente, essi celano questi fatti, per quanto possono.
Anche noi abbiamo dei problemi. Dobbiamo comparare i nostri problemi con i punti forti che abbiamo.
Quale paese ha un popolo unito e coerente come il nostro? Differenti etnie, religioni diverse, varie città e aree nel nostro paese vivono e si muovono sullo stesso sentiero e con gli stessi obiettivi, emozioni, sensazioni e speranze. Quale paese ha tutti questi giovani energici e vivi? Oggi, la nostra gioventù sta conquistando l’apice dei successi scientifici. Essi raggiungono le posizioni più alte nelle differenti competizioni internazionali. Si tratta di successi minori? Quale nazione possiede l’importanza, la grandezza e l’influenza di cui gode la nazione iraniana negli eventi regionali e internazionali nonostante tutta l’ostilità?
Un certo numero di persone sono nostri nemici e un certo numero di persone sono mercenari dei nostri nemici. Essi creano ostacoli quanto possono, ma il popolo dell’Iran percorre il suo sentiero con onore e dignità, con un volto sorridente e speranzoso, senza nutrire rancore verso questa o quella persona, ed è presente sulla scena. Voi dovete sapere questo. Differenti popoli – ovviamente, le loro personalità sagge ed autorevoli, e coloro che sono esperti di queste questioni – vi indicano e dicono: “Guardate quanti progressi ha fatto la nazione iraniana nei differenti campi, mentre noi siamo rimasti fermi”. Il movimento della nazione iraniana è così…
Nella loro propaganda, i nemici cercano di gettare un’ombra di disperazione, sfiducia e crisi sulle questioni del paese. Essi cercano di ingigantire enormemente piccoli problemi o problemi che non esistono, accusando le persone ed il paese di creare questi problemi, disegnando il futuro del paese come oscuro e rendendo le persone senza speranza. Questo è l’obiettivo del nemico. Dal loro punto di vista, questa sfiducia prepara il terreno per minare le elezioni. Voi dovete fare il contrario.
Caro popolo! Cari giovani! Cari responsabili! Cari oratori! Voi dovete fare l’opposto. Voi dovete dare speranza al popolo. Questa speranza non è una speranza vana, questa speranza è vera.
La gente deve sapere e prestare attenzione al fatto che la loro entusiasta e forte presenza nelle elezioni renderà il paese immune e ridurrà la brama dei nemici di condurre aggressioni. La presenza della popolazione avrà questa influenza. I nemici stanno cercando di impedire ciò. Ovviamente vi dico che, poiché conosciamo il nostro popolo per esperienza e perché siamo stati costantemente testimoni delle benedizioni e grazie divine, siamo sicuri che, come nelle precedenti elezioni, anche questa volta la nazione iraniana sferrerà un duro colpo sul muso dei nemici. Il popolo, con il sostegno di Dio, emergerà orgoglioso da questa prova ed aggiungerà un altro trionfo a quelli precedenti. Questa è la grazia divina. Se Iddio vuole, questo accadrà.
Ciò che è importante durante il periodo che precede le elezioni è che, al pari del possedere determinazione nel partecipare alle elezioni, la gente deve cercare di fare una buona scelta. Come ho detto, gli effetti di una scelta buona e appropriata non rimarranno solo per quattro anni ma perfino per decine di anni. Dobbiamo pensare attentamente onde compiere una buona scelta. Dobbiamo conoscere i criteri. Se Iddio vuole, nel prossimo futuro discuterò certi punti a questo riguardo. Ma il criterio principale è che coloro che occupano posizioni governative devono sforzarsi per preservare la dignità della nazione iraniana e continuare il movimento del paese verso gli obiettivi della Rivoluzione.
Qualunque benedizione abbiamo avuto in questi lunghi anni è grazie agli obiettivi della Rivoluzione. Ogni volta che non siamo potuti andare avanti, ogni volta che siamo rimasti dietro e ogni volta che siamo stati sconfitti, era a causa della nostra negligenza nel seguire gli obiettivi dell’Islam e della Rivoluzione Islamica. Quelle persone che dovrebbero occupare posizioni governative devono essere la manifestazione di questo benedetto versetto: “Coloro che dicono: “Il nostro Signore è Dio”, e che perseverano” [Sacro Corano, 41: 30]. Coloro che occuperanno queste posizioni devono essere perseveranti e capaci di resistere. Dovrebbero entrare nell’arena indossando una corazza d’acciaio che è fatta di affidamento (tawakkul) in Dio e ricordo (dhikr) divino.
Dovete dare uno sguardo agli slogan dei candidati e vedere quale tipo utilizzano. Alcune volte, per poter ottenere voti, certi candidati utilizzano degli slogan che travalicano i loro poteri legali. Ovviamente stanno commettendo un errore. Il nostro saggio popolo può identificare questi slogan ed essere vigile al riguardo. Nei loro slogan, essi devono includere questioni che sono cruciali per il popolo, che sono più urgenti di altre e che sono compatibili con la realtà e le risorse del paese, e che guideranno ad un rafforzamento interno della nazione. Questo è uno dei criteri.
Molte persone si sono iscritte per le elezioni. Se Dio vuole, i rispettabili membri del Consiglio dei Guardiani presenteranno alla popolazione – in base al loro dovere legale – i candidati che sono qualificati [1]. Ognuno deve obbedire alla legge. I problemi sorgono quando la legge è violata. Nell’anno 1388 [dell’egira solare, corrispondente al 2009; riferimento a quanto accaduto nelle strade di alcune città dopo le precedenti elezioni presidenziali, n.d.t.] i problemi che vennero creati, i danni che vennero inflitti al paese e gli sforzi di alcune persone per impedire al paese ed alla popolazione di beneficiare dei risultati dei loro 40 milioni di voti furono conseguenza della violazione della legge.
Alcune persone violarono la legge per i loro interessi personali, per i loro illegali obiettivi politici o per altro; non voglio dare un giudizio al riguardo. Essi sbagliarono nello scegliere vie illegali e danneggiarono loro stessi, la popolazione ed il Paese. Il giusto sentiero è quello della legge. Tutti devono obbedire alla legge. Tutti devono sottomettersi alla legge.
Alcune volte una legge può non essere corretta al cento per cento, ma è meglio della mancanza di leggi. E’ possibile che l’esecutore della legge compia un errore e voi ed io possiamo notare che ha agito erroneamente. Ma se noi falliamo nel correggere questo errore con azioni legali, allora è meglio tollerare questo errore piuttosto che intraprendere un’azione illegale e correggere ciò che noi consideriamo illegale violando la legge. La legge è un criterio molto buono. E’ un mezzo per preservare l’unità nazionale, la pace e la tranquillità del paese e continuare il cammino comune.
I rispettabili membri del Consiglio dei Guardiani sono persone sagge e pie. Essi prenderanno una decisione basata sulla legge e, come risultato, un numero di persone qualificate sarà presentato alla popolazione. Voi ed io dobbiamo guardare e vedere quale di questi candidati è il più qualificato, quale può meglio servire il popolo e quale può assumersi questa pesante responsabilità e continuare questo sentiero con completa fiducia. Voi ed io dobbiamo comprendere e prestare attenzione a questa questione. Dobbiamo chiedere aiuto alle persone che possono guidarci ad aiutarci al riguardo. Dobbiamo agire in base ai criteri della Shariah (la Legge Sacra). Quando una persona agisce in accordo ai criteri della Shariah, anche se successivamente scopre di aver compiuto una scelta sbagliata, può sentirsi orgogliosa e dire: “Ho fatto il mio dovere”. Ma se non agiamo in accordo ai criteri della Shariah e successivamente ci accorgiamo di aver fatto una scelta errata, dobbiamo rimproverare noi stessi. In simile condizione, non abbiamo scuse per la scelta che abbiamo fatto.
Ovviamente sono fiducioso. La mia speranza in Dio è grande. Dobbiamo ringraziarLo per non aver mai fatto affievolire la luce della speranza nei nostri cuori. Quando una persona getta uno sguardo alle condizioni del paese, sarà più fiduciosa riguardo il futuro di questo sentiero, di questa nazione e di questo paese. Questo popolo credente e determinato e questa gioventù entusiasta ed attiva in differenti campi aumentano le nostre speranze nel futuro.
Spero che voi beneficiate delle benedizioni divine. Spero che tutti voi beneficiate delle preghiere dell’Imam del Tempo [il dodicesimo Imam, l’Imam Mahdi, n.d.t.] (possano le nostre anime essere sacrificate per la sua causa). Se Iddio vuole le invocazioni di questo grande Imam (aj) forniranno la guida divina ai cuori di tutti noi. Se Iddio vuole, quello che è benefico per il nostro paese sarà raggiunto da voi.
Assalamu alaykum wa rahmatullah wa barakatuhu.
Note
[1] Il discorso è stato tenuto prima che il Consiglio dei Guardiani, l’organo che in base alla Costituzione deve vagliare l’idoneità degli aspiranti alla Presidenza della Repubblica Islamica, presentasse gli otto candidati qualificati a partecipare alle elezioni presidenziali del 2013.
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