Imam Khamenei: “Negoziare con gli USA risolverà il nostro problema con loro?”

Imam Khamenei: “Negoziare con gli USA risolverà il nostro problema con loro?”

Un estratto dall’importante discorso della Guida della Rivoluzione tenuto sabato 26 novembre scorso a Teheran in occasione della Settimana del Basij

 

Alcune persone affermano di comprendere la politica, ma le loro analisi su alcuni giornali o sulla rete sono sconfortanti. Dicono che per poter porre fine e mettere a tacere queste rivolte che sono state avviate nel paese in queste settimane – lo dicono coloro che affermano di essere politici e di conoscere la situazione mondiale! – bisogna risolvere il nostro problema con gli Stati Uniti. Lo scrivono esplicitamente! Scrivono chiaramente: “dovreste risolvere il vostro problema con gli Stati Uniti”. Oppure dicono “dovreste ascoltare la voce del popolo”. Ho visto queste due interpretazioni negli scritti: “risolvete il vostro problema con gli USA” e “ascoltate la voce del popolo”.

Come si può risolvere il problema con gli Stati Uniti? Pongo veramente, in modo serio, questa domanda. Non vogliamo polemizzare. Chiediamo: come si può risolvere il problema con gli Stati Uniti? Il problema verrà risolto sedendosi, negoziando e ottenendo un impegno da parte degli USA? Ci sediamo e negoziamo con gli Stati Uniti, ci impegniamo a fare queste e quelle cose, ad evitare questo e quell’altro, e il problema sarà risolto? Nella Dichiarazione di Algeri, riguardante il rilascio degli ostaggi [dell’ambasciata americana in Iran] nel 1980, ci siamo seduti e abbiamo parlato con gli Stati Uniti. A quel tempo ero un deputato, anche se in quei giorni non mi trovavo in Parlamento ma al fronte, ad Ahvaz. A quel tempo, a Teheran, questi stessi signori parlavano con gli americani, non direttamente ma tramite l’Algeria che faceva da intermediario – una decisione che era stata ovviamente approvata dal Parlamento e quindi non era illegale – e hanno firmato un accordo. Gli USA hanno preso diversi impegni: scongelare i nostri fondi che avevano sequestrato, rimuovere le sanzioni contro di noi e non interferire negli affari interni del nostro paese. Da parte nostra avremmo rilasciato gli ostaggi. Li abbiamo rilasciati. Gli Stati Uniti hanno rispettato questi impegni? Hanno revocato l’embargo? Ci hanno restituito i nostri beni che avevano sequestrato? No! Alcuni affermano che gli Stati Uniti mantengono i loro impegni. Ecco i risultati dei negoziati con gli Stati Uniti!

Oppure guardiamo l’accordo nucleare. Ci hanno detto di ridurre l’attività industriale nucleare. Non hanno osato dire subito di fermarla totalmente. “Riducetela a questa percentuale e faremo queste cose: rimuoveremo le sanzioni, faremo questo, faremo quello”. Hanno mantenuto le promesse? No. I negoziati non risolveranno il nostro problema con gli Stati Uniti. Solo una cosa la risolverà. Che cosa? Pagargli il pizzo. Non una volta. Gli americani non si accontentano di ricevere il pizzo una sola volta. Se paghiamo il pizzo oggi, domani verranno e ne chiederanno un altro, e dovremmo pagare anche quello. E poi verranno dopo domani e lo pretenderanno ancora. Oggi ci dicono di sospendere le attività nucleari; prima ci dicono di ridurle al venti per cento, poi al cinque per cento, poi di smantellarle totalmente. Poi diranno di cambiare la Costituzione, e poi di rimuovere il Consiglio dei Guardiani. Gli americani prendono il pizzo. Se si vuole risolvere il problema con gli Stati Uniti, bisogna pagargli regolarmente il pizzo.

Gli Stati Uniti vogliono questo: eliminare la nostra influenza al di fuori del paese, disarmarci e chiudere la nostra industria di difesa militare. Quale iraniano dignitoso è disposto a pagare un simile pizzo? Non parlo solo dei sostenitori della Repubblica Islamica. È possibile che qualcuno non accetti la Repubblica Islamica, ma sia un iraniano con dignità e quindi non sia disposto a pagare simile pizzo. Gli Stati Uniti non si accontentano di nulla di meno. Perché non capiscono? I negoziati con gli USA non risolveranno il problema. Se sei disposto a pagare il pizzo, non una o due volte, ma continuamente, e su tutte le questioni fondamentali, e ad oltrepassare tutte le tue linee rosse, allora sì, gli Stati Uniti non avranno niente a che fare con te, come avveniva durante l’epoca Pahlavi. Il popolo ha forse fatto una Rivoluzione e donato tanti martiri per questo?

Affermano “ascoltate la voce del popolo”. La voce roboante del popolo si è levata il 13 Aban (4 novembre) di quest’anno, l’avete sentita? Ascoltate la voce del popolo! Quanto tempo è passato dai funerali del martire Soleimani? Quella folla enorme era la voce dell’Iran. Quel funerale di dieci milioni di persone o forse più, era la voce della nazione iraniana. Oggi i funerali dei martiri sono la voce della nazione iraniana. Un martire viene martirizzato a Esfahan, a Shiraz, a Mashhad, a Karaj o in qualsiasi altro luogo, e una grande folla partecipa ai suoi funerali, scandisce slogan contro i terroristi e contro i rivoltosi: questa è la voce della nazione, perché non ascoltate la voce del popolo?

 

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Writer : shervin | 0 Comments | Category : Attualità, politica e società , Ayatullah Khamenei , Novità

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