I mali dell’anima: l’invidia (Hasad)
“Forse sono gelosi degli uomini a causa di ciò che Dio ha concesso per grazia Sua?” (Sacro Corano, Sura IV, versetto 54)
Abu `Abd Allah (al‑Imam al‑Sadiq) disse che l’Inviato di Dio (S) disse che Iddio Onnipotente si rivolse in questo modo a Mosé ibn `Imran (as):
“O figlio di Imran, non essere mai invidioso della gente per ciò che riguarda i favori che Io ho conferito loro per Mia grazia; non guardarla male e non soccombere al tuo animo (invidioso). Di certo, l’uomo invidioso è sdegnato alla concessione del Mio favore e contesta la Mia distribuzione dei doni tra le Mie creature. Chiunque sia così, né egli appartiene a Me, né Io appartengo a lui”. [Al-Kulayni, Usul al‑Kafi, vol. 2, p. 307, Bab al-Hasad, hadith n. 6]
Hasad o invidia maliziosa, è uno stato psicologico nel quale una persona desidera la privazione di una benedizione, di un talento o di un merito posseduto da un’altra persona (il mahsud). Gli insegnamenti etici islamici fanno luce sulle cause ed i motivi dell’hasad e sui suoi effetti dannosi a livello spirituale, morale e sociale, ed offrono soluzioni pratiche per combattere questo male dell’anima.
Le cause ed i motivi dell’hasad
Le qualità presenti negli altri, come certi meriti intellettuali, spirituali e morali, o azioni buone e pie, o fattori esteriori quali l’onore, il prestigio e la ricchezza possono causare hasad. Anche tratti immorali o negativi che si immaginano esser meriti, possono essere una causa di hasad. Quasi tutte queste cause di hasad sono i prodotti di un senso di inferiorità e di depressione: quando una persona sente che gli altri sono più perfetti di lei, viene colta da un sentimento di inferiorità, che, con l’aiuto di fattori esterni e di propensioni interne, genera il sentimento di invidia nel suo cuore.
Il sapiente al‑`Allamah al‑Majlisi ha menzionato sette cause e motivi di hasad. Ecco un elenco di queste cause e, in alcuni casi, abbiamo aggiunto degli esempi di hasad corrispondenti alla causa:
– Inimicizia: hasad può essere il risultato dell’inimicizia. Ad esempio, l’odio nei confronti di un’altra famiglia, tribù o gruppo può fare in modo che una persona invidi i successi da essi raggiunti.
– Il senso della propria supremazia: L’hasid (chi invidia) precede l’orgoglio nei confronti del mahsud (l’invidiato) riguardo al merito del quale il mahsud gode. Non avendo la pazienza di sopportare questo orgoglio, l’hasid avverte un senso di superiorità e desidera con forza la perdita di questo merito.
– Kibr (orgoglio) e meraviglia: L’hasid tratta in modo tirannico la persona a cui è conferito un qualche merito, favore o talento, e può meravigliarsi che questa benedizione sia goduta dall’oggetto della propria invidia. Ad esempio, un individuo ricco guarda con sdegno il rispetto di cui gode una persona povera, credendo di meritare di essere il destinatario di una tale ammirazione.
– Timore ed amore per l’autorità: Inoltre, l’uomo invidioso teme qualche impedimento, da parte della persona che gode di un vantaggio, di un talento o di un merito, che possa frustrare gli obiettivi che egli adora. Un tale timore si manifesta quando l’acquisizione o la conservazione dell’autorità sugli altri da parte di qualcuno richiede che nessuno condivida i suoi vantaggi o meriti. Ad esempio, chi desidera essere rieletto capo di una organizzazione può desiderare che nessun altro membro si faccia avanti ed esibisca delle capacità di guida, come l’eloquenza nel discorso e l’efficienza dell’organizzazione e della mobilizzazione.
– Malvagità di natura: Un essere umano di natura malvagia non ama vedere che gli altri godono di un qualsiasi genere di bene. Una tale persona accoglie sempre le notizie della buona sorte di un altro, ad esempio, nell’educazione o negli affari, con sarcasmo e pessimismo o con tattiche e comportamenti non etici.
Gli effetti nocivi dell’hasad
L’invidia è uno dei più mortali mali del cuore, ed essa produce vizi addizionali come l’ipocrisia, la maldicenza, la calunnia, l’abuso e il sarcasmo che sono tutti peccati gravi. Questa odiosa condizione rende il cuore umano così ristretto e tetro che i suoi effetti pervadono il regno dell’essere, interiore ed esteriore, di una persona. Le paure e la pena dell’hasid ruotano intorno alla persona o alle persone di cui egli è invidioso. L’hasad che egli cova nel suo cuore lo acceca delle virtù dell’invidiato, ed egli diviene infelice delle benedizioni che Dio ha conferito al mahsud.
La luce spirituale e la scintilla divina della fede che rendono il cuore umano più grande di ogni altra cosa al mondo non possono accompagnarsi al buio e alla piccolezza provocate in esso dall’hasad. Il cuore diviene afflitto e depresso, il torace stretto e soffocato, e il viso arcigno ed accigliato. Più questo stato guadagna forza, più diminuisce la luminosità della fede, mentre questa fede è la sorgente della sua salvezza nell’Aldilà e della vita e vigore del suo cuore. In seguito, questo male riduce l’hasid ad uno sventurato senza speranza.
– Il Profeta Muhammad (S) disse: “Attenti! Non nutrite inimicizia verso le benedizioni di Dio.” Quando fu interrogato a proposito della gente che reca inimicizia nei confronti delle benedizioni di Dio, egli (S) replicò: “Quelli che sono invidiosi.” (Al-Mu`tazali, Sharh Nahj al-Balagha, vol.1, p. 315)
– L’Imam Ali (A) disse: “L’invidia è una grande trappola di Satana.” (Al-Amadi, Gharar al-Hakam wa darar al-Kalam, hadith n. 1133)
– L’Imam Ali (S) disse: “Un hasid è una persona malata, anche se egli può apparire fisicamente sano.” (Gharar, hadith n. 1963)
– Muhammad ibn Muslim riferisce che l’Imam al‑Baqir (A) disse: “Un uomo può essere perdonato per qualcosa che ha fatto in un impeto di rabbia, ma l’hasad divora la fede come il fuoco consuma il legno.” (Al-Kulayni, Usul al‑Kafi, vol. 2, p. 306, Bab al-hasad, hadith n. 1)
– Si riporta che l’Imam Ja`far al-Sadiq (A) disse: “Satana dice ai suoi soldati: “Instillate hasad e disobbedienza verso Dio tra di essi (i bani Adam, gli esseri umani) poiché queste eguagliano lo shirk (politeismo) agli occhi di Dio.” (Al-Kulayni, Usul al-Kafi, vol. 2, p. 327, Bab al-Baghy, hadith n. 2)
– L’Imam Ja`far al-Sadiq (A) disse che Luqman (A) disse a suo figlio: “Ci sono tre segni di un Hasid: (1) Di schiena, è un maldicente (2) Di fronte, è un adulatore e (3) È felice quando una sfortuna si abbatte (su chi egli invidia).” (Al-Saduq, Al-Khisal, p. 121, hadith n. 113)
La cura per questa malattia
Se soffri di questa mortale malattia, contempla seriamente l’enormità dei suoi devastanti effetti sulla tua fede. Considera di intraprendere i seguenti passi per epurarla dal tuo cuore:
– Sappi che la tua invidia non danneggia il tuo mahsud, né gli fa perdere alcuno dei suoi favori e dei suoi meriti. Tu soffrirai sempre della pena, del dolore e dell’angoscia, mentre il mahsud è in uno stato di beatitudine e di gioia. Anche nell’Aldilà la tua invidia procurerà benefici al tuo mahsud, specialmente se essa risulta nella diffamazione o nella calunnia, poiché le tue buone azioni saranno assegnate al mahsud.
– Sforzati di essere gentile nei confronti del mahsud. Lo scopo della tua gentilezza dovrebbe essere il curare te stesso dall’invidia. Il tuo Io ti chiederà di maltrattarlo o danneggiarlo, ma tu devi agire contro queste inclinazioni ed essere amichevole nei suoi confronti e rispettarlo e, gradualmente, convincere anche il tuo cuore a ciò.
– Cerca di considerare le sue virtù come favori di Dio su di lui. Obbligati a lodarlo e fa in modo che le sue buone qualità siano note agli altri, poiché il tuo obiettivo è l’auto-correzione. Anche se il tuo comportamento, all’inizio, sarà innaturale, gradualmente diverrà meno artificiale. Insha’Allah, giorno dopo giorno questa diventerà una realtà, e il tuo cuore seguirà la tua lingua per apprezzare le sue virtù e le sue buone qualità.
– Dovresti convincerti e comprendere che il tuo mahsud è una creatura di Dio; forse è una grazia di Dio che Egli lo abbia scelto per i vantaggi e le benedizioni di cui gode, che tu (al momento) non possiedi.
– Se, Dio non voglia, l’oggetto della tua invidia è uno sapiente benedetto con la conoscenza o la pietà, devi capire che egli è tra gli eletti di Dio, benedetto da un grande merito. Prova a indirizzare amore ed umiltà verso di lui.
– Non pensare mai, in nessuna delle fasi del trattamento di cura contro l’hasad, che sia un vizio morale non curabile, questo è un pensiero ispirato sa Satana e dal tuo Io concupiscente (al-nafs al-ammara) che vogliono frustrare i tuoi sforzi di curare te stesso. Abbi fede in Dio l’Altissimo che ha promesso che guiderà coloro che si sforzano e li aiuterà attraverso la Sua Grazia aumentando le loro capacità. (Al-Khomeyni, Chahal Hadith, hadith n. 5 ‘hasad’)
Conclusione
L’hasad è un male dell’anima che ha gravi conseguenze psicologiche, morali e sociali. Fortunatamente, con la fede e con sforzi sinceri e persistenti, esso è curabile. Una persona che ha fede è ottimista, ha un atteggiamento di speranza verso Dio, ed è soddisfatta del modo in cui Egli ha diviso le Sue bontà tra le Sue creature.
– L’Imam Ali (A) disse: “La persona che abbandona l’hasad è amata dalla gente.” (Al-Majlisi, Bihar al-Anwar, vol. 77, p. 237, hadith n. 1)
Traduzione di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte