ISMAIL HANIYEH (HAMAS) SCRIVE ALL’IMAM KHAMENEI
Uno dei massimi dirigenti del movimento di resistenza islamica palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato il mondo islamico ad assumere una ferma posizione a sostegno degli abitanti di Gerusalemme occupata ed adottare misure adeguate per fermare gli atti di aggressione perpetrati dalle forze israeliane nella città santa.
Domenica 9 maggio, in un messaggio indirizzato alla Guida della Rivoluzione Islamica Imam Khamenei, il capo dell’ufficio politico di Hamas ha richiamato l’attenzione sull’aggressione in corso da parte del regime israeliano contro Gerusalemme e i suoi abitanti, inclusa l’ondata di tentativi di giudaizzazione della città, la costruzione di colonie, lo sfollamento forzato dei palestinesi, la pulizia etnica, gli attacchi alla Porta di Damasco della Città Vecchia di Gerusalemme e al quartiere di Sheikh Jarrah, nonché le aggressioni alla Moschea di al-Aqsa e ai fedeli in preghiera.
Haniyeh ha osservato che tali aggressioni fanno parte degli sforzi delle autorità israeliane per legittimare la loro espansione degli insediamenti in Cisgiordania, espellere i palestinesi, confiscare le loro case e proprietà e cambiarne lo status quo della Moschea di al-Aqsa.
Haniyeh ha poi criticato le aggressioni di Israele durante il sacro mese di digiuno del Ramadan a Gerusalemme (al-Quds) e nella Moschea di al-Aqsa, mettendo in guardia contro le pericolose ripercussioni di tali gravi atti.
Il capo dell’ufficio politico di Hamas ha fatto appello all’Imam Khamenei affinché adotti prontamente una posizione ferma contro i crimini di Israele e per cercare di mobilitare i musulmani attraverso la diplomazia araba, musulmana e internazionale al fine di impedire al regime sionista di continuare i suoi brutali crimini contro i palestinesi, le loro terre e santità a Gerusalemme occupata e in particolare contro la Moschea al-Aqsa.
“I continui e diffusi sforzi degli occupanti sionisti nella città di al-Quds per sgomberare con la forza 28 famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah, gli atroci attacchi contro i residenti della Porta di Damasco, oltre agli atti aggressivi e provocatori alla moschea di al-Aqsa e ai fedeli sono passi pericolosi che richiedono la condanna internazionale e misure forti per fermare il regime di occupazione e le sue autorità dal continuare i loro crimini contro al-Quds (Gerusalemme), la moschea di al-Aqsa e il popolo palestinese”, ha sottolineato Haniyeh.
“Inviamo questo messaggio a Sua Eminenza durante il mese sacro del Ramadan, il mese della solidarietà, cooperazione e vittoria, e tutti crediamo e speriamo che la Ummah islamica si salderà come una fortezza per sostenere i palestinesi ad al-Quds (Gerusalemme) e la moschea di al-Aqsa, affrontano i crimini del regime sionista, impedendo ai coloni di continuare la loro aggressione e sostenendo la Resistenza e la fermezza dei residenti di al-Quds”, ha detto il capo di Hamas.
Haniyeh ha assicurato che i palestinesi a Gerusalemme, città che è stata sotto l’occupazione israeliana per più di mezzo secolo, hanno intrapreso la via della Resistenza per difendere la terra e le santità della Palestina a nome di tutte le nazioni musulmane e arabe, e non si arrenderanno fino alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, con Gerusalemme (al-Quds) come capitale.
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