Dodici istruzioni dell’Ayatullah Seyyed Ali Qazi (ra)
L’Ayatollah Seyyed Ali Qazi Tabataba’i Tabrizi, nato nel 1868 nella città iraniana di Tabriz e morto nel 1947 nella città irachena di Najaf, dove è sepolto, è stato uno dei principali sapienti islamici. Nella Hawzah Ilmiyah della città santa irachena, il celebre seminario tradizionale sciita, insegnò giurisprudenza, esegesi, filosofia, etica e gnosi (‘irfan). E’ soprattutto in quest’ultima scienza, tanto nella sua forma speculativa (nazari) che operativa (amali), che – grazie alle altissime stazioni spirituali raggiunte – eccelse sopra tutti gli altri docenti del seminario e diventò l’insegnante della maggior parte dei sapienti e maestri spirituali contemporanei, tra i quali Allamah Tabataba’i, il quale disse: “Tutto ciò che possiedo è grazie a Seyyed Ali Gazi”. Presentiamo qui di seguito dodici sue brevi, ma profonde, istruzioni, rivolte a coloro che intendono percorrere il sentiero spirituale.
- Se qualcuno recita le preghiere rituali doverose all’inizio del loro tempo (awwal waqt) e non raggiunge le stazioni più elevate, maleditemi
- Non abbiamo sentito che si possano raggiungere quelle stazioni elevate se non attraverso la preghiera meritoria della notte (Salat al-Layl)
- Leggete [regolarmente] un periodo della storia islamica dalla nascita del Profeta (S) al 255 o 260 dell’Egira (inizio dell’occultazione del dodicesimo Imam)
- Non abbiamo nulla a che fare con i dervisci e la loro via (tariqah); la [retta] tariqah è quella dei sapienti e giurisperiti sinceri e puri
- È impossibile per un essere umano raggiungere la stazione del Tawhid (unità e unicità divina) se non attraverso il sentiero dell’Imam Husayn (as)
- Se c’è una tomba di un discendente degli Imam (as), o di sapienti e grandi saggi, intorno a voi o alla vostra città, rendetegli sicuramente visita
- Andate e fate ciò che sapete del bene, con la massima cura e impegno
- Leggete la Sura Ya Sin dopo la preghiera rituale dell’alba e la Sura al-Waqi’a di notte
- Se qualcuno vanta un diritto verso di voi, la porta della spiritualità, la porta della prossimità divina, la porta della conoscenza, non si dischiuderà finché esso non sarà adempiuto
- Il rimedio è tratto dal Sacro Corano
- Tenete in tasca l’Hadith di ‘Unwan al-Basri[1] e leggetelo una o due volte alla settimana.
- Per Dio! Per Dio! Non spezzate il cuore a nessuno
Note
[1] Cfr: https://islamshia.org/lhadith-di-unwan-al-basri-consigli-dellimam-sadiq-per-il-viaggio-spirituale
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