Alcune parole dell’Imam Khomeyni su Ashura
Riportiamo alcuni brani di discorsi dell’Imam Khomeyni a proposito di Ashurà, brani illuminanti sull’importanza ed il ruolo di queste commemorazioni nell’Islam.
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Le nazioni musulmane non dovranno mai dimenticare l’osservanza delle commemorazioni per il martirio dei Santi Imam (as) e in particolare quelle in ricordo del capo delle genti oppresse, l’Imam Husayn (as). Esse devono rendersi conto che questa storia epica dell’Islam insegna a rimanere fermi davanti ai governi oppressori e tirannici del mondo. Karbala è l’eroico grido simbolico di tutti gli oppressi.
E’ imperativo che i crimini commessi dai tiranni di tutte le epoche vengano esposti all’attenzione delle genti sotto forma di recitazioni, di poemi religiosi, inni ed elogi per questi Santi Imam (as), con forte devozione. Questi pianti e lamenti hanno protetto la scuola del Sayydu-sh-Shuhada (il Signore dei Martiri) e il ricordo della tragedia ha mantenuto vivo il Suo messaggio. E’ perciò nostro dovere oggi piangere la perdita di ogni Martire e piangere per la sua offerta. Questa commemorazioni (majlis) sono incontri nei quali innalziamo le nostre grida e la loro importanza per il successo della nostra lotta sono incomprensibili per i nostri nemici. Se non fosse esistito l’Imam Husayn (as) questo movimento non sarebbe mai andato avanti.
L’Imam Husayn è ovunque e ogni terra è Karbala. Ogni “minbar” (pulpito= ed ogni “mihrab” sono il luogo di battaglia dell’Imam Husayn (as). Dobbiamo piangere ogni giorno per proteggere la missione dell’Imam Husayn (as) ed il nostro movimento, bisogna andare al “minbar” ogni giorno, in ciò noi siamo obbligati dal sacrificio dell’Imam Husayn (as).
Quelle persone che criticano queste commemorazioni non riescono a capire, forse perché ingenui o forse perché in malafede come Reza Khan, che fece di tutto per porre fine alle commemorazioni di Ashurà. Ci viene detto di smetterla con queste cerimonie. Ma coloro che dicono ciò non ne concepiscono il vero significato, essi non capiscono che quando piangiamo per l’Imam Husayn (as) noi giuriamo di mantenere la continuità della Sua Missione.
I nostri predicatori hanno mantenuto viva la tragedia di Karbala. Piangere per i Martiri significa mantenere viva la loro missione.
I nostri giovani sono stati accusati di essere una nazione di piagnoni, ma coloro che rivolgono tali accuse sono impauriti dalle nostre lacrime. Per ogni lacrima che scivola sul nostro viso c’è una sfida al tiranno.
Non credete dunque a chi cerca di ingannarvi nel nome del mondo moderno e dell’intellettualismo dicendovi che il pianto e la commemorazione della tragedia di Karbala non hanno nessun valore.
E’ compito di noi tutti assicurare la continuità di tutto ciò poiché questo è uno dei segni della nostra Fede.