Imam Khamenei a I.Haniyeh: “La resistenza unico modo per liberare la Palestina”
Risposta dell’Imam Khamenei alla lettera inviatagli dal capo dell’ufficio politico del movimento di Resistenza islamica palestinese Hamas Ismail Haniyeh.
Col Nome d’Iddio, Clemente e Misericordioso
Ogni lode appartiene a Iddio, il Signore dei Mondi, e la pace e le benedizioni discendano sul nostro Maestro e Profeta, Abal-Qassim Al-Mustafa Muhammad e sulla sua Famiglia pura, immacolata e prescelta, e specialmente sul “lascito di Dio” [l’Imam Mahdi, ndt] sulla terra.
Caro fratello combattente Dr. Ismail Haniyeh,
inizio la mia lettera con questo versetto del Sacro Corano, che sembra come se fosse stato rivelato per noi in questo tempo, rivolto a voi e a tutti noi: “Non scoraggiatevi nell’inseguimento di questa gente; se voi soffrite, anche loro soffrono come voi, ma voi sperate da Dio ciò che essi non sperano. Iddio è saggio, sapiente.” (4:104) In altre parole, Egli è consapevole della vostra vittoria – tramite il permesso di Dio – e vi consiglia di astenervi dalla fragilità e dall’instabilità.
In un momento in cui l’aggravarsi dell’oppressione e delle ostilità guidata dal nemico sionista a Gaza ha reso tristi e arrabbiati coloro che hanno a cuore la Palestina, riaffermo la costante posizione della Repubblica Islamica per quanto riguarda la Palestina, che costituisce anche la più importante questione della Ummah islamica.
Indubbiamente la lotta e resistenza sono l’unico modo per liberare la Palestina oppressa e rappresentano l’unica cura per le ferite sul corpo di quella nazione coraggiosa e orgogliosa.
Nella sua lettera affettuosa, Sua Eccellenza ha indicato alcune delle principali sfide della Ummah islamica, facendo riferimento al tradimento e all’ipocrisia di alcuni paesi arabi nella regione e alle loro malvagie trame sotto la guida del Grande Satana [gli Stati Uniti], ricordandoci poi la resistenza in Palestina: i combattenti palestinesi in prima linea di fronte alle pressioni, all’oppressione e alla crudeltà del nemico. Le Vostre osservazioni sono verità assoluta e sono da noi totalmente condivise. Ci riteniamo in dovere di sostenervi, in ogni modo possibile.
Questo [sostegno alla Palestina] è un dovere religioso e una responsabilità umana che va al di là degli eventi e dei cambiamenti politici; noi, a Dio piacendo, continueremo a svolgere questo dovere come prima. Tutti i governi, le nazioni e i movimenti islamici hanno il dovere di adempiere a questa grande responsabilità. Oggi il ritorno alla dignità e al potere della Ummah islamica dipende dalla resistenza contro il Fronte dell’Arroganza e le sue trame malvagie; la questione della Palestina è al centro di tutte le sfide internazionali che l’Ummah islamica fronteggia mentre combatte contro il Fronte dell’Arroganza. Procedere negoziando con l’astuto, bugiardo e usurpatore regime [sionista] è un errore irreversibile che ritarderà la vittoria della nazione palestinese e non causerà, per questa nazione oppressa, nient’altro che danni.
L’atto di tradimento da parte di alcuni capi arabi, che si sta rivelando gradualmente, persegue lo stesso obiettivo [ritardare la vittoria della nazione palestinese]. L’unica cura è rinsaldare la resistenza all’interno del mondo islamico, rafforzando la lotta contro il regime sionista usurpatore e i suoi alleati. Le nazioni, in particolar modo i giovani zelanti nei paesi musulmani e arabi, al pari dei governi che si sentono responsabili nei confronti della Palestina, dovrebbero seriamente considerare questo come un loro dovere: respingere il nemico fino all’annientamento attraverso un’azione strategica e vigorosa. Chiedo a Iddio Onnipotente di concedere il successo a voi e a tutte le forze della Resistenza. Prego si avvicini il giorno della vostra vittoria, che è un destino certo.
Assalamu alaykum wa rahmatullah
Sayyid Ali Khamenei
17 Rajab 1439 – 4 aprile 2018
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