RAMADAN: I PECCATORI SONO BENVENUTI
Shaykh M. Khalfan
.
Dodici giorni del mese sacro del Ramadan sono passati come un batter d’occhio. Abbiamo iniziato la purificazione interiore o ci ha sopraffatto l’abitudine a procrastinare?
.
Sono rimasti sette giorni per abbracciare – o essere abbracciati – dalla misericordia delle notti di Qadr. Abbiamo meditato sulla trasformazione, il cambiamento e la liberazione? O la disperazione ci ha soverchiati e non abbiamo speranza di rivolgerci al Perdonatore?
.
Alcune Tradizioni servono come scintille che penetrano così in profondità nel cuore che scuotono l’essere umano e lo trasformano completamente.
.
Forse la seguente Tradizione sacra (hadith qudsi) può servire come scintilla e illuminare il nostro essere per sempre: una volta il Profeta Mosè (as) invocò il suo Signore sul Monte Sinai: “O Dio dei mondi” e Dio rispose” Labbayk” (Sono qui).
.
Mosè proseguì e invocò: “O Dio degli obbedienti!” e Dio rispose: “Labbayk (Sono qui)”.
.
Poi Mosè disse: “O Dio dei peccatori!” e l’Altissimo allora disse “Labbayk, Labbayk, Labbayk!“
.
Allora Mosè chiese all’Altissimo: “O Dio, quale è la saggezza che si cela dietro il rispondermi una sola volta quando Ti ho chiamato con i migliori dei Tuoi nomi e di rispondermi tre volte quando Ti ho chiamato “Dio dei peccatori”?
.
Dio rispose: “O Mosè, sicuramente i sapienti si affidano alla loro conoscenza, i virtuosi alle loro virtù e gli obbedienti alla loro obbedienza, ma i peccatori non hanno nessuno ad eccezione di Me. Quindi, se perdono speranza in Me, presso chi possono trovare rifugio?”
.
.
Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte