L’Ayatullah Hasanzadeh Amoli è tornato al Signore

L’Ayatullah Hasanzadeh Amoli è tornato al Signore

M. Fana’i Eshkevari*

“Quando un Sapiente muore si produce nell’Islam un vuoto che nulla può colmare” (hadith)

Ieri sabato 25 settembre 2021 ha lasciato questo mondo uno dei più eminenti e completi Sapienti della nostra epoca, l’Ayatullah Hasanzadeh Amuli. Presentiamo per i nostri lettori una sua breve biografia, pregando Iddio Altissimo di avere misericordia della sua anima e di donargli la compagnia dei Profeti, degli Imam, degli Awliya e dei Martiri.

 

Hasan Hasanzadeh è nato nel 1928 nella città settentrionale iraniana di Amul, dove completò la sua educazione elementare e i corsi basilari in scienze religiose. Nel 1950 si recò a Teheran, ove proseguì la propria formazione entrando dapprima nella Hawzah “Haj Abu al-Fath” e poi “Marvi”, studiando sotto maestri del calibro degli Ayatullah Abu al-Hasan Sha’rani, Muhy al-Din Ilahi Qomshe’i, Muhammad Taqi Amuli, Mirza Ahmad Ashtiyani, Fadil Tuni e Mirza Abu al-Hasan Rafi’i Qazvini varie scienze come fiqh, usul, esegesi coranica, filosofia, gnosi, matematica, astronomia e medicina. Nel 1963 Hasanzadeh si trasferì a Qom dove studiò, sotto la guida di eminenti maestri come Sayyid Muhammad Husayn Tabataba’i, Muhammad Hasan Ilahi e Sayyid Mahdi Qadi, esegesi, filosofia, gnosi e scienze esoteriche.

Come possiamo notare l’Ayatullah Hasanzadeh ha avuto l’opportunità di abbeverarsi da eminenti maestri, in certi casi unici, della sua epoca, instaurando con molti di essi una stretta relazione e partecipando alle loro lezioni private. Non tutti hanno goduto di simile opportunità. Non solo i suoi maestri furono diligenti nell’insegnamento, ma lo incoraggiano nella sua formazione e progresso spirituale grazie alle capacità che videro in lui. (1)

L’Ayatullah Hasanzadeh possedeva una conoscenza comprensiva delle scienze tradizionali e fu uno degli ultimi filosofi ad aver unito la conoscenza intellettuale e quella scritturale. E’ stato una figura perspicace e autore di opere sulla letteratura araba e persiana, il fiqh, la scienza degli hadith, l’esegesi coranica, la logica, la filosofia, la gnosi, la matematica, l’astronomia, la medicina e le scienza esoteriche, oltre ad aver tenuto lezioni su tutte esse. A tal riguardo fu l’erede sapienziale e spirituale del suo sapiente maestro Abu al-Hasan Sha’rani, che fu un esperto tanto di tutte le summenzionate scienze quanto di altre. Hasanzadeh è stato autore di circa duecento opere e trattati, oltre ad essere un talentuoso poeta in lingua araba e persiana. La sua raccolta di poesie è intitolata Daftar Dil (Il Libro del Cuore). Ha inoltre scritto un’elegia in arabo chiamata Yanba’ al-Hayah. (2) Il suo grande interesse risiedeva nella filosofia e gnosi, e la maggior parte delle sue opere e lezioni riguardano queste due scienze. Quasi tutte le sue opere sono di natura gnostica o impregnate di gnosi, diverse delle quali scritte in arabo, sebbene la maggior parte in lingua persiana.

Le edizioni e annotazioni critiche dell’Ayatullah Hasanzadeh a molti testi filosofici e gnostici, inclusi gli Asfar di Mulla Sadra e i commenti al Fusus al-Hikam di Ibn Arabi, come quello di Khwarizmi, rappresentano alcuni suoi contributi a queste scienze. Possedeva inoltre una valorosa libreria personale, sebbene egli stesso sia stato l’incarnazione di una hawzah e libreria.

La padronanza dei testi islamici da parte dell’Ayatullah Hasanzadeh, soprattutto di natura filosofica e gnostica, è unica. Ha tenuto molteplici corsi su opere di filosofia tradizionale come al-Shifa’ e al-Isharat di Abu Sina (Avicenna) e Asfar di Mulla Sadra.

L’Ayatullah Hasanzadeh crede fermamente nel valore della filosofia islamica e nella sua capacità di fornire risposte ai problemi concettuali, e nonostante la sua familiarità con la lingua francese, non ha prestato particolare attenzione alla filosofia occidentale. Nonostante l’Occidente abbia raggiunto preminenza nelle scienze sperimentali, a suo dire la filosofia occidentale è difficilmente comparabile con la filosofia trascendente e la gnosi islamiche tanto rispetto alla teologia quanto alla conoscenza interiore e al cammino spirituale. (3)

Come sostenitore della filosofia trascendente, l’Ayatullah Hasanzadeh non vede la filosofia, la gnosi e la religione come separate, e nelle sue opere ha spesso parlato ed enfatizzato l’armonia tra intelletto, gnosi e Corano. Senza la rivelazione, secondo lui, la filosofia e la gnosi sono vane: è soltanto la rivelazione che dona trascendenza all’essere umano, la vera filosofia essendo il Corano stesso, religione divina e filosofia divina incarnando la medesima cosa. Dall’altro lato, la religione e la gnosi dipendono anche dalla riflessione intellettuale, giacché la credenza religiosa ha precedenza sopra ogni altra cosa, e questo è il compito della filosofia. Il Corano stesso si basa e trova conferma nella riflessione intellettuale. E’ possibile perfino dedurre dei criteri logici dal Corano. Quindi non solo vi è armonia tra filosofia, gnosi e religione, ma separarle sarebbe impossibile: considerarle separate e incompatibili è inutile. (4) E’ probabilmente per questo che nelle sue opere si intrecciano gli argomenti filosofici, teologici e gnostici e nei suoi scritti filosofi, gnostici e poeti vengono citati insieme agli hadith e versetti coranici.

L’Ayatullah Hasanzadeh ha insegnato opere gnostiche come il Tamhid al-Qawa’id di Muhammad Rabī’ie, il Fusuf al-Hikam di Ibn ‘Arabi e il Misbah al-Uns di Sham al-din Fanari, componendo inoltre note e commenti a questi testi. Mumidd al-Himam dar Sharh Fusus al-Hikam, ad esempio, è un commento scritto in arabo al Fusuf al-Hikam di Ibn ‘Arabi, con l’aggiunta di un capitolo (fass) al Fusus al-Hikam intitolato Fass Hikmat ‘Ismatiyyat fi Kalimat Fatimiyyat (dedicato alla figlia del Profeta, Fatima Zahra). A questo fass (capitolo) aggiuntivo ha successivamente dedicato un commento pubblicato in un volume separato.

Riguardo al motivo dell’aggiunta di questo capitolo al Fusuf al-Hikam ha scritto: “Durante l’insegnamento riflettevo continuamente sul perché nessun fass (capitolo) di questa opera fosse stato consacrato a una delle nobili donne, incarnazioni della fede, come Fatima la figlia del Profeta o Maria la figlia di ‘Imran [e madre di Gesù], a cui si fa riferimento in alcuni versetti coranici, mentre l’opera dedica ventisette fusus agli uomini da Adamo al Sigillo dei Profeti…Mentre nella città di Amul insegnavo il fass su Gesù dal Fusus al-Hikam, una notte un prominente membro della nostra cerchia ricevette questa ispirazione: Fass Hikmat ‘Ismatiyyat fi Kalimat Fatimiyyat. Questo lampo divino richiese che questo prezioso fass vedesse la luce del giorno attraverso questa penna.” (5)

 

Sulla conoscenza dell’anima

Uno dei temi a cui Hasanzadeh ha dedicato particolare attenzione è quello della conoscenza dell’anima (ma’rifat al-nafs). Ha composto numerose opere al riguardo, e in differenti suoi testi ha introdotto l’anima come il più eminente campo di ricerca filosofica e gnostica. “Si comprenda che la conoscenza dell’anima costituisce il cuore stesso della conoscenza intuitiva (dhawq), il polo di tutte le questioni filosofiche, l’asse fondante di ogni soggetto intellettuale e scritturale e il pilastro immutabile di ogni bene e felicità. La sua conoscenza è quella più elevata, e dopo la conoscenza di Dio (Hadrat Haqq), nella filosofia trascendente non vi è soggetto più importante”. (7) Ha inoltre scritto: “L’essere umano è la migliore e anche l’unica via per comprendere il mondo dell’essere.” (8)

Nello spiegare il significato della conoscenza dell’anima egli scrive: “Tutta l’enfasi degli uomini divini sulla conoscenza dell’anima è dovuta al loro desiderio di risolvere i problemi dottrinali delle persone, rendendoli familiari con ciò che va oltre la materia attraverso la porta dell’anima, onde illuminare gli intelletti e dirigerli alla loro perfezione rappresentata dall’incontro divino.” (9)

Non vi è quasi alcuna questione relativa alla conoscenza dell’anima nelle sue opere filosofiche e gnostiche che Hasanzadeh non abbia discusso. Le centocinquanta lezioni che ha presentato nella sua opera Ma’rifat Nafs e nella sua dettagliata trattazione in sessantasei titoli nell’opera ‘Uyun Masa’il al-Nafs (10) ne sono la testimonianza.

 

NOTE

1) “Una delle benedizioni che ci ha elargito Iddio Altissimo è che sin dalla stessa città di Amul tutti i nostri maestri non solo erano esperti nell’insegnamento e nelle discussioni, ma anche gentili, cordiali e delle vere guide.” Cfr. Muhammad Badi’i, Guftigu ba Hasan Hasanzadih Amuli (Qum: Tashayyu’ Publishing, 1380 AH [solare], pag. 108].

2) Questo poema è apparso nelle opere ‘Uyun Masa’il al-Nafs e Sarh al-‘Uyun fi Sharh al-‘Uyun.

3) ‘Uyun Masa’il al-Nafs, pp. 116-121.

4) Hasan Hasanzadih Amuli, Qur’an va ‘Irfan va Burhan az ham Juda’i Nadarand.

5) Hasan Hasanzadih Amuli, Sharh Fass Hikmah ‘Ismatiyyah fi Kalimah Fatimiyyah (Tehran: Tuba, 1381 AH (solare), p. 8.

6) Alcune delle sue opere sulla conoscenza dell’anima sono le seguenti: (a) Durus Ma’rifat Nafs (in persiano, composta da centocinquanta lezioni); (b) Ganjinih-yi Gawhar Ravan (persiano); (c) ‘Uyun Masa’il al-Nafs (arabo); (d) Sarh al-‘Uyun fi Sharh ‘Uyun Masa’il al-Nafs (arabo). Nel suo Ganjinih-yi Gawhar Ravan, egli elenca le opere nelle quali ha trattato l’anima umana, come l’opera Ittehad ‘Aqil bih Ma’qul, il trattato Velayat Takvini e alcuni commentari che ha scritto in opere filosofiche e mistiche sull’anima. (Cfr. Ganjinih-yi Gawhar Ravan, p. 79).

7) Ganjinih-yi Gawhar Ravan (Qum: Nashr Tuba, 1380 AH [solare]), p. 37.

8) Ibid., pag. 75.

9) Ibid., p. 88.

10) In questa opera l’autore espone in maniera sintetica, attraverso cento principi, la conoscenza dell’anima e i suoi preliminari. Questi principi sono menzionati anche in Ganjini-yi Gawhar Ravan. Tra le caratteristiche dell’opera Ma’rifat al-Nafs vi è il fatto che Hasanzadeh tratti anche alcune opinioni dei filosofi occidentali.

 

*Tratto da: “An introduction to Contemporary Islamic Philosophy”, MIU Press, London, 2012, pag. 157-160.

 

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Novità , Via Spirituale

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