LA ‘FALSE FLAG’ DELL’ATTENTATO IRANIANO A PARIGI
Nei giorni scorsi tutti i mass-media mondialisti hanno dato l’annuncio dell’arresto di una coppia di iraniani fermati dalla polizia belga a Bruxelles mentre erano in possesso di 500 grammi di esplosivo TATP e un detonatore, e di altri due iraniani loro complici, uno residente in Germania e uno in Austria. Quest’ultimo sarebbe addirittura un diplomatico in servizio presso l’ambasciata iraniana a Vienna.
L’obiettivo dell’attento, a detta degli inquirenti, era il vertice mondiale della gruppo terroristico oppositore della Repubblica Islamica dei “Mojahedin-e Khalq” (noti anche come MKO e MEK) che si è tenuto sabato scorso a Parigi, nel quale hanno partecipato anche importanti personalità politiche e militari occidentali.
Oggi scopriamo che l’uomo della coppia fermata in auto con l’esplosivo e il detonatore insieme alla moglie è Amir Sadani, che in realtà è egli stesso un membro della setta dei “Mojahedin-e Khalq” (più nota in Iran con l’appellativo coranico di “Monafeqin”, ipocriti).
[Nella foto a sinistra Amir Sadani insieme a Mehdi Abrichamtchi, Presidente della “Commissione per la Pace del Consiglio nazionale della resistenza iraniana”. Il Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana è l’organo politico del MKO. Nella foto a destra Amir Sadani durante una manifestazione contro la Repubblica Islamica organizzata dal MKO.]
Guarda caso la notizia del presunto attentato organizzato da agenti della Repubblica Islamica a Parigi è avvenuto in concomitanza del viaggio del Presidente Rohani in Svizzera e Austria.