Un’importante intervista al Muftì di al-Azhar sulla scuola sciita

UN’IMPORTANTE INTERVISTA AL MUFTI’ DI AL-AZHAR SULLA SCUOLA SCIITA

Quella che segue è la traduzione della trascrizione di un’importante intervista realizzata tempo addietro dalla tv egiziana “Al-Nil” con la più alta autorità religiosa dell’Università di Al-Azhar, massimo referente dell’Islam sunnita nel mondo, lo Shaykh Ahmad al-Tayyib, in merito alla scuola sciita. Per la rilevanza delle parole dell’autorevole sapiente religioso sunnita abbiamo ritenuto opportuno tradurla e pubblicarla.

Ricordiamo che successivamente il sapiente religioso egiziano aveva denunciato di aver subito molte pressioni per emettere una fatwa (responso giuridico-religioso) contro i musulmani seguaci della scuola sciita.

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D: Secondo lei non esiste alcun problema nelle credenze sciite?

R: No, non vi è problema. Già più di cinquanta anni fa lo Shaykh Mahmud Shaltut, l’allora Muftì di al-Azhar, aveva emesso una fatwa nella quale dichiarava la scuola di pensiero sciita come la quinta scuola [legittima] islamica al pari del resto delle altre scuole [sunnite].

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D: Molti dei nostri figli stanno abbracciando l’Islam Sciita. Cosa dobbiamo fare?

R: Lasciateli fare. Se qualcuno optasse per la scuola Malikita invece di quella Hanafita, verrebbe criticato? Queste persone stanno semplicemente lasciando la quarta scuola per abbracciare la quinta.

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D: Gli sciiti stanno diventando nostri parenti e si stanno sposando con i nostri figli.

R: Cosa c’è di male in questo? E’ permesso il matrimonio tra i membri delle differenti scuole islamiche.

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D: Si dice che gli sciiti abbiano un Corano differente.

R: Queste sono leggende delle vecchiette. Il Corano degli sciiti non ha alcuna differenza con il nostro. Anche la scrittura del loro Corano è come la nostra.

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D: Ventitré eruditi di un paese (Arabia Saudita) hanno emesso una fatwa nella quale hanno qualificato gli sciiti come miscredenti (kafir).

R: Al-Azhar è l’unica autorità legittima nell’emettere fatwa per i musulmani. Simili fatwa non hanno pertanto legittimità.

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D: Quali sono allora le differenze tra sciiti e sunniti?

R: Queste differenze vengono generate dalle potenze straniere che cercano di dividere sciiti e sunniti.

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D: Voglio fare una domanda molto importante. Come potete definire musulmani gli sciiti che non accettano Abu Bakr e Umar?

R: Si, essi non li accettano. Ma forse la credenza in Abu Bakr e Umar è parte dei principi dell’Islam? La questione di Abu Bakr e Umar è storica e non ha nulla a che vedere con i principi del credo religioso.

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D: (Il giornalista, sorpreso della risposta, continua) Si obietta agli sciiti di credere che l’Imam dell’Epoca (امام العصر) sia vivo da più di mille anni.

R: Egli potrebbe essere vivo, perché non è possibile? Ma non vi è un motivo per il quale anche noi [come sunnita] dobbiamo avere questa credenza.

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D: (Riferendosi all’Imam al-Jawad, il nono Imam sciita, il giornalista ha chiesto) E’ possibile che un bambino di otto anni sia un Imam? Gli sciiti credono che uno dei loro Imam aveva solo otto anni di età quando divenne Imam.

R: Se un neonato in una culla può essere un Profeta [Gesù], allora perché un bambino di otto anni non potrebbe essere Imam? Non vi è nulla di strano. E’ comunque possibile che noi, come sunniti, non condividiamo questa credenza, ma ciò non significa che gli sciiti non siano musulmani.

 

Traduzione a cura di Islamshia.org © E’ autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : La scuola dell’Ahlul-Bayt

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