Hadith sul bene

HADITH SUL BENE

Le rette azioni

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Mettere pace tra due persone è azione migliore della totalità delle preghiere e dei digiuni {che si possono eseguire}» {Bihàr ul-Anwàr 76: 43}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi guida la gente al bene è come chi lo pratica» {Bihàr ul-Anwàr 96: 119}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Il vero è pesante ma piacevole e il falso leggero ma pestifero» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 376}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Non deludere chi spera in te» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 248}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Quando prevali sul tuo nemico, perdonalo in segno di gratitudine {a Dio} per averlo battuto» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 11}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Sforzarsi di perdere le cattive abitudini è uno dei migliori atti d’adorazione» {Guraru-l-hikam: 176}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Che Iddio benedica la persona che restaura il vero, distrugge il falso, rifiuta l’oppressione e instaura la giustizia» {Guraru-l-hikam: 181}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Per la gente, l’equità e l’onestà sono più gradevoli e piacevoli dell’acqua per l’assetato. In ogni attività, per quanto piccola sia, non v’è cosa migliore della giustizia» {Al-Kàfi 2: 146}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Esistono sei cose dalle quali il credente trae vantaggio dopo la sua morte: un figlio probo che prega affinché Dio lo perdoni, un {suo proficuo} libro che viene letto {dalla gente}, un pozzo che ha scavato {affinché la gente se ne serva}, un albero da lui piantato, un corso d’acqua che ha {scoperto e} donato alla gente, una buona tradizione che {ha fondato e che} viene seguita dopo di lui» {Al-Khisal: 323}

 

Il buon carattere e le sue conseguenze positive

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, il servo di Dio, attraverso il buon carattere, può raggiungere il grado della persona che digiuna di giorno e veglia in preghiera di notte» {Bihàr ul-Anwàr 71: 373}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Le cose che fanno andare maggiormente in Paradiso i Musulmani sono: il timor di Dio e il buon carattere» {Al-Kàfi 2: 100}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando amate una persona, dimostrategli il vostro affetto: ciò crea pace e amicizia, e avvicina i cuori» {Mustadraku-l-wasa’il 8: 355}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Comportatevi con gli uomini così bene che se morite piangano la vostra morte e se rimanete in vita vi amino» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 10}

– L’Imam ‘Ali (as) disse a suo figlio Hasan (as): «Figlio mio, non esiste ricchezza più grande dell’intelligenza, miseria peggiore dell’ignoranza; non v’è segregazione peggiore di quella provocata dall’egocentrismo e non esiste vita più piacevole di quella condotta mantenendo un buon carattere» {Bihàr ul-Anwàr 78: 111}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «L’acquisizione di un buon carattere dipende da tre cose: astenersi da ciò che Dio ha proibito, guadagnarsi da vivere in modo lecito e procurare un’agiata vita per la propria famiglia» {Bihàr ul-Anwàr 71: 394}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Quando ricevete l’inizio di un dono, non allontanatene da voi la fine ringraziando scarsamente» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 13}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Il principio della politica, della diplomazia è adottare mitezza e moderazione nell’agire» {Guraru-l-hikam: 182}

– L’Imam Hasan (as) disse: «La migliore virtù è possedere un buon carattere» {Al-Khisal: 29}

– L’Imam Hasan (as) disse: «Comportati con gli altri come vuoi che essi si comportino con te» {Bihàr ul-Anwàr 78: 116}

– L’Imam Sajjàd (as) disse: «Pronunciare buone parole aumenta gli averi e il pane quotidiano, ritarda la morte, attira l’affetto della famiglia e fa andare in Paradiso» {Al-Khisal: 317}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Dio renderà obbligatorio l’ingresso in Paradiso a chiunque {nel Giorno del Giudizio} gli porterà una di queste tre cose: l’aver fatto la beneficenza nelle ristrettezze, l’essersi comportati con gentilezza con tutti e l’aver detto e praticato la verità anche nei casi in cui ciò è finito a proprio scapito» {Al-Kàfi 2: 103}

 

La Sapienza

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il bene di questo mondo e dell’Aldilà è con la sapienza» {Bihàr ul-Anwàr 1: 204}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Dio ha lasciato in custodia la sapienza {agli uomini} sulla terra e i sapienti sono i Suoi fidati su di essa. Chi mette in pratica ciò che sa, {in realtà} rende ciò che Dio gli ha affidato in custodia» {Bihàr ul-Anwàr 2: 36}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il sapiente e colui che apprende la sapienza sono {gli unici} soci nella ricompensa {divina} e non v’è alcun bene per il resto della gente» {Bihàr ul-Anwàr 52: 2}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi esprime giudizi sulle questioni religiose senza averne la competenza, fa, alla Religione, più male che bene» {Bihàr ul-Anwàr 2: 121}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi cerca la sapienza è come chi digiuna di giorno e veglia in preghiera di notte. In verità, apprendere un ramo della sapienza è, per l’uomo, meglio che possedere una quantità d’oro pari al monte d’Abù Gubais e donarla sul sentiero di Dio» {Bihàr ul-Anwàr 1: 184}

– Il Profeta (S) disse: «Dio ama la sapienza più del culto» {Bihàr ul-Anwàr 1: 167}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi viene interrogato su ciò che sa, ma lo nasconde, sarà {nel Giorno del Giudizio} incavezzato con una cavezza di fuoco» {Al’ithnà ´Ashariyyah: 11}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il Corano è la scuola di Dio, istruitevi dunque, quanto potete, alla Sua scuola» {Bihàr ul-Anwàr 92: 19}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, ciò che rimarrà al credente, dopo la sua morte, dei suoi atti e dei suoi meriti, sarà: il sapere che avrà insegnato agli altri e diffuso tra la gente, un probo figlio lasciato in questo mondo e un libro lasciato in eredità ai posteri» {Sunan Ibni Màjah 1: 88}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Esistono due categorie di persone nel mio popolo, che quando sono probe esso {il mio popolo} diventa probo e quando sono corrotte si corrompe». Fu chiesto allora al Messaggero di Dio (S): «O Messaggero di Allah (S), quali sono queste due classi?». Egli rispose: «I sapienti e i capi di governo» {Bihàr ul-Anwàr 2: 49}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «O ‘Ali, {l’arcangelo} Gabriele avrebbe voluto essere un essere umano per compiere sette azioni: eseguire la preghiera in congregazione, stare a colloquio con i sapienti, mettere pace tra due persone, vezzeggiare gli orfani, fare visita ai malati, seguire le esequie {dei credenti} e dissetare la gente durante l’hajj. Bada dunque a non trascurarle!» {Al-ithnà Al-ashariyyah: 245}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Chi si sforza d’acquisire la sapienza è come chi combatte sul sentiero di Dio» {Bihàr ul-Anwàr 1: 179}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Non è possibile apprendere la sapienza desiderando una vita agiata» {Guraru-l-hikam: 348}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «In verità, la perfezione della fede sta nell’apprendere la sapienza e nel metterla in pratica. Sappiate che cercare la sapienza è per voi più doveroso che cercare il denaro» {Al-Kàfi 1: 30}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «In verità, le parole dei sapienti, quando sono giuste, sono una medicina {per i mali dell’anima}, e quando sono sbagliate sono un male» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 265}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «…In verità, la ricompensa divina che merita il sapiente è maggiore di quella che merita chi digiuna, prega e combatte assiduamente sul sentiero di Dio. Quando muore un sapiente, si produce nell’Islam un vuoto che non viene colmato se non da un suo successore» {Bihàr ul-Anwàr 2: 43}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «…Coloro che accumulano beni e ricchezze {in realtà} sono morti, anche se {apparentemente sembrano} vivi. I sapienti {invece} continueranno a vivere fino a quando esisterà il mondo: i loro corpi s’annienteranno, ma la loro immagine rimarrà nei cuori…» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 147}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «La sapienza è una preziosa eredità. Le buone maniere sono un abito sontuoso, un fregio. Il pensiero è uno specchio nitido» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 5}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Il petto del saggio è lo scrigno dei suoi segreti. L’ilarità è la trappola per {catturare} l’affetto {altrui}. La sopportazione {delle difficoltà} è la tomba dei difetti». Si narra che, in questo hadith, l’Imam ‘Ali (as), a tal proposito, abbia anche detto: «Chiedere per sapere è il mezzo per coprire i difetti…» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 6}

– L’Imam Hasan (as) disse: «Insegna la tua sapienza agli altri e impara la sapienza altrui» {Bihàr ul-Anwàr 78: 111}

– L’Imam Husayn (as) disse: «…In verità, il corso degli eventi e l’esecuzione dei precetti sono nelle mani dei sapienti divini, che sono i depositari dei comandamenti divini…» {Tuhafu-l´uqul: 172}

– L’Imam Zayn al-‘Abidin (as) {il quarto Imam} disse: «Se la gente sapesse quanto bene c’è nell’apprendimento della sapienza, senza dubbio, la cercherebbe anche a costo di varcare gli {immensi} oceani e mettere in pericolo la propria vita» {Al-Kàfi 1: 35}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Apprendete la sapienza, poiché apprenderla costituisce una retta azione e desiderarla è atto d’adorazione» {Bihàr ul-Anwàr 78: 189}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Quando stai a colloquio con un sapiente, sii più desideroso di ascoltare che di parlare. Impara ad ascoltare bene come impari a parlare bene e non interrompere le parole di nessuno» {Bihàr ul-Anwàr 1: 222}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Guardate da chi apprendete la vostra sapienza» {Bihàr ul-Anwàr 2: 92}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Cercate la sapienza, adornatela {una volta che l’avete acquisita} con la mitezza e il decoro e siate umili con coloro ai quali insegnate la sapienza» {Al-Kàfi 1: 36}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Chi apprende la sapienza, la mette in pratica e l’insegna sul sentiero di Dio, viene esaltato nel regno dei cieli» {Al-Kàfi 1: 35}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Conservate i vostri scritti: presto ne avrete bisogno» {Bihàr ul-Anwàr 3: 152}

– Abdussalàm dice: «Sentii l’Imam Ar-Ridhà (as) {l’ottavo Imam} dire: “Che Iddio benedica la creatura che restaura la nostra causa”. Chiesi allora: “Come si può restaurare la vostra causa?”. Disse: “Apprendendo la nostra sapienza e insegnandola agli uomini: se essi verranno a conoscenza dei pregi delle nostre parole, ci seguiranno sicuramente”» {Ma´àni-l’akhbàr: 180}

– L’Imam ‘Ali (as) Ar-Ridhà (as) disse: «Sappiate che il {vero} sapiente {divino} è colui che riversa il proprio bene sugli uomini, li protegge dai loro nemici, aumenta loro i doni del Paradiso di Dio e fa in modo che il Signore Eccelso sia soddisfatto di loro» {Bihàr ul-Anwàr 2: 5}

– L’Imam Hasan al-´Askarì (as) {l’undicesimo Imam} disse: «I sapienti Sciiti sono i guardiani dei confini dell’Islam, quindi, lo Sciita che si fa carico del dovere di istruirsi e diventare sapiente, è migliore di chi combatte contro Bisanzio: una tale persona difende invero il credo dei nostri amici» {Al’ihtijàj 2: 155}

 

Dell’istruirsi e ricercare in materia religiosa

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «È una vergogna che il Musulmano non dedichi {almeno} un giorno alla settima per approfondire le sue conoscenze religiose e per chiedere {ai sapienti} ciò che non sa della sua religione» {Bihàr ul-Anwàr 1: 176}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Dio risolve tutti i problemi di chi studia a fondo la Sua religione di Dio e gli concede i Suoi doni da dove non ne attende» {Al-mahajjatu-l-baidà 1: 15}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Ogni Musulmano che impara a memoria quaranta degli hadith che servono alla gente nelle proprie faccende religiose, sarà resuscitato, nel Giorno del Giudizio, sapiente, dotto» {Bihàr ul-Anwàr 2: 153}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «La gente è nemica di ciò che non conosce» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 172}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Se mi portassero un giovane sciita che si rifiuta di approfondire, di studiare le questioni {i princìpi e i precetti} della religione, lo castigherei» {Bihàr ul-Anwàr 1: 214}

 

Ordinare il bene e vietare il male

– Il Signore Eccelso {nel Corano} dice: «Tra voi devono esserci alcuni che invitano alla virtù, ordinano il bene e vietano il male. Ecco coloro che si salveranno» {Santo Corano, 3: 104}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando i membri della mia nazione s’addossano l’un l’altro l’adempimento del {fondamentale} dovere di ordinare il bene e vietare il male, è bene che sappiano che combattono il Signore Altissimo» {Bihàr ul-Anwàr 100: 92}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Impedire a un credente di compiere un atto proibito è, presso Dio, pari al compimento di settanta Hajj {da Lui} accettati» {Mustadraku-l-wasa’il 11: 278}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi vede {qualcuno compiere} un peccato, deve ostacolarlo con gli atti, se può, se no deve vietarlo con la parola e se non è nemmeno in grado di fare questo, deve rifiutarlo con il cuore» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 16: 135}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi ordina il bene e vieta il male è vicario di Dio sulla terra ed è vicario del Suo Messaggero» {Mustadraku-l-wasa’il 12: 179}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Fino a quando i Musulmani ordineranno il bene, vieteranno il male e s’aiuteranno l’un l’altro a praticare il bene e a essere timorati, vivranno felici e beati. Quando invece trascureranno questi {fondamentali} doveri, saranno privati dei doni divini» {At-tahzib 6: 181}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Chi trascura di rifiutare il male con il cuore, con la parola e con gli atti, è un morto fra i vivi» {Bihàr ul-Anwàr 100: 94}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Ordina il bene e diventerai probo. Rifiuta il male con la parola e con gli atti, stai, quanto più possibile, lontano da chi compie il male, combatti degnamente sul sentiero di Dio, non farti mai scoraggiare da nessun biasimo sulla via di Dio e, per la verità, gettati, in ogni circostanza, nel mare delle difficoltà» {Nahj ul-Balaghah: lettera 31}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «La sopravvivenza della legislazione religiosa dipende dall’ordinare il bene, vietare il male ed eseguire i precetti divini» {Guraru-l-hikam: 236}

– L’Imam ‘Ali (as), quando fu colpito da Ibni Muljam, fece ai suoi due figli, Hasan (as) e Husayn (as), le seguenti raccomandazioni: «…Temete Iddio, temete Iddio! Non astenetevi dal combattere sul sentiero di Dio con i vostri beni, la vostra vita e le vostre parole…Non trascurate d’ordinare il bene e vietare il male, poiché se farete ciò, i vostri empi prevarranno su di voi, quindi pregherete, ma Dio non vi esaudirà…» {Nahj ul-Balaghah: lettera 47}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Ordinare il bene è la migliore azione che l’uomo può compiere» {Mustadraku-l-wasa’il 12: 185}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Ordinate il bene e vietate il male e sappiate che ordinare il bene e vietare il male non avvicina la morte né priva del pane quotidiano» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 16: 120}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «In verità, ordinare il bene e vietare il male è la via dei Profeti, il metodo dei probi, è un grandioso precetto dal quale dipendono gli altri. Grazie ad esso le convinzioni rimangono integre, i guadagni diventano leciti, spariscono le ingiustizie e la terra si colma di felicità e beatitudine» {Al-Kàfi 5: 56}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Allah (sia glorificato e magnificato) rivelò al Profeta Shuaib che: “In verità, presto castigherò centomila persone del tuo popolo: quarantamila empi e sessantamila buoni”. Shuaib chiese allora: “Gli empi meritano sicuramente il Tuo castigo! Perché però vuoi punire i buoni?”. Dio (sia magnificato e glorificato) rivelò a Shuaib: “Essi si sono conciliati con i peccatori e non si sono incolleriti {con essi} quando Mi sono adirato {per i loro peccati}» {Al-Kàfi 5: 56}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Ogni retta azione, persino combattere sul sentiero di Dio, è, a confronto dell’ordinare il bene e vietare il male, come un po’ di saliva in un mare tempestoso» {Bihàr ul-Anwàr 100: 89}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Guai al popolo che non difende la religione di Dio ordinando il bene e vietando il male» {Mustadraku-l-wasa’il 12: 181}

 

Del Martirio

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Sopra ogni bene ne esiste un altro, all’infuori del martirio sul sentiero di Dio, sopra il quale non v’è alcun bene» {Bihàr ul-Anwàr 100: 10}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Non esiste goccia più amata da Dio (sia glorificato e magnificato) della goccia di sangue che cade sul sentiero di Dio» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 15: 14}

– L’Imam ‘Ali (as), a proposito di coloro che si rifiutarono di seguirlo in guerra, di combattere al suo fianco, disse: «Hanno abbandonato la verità e non hanno aiutato il falso» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 18}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Dio non farà conoscere, a chi è caduto martire sul Suo sentiero, nulla dei peccati che ha commesso {glieli perdonerà tutti}» {Al-Kàfi 5: 54}

 

Fare del bene alla gente

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi libera il proprio fratello di fede da una delle pene di questo mondo, sarà liberato da Dio da una delle pene del Giorno del Giudizio» {Shahàbu-l’akhbàr: 194}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi aiuta un credente, viene liberato da Dio (sia magnificato e glorificato) da settantatré pene: una in questo mondo e settantadue nel momento in cui sarà afflitto da grandi pene, quando gli uomini penseranno solo a se stessi {nel Giorno del Giudizio}» {Al-Kàfi 2: 199}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «I credenti sono fratelli, gli uni soddisfano i bisogni degli altri, dunque, Dio soddisfa i loro bisogni» {Bihàr ul-Anwàr 74: 316}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Tutte le creature vengono sostentate da Dio, perciò, le persone più amate da Lui sono quelle che beneficano le Sue creature e che {con i loro aiuti} fanno felici le famiglie…» {Bihàr ul-Anwàr 74: 316}

– Il Profeta (S) disse: «Se un credente si rivolge a un altro per avere da lui un prestito e quest’ultimo glielo rifiuta, Dio gli proibirà il Paradiso nel giorno in cui saranno premiate le persone benefiche» {Bihàr ul-Anwàr 76: 369}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Che nessuno di voi obblighi il proprio fratello {di fede} a chiedere {qualcosa} quando sa ciò di cui ha bisogno» {Bihàr ul-Anwàr 74: 166}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Siate indulgenti con le persone buone e rispettabili, poiché ogni volta che cadono in peccato, vengono soccorse da Dio» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 20}

– L’Imam Husayn (as) disse: «In verità, il bisogno che la gente ha di voi è un dono divino. Non stancatevi dunque di ricevere doni {da Dio, soddisfate i bisogni di coloro che hanno bisogno di voi}» {Bihàr ul-Anwàr 74: 318}

– L’Imam as-Sadiq (as) racconta che i suoi padri hanno detto che il Messaggero di Allah (S) disse: «Chi dà del cibo a un credente, sarà nutrito da Dio con i frutti del Paradiso. Chi dona una veste a un credente {che non è in grado di acquistare indumenti per coprirsi}, sarà vestito da Dio con indumenti di broccato d’oro e di seta. Chi da un sorso d’acqua a un credente assetato, sarà dissetato da Dio con il rahig makhtum {nettare suggellato}. Chi aiuta un credente e risolve un suo problema, sarà da Dio protetto sotto l’ombra del Suo trono, nel giorno in cui non esiste ombra all’infuori della Sua» {Bihàr ul-Anwàr 74: 382}

 

Dell’aiutare gli indigenti

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Interrogate i sapienti, parlate con i saggi e frequentate gli indigenti» {Tuhafu-l´uqul: 34}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «La persona generosa è vicina a Dio, alla gente e al Paradiso, ed è lontana dal fuoco dell’Inferno. Al contrario, l’avaro è lontano da Dio, dalla gente e dal Paradiso, ed è invece vicino al fuoco dell’Inferno» {Al-mahajjatu-l-baidà 6: 62}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Rifiutarsi di aiutare la persona bisognosa provoca la perdita del benessere» {Guraru-l-hikam 4: 190}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Chi è sicuro che sarà premiato per ciò che dona, donerà magnanimamente le sue migliori cose» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 138}

– L’Imam ‘Ali (as) racconta che il Profeta (S) disse che Dio l’Altissimo, nella Notte del Mi´raj {ascensione celeste}, gli disse: «O Ahmad, mi ama chi ama gli indigenti. Avvicinali dunque a te stesso, frequentali, affinché Io ti avvicini a Me…» {Al-hayàh 2: 51}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «La povertà è la somma morte» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 163}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Nessuna delle creature, né gli Angeli Favoriti né i Profeti Inviati di Dio, è in grado di comprendere {quanto sia grande} la ricompensa che riceverà, nel Giorno del Giudizio, la persona che sfama un credente; solo Dio, il Signore dell’Universo, conosce tale ricompensa. Donare del cibo a un Musulmano affamato è una di quelle cose che attirano il perdono divino. {Dopodiché recitò i versetti 14, 15 e 16 della 90° sura del Sacro Corano:} “…o nutrire in un giorno di carestia un parente orfano o un povero che giace nella polvere {della miseria}”» {Al-Kàfi 2: 201}

 

Dell’elemosina

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando l’elemosina esce dalle mani di chi l’ha fatta, dice cinque cose: non ero nulla e mi hai posto in essere; ero piccola e mi hai reso grande; ero nemica e mi hai reso amica; mi hai {sempre} protetto e ora io ti proteggerò fino al Giorno del Giudizio» {Al’ithnà Al´ashariyyah: 223}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Fino a quando i miei fedeli non si tradiranno, restituiranno ciò che è stato loro affidato in deposito e pagheranno la zakàh, avranno una vita tranquilla; in caso contrario incorreranno nella carestia e verseranno in angustia» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 6: 13}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Fate l’elemosina e guarite con essa i vostri malati: in verità, l’elemosina allontana le disgrazie e le malattie, allunga la vita e aumenta i meriti» {Kanzu-l´ummàl 6: 371}

– Si narra che il Profeta (S) disse: «Durante l’ascensione celeste {nella Notte del Mi´raj} vidi tre frasi {scritte} sulla porta del Paradiso. La prima riga {diceva}: in nome di Dio, il Misericordioso, il Benevolo; Io sono Allah, non v’è divinità all’infuori di Me e la Mia misericordia supera la Mia ira. La seconda frase {diceva}: in nome di Dio, il Misericordioso, il Benevolo; l’elemosina sarà remunerata con una ricompensa dieci volte maggiore, il prestito diciotto e l’intrattenere buoni rapporti con i parenti trenta volte maggiore. La terza riga {diceva invece}: chi conosce il Mio grado e la Mia divinità non deve allora accusarmi in ciò che riguarda il pane quotidiano {che concedo con assoluta equità a ognuna delle Mie creature}» {Al’ithnà Al´ashariyyah: 85}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «In verità, Dio, che immune è da qualsiasi colpa e difetto, ha posto il pane quotidiano degli indigenti negli averi dei ricchi. Perciò, non v’è povero affamato se non a causa del rifiuto di un ricco {di dargli ciò che gli spetta di diritto}. Il Signore Eccelso punirà i ricchi per questo loro {indegno} comportamento» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 328}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «O figlio d’Adamo, sii esecutore testamentario di te stesso: usa oggi i tuoi averi come vuoi che vengono usati {conformemente al tuo testamento} dopo la tua morte» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 254}

– Tàwus Ibni-l’iamàn dice: «Sentii ‘Ali (as) Ibn al-Husayn (as) {il quarto Imam} dire: “Gli elementi distintivi del credente sono cinque”. Io dissi: “O figlio del Messaggero di Allah (S), quali sono tali segni?”. Disse: “La virtù quando è solo, l’elemosina quando versa in angustia, la pazienza quando viene colpito da una disgrazia, la mitezza nei momenti d’ira e la sincerità nei momenti di paura» {Al-Khisal: 127}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Chiunque privi dei propri aiuti un credente bisognoso d’aiuto economico, giuro su Dio che non assaggerà i cibi del Paradiso né berrà del rahig makhtum {nettare suggellato}» {Bihàr ul-Anwàr 75: 314}

 

Il saluto

– Il Profeta (S) disse: «Quando v’incontrate, salutatevi e stringetevi la mano; quando invece vi lasciate, invocate il perdono divino» {Bihàr ul-Anwàr 76: 4}

– L’Imam Husayn (as) disse: «Il saluto merita {in totale} settanta ricompense {divine}: sessantanove vanno a chi ha salutato e una a chi ha risposto» {Bihàr ul-Anwàr 78: 120}

L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Il Messaggero di Allah (S) (che Iddio benedica lui e la sua Famiglia) riunì i figli d’Abdu-l-muttalib e disse: “O figli d’Abdu-l-muttalib, salutate con voce alta e chiara, intrattenete buoni rapporti con i vostri parenti, eseguite la preghiera della notte quando la gente dorme, sfamate {gli indigenti} e purificate le parole. Così facendo entrerete in Paradiso in pace» {Bihàr ul-Anwàr 69: 393}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Colui che saluta per primo è migliore per Dio e per il Suo Messaggero» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 12: 55}

 

Del risparmiare

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Accontentarsi di ciò che si possiede, è un bene inesauribile» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 475}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Sprecare vuol dire consumare più del necessario» {Mustadraku-l-wasa’il 15: 271}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Io garantisco alla persona che risparmia, che non diventerà mai povera» {Bihàr ul-Anwàr 71: 346}

– Il settimo Imam (as) disse: «Se gli uomini fossero stati moderati nel mangiare, avrebbero avuto corpi sani e forti» {Bihàr ul-Anwàr 66: 334}

 

Dell’abitudine di consigliarsi con gli altri

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando a governarvi sono i vostri probi, i vostri ricchi sono generosi e vi consultate su ciò che dovete fare, allora, in tali condizioni la “superficie della terra” è per voi meglio del “sottosuolo”. Quando invece siete governati dai vostri empi, i vostri ricchi sono avari e non vi consultate su ciò che dovete fare, allora il “sottosuolo” è per voi meglio della “superficie della terra”» {Minhaj us-Sadiqin 2: 373}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi si consiglia con gli altri non cadrà mai in miseria, mentre chi fa di testa propria non raggiungerà mai la beatitudine» {Nahju-l-fasàhah: 533}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Chi si consiglia con le persone sagge, si giova della luce della saggezza» {Guraru-l-hikam: 336}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Consigliarsi con le persone sagge è segno di maturità…» {Bihàr ul-Anwàr 75: 105}

 

Del lavoro

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il culto consta di settanta parti, la migliore delle quali è lavorare onestamente per guadagnarsi da vivere» {At-tahzib 6: 324}

– Anas Ibni Màlik dice: «Quando il Messaggero di Dio (S) ritornò dalla spedizione di Tabùk, Sa´du-l’Ansarì andò a riceverlo. Il Profeta (S)gli strinse la mano e gli disse: “A cosa sono dovuti i calli che hai sulle mani?”. Anas rispose: “O Inviato di Allah (S), io, per mantenere la mia famiglia, lavoro con la fune e la vanga”. Il Messaggero di Dio (S) baciò allora la mano d’Anas e disse: “Questa è una mano che non sarà mai toccata dal fuoco dell’Inferno”» {Usdu-l-gàbah 2: 269}

– L’Imam as-Sadiq (as) disse: «Il Messaggero di Dio (S) disse: “Chi si rifiuta di lavorare e si fa mantenere dagli altri, non può godere della grazia e della misericordia divina”» {Al-Kàfi 5: 72}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Coloro che sono abituati a oziare non possono raggiungere la beatitudine» {Guraru-l-hikam: 197}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Io odio chi, per pigrizia, si rifiuta di lavorare per guadagnarsi da vivere. Chi è indolente rispetto alle questioni inerenti a questo mondo, lo sarà ancora di più rispetto a quelle ultraterrene» {Al-Kàfi 5: 85}

– L’Imam Muhammad Al-Baqir (as) disse: «Guardati dalla pigrizia e dalla noia: {questi due vizi} sono invero le chiavi di ogni male» {Bihàr ul-Anwàr 78: 175}

 

L’igiene nell’Islam

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Dio ama tre cose: il parlare poco, il dormire poco e il mangiare poco. Al contrario, odia le seguenti tre cose: il parlare molto, il dormire molto e il mangiare molto» {Al’ithnà Al´ashariyyah: 92}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Sforzatevi più che potete di mantenervi puliti: il Signore Eccelso ha invero fondato l’Islam sulla pulizia e non entreranno in Paradiso se non i puliti» {Kanzu-l´ummàl: 20062}

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «Se non fosse stato un dovere troppo pesante per la mia nazione, avrei prescritto ai miei fedeli di spazzolarsi i denti a ogni preghiera» {Bihàr ul-Anwàr 76: 126}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Essere sempre sazi {mangiare sempre molto} è causa di diverse malattie» {Guraru-l-hikam: 359}

– L’Imam ‘Ali (as) disse a suo figlio Hasan (as): «Vuoi che t’insegni quattro cose che ti permettano di non avere più bisogno del medico». Hasan (as) disse: «Certo!». Disse allora: «Mangia solamente quando hai fame; smetti di mangiare quando ancora hai {un po’} di fame {non saziarti mai completamente}; mastica bene il cibo; prima di andare a dormire liberati delle feci e dell’urina. Se seguirai queste norme igieniche non avrai mai bisogno del medico {non ti ammalerai mai}» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 24: 245}

– Hasan Ibni Jahm racconta che il settimo Imam (as) disse: «Cinque tradizioni riguardano la testa e cinque il corpo. Le prime cinque sono: spazzolarsi i denti, accorciare i baffi, fare la riga ai capelli, sciacquarsi la bocca e le narici {con acqua pura}. Le altre sono: la circoncisione, la depilazione del pube e delle ascelle, tagliarsi le unghie e l’istinjà {pulire l’orifizio anale e uretrale dopo aver fatto i bisogni}» {Al-Khisal: 125}

 

Del saper sfruttare il proprio tempo

– Il Messaggero di Dio (S) disse: «O Abu Zar, approfitta di cinque cose prima che sopraggiungano altre cinque: della giovinezza prima della vecchiaia; della salute prima della malattia; della ricchezza prima della povertà; del tempo liberò prima dei molti impegni; della vita prima della morte» {Bihàr ul-Anwàr 77: 77}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Più prezioso del rubino, v’è solo il resto della vita del credente» {Guraru-l-hikam: 257}

– L’Imam ‘Ali (as) disse: «Beato chi non ha vane aspirazioni materiali e sfrutta bene i giorni della sua vita» {Guraru-l-hikam: 206}

 

Tratto da: “La Retta Via”, raccolta di 500 hadith del Profeta e della sua Ahlalbayt

 

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Writer : shervin | 0 Comments | Category : Novità , Tradizioni

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