L’ultima lettera di Qassem Soleimani al comandante delle Brigate al-Qassam prima del martirio

L’ultima lettera di Qassem Soleimani al comandante delle Brigate al-Qassam (Hamas) prima del martirio

In occasione della Giornata mondiale di Gerusalemme, pubblichiamo la traduzione dell’ultima lettera inviata prima del suo martirio dal Generale Hajj Qassem Soleimani, Comandante delle Forze Quds dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, al Comandante delle Brigate Shahid Izzidin al-Qassam (l’ala militare del movimento di resistenza islamico palestinese Hamas) Muhammad al-Daif.

Nel Nome di Dio Clemente e Misericordioso

Caro fratello e grande combattente, martire vivente e resistente coraggioso, comandante generale delle Brigate del Martire Izz al-Din al-Qassam, Abu Khalid al-Daif, che Dio ti protegga e sostenga.

La pace, la misericordia e le benedizioni di Dio siano su di voi.

Pace e affetto dal profondo del cuore ai combattenti presenti sul fronte più puro, al quale anelano milioni di persone.

Possa la Misericordia di Dio discendere sul coraggioso popolo palestinese, nel cui petto giacciono profonda tristezza e dolore, imprigionate nelle numerose ferite patite sotto l’assedio dell’oppressore e il brutale attacco dei nemici davanti agli occhi di centinaia di milioni di musulmani.

Saluti a Haniyeh, il combattente della Resistenza, e sui suoi fedeli sostenitori, che dalla gloriosa Gaza, con fede e discernimento, hanno lanciato un grido di fermezza e la chiamata al Jihad, in attesa dell’Alba della Vittoria.

Siate certi che la Repubblica Islamica dell’Iran non lascerà mai sola la Palestina – il gioiello del mondo islamico, la prima Qibla dei musulmani (1) e il Miraj del Messaggero di Dio (2) -, non importa quante pressioni ed embarghi le saranno imposti.

Difendere la Palestina è per noi un onore e un orgoglio e non rinunceremo a questo dovere religioso in cambio di nessun bene terreno.

Gli amici della Palestina e i suoi sostenitori sono nostri amici, mentre i suoi nemici sono i nostri nemici. Questa era la nostra politica e tale rimarrà.

Difendere la Palestina rappresenta la reale manifestazione della difesa dell’Islam e del Corano, e quanti ascoltano la vostra chiamata e non vi aiutano non sono musulmani.

Speriamo, a Dio piacendo, che con il Suo aiuto l’Alba della Vittoria sia vicina: la brezza della sua magia solletica le emozioni mentre risuonano le campane a morto per i sionisti invasori.

Attendiamo il giorno in cui Dio ci aiuterà ad essere presenti al vostro fianco ed esaudire la nostra costante speranza di diventare martiri sulla Via della Palestina.

.

Vostro fratello, Comandante delle Forze Quds

Hajj Qassem Soleimani

                                                                                                                 

NOTE

1) Durante l’epoca del Profeta (S) Gerusalemme era la prima Qibla, la direzione verso la quale i musulmani si rivolgevano durante la preghiera rituale per oltre dieci anni, prima che Dio ordinasse di cambiarla verso Mecca.

2) Riferimento all’ascensione celeste del Profeta che ebbe luogo proprio da Gerusalemme e precisamente dal punto in cui poi sorse la Moschea di Al-Aqsa.

.

Traduzione a cura di Islamshia.org © È autorizzata la riproduzione citando la fonte

Writer : shervin | 0 Comments | Category : Attualità, politica e società , Novità

Comments are closed.